"Già..." disse Elv a Gwen "... ma bisognerebbe capire a queto punto chi sono i soggetti di tutta questa dannata faccenda..." pensieroso "... beh, direi di tornare in paese... qui non credo troveremo altro..."

Annuii.
"Come mai hai scelto di seguire la strada di tuo zio?" chiesi curiosa, camminando tranquillamente fra le fronde fiorite degli alberi.
La primavera era letteralmente esplosa, i profumi mi raggiungevano inebriandomi e il calore del sole accarezzava la mia pelle, in un tripudio di sensazioni piacevoli.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...d43d2c7145.jpg

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Elv sorrise per quella domanda di Gwen.
"Beh, non è molto scientifico il mio approccio alla zoologia..." disse divertito "... si, decisamente... diaciamo che mi infatuai della mia prof di zoologia, collega di mio zio... e così ho cominciato a seguire i suoi seminari, i suoi corsi... fino a diventare una sorta di studente prodigio in tale disciplina." Divertito.

Ascoltai le sue parole, poi scoppiai a ridere.
"Beh, credo che anche la mia passione per l'arte sia nata più o meno così..." divertita "Oltre ad una discreta predisposizione naturale" con teatrale altezzosità.

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"Quindi come vedi" disse Elv divertito a Gwen "non è stata certo la passione, nè la predisposizione a questa nobile disciplina chiamata zoologia a farmi diventare ciò che sono." Facendole l'occhiolino. "Ahimè, hai beccato un cattivo ragazzo." Ridendo.

Risi ancora, con aria poi inavvertitamente più maliziosa al suo occhiolino.
"Beh, si dice che l'arte sia passione, anche se non hanno mai specificato di che tipo, quindi io sono a posto" divertita "Giusto?"

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"Guarda che dovresti guardarti da uno come me..." disse divertito Elv a Gwen "... tu ragazza di campagna dai sani principi... io invece pessimo soggetto a cui magari tua zia non affiderebbe mi la sua nipotina..." facendole di nuovo l'occhiolino, stavolta in modo più impertinente.

Alzai un sopracciglio guardandolo.
"Questa poi..." alzando gli occhi in su e scuotendo la testa.
"Credo che a mia zia importi poco del fatto che avevi una cotta per la tua professoressa..." con tono divertito e sarcastico, mentre cercavo di non arrossire all'impertinenza del suo occhiolino.

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"Ma magari a tua zia" disse sorridendo con malizia Elv a Gwen "importerebbe e parecchio se facessi il filo alla sua bella nipotina... no?" Guardandola negli occhi con impertinenza, ma anche con una curiosa insistenza.

Ricambiai il suo sguardo allo stesso modo, mentre le sue parole mi arrivavano dritte al cervello, senza ostacoli nel tragitto.
Dirette, spedite.
Esibii un sorriso sornione e pensieroso, mentre passeggiavo fino a sedermi ai piedi di un albero, sentendo l'erba morbida e il sole caldo su di me.
"Allora non terremo conto della sua opinione, no?" risposi, sempre con quel sorriso.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...a6223f681e.jpg

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Lo fissai negli occhi, intensamente.
Non riuscivo proprio a capire quel tipo che era piombato così in casa mia, dicendo cose cosi assurde.
"Oh questa è bella... e perché proprio io sarei una mela perfetta?" con aria divertita "E che dovrei fare secondo lei, sentiamo..." incrociando le braccia.
"Le ho chiesto di andare al sodo, ricorda?" Sostenendo il suo sguardo.

Elv guardò Gwen sedta ai piedi di quell'albero, mentre il Sole tiepido del mattino accarezzava e dorava i suoi capelli rossi.
Allora le si avvicinò e si chinò accanto a lei.
"Forse non sei ingenua come credevo..." disse divertito, per poi raggiungere il suo viso e far sue le labbra di lei, baciandola con pasione e desiderio.
In un attimo gwen si ritrovò fra le braccia di lui.

Minsk rise.
"Una collaboratrice per affiancarmi..." disse lui a Destresya "... fingerà di essere sua sorella gemella, magari bruna che torna qui nel suo paesello... nessuno quindi potrà sospettare della nostra intesa... io metterò in piazza uno dei miei spettacoli divulgativi e quando chiederò a qualcuno del pubblico di partecipare lei si farà davanti..." sicuro di se.
"Tutto bene, signora?" Arrivando Aegos. "Le occorre qualcosa?" Chiese.

Lo osservai mentre mi guardava, chiedendomi cosa pensasse, ma mi piaceva avere i suoi occhi su di me.
Lo seguii mentre si avvicinava, stendendosi accanto a me.
Sorrisi divertita, poi vidi il suo viso farsi sempre più vicino, come i suoi occhi bellissimi e scuri, finché le sue labbra non catturarono le mie.
Dal primo istante in cui lo avevo visto, al loro arrivo qui, avevo desiderato questo momento e misi tutto il mio desiderio in quel bacio, seguendo la sua foga, la sua passione.
Affondai le mani nei suoi capelli neri quando mi strinse a sè e avrei voluto che non mi lasciasse mai.

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Lo ascoltavo sempre più stranita e lievemente divertita.
"Ha tralasciato un particolare importante, perché mai dovrei prestarmi a una tale commedia?" Alznado le spalle mentre lo fissavo "Perche io?".
Poi arrivò Aegos, gli sorrisi e gli tesi la mano.
"Oh si caro, tutto bene.. il signore mi sta offrendo un lavoro, se ho ben capito..".
"Signor Minsk, le presento la mia guardia del corpo, Aegos.. Aegos, il dottor Minsk!" Li presentai.

In un attimo i due giovani furono incatenati l'una all'altro da quel bacio.
Un bacio caldo ed appassionato, mentre Gwen ed Elv si stringevano a vicenda.
Lui assaporava con foga e desiderio la bocca di lei, facendola sua, cercando e trovando la sua lingua ardente ed umida.
"Che brava sei..." disse lui sorridendo e gemendo sulle labbra di Gwen.
Continuò a baciarla, a stringerla, mentre la sua mano si infilò sotto la camicia di lei, arrivando al suo reggiseno che subito strinse con ardore.
Allora le dita scivolarono oltre l'elastico e raggiunsero il suo seno nudo e sodo.
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Il Sole era adesso l'unico testimone della nostra passione.
Soltanto lui.
Ci stringevamo a vicenda, con ardore e desiderio.
Le nostre lingue erano intrecciate, continuando instancabilmente ad assaporarsi ed inseguirsi.
Sorrisi poi al suo gemito sulle mie labbra e dopo poco arrivò anche il mio, nel momento in cui la sua mano raggiunse il mio seno, un gemito caldo ed improvviso, che accendeva in me una bramosia mai provata prima.
Allora la mia mano accarezzò il suo torace ben fatto attraverso la maglietta, per poi insinuarsi sotto di essa, alla ricerca di quelle forme asciutte e quasi scolpite.

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Aegos fissò senza dire nulla Minsk, mentre questi si limitò ad un sorriso di circostanza alla guardia del corpo di Destresya.
"Un lavoro..." disse poi Aegos "... un lavoro ad una rica ereditiera?"
"Certo." Annuì Minsk. "Perchè la notorietà vale molto più di ogni ricchezza."
Squillò poi il suo cellulare.
Rispose ed ascoltò, assumento un'aria enigmatica, un misto tra stupore, perplessità, scetticismo e vivo interesse.

Mi divertii a notare lo sguardo tra i due, mentre posai lievemente la mano sul braccio di Aegos.
"Beh infondo perché no, dopotutto ultimamente mi annoio; una distrazione potrebbe essere quello che mi ci vuole..." pensierosa
"Dopotutto non corro alcun pericoli con te al mio fianco!" Facendo l'occhiolino alla mia guardia del corpo.
"E sia, accetterò di fare questa farsa, se non altro per scoprire che cos'ha in mente!" con un sorriso enigmatico.
Poi squillò di nuovo il suo telefono e restai ad osservarlo in silenzio mentre diverse espressioni passavano sul suo viso.

Elv si staccò appena da Gwen e si tolse la maglietta, restando a torso nudo davanti a lei.
aveva muscoli asciutti e ben fatti, levigati e lisci, con una gentilezza virile ed una sensualità dettata dalla giovinezza e dal vigore.
Allora a petto nudo si avvicinò di nuovo a lei e la baciò con passione, per poi iniziare a sgangiare il ferretto del reggiseno.
Un attimo dopo Gwen si trovò il petto scoperto ed i seni nudi, che Elv subito cominciò a guardare e poi a toccare.
Piano, con sensuale gentilezza, accarezzandoli piani e giocando sui capezzoli rosati.
Nel farlo la guardava negli occhi.

Minsk staccò la telefonata e sul suo sorriso apparve uno strano sorriso, simile ad un curioso ghigno.
"Pare che" disse a Destresya "in queste vostre campagne non ci sia limite all'assurdo..." divertito.

Lo guardai incuriosita, a questo punto la faccenda cominciava a destare la mia attenzione.
"Perchè? Che altro è successo?" chiesi, fissandolo intensamente con un leggero sorriso.

"Un uomo" disse Minsk "saputo del mio arrivo qui a Casarignone ha contattato il mio assistente. Pare sia disperato perchè ha scoperto il colpevole dei terribili omicidi di questi giorni... egli infatti afferma sia opera di sua moglie e chiede il mio aiuto." Fissando Destresya.

Si staccò appena da me, si tolse la maglietta e lasciò alla luce del sole, e alle mie carezze, la sua pelle ambrata, che ora assumeva delle sfumature quasi dorate.
Attraversai con le dita il suo petto ben fatto, caratterizzato da una non comune grazia virile che rendeva il fisico asciutto e proporzionato, mentre i muscoli guizzanti erano torniti e definiti.
Tolta la mia camicia, sganciò il reggiseno, togliendolo.
A quel punto, sentii la delicatezza delle sue dita su di me, quella gentile dolcezza che fece rimanere su di lui il mio sguardo incuriosito ed estatico e le mie mani, che ricambiavano quei tocchi sul suo petto.

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Gwen ed Elv trascorsero lunghi istanti fatti di sguardi intimi e di carezze lente, sensuali ed audaci sui loro petti nudi, toccandosi a vicenda come a volersi scoprire, conoscersi.
"Sin dal primo momento" disse lui con tono basso "e dalle tue prime parole ho iniziato ad immaginarti nuda..." disegnando con le dita dei cerchi di carezze sui suoi seni nudi "... perchè non ti spogli tutta? Per me, ora?"

A quella domanda di Swan finsi indifferenza e poi risposi in tono deciso "Si, vorrei tu lo fossi..e ora come la metti?" avvicinandomi alle sue labbra.

Scoppiai a ridere a quelle parole.
"Oh beh, di modi per liberarsi della moglie ne ho sentiti parecchi, ma accusarla di tali delitti è davvero un tocco di classe, macabro a dir poco!" divertita.
"E quindi che cosa conta di fare? Andare lì e dimostrare che questo non vede l'ora di scappare con l'amante?" fissansolo nei profondi occhi neri.

Swan guardò Altea negli occhi e parve avvicinarsi alla bocca di lei, ma ad un tratto entrò velocissimo Sev.
"Ehi..." disse lo sceriffo seccato "... non sai che devi bussare?"
"Scusi..." agitato Sev "... ma forse abiamo una pista nuova, sceriffo..."
"Ossia?"
"Un uomo ha accusato sua moglie di vampirismo..." fece Sev "... si tratta del signor Romanov, il deputato..."
"Questa poi..." scuotendo la testa Swan "... andiamo subito a casa sua..." prendendo la pistola "... devo andare..." ad Altea.

"Temo la faccenda sia più complicata..." disse Minsk a Destresya "... parecchio più complicata... sarà meglio vada a controllare... ma ci rivedremo presto, spero." Salutando l'ereditiera ed andando via.
In quel momento una mail arrivò sul pc di Destresya.

Eravamo bocca a bocca, labbra vicino labbra e poi...arrivò Sev con questa notizia.."Ma ci credi?" stupita a Swan "Dai fammi venire pure me, farò la brava...non interferisco con le tue indagini, ma poi mi prometti mi porti fuori a cena, non ho altro da fare" osservandolo "Almeno un bacio potresti darmelo no...o non ti interessa?" tenendolo fermo...la donna vampira mica si sarebbe trasformata subito in pipistrello.

Passammo momenti infiniti a scoprirci e conoscerci, accarezzandoci e guardandoci senza smettere.
Sorrisi appena ascoltando le sue parole.
Rimasi qualche istante ad osservarlo, poi mi sollevai e con calma mi spogliai, osservandolo.
I miei vestiti giacquero sul prato, all'ombra, mentre mi avvicinai di nuovo a lui.
"Anch'io ho desiderato questo momento..." sussurrai sulle sue labbra, accarezzandole con le dita.
Poi lo baciai e la mia mano attraversò di nuovo il suo petto, lentamente, poi iniziò a sbottonare i suoi jeans.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...2385d58c5f.jpg

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Altea si avvicin vicinissima a Swan, provocandolo.
"Eh, ora non si può..." disse indicando Sev accanto a loro "... però puoi venire con noi... se farai la brava..." facendole l'occhiolino.

"Oh la gente spesso è molto meno complicata di quello che sembra!" facendogli l'occhiolino.
Ora la cosa cominciava a suscitare il mio interesse.
"A presto dunque, signor Minsk!" lo salutai elegantemente.
Non appena fu uscito sentii dall'altra stanza il computer trillare per l'arrivo di una mail.
Ma non avevo voglia di fare tutta quella strada, così presi semplicemente il cellulare e la lessi da lì.

Elv guardò Gwen spogliarsi, per poi abbracciarla e baciarla.
La toccava ovunque, piano, con desiderio.
"Ohh si..." disse in un sussurro quando lei cominciò a sbottonargli i jeans.

"Si, farò la brava..prometto..anche perché è il tuo lavoro ma pure io voglio sapere di questi fatti" accarezzandogli i capelli e sussurrando a bassa voce vicino le sue labbra in modo Sev non ascoltasse "Ti seguo con la mia auto?" alzandomi malvolentieri dalle sue gambe.

"Si, buona idea..." disse Swan ad Altea "... seguici con la tua auto..." accarezzandole le gambe mentre lei si alzava.
Poco dopo l'auto dello sceriffo partì, seguita da quella dell'attrice.
Uscirono dalla cittadina e si immersero nella verde campagna circostante, fino a raggiungere una bellissima villetta.
Qui viveva Romanov, deputato al parlamento di Afragolopolis.
http://i58.tinypic.com/16ao08y.jpg

Destresya prese il cellulare per leggere la mail:

"Una regina non dovrebbe comportarsi come una sgualdrina, nè intrattenersi con stallieri e ciarlatani."

La mail era ovviamente anonima.

Sentii la sua mano sfiorare le mie gambe alzando il vestito ed ebbi un brivido, sapevo ogni volta doveva accadere qualcosa ma era il suo mestiere.
Così seguii l' auto della polizia ed arrivammo a casa di tale Romanov, che era un pezzo grosso della politica afragolignonese.
Uscii dall' auto ed osservai la villetta per avvicinarmi a Swan "Mah...che stranezza" perplessa.

"Perchè" disse incuriosito Swan ad Altea "dice che è strano? Cosa trovi lo sia?" Fissandola, mentre raggiungevano l'ingresso per bussare.

Guardai la mail e scoppiai a ridere.
"Oh guarda, ora arrivano anche mail con gli insulti, divertente!" alzando gli occhi al cielo e riponendo il telefono nella tasca.
Non avrei certo dato soddisfazione a chicchessia rispondendogli.
"Guarda un po'.." mostrando la mail ad Aegos.
"Ti danno dello stalliere, io mi offenderei!" ridacchiando.