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“Si, potrebbe essere un'idea...” disse Estea a Clio “... torna tu dagli altri... resterò io qui a sorvegliare quei due.”
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Annuii ad Estea.
"Ottimo allora, fa attenzione, mi raccomando..." Facendole l'occhiolino per poi avviarmi versò Monsperson e il castello. |
Il padrone continuava a disegnare qualcosa su quella pietra piatta e liscia, mentre Gwen seguitava a restare chiusa nel suo silenzio.
“Ti conviene sorridere...” disse lui sempre intento a disegnare “... altrimenti dovrò immaginarti senza questo broncio... e sappi che non sono poi così abile a ritrarre senza avere un modello preciso...” accennando un lieve sorriso “... a meno che tu non voglia apparire imbronciata nel mio disegno...” |
<< Carlon de Clantes... Il mercante credo abbia questo nome>> cercai di ricordare sforzandomi ti ripensare alla conversazione con Svevos.
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“Io ho trovato interessante giungere fin qui.” Disse Didas ad Altea.
“Non so cosa vi attendevate, madama...” Solo ad Altea “... come detto non conosco questo Guisgard... i Capomazdesi ormai non vivono più qui... c'erano diverso tempo fa e se volete saperlo lo sono anche io da parte di padre... ma sono Sygmese da sempre. Comunque, chiunque sia questo Guisgard noi non possiamo fare nulla per lui... siamo braccati... ed il nostro solo scopo è aiutare il più possibile il popolo dalle angherie del barone... questo è il vero compito della Freccia Gigliata.” “La Freccia Gigliata...” ripetè Didas. |
Non potei fare a meno di sorridere.
Se quello era un tentativo per "fare pace" e farmi tornare di buon umore... Beh... Un po' ci stava riuscendo. "Potrei continuare ad essere imbronciata apposta solo per mettervi alla prova e vedere quanto siete bravo, sia a disegnare che ad immaginare il mio sorriso..." dissi ironicamente, sorridendo e voltandomi per un attimo verso di lui per guardarlo negli occhi, per poi riportare l'attenzione sulle rose. Nel frattempo, per fortuna, i miei capelli si erano asciugati e i ricci ricadevano ora morbidi, in onde sinuose e perfette, sulle spalle e sulla schiena. https://encrypted-tbn2.gstatic.com/i...zS7EyIE5ELVkxg |
"Ah...così si chiama il vostro clan...La Freccia Gigliata..nome interessante...la mia amica lo ha definito romanzesco".
Poi pensai..."Nulla, figuratevi...pensavo eravate al corrente del torneo e foste contro il barone...poichè questa persona potrebbe essere colui che poteva dare una svolta a queste terre...ma sono una pazza...lo so.". Guardai Didas..."Volete rimanere con loro...io vado via, ma voi potete scegliere Didas...io torno alla mia vita di sempre..la taverna e lavoro..potete dire che posso andarmene" presi la benda e la legai per uscire."A meno che non ci assoldiate con voi...ma saremmo inutili già so." |
Gaynor si vestì ed insieme ad Adespos uscirono dalla capanna.
Trovarono alcuni dei briganti e fra loro anche Arcon. L'uomo stava seduto a terra, sistemando alcune piccole pietre incise e colorate. “Dimmi tutto, Arcon...” disse Adespos. “Un pericolo...” mormorò Arcon “... un grosso pericolo incombente... ora, su tutti noi...” “Pericolo?” Ripetè Adespos. “Si...” annuì Arcon “... il barone ci sta osservando... ora, in questo momento...” “Ma come sarebbe?” Uno dei briganti. “Cos'é? Anche un mago, oltre che un tiranno?” “Non lui...” Arcon “... non lui... ma ci sta osservando con altri occhi...” “Non lui cosa?” Turbato Adespos. “Non lui usa la magia...” rispose Arcon “... ma qualcuno vicino a lui...” |
Clio lasciò Estea a sorvegliare il luogo in cui erano giunti Pepino e Lignas, per poi dirigersi verso Monsperon.
Raggiunse la città quando il Sole era ormai quasi del tutto tramontato, trovandola ancora animata da un via via per le le sue stradine. Il giorno dopo sarebbe cominciato finalmente il torneo. La mercenaria tornò al castello e nei loro alloggi trovò tutti i suoi compagni. “Alla buonora.” Disse Kostor vedendola. |
“Tranquilla, vi lasceremo andare.” Disse Solo ad Altea. “Solitamente li accechiamo soltanto quelli che vedono il nostro covo.” Ridendo per la battuta. “Però vi benderemo, riportandovi al luogo in cui vi abbiamo trovate.” Alzandosi. “E comunque” aggiunse il brigante “dubito che un solo uomo possa salvare Monsperon... soprattutto se è Capomazdese. Che interesse avrebbe?”
“Allora andiamo...” alzandosi anche Didas. “Però non mi avete detto come posso sdebitarmi con voi?” Il brigante ad Altea. |
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