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Sospirai dopo che uscì dalla stanza.
Guardai poi Theris in quel letto, ferito e in preda al delirio. Avrei rischiato di perderlo sul serio se avessi cercato di trovare un altro chirurgo e non potevo permettermelo. Vedendo che si era un attimo calmato, mi chinai, lasciando un bacio sulla sua fronte. Decisi che avrei chiamato Rainneg e lo avrei controllato, tenendolo d'occhio ogni singolo istante. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Il dolce fruscio delle foglie accarezzate dal vento, la frescura all'ombra di quel pino ed i tanti fiori screziati di colori vivissimi che tingevano il giardino rendevano quell'angolo di mondo come un quadretto tratto da uno dei tanti romanzi cortesi descritti dalle incisioni su colonne, archetti e targhe disseminate nel palazzo.
Il cinguettio degli uccelli ed il cielo terso lambito da bianche nuvole sospese sopra di loro pareva un'immagine di idillio pastorale, che rendeva ancor più sognanti gli occhi di Vivian. Guisgard sorseggiò un po' di quel vino, restando a fissarla. “Dimmi che amerai solo me... dimmelo...” disse una voce nella mente di Vivian “... dimmelo ed io ti crederò per sempre...” donandole un giglio. “Amerò solo te...” rispose Vivian. |
Il delirio di Theris sembrava simile ad una marea.
A momenti lo lasciava in balia di parole incomprensibili, in altri pareva cullarlo in un'apparente serenità. Gwen lo baciò, mentre lui sudava per la febbre alta. |
Il delirio di Theris era imprevedibile: a volte lo agitava e lo rendeva inquieto, mentre altre volte lo risparmiava, facendogli godere quei pochi istanti di tranquillità.
Intanto era sempre madido di sudore ed io continuavo con gli impacchi sul suo viso e sulla fronte, assicurandomi che l'acqua fosse sempre fresca. Ad un certo punto, preso un profondo respiro, capii che non potevo più aspettare. Suonai il campanello e arrivò Frediana. "Chiamate il dottor Rainneg. Dite che è un emergenza." Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Era tutto così perfetto, tutto come un sogno incantato in quell'angolo di mondo che sembrava appartenere soltanto a noi.
Mi piaceva rubarlo al mondo, e averlo solo per me, mi faceva sentire incredibilmente ricca, come se quei momenti fossero la cosa più preziosa che avessi. Poi quella voce. Di nuovo quella voce, e poi la mia. Abbassai lo sguardo, perché non leggesse la mia espressione. Sentivo una fitta dolorosa al cuore. Come potevo non ricordare l'Amore? Come potevo aver dimenticato ogni cosa? Come poteva ora il mio cuore avere un battito diverso? Forse me lo meritavo. Mi stavo innamorando di un uomo che sapevo mi avrebbe fatto del male, e da qualche parte c'era un uomo che mi amava e che io nemmeno ricordavo. Quale destino crudele! Eppure io potevo conoscere solo i sentimenti di Vivian, in quel momento, in quell'angolo di giardino. Il passato era oscuro, lontano, come se appartenesse a qualcun'altra. Sospirai in silenzio, preparando un piatto con un po' di tutto. Alzai lo sguardo sorridendo, e lo porsi a Guisgard "Buon appetito, capo..". |
“Damigella, conoscendolo, non credo verrà qui...” disse Frediana “... inoltre non saprei dove trovarlo, visto non ha lasciato alcun indirizzo circo la sua sistemazione attuale.” A Gwen.
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La guardai.
"E dove potrei trovarlo?" esclamai, esasperata "E poi, perché non credete che verrebbe qui? Che significa?" Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“Vivian...” disse Guisgard guardandola “... cosa c'è? Perchè il vostro sguardo è diventato cupo e l'espressione malinconica?”
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“Vostro marito l'ha sfidato a duello” disse Frediana “e voi non siete stata certo amichevole con lui. Non verrà. Lo conosco, non verrà qui.” A Gwen.
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Alzai lo sguardo su di lui, non ero riuscita a dissimulare il mio stato d'animo.
Da una parte mi faceva piacere che se ne fosse accorto, perché significava che mi guardava davvero, ma dall'altra era difficile da spiegare. Così decisi di dire la verità. "Ogni tanto ho..." esitai, sospirando, mentre cercavo la parola giusta "Come delle eco, di vecchi ricordi.. come.. immagini sbiaditi e voci senza volto.." sospirai di nuovo, accendendo ad un sorriso "Eppure mi sembra come la vita di un'altra.." scuotendo la testa "Delle volte vorrei.." sospirai "Vorrei poter ricominciare daccapo, vivere il presente senza l'ombra del passato.." chinando il capo "Perché mi sembra che quel passato non mi appartenga.. mi sento come una spettatrice del mio passato, quando vorrei solo vivere davvero il presente.." dissi, tutto d'un fiato, dando finalmente voce ai miei pensieri. Poi sospirai di nuovo. "Scusate, non volevo annoiarvi.." con un sorriso. |
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