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“Probabilmente quel giovane voleva approfittare della situazione, signora.” Disse Ambrose ad Altea fissando Ardea che andava via. “Se le incuteva timore ha fatto bene a mandarlo via.” Annuendo a lei. “Il padrone è fuori per affari. Lei ha degli ordini per me, signora?” Chiese lui.
Nulla sembrava cambiato al palazzo. |
Gli sorrisi, accarezzando tutto il suo corpo con le mani fino ad intrecciarle dietro il suo collo.
Ero stretta a lui sotto l'acqua, e mi sporsi per baciarlo. Quando poi l'acqua si fece rossa, e divenne sangue! Allora due mani insanguinate apparvero sulla teda. "Che sta succedendo?" gridai, stringendomi a Taddeus. Stavo ancora sognando, sì, non c'era altra spiegazoine... almeno, sperai. |
Elv rise.
"Ti rivelerò un segreto..." disse in un orecchio di Gwen sottovoce, col respiro che accarezzava i capelli di lei "... fosse per me trascorrerei ogni attimo in camera... ma non dirlo in giro o mi prenderanno per un assatanato di sesso..." divertito. |
Lui continuava a chiamarmi signora e sorrisi.. "Direi che farò una doccia, mi cambio e mi prepari un the. Lo consumero' nella camera del padrone.. Con un buon dolce. Speriamo il padrone torni presto, mi manca molto" con vivo ardore e salii nella mia camera a farmi una doccia e vestirmi.
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Rapido Taddeus chiuse l'acqua ed aprì veloce la cabina doccia.
In un attimo lui e Destresya furono fuori, ancora bagnati. Quando però guardarono la cabina doccia non c'erano più tracce di sangue. Anche addosso a loro non vi era più nulla di strano. Erano bagnati dall'acqua. "Ma..." disse perplesso lui "... che cavolo era?" Stupito. |
Sorrisi divertita mentre si avvicinava al mio orecchio per sussurrarmi qualcosa.
E continuai a sorridere, con più malizia, alle sue parole. "Ah, interessanti questi retroscena personali e nascosti del dottor Pasent..." sussurrai io al suo orecchio. "O magari, direbbero che hai accanto una bellissima compagna e non puoi resisterle, come me del resto..." aggiunsi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea si fece una doccia e si cambiò.
Poco dopo bussò Ambrose e le servì del tè con una fetta di torta con frutti di bosco. "La signora" disse lui "ha altri ordini per me?" Chiese impassibile lui. La camera del padrone era grande, arredata con gusto, con due larghi specchi ai lati del letto, comodini intarsiati ed un armadio pieno zeppo di abiti di ogni tipo, tutti molto costosi. Sulla parete opposta all'armadio vi era poi un'alta libreria, con tantissimi libri per la lettura del padrone. |
"Direbbero il giusto..." disse Elv facendo l'occhiolino a Gwen.
Prese allora la ragazza sottobraccio e risalirono in camera. Giunti però nel corridoio su cui si apriva la suite Ipazias, videro due cameriere. Una era in lacrime e l'altra che cercava di consolarla. |
Uscimmo dalla doccia in fretta e furia, nudi e bagnati.
Ma quando poi ci voltammo, non c'era più niente. "L'hai visto anche tu?" strabuzzando gli occhi "Allora, non sto impazzendo, l'hai visto anche tu?". Mi strinsi a lui. "Che cosa sta succedendo?" chiesi tra me e me, cercando conforto nel suo abbraccio. |
Risi scuotendo la testa, mentre tornavamo in camera e parte dell'inquietudine era stata allontanata, grazie ad Elv.
Ma vicino alla camera, vedemmo una cameriera in lacrime. "Signorina, che succede? Si sente male?" avvicinandomi preoccupata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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