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Fu un bacio più dolce dei precedenti, ma non per questo meno ricco di ardore.
Ad un certo punto iniziò a spogliarsi davanti a me, illuminato dalla debole luce di una lampada che rischiarava semplicemente il suo corpo ben fatto, mentre io lo osservavo, seguendo ogni suo movimento, sebbene non si sarebbe mai messo completamente a nudo davanti a me finché non avesse deciso di mostrarmi il suo volto e, anche se forse mi avrebbe fatto male, il suo nome. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Un altro giro di ballo era cominciato e Guisgard non accennava a lasciarmi.
"E allora non pensi a nulla..." gli risposi "Si goda la musica e questo ballo, poi suppongo debba lasciarmi andare per danzare con le altre ospiti... I miei occhi... glielo dico io di che colore sono... un banalissimo verde scuro, che purtroppo non è capace di nascondere nulla..." La musica continuava, mentre i nostri corpi restavano incollati, muovendosi lenti, ignari di tutto ciò che gravitava intorno. Appoggiai la testa sul suo petto, sperando che quel momento durasse all'infinito. Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk |
La guardia guardò Altea dallo specchietto che se ne stava seduta dietro.
“Sono tutti pericolosi i nostri detenuti...” disse seccamente. Arrivarono al paesino. Qui la guardia accompagnò Altea in una sartoria del posto. “Salve.” Sorridendo la donna dietro il bancone. “Prego, ditemi pure...” |
Uscirono dalla stanza, senza fare nulla.
La cosa mi insospettì, e fui tentata di seguirli, ma non volevo lasciare Icarius da solo, lì, indifeso in quel letto. Così restai accanto a lui, prendendogli la mano. "Icarius..." sussurrai poi, piano, al suo orecchio "Svegliati..". Posando poi un lieve bacio sulle sue labbra. Non mi piaceva l'idea di saperlo incosciente. Dovevo trovare il modo di portarlo fuori di lì, di sottrarlo a quegli uomini. Non gli avrei mai permesso di fargli del male. |
"Ovvio..immagino, meno male siete voi a tenerli a bada" risposi seccamente.
Arrivammo nel negozio, purtroppo avevo un debole per i vestiti.."Salve ho bisogno di alcuni vestiti, devo fare da segretaria personale a una persona importante, il direttore del penitenziario..per favore non mi dia tailleur castigati visto il luogo, amo le scollature...e pure qualche abito elegante..magari mi danno libera uscita come ai carcerati" sorridendo. |
Lui cominciò a spogliarsi davanti a lei, piano, sempre guardandola negli occhi.
Così si tolse la camicia, poi gli stivali ed infine i pantaloni. Alla fine restò completamente nudo, fatta eccezione per quella maschera che aveva sul viso. Ed i suoi occhi neri erano sempre su Gwen. |
“Eppure io non vedo nulla di cosa chiaro...” disse Guisgard ballando con Gaynor “... o forse è solo perchè dopo tre anni da solo su quell'isola ho dimenticato come si guardano gli occhi di una bella donna...” fissandola, mentre quelle note si disperdevano tra le luci scintillanti di quella sala.
E un velo di malinconia attraversò i suoi occhi azzurri. |
Quel bacio, dolce, delicato, leggero e quasi sussurrato.
Un attimo dopo, quasi come per magia, Icarius aprì i suoi occhi azzurri e puliti e guardò Clio. |
"Tutte le cose che ha dimenticato si possono recuperare..." gli risposi, accorgendomi di un velo di tristezza che calò sui suoi occhi "Su, adesso non mi diventi malinconico, o sarò costretta a pensare di farle un brutto effetto..."
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La donna sorrise ad Altea e le mostrò vari abiti, alcuni molto eleganti, altri casual, altri anche più sportivi.
Erano vestiti che soddisfavano la richiesta della nuova segretaria, ossia erano molto sensuali ed audaci. |
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