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Insistette ancora a tirarmi su.
Controvoglia, gli raccontai cos'era successo, anche se non mi andava assolutamente di pagare con gente a caso, proprio adesso. Non mi andava di parlare e basta, avrei solo voluto urlare fino a non avere più fiato, fino a stramazzare al suolo senza più forze. Non sarebbe cambiato nulla, ma forse mi sarei sentita meglio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il frate ascoltò il racconto di Gwen e scosse il capo.
“Uno dei tanti soprusi dei nobili e degli uomini di potere.” Disse il religioso. “Devi chiedere giustizia, è un tuo dovere. Devi denunciare l'accaduto. Ciò che ha fatto quell'uomo a te ed a tuo nonno è ingiusto e contro la legge. Il diritto tutela ogni persona. Quest'isola è parte dei domini Afragolignonesi e deve sottostare alla sua legge. Nell'Afragolignone simili accadimenti sono puniti severamente, figliola.” |
Risi istericamente.
"Vi rendete conto di ciò che dite? È più facile far scappare mio zio, in qualche modo, piuttosto che agire legalmente appellandosi al diritto. Se chi comanda qui è il primo a trasgredire le regole, a danno degli altri, perché dovrei farlo io?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Perchè chi governa quest'isola lo fa in nome del diritto Afragolignonese ed esso è ciò che contraddistingue il nostro governo dagli altri." Disse il frate. "Se resterai a subire in silenzio non avrai giustizia ed i colpevoli resteranno impuniti." Fissando Gwen. "Dunque bisogna cercare un avvocato e chiedere giustizia al governatore. Molti nobili fondano la loro tirannide sul silenzio e la paura dei più deboli."
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"Subire in silenzio?! Io e mio zio abbiamo rischiato di morire in un incendio e lui non so se sopravvivrà con quei maledetti proprio perché io ho parlato!" esclamai.
"Credo che abbiamo opinioni differenti, e non è possibile pensare di avere giustizia in un posto simile. Ora scusatemi, ma ho da fare" iniziando a sistemare quello sfacelo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il frate restò a guardare Gwen, che non voleva saperne di ascoltarlo, scuotendo la testa.
Poi si tirò su le maniche del saio e si mise ad aiutarla, cercando di recuperare il salvabile della fucina e si sistemare quel caos. |
Non rispose nulla, ma iniziò a sistemare con me il disastro.
Beh, almeno una cosa davvero utile. Misi da parte gli utensili ancora in buone condizioni ed eliminai quelli ormai distrutti, stessa cosa con le macchine e le armi. Per fortuna, la casa non aveva subito danni, la fucina avrebbe potuto essere rimessa in sesto, soprattutto le parti non eccessivamente bruciate dal fuoco, i cui resti carbonizzati mi premurai a togliere spazzando nel grande ambiente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Oh veramente?" con tono che celava i miei pensieri. Magari fossero stati qui, sapevo di soprusi e il fatto di frequentare la casa del Governatore mi faceva ribollire "Uno di loro qui non può certo creare una rivoluzione" con tono misterioso.
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Mi sistemai nella mia stanza, disfeci i bagagli e mi fermai ad osservare il panorama che si stagliava dietro le finestre.
Era bellissimo, lussureggiante ed esotico, sembrava nascondere infinite storie. Mi concessi un lungo bagno caldo per togliermi tutta la sporcizia del viaggio, mi rivestii e scesi in giardino a passeggiare. |
Il frate e Gwen si misero d'impegno ed insieme riuscirono a sistemare la fucina.
Per circa due ore, quasi tre, i due lavorarono con fatica fino a ridare un aspetto decente alla bottega. “Eh, almeno questa è fatta...” disse infine il Religioso, sedendosi per riposare. |
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