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Destresya scese in giardino a godersi l'aria che che avvolgeva il promontorio, con l'odore di salsedine che soffiava dal mare tutt'intorno.
Ad un tratto sentì un nitrito e vide attraverso le grate del cancello che un carro si avvicinava. |
Lavorammo per quasi tre ore, ma alla fine il risultato non era affatto male.
Accennai un sorriso. Allora andai in cucina e servii ad entrambi un piatto completo di riso bianco e piccoli pezzi di carne di agnello, accompagnati da un bicchiere di vino. "Su, venite a tavola, ci vuole dopo tre ore di lavoro..." lo invitai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, ma meglio che venga arrestato quanto prima." Disse il padre ad Altea. "Su, ora va a prepararti che stasera raggiungeremo il castello governativo per incontrare sua eccellenza."
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Il frate sorrise a Gwen e si sedette con lei a tavola per mangiare.
"In effetti abbiamo fatto un bel lavoro." Disse il chierico sorridendo. "Ora cosa farai?" Chiese. "Rimetterai in piedi da sola questo posto?" |
Annuii, mangiando.
Poi lo guardai. "Senza mio zio è inutile. Io ho imparato, un po', ma è lui che fa molto del lavoro." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L’aria era leggera e pulita, si poteva sentire il mare, e tutto ciò che circondava la villa. Mi misi a camminare rilassata, perdendomi nei miei pensieri.
Aveva l’aria di un posto in cui non succedeva mai niente. A un certo punto sentii che un carro si avvicinava, così mi diressi verso il cancello, curiosa di scoprire chi fosse. |
"Allora dobbiamo aiutarlo." Disse il frate a Gwen. "Dobbiamo fare qualcosa per tuo zio..."
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"Lo so. Devo tirarlo fuori di lì in qualche modo. Devo cercare di capire dove siano collocate le carceri e farlo uscire" dissi, con aria meditabonda, il cucchiaio che girava lentamente a caso nel piatto e lo sguardo fisso nel vuoto.
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Destresya si avvicinò al cancello e vide il carretto avvicinarsi.
Era di aspetto curioso, strampalato, quasi psichedelico nei suoi colori. Arrivò davanti all'ingresso e si fermò di colpo. Saltarono giù allora due uomini. Uno era grasso e rozzo, barbuto e dai capelli spettinati. L'altro era alto e dall'aspetto bonario. |
"Si, esatto..." disse il frate annuendo a Gwen "... si, ottimo davvero... questo si che è un buon modo per farsi arrestare e magari giusiziare."
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