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Alvaro rise.
“Non temete, non approfitterò del mio ruolo di vostro campione.” Disse ad Altea. “Anzi, vi farò fare un figurone.” Divertito. “Sarete di certo la madrina più invidiata... perchè sarete la madrina del campione.” Mangiando. |
“Meglio passare prima per Monsperon...” disse Adespos a Gaynor “... se non troveremo nulla di interessante allora procederemo per Fertaldos... comunque non temere, ci andremo travestiti... nessuno ci scoprirà... ora dunque dobbiamo sceglierci i costumi. Qualche preferenza? A parte la monaca hai qualche altro ruolo che non senti tuo?” Facendolo l'occhiolino, per poi ridere.
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Fagas rise e prese a sorseggiare dalla coppa che Clio non aveva accettato.
“Buon vinello...” disse “... vi ho fatta chiamare per due motivi... il primo è sapere dei vostri risultati... siete pagati più che bene e dunque mi attendo le teste di quei briganti quanto prima... novità?” Fissandola. “Non sono molto paziente e pretendo risultati.” |
Il valletto annuì a quelle parole di Dacey, per poi affacciarsi dal finestrino della carrozza e gridare ai due cocchieri il nome del mercante d'armi.
Chiesero informazioni e poco dopo la vettura si fermò davanti alla casa dell'uomo che stavano cercando. Il valletto aprì la porta e fece scendere tutti loro dalla carrozza. “Ora tu puoi andartene.” Disse con disprezzo al pellegrino. “Hai avuto il tuo passaggio.” “Un pellegrino” fece l'uomo incappucciato “vive della generosità e della carità del prossimo. Soprattutto se come me ha fatto Voto di povertà. Permettetemi dunque di chiedere un pasto caldo a questa casa.” “Accattone pedante...” sputando a terra il finto valletto. Bussarono ed una donna venne ad aprire. |
La capacità di quell'uomo di lasciarmi senza parole era sorprendente e disarmante.
Presi poi la pietra che mi offriva, felice e andammo via, tornando al castello. "Buonanotte" risposi, con un leggero sorriso, mentre andava via. Poi andai dalla nana, a riferire l'ordine. "Ciao, Josephine" la salutai, sorridendo "Il padrone ha chiesto di consumare la cena in camera sua." http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:A...PpKpn7gT9mdETA |
Osservai Alvaro...sospirai, era troppo sicuro di sè...nemmeno un dubbio sul suo successo o eventuali pericoli.
"Ve ne sarò grata dunque, non ho mai fatto la madrina..." finendo la cena e sorseggiando il vino.."Quindi è meglio mi metta subito all' opera, dovrò essere degna di voi, vado a preparare il tutto per domani, sempre non vi sia qualcosa di inaspettato come sempre...ma la vita è bella perchè varia" e tu lo sai Altea. Salii i gradini e raggiunsi la torre, ovviamente stavo aspettando Solo, non so in che modo sarebbe arrivato ma sicuramente con l' aiuto delle tenebre..aveva stretto amicizia con Alvaro, ma avrei lasciato decidere al brigante il tutto. Presi da un baule un bellissimo abito di velluto nero con ampia scollatura con gemme, la gonna era color verde smeraldo..e poi quel diadema da mettere sulla fronte e un velo da madrina...verde e puntato di gigli in oro..chissà di chi erano e perchè mai quella donna enigmatica mi fece dono di tutto questo prima di dover lasciare le terre sygmesi. Accesi la candela e iniziai a cucire la sottogonna...mi avrebbe aiutato a distrarmi, mi sentivo nervosa..pure per quel torneo...l' ultimo a cui partecipai finì con la punizione in camera. |
Rifiutare il vino non era da me, ma quel tipo non mi piaceva.
"Abbiamo raccolto un bel po' di informazioni, quelle che voi avete evitato di darci.." Con tranquillità "Per ora abbiamo un paio di piste da seguire, e degli individui da tenere d'occhio.. Il torneo sarà un ottimo terreno di caccia, ho ascoltato una conversazione tra due briganti e si chiedevano il motivo del torneo, dicevano che avrebbero indagato... Anche a loro sospettano sia una trappola, ma non sanno per chi.. Quindi credo che per ora non siano in combutta col vostro Guisgard, ma non è detto che non lo siano in futuro..". Evitai di dire che ero sulle tracce proprio di Guisgard. Per la taglia, mi dicevo, ma in realtà volevo arrivare a lui per prima e non potevo bruciarmi il vantaggio di conoscere così bene il suo aspetto. "Quanto al secondo motivo?" Spiccia, con aria interrogativa, per poi sorridere appena "Anche io non amo perdere tempo in chiacchiere..". |
<< É stato un piacere conoscervi e vi auguro buon viaggio>> dissi all'uomo lasciando la carrozza.
Ora arriva la parte difficile del piano |
Josephine annuì a Gwen, per poi invitandola a sedersi a tavola per cenare.
Era infatti una degna mensa, imbandita di cibi vari e vino di ottima qualità. Poi la nana prese un vassoio e si diresse verso le scale, per portare da mangiare al padrone. |
Prima di iniziare a mangiare, salii in camera a posare il disegno.
Lo misi su un mobile vicino al letto, restai a guardarlo un istante e poi raggiunsi la mensa. I cibi erano ottimi e vari e i vini di ottima qualità, nel frattempo Josephine era salita a portare la cena al padrone. Mentre mangiavo, ripensavo a quella giornata, in cui erano successe delle cose così strane e surreali, ma che mi facevano sorridere, ripensare agli sguardi e i sorrisi che lui mi rivolgeva, quel ritratto così audace, eppure così delicato. Ero sempre più del parere che stesse cambiando e non potevo negare che mi piaceva quel lato di lui. |
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