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"Andata! Ci vediamo lì per le 13!" risposi.
Mi accorsi in quel momento di non avere moltissimo tempo, ma ormai l'avevo inviato. Così mi vestii in fretta e uscii diretta alla città. Mi faceva bene uscire e vedere gente. O per lo meno vedere Roan, era già qualcosa. Mi piaceva la sua compagnia. Così, uscii di casa, misi il navigatore e riuscii ad arrivare al ristorantino con solo un quarto d'ora di ritardo. Pensavo peggio. https://i.pinimg.com/564x/b0/8e/a5/b...8f24debc92.jpg |
Destresya arrivò precisa sul luogo dell'appuntamento.
Entrò nel ristorante e trovò Roan ad attenderla ad uno dei tavoli. Era un ambiente carino ed accogliente. "Ehi..." disse lui alzandosi nel vederla avvicinarsi al tavolo "... wow..." fissandola tutta "... questo è molto più di un pranzo informale..." sorridendole e continuando a guardarla "... questo è un film di Margot Robbie." Facendole l'occhiolino e spostando la sedia per farla sedere al tavolo. |
Prese la mia mano per trattenermi e mi sentii in trappola, per la stretta delle sue dita e dei suoi occhi che non mi lasciavano.
Ascoltai le sue parole senza fiatare, senza nemmeno respirare quasi. Ripensai allora a quella che era stata la discussione con Herbert al ristorante, quando voleva che anteponessi la sua felicità alla mia, quando aveva dato di matto senza nemmeno ascoltarmi. Ed ora, avevo davanti Elv, che aveva tutta l'aria di chi avrebbe lottato per avermi, ma che mi avrebbe lasciata andare se l'avessi voluto. Ero combattuta, molto, non sapevo cosa fare, cosa dire, tutto questo incontro era andato in una direzione che non mi ero aspettata, mi aveva del tutto colta di sorpresa. Riflettei con rapidità e solo alla fine decisi di mandare al diavolo tutti i buoni propositi di cinque minuti prima, prendendo il suo viso fra le mani e affondando le labbra sulle sue.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...c546e10bc0.gif Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen si lanciò fra le braccia di Elv e lui la strinse a sè.
Un bacio infuocato, travolgente e profondo allora li unì. Un intreccio di labbra e lingue senza più paure, freni e tabù. Un bacio rubato al quotidao grigiore, alle catene di una vita piatta, al grigiore di giorni tutti uguali. Un bacio vero che fece sentire di nuovo Gwen una donna. Una donna desiderata. |
Roan era già lì, lo raggiunsi al tavolo, sorridente e lui si alzò.
Restai colpita da quelle parole e dai suoi complimenti, a cui arrossii lievemente. Oddio, avevo davvero esagerato con la mise? Non mi sembrava di... Sì, magari ci avevo tenuto ad essere un po' carina ecco, ma solo un po'. Sorrisi, lievemente imbarazzata. "Oh addirittura, non esageriamo!" ridacchiai "Poi arrossisco!". Mi spostò addirittura la sedia. "E poi dicono che non ci sono più i cavalieri!" guardandolo tutto, intensamente. Sì, avevo voluto farmi carina, dopotutto da quanto vivevo in tuta? "Allora, che cosa si mangia di buono in questo posto?" guardando il menù. |
Lo sentii stringermi e rispondere con lo stesso ardore privo di qualsiasi freno o tabù.
Mi sentivo desiderata, ma desiderata davvero, io, non per abitudine, ma per chi mi voleva veramente. Lo sentivo nel modo in cui mi baciava, mi stringeva. Mi sentivo di nuovo viva, di nuovo me stessa. Era stato capace di cancellare con un colpo di spugna il peso che mi aveva oppressa negli ultimi giorni e tutte le emozioni che mi stavano investendo all'improvviso, come un'ondata, erano così belle e forti quasi da farmi sentire gli occhi lucidi. Sentivo che avrei voluto di nuovo provare tutto questo ogni singolo istante della mia vita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, i cavalieri si nascondono in attesa di veder apparire le regine." isse divertito Roan a Destresya. "In verità" prendendo poi il menù "il cibo non è da... corte reale... ma è parecchio saporito." Facendole l'occhiolino. "Insomma, è una cucna casareccia ma davvero squisita." Ridendo. "Ma prima beviamo... e brindiamo..." riempiendo i loro bicchieri.
Nel frattempo Gwen ed lv si erano abbandonati a quel bacio frenetico, ardente ed appassionato. Lei si sentiva stretta, imprigionata fra le braccia di lui, sentendo il suo petto come fosse il luogo più sicuro del mondo. Le labbra del mago erano fameliche, avide, insazziabili e la sua lingua non cessava di intrecciarsi a quella di Gwen. Un attimo dopo i 2 giovani si ritrovarono stesi sul letto della camera, sempre uniti da quel bacio. Allora la bocca di lui cominciò a scivolare sul collo di lei, succhiandole e leccandole la pelle nuda. |
Sorrisi a quelle parole, che su di lui apparivano così spontanee e naturali da rendere tutto come se fosse davvero un racconto di regine e cavalieri.
E dire che la scrittrice ero io. Sì, ma io scrivo roba truculenta. Ah già. Beh... però, magari, per quel progetto... Non era il momento di pensarci! Giusto. Anche se qualcosa cominciava, forse per la prima volta, a frullarmi nella testa. Gli sorrisi e mi misi a guardare il menù. "Ma io adoro la cucina casereccia!" sorridendo "Niente di meglio!" facendogli l'occhiolino. Poi mi lasciai riempire il bicchiere e lo alzai insieme al suo. "A cosa brindiamo? Ai progressi che non abbiamo fatto?" ridacchiai, divertita, guardandolo negli occhi. |
Sentivo in lui la stessa vogliosa avidità che mi animava e in questo momento non mi sarei voluta trovare in alcun altro luogo, se non stretta a lui, fra le sue braccia.
Non pensavo che avrei mai potuto dirlo, ma non mi importava se ciò sarebbe durato in eterno o solo le ore di questa notte. Mi aveva fatta sentire di nuovo viva ed era ciò che cercavo, non mi serviva nient'altro. Poco dopo ci ritrovammo stesi sul letto, ancora stretti ed impossibilitati a separarci e mi sfuggì un gemito che mi fece sorridere, quando sentii la sua bocca sul mio collo. Non avevo immaginato così travolgente il mio ritorno al piacere, ma non avevo intenzione di scappare ed affondai le dita nei suoi capelli neri stringendolo ancora a me, per sentirlo sempre più vicino. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Brindiamo" disse Roan a Destresya "alla nostra scoperta. Ai misteri ed alle avventure. E magari al successo ed alla fama. Cin Cin!" Brindando con lei.
Poi ordinarono da mangiare e gustarono l'ottima cucina del posto. Nel frattempo Gwen era nella camera di Elv. La passione era scoppiata improvvisa tra i 2 e da quel primo bacio si erano ritrovati stretti sul letto. In breve restarono nudi, l'una nelle braccia dell'altro, facendo così l'Amore. A lungo. |
Non capivo cosa fosse successo, da quando ero arrivata.
Era stato tutto improvviso, repentino. Quel bacio mi aveva trascinato in qualcosa che non avevo potuto, o voluto, fermare. Era da tempo che non mi sentivo amata, desiderata, da tempo che non sentivo una tale chimica e sintonia con qualcuno. Non avrei mai immaginato un tale finale per questa serata, mai, ma il bisogno che avevo avvertito di provare di nuovo tutto questo era stato più forte della ragione, del buonsenso e non avevo potuto oppormi. Non avevo potuto impedire a questa notte di accadere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv era appassionato, forte, insaziabile e quelle ore trascorsero in un crescendo di folle passione e piacere quasi insopportabile.
Gwen fu portata da quel giovane uomo in un vortice sfrenato, dove tornò a sentirsi donna. Alla fine, stremati, si addormentarono sudati, accaldati ed appagati sotto le lenzuola intrise di quella pazza passione. Si svegliarono solo al mattino seguente. |
Finivamo solo per riprendere subito dopo, ricominciavamo sempre, di continuo, era un piacere insaziabile, quasi impossibile da appagare.
O almeno, così fu per quelle ore, prima che ci addormentassimo insieme, sedando quella follia improvvisa. Ci svegliammo direttamente al mattino dopo. Appena aprii gli occhi, a freddo, pensai a tutto quello che era successo, a cosa avevamo fatto. Sollevai la schiena e sospirando passai la mano sul viso e fra i capelli. Non mi pentivo di ciò che c'era stato, ma certamente in uno stato più razionale avrei valutato attentamente. Comunque fosse, ormai era fatto e non potevo tornare indietro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mentre Gwen faceva questi pensieri, Elv accanto a lei dormiva ancora, appagato e tranquillo.
Si svegliò poco dopo. "Ehi, buongiorno..." disse accarezzando la schiena nuda di Gwen. |
Lo guardai negli occhi e sorrisi, annuendo a quel brindisi.
"Ci sai fare con le parole, per essere uno che si occupa del tempo!" facendogli l'occhiolino mentre portavo il bicchiere alle labbra. Poi ordinammo dell'ottimo cibo e ci gustammo un buon pranzo. "A proposito della nostra piramide, quando ci torneremo?" gli chiesi, mentre pranzavamo. |
Vedevo con la coda dell'occhio Elv dormire ancora, un'espressione appagata e serena sul bellissimo viso e gli occhi neri che mi avevano catturata ancora chiusi.
Quasi sobbalzai quando sentii il suo tocco delicato sulla schiena, prima della sua voce appena roca che, volente o nolente, mi dava i brividi. "Buongiorno..." risposi con un sorriso, guardandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quella carezza lunga e lenta sulla schiena di Gwen.
"Sei stata fantastica..." disse piano Elv, per poi prendere il suo braccio e farla chinare su di lui, per un caldo bacio. Nel frattempo Destresya e Roan avevano concuso il loro pasto e uscirono dal locale per passeggiare. "Beh, nessuno ci vieta di tornarci quando vogliamo, no?" Lui. "Dopotutto ufficialmente è solo una montagna." Divertito. |
Mi fermai ad assaporare quella carezza sulla mia schiena per tutti i lunghi istanti che durò.
Accennai un sorriso e lo assecondai quando mi tirò a sè, per un bacio. Scoprii che baciarlo aveva su di me lo stesso effetto della scorsa notte, né più né meno, era come una scossa e mi chiedevo se sarei stata capace di staccarmi da lui. "Anche tu..." mormorai, con un vago sorriso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ridacchiai a quelle parole di Roan.
"Sì, anche la mia amica archeologa ha insistito sul fatto che fosse solo una montagna. Mi ha detto che farà decifrare quel testo ma non è che ci creda molto, secondo lei qualcuno mi ha fatto uno scherzo, ma si può?" sospirai. "Lo so che non è il mio mestiere e che probabilmente farei meglio a occuparmi delle sparizioni che è quello che so fare meglio, ma è una cosa così importante..." scossi la testa "Boh... possibile che nessuno capisca cosa può racchiudere quella piramide?". |
Elv la guardò e sorrise.
"Mi chiedevo..." disse a Gwen "... come mai stanotte tuo marito non ti ha cercata? Era a fare la ronda?" Nelo stesso momento Destresya era con Roan per le strade cittadine. "Purtroppo nessuno cede che sia qualcosa diverso da una montagna..." mormorò lui "... ma quelle sparizioni? Come mai ti interessano così tanto?" |
Sapevo che ci saremmo arrivati e ad essere sincera, speravo ne parlassimo.
"Diciamo che non è un buon momento..." dissi "Stiamo divorziando..." rivelai. "Non viviamo più insieme da alcuni giorni e diciamo che soprattutto all'inizio non l'ha presa molto bene..." ammisi poi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"È una vera sfortuna!" sospirai "O una fortuna per noi!" facendogli l'occhiolino mentre passeggiavamo.
"Beh, perchè io mi guadagno da vivere scrivendo gialli e al momento sono a corto di idee, un vecchio caso irrisolto in una cittadina dove stanno avvenendo delle sparizioni anche adesso può darmi delle idee, una buona storia da cui partire, se proprio non mi aiuta a sviluppare la fantasia posso sempre fare una bella inchiesta stile Truman Capote. Ero venuta qui per provare a staccare, cambiare genere e seguire un nuovo progetto.... ma mi sta perseguitando e non ho scritto una parola!" sospirai, voltandomi a guardarlo "Sarà che mi serve un'ispirazione...". Eppure c'era qualcosa negli occhi del cavaliere, qualcosa che lei non riusciva a decifrare. Da dove veniva? Cosa l'aveva spinto fino a Beltas? Erano giorni ormai che era giunto alla sua corte eppure non sembrava aver ancora rivelato le sue vere intenzioni. Lo fissava tra la folla, mentre i dignitari la annoiavano con qualche resoconto del giorno, come se fossero cose di cui le importava qualcosa. Avrebbe voluto alzarsi da lì e andarsene via, raggiungendo i boschi e le montagne. Ma non poteva era prigioniera, prigioniera della sua stessa corona. Lui era libero, lo straniero. Per un momento sognò di seguirlo, di seguirlo chissà dove, in una qualche avventura. Magari proprio quella che stava raccontando a quella dama. O magari un'avventura nuova, tutta da scrivere. https://images.glamour.it/gallery/45...a0732081c8.jpg Banale, smielato, ma è già qualcosa. Mi scappò un sorrisetto mentre quella scena si preparò nella mia mente. Erano le prima parole della storia che dovevo scrivere che mi si formavano in mente. C'era da lavorarci, certo, ma considerando che di quella storia avevo solo una sensazione, un'ombra, un pensiero, e non una trama né dei personaggi era già qualcosa. Era molto più di qualcosa. Era ispirazione. Sorrisi, abbassando lo sguardo, chiedendomi se Roan si era accorto di tutto il processo mentale che mi era passato per la mente nel tempo di uno sguardo. Ecco cosa accade a passeggiare con una scrittrice. Presi Roan sottobraccio con un gesto spontaneo. "Ma a dirla tutta, la storia della piramide è molto più appassionante!" sorrisi, divertita. |
Lui ascoltava Gwen che parlava, continuando ad accarezzarle la schiena nuda e liscia.
"Lo capisco tuo marito..." disse senza smettere "... io impazzirei se perseddi una moglie come te... hai la pelle liscia come quella di una bambina... sai, ti trovo terribilmente sexy... a vederti sembri così misurata, persino austera... ma poi... sai liberare il desiderio che hai dentro..." le sorrise e prese la sua mano tirandola piano a sè, per parlarle all'orecchio. Allora le sussurrò qualcosa. "Troppo audace per te?" Poi ad alta voce, sorridendole malizioso. Intanto Destresya passeggiava con Roan per le stradine di Bellion. "Però sono cirioso di sapere di quella storia che dovevi scrivere." Lui a lei. "Sai, ho sempre fantasticato sul lavoro di voi scrittori... per esempio... inventate tutto? Mischiate fantasia e realtà? Oppure scrivere cose vere sempre?" |
Non capivo se mentre parlavo mi ascoltasse o meno.
Intanto io continuavo a seguire le sue carezze sulla mia schiena, su e giù, di continuo. Sorrisi maliziosa e divertita alle sue parole su di me, mi fece sorridere genuinamente, come non mi capitava da tanto tempo. "Ci si deve prendere cura delle cose che si hanno, se non si vuole perderle..." dissi, con tono indefinito. Poi, mi tirò a sè e ridacchiai silenziosamente a ciò che mi sussurrò all'orecchio. "Non abbastanza..." risposi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ah, bene..." disse malizioso Elv a Gwen "... e... fin dove posso spingermi, di grazia?" Divertito, facendole poi l'occhiolino.
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Ridacchiai appena.
"Credo che stanotte ci siamo spinti piuttosto oltre..." risposi, sarcasticamente, scivolando poi sul suo petto, quasi cercando rifugio. E fu un gesto così fluido, spontaneo, così bello che quasi avevo dimenticato quanto fosse bello e mi sentivo confortata, protetta. Mi era mancato tutto questo, sentire l'intesa, la chimica. Non sapevo dove ciò mi avrebbe portata, ma forse il segreto stava proprio nel non chiederselo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ed io che stanotte volevo andare ben oltre..." disse Elv ridendo, mentre stringeva Gwen sul suo petto.
Ad un tratto il telefono di lei squillò. Sul display c'era il numero di Clemia. |
Risi spontaneamente alle sue parole, sentendomi sempre più leggera e libera con lui.
Non potei godere di altri istanti come quello, perchè Clemia naturalmente. Sospirai e risposi al telefono. "Clemia, dimmi." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Gwen, dovresti venre subito alla villa..." disse Clemia al telefono "... è da ieri sera che non si hanno notizie di Matt... si sa solo che ieri andò al circo, ma poi nessuno l'ha più visto..."
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Il mio sorriso sparì a quella notizia.
No, non anche Matt, no. "Ma cosa ci faceva lì? E siete sicuri che non abbia avvisato nessuno? Non può essere sparito anche lui..." sospirando e passando una mano sul viso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi a quelle sue parole.
"Beh, io scrivo gialli, come ti dicevo e per fortuna dalla mia vita reale prendo poco! A volte me i crimini vengono dalla mia mente, a volte da fatti di cronaca, c'è l'imbarazzo della scelta sulle parti più oscure della mente umana..." ridacchiai "Ma mi diverte trasformare in personaggio magari qualche persona particolare che conosco. Ma anche solo conoscenti, non lo so, una volta c'era un panettiere intrattabile e sempre scontroso che ho subito pensato sarebbe stato un perfetto receptionist della centrale, un personaggio completamente secondario, di quei poliziotti ottusi che non capiscono mai un tubo del caso!" ridacchiai. Poi sospirai. "Il nuovo progetto è diverso..." guardai un punto indefinito all'orizzonte. "Avevo in mente di cambiare genere, più che altro per reinventarmi, ma perchè ho come una storia in testa che però non ha una trama nè dei personaggi.. lo so che è folle, ma mi emozionava l'idea e ho pensato che allontanandomi da tutto magari avrei trovato l'ispirazione che cercavo..." poi lo guardai negli occhi e sorrisi. "Non ti sto annoiando con questi discorsi?". |
"Sua madre ha detto che ieri pomeriggio aveva avuto un biglietto gratis per lo spettacolo della sera." Disse Clemia a Gwen. "Pare ci fosse un pagiaccio a distribuirli. Almeno così ha detto Matt a sua madre prima di sparire nel nulla."
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"Ancora quel maledetto pagliaccio, non è possibile..." scuotendo la testa.
"Va bene, arrivo subito..." chiusi la chiamata e guardai Elv. "Devo tornare al collegio, pare sia scomparso un altro ragazzo..." scuotendo la testa, mentre iniziavo a rivestirmi. "Dovrei essere in grado di proteggere i miei studenti e invece non faccio altro che condannarli uno dopo l'altro..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non mi annoi." Disse sorridendo Roan a Destresya. "Anzi. Mi piace ascoltarti, lo farei per ore. La mia vita è fatta di dati, formule e numeri. Tutto deve combaciare, essere scontato e ripetersi all'infinito. Non c'è tempo nel mio lavoro per l'estro, per l'istinto. Quindi per me l'ascoltarti è come una boccata d'ossigeno. come il Sole dopo un giorno grigio." Facendole l'occhiolino. "Continua, ti prego."
Nello stesso momento Gwen aveva detto ad Elv l'accaduto. Subito l'asciò l'albergo e corse alla villa, dove trovò Clemia col viso cupo. Con lei c'era Henty. "Io credo di sapere cosa è accaduto..." mormorò questa. |
Arrivai subito alla villa, uno scossone non da poco, dopo la notte appena trascorsa e un risveglio decisamente più rilassato rispetto a questa frenesia.
Vidi Clemia che ora iniziava seriamente a preoccuparsi e non stentavo a crederlo. C'era anche Henty con lei e a quanto pareva sapeva cosa fosse successo. Di sicuro, avrebbe tirato in ballo la solita storia e volevo sapere se avevo ragione. "Parla allora" le dissi, con tono calmo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai sorridendo.
"Beh non si direbbe proprio sai?" divertita "Ci sai molto fare con le parole, per essere uno che passa tutto il giorno a far quadrare dei numeri!" ridacchiai. Poi restai a fissarlo, come combattuta se parlare o meno. "In realtà..." mi fermai di nuovo, sorrisi, sospirai, scossi la testa. "Beh, forse non dovrei dirtelo, ma un attimo fa ho immaginato anche te come un personaggio, lo sai?" lasciando in sospeso il resto del discorso volutamente. |
Clemya guardò Gwen e poi Henty.
"Io credo" disse questa "che in questi boschi... intendo intorno a Bellion... ci sia un demone addormentato... forse per una maledizione impostagli secoli fa... e che dopo un certo numero di anni esso si risvegli e porti via delle persone per cibarsi delle loro anime..." Nello stesso istante Destresya passeggiava con Roan. "Davvero?" Lui a lei. "Questa poi! Nessuno ha ma ideato un personaggio per me! Ora però sono curioso, sai?" Divertito. |
Aggrottai la fronte.
"Dopo un certo numero di anni?" ripetei "Dunque, la gente è già sparita a Bellion in passato?" chiesi, guardando poi Clemia. "Questo cambia certo le carte in tavola..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si." Disse Henty guardando Gwen e Clemya. "Ieri sono stata alla biblioteca comunale e mi sono accertata di questo. Da diversi anni qui a Bellion e dintorni alcune persone sono sparite senza lasciare più tracce, al punto che ogni indagine portata avanti dalla polizia locale si è conclusa con un niente di fatto."
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Questo era terribile.
Era da togliere il fiato una scoperta simile, soprattutto perchè Herbert non ne aveva fatto menzione e con ogni probabilità non ne aveva idea. "Dobbiamo saperne di più, dobbiamo riuscire a capire cosa c'entrino queste sparizioni e da cosa siano accomunate. Potrei tornare in biblioteca e fare altre ricerche, per capirci qualcosa" proposi, mentre il pensiero mi attanagliava. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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