Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Piazzale (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=21)
-   -   La Sinfonia dell'incantato Verziere di Chanty (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2090)

elisabeth 15-07-2013 16.28.20

Sentii Gem molto vicino....mi prese la mano e questo mi fece sentire una forte emozione....il palio per un po' poteva attendere....." Gem...ti dissi solo ieri che infondo qualsiasi motivo ci abbia spinto fin qui.....per me, e' un motivo che va ogni logica ,non conosco i piani di nessuno...so solo una cosa che per la prima volta io mi sento in sintonia con un uomo.......e' come se in me ci fosse un nuovo germoglio......tu parli di un fiore....e io....".....il suono delle trombe...gli applausi...il Fiore.....dove avevo letto di un amore ...un amore custodito come un fiore..........rimasi.....stordita.....Il Fiore azzurro ecco cosa avevo letto....ma era....solo un mito.....mi ero fatta prendere da troppe cose......e Gem....era quella che amavo di piu....strinsi la sua mano nella mia......" Vediamo di uscire indenni.....insieme..."....

Guisgard 15-07-2013 17.53.47

La carrozza di Carlo di Monsperon giunse così a Fisyem.
Guisgard e Talia osservavano l'architettura rinascimentale di quella città, così sontuosa, armoniosa e caratteristica.
La capitale però appariva particolarmente vivace ed animata da una moltitudine di persone che affollava strade e piazze.
“Avevamo dimenticato il Palio...” disse il barone di Sanion.
“Già, è vero...” annuì Carlo.
“Di cosa si tratta?” Chiese Guisgard.
“E' la festa più importante del regno” spiegò Carlo “dedicata all'Assunta. Le contrade che formano Chanty si contendono la vittoria, ciascuna portando in una giostra il suo campione.”
“Questo ora sarà un problema.” Fece Sanion.
“Un grosso problema.” Ribadì Carlo.
“Perchè?” Domandò Guisgard.
“Perchè anche Sua Maestà” rispose Carlo “partecipava al Palio... e giostrava con i colori della Pantera...”
“Se vedranno Guisgard” mormorò Sanion “tutti chiederanno di vederlo giostrare.”
“Già...” scuotendo il capo Carlo.
“Mi spiace, ma non credo di essere in grado di usare la lancia...” scuotendo il capo il Taddeide.
“La giostra del Palio si tiene con le spade.” Disse Carlo. “Grossi spadoni di legno. Ma la sostanza non cambia.”
“Spade?” Ripetè Guisgard. “Beh, allora le cose cambiano. Sono un discreto spadaccino.” Sorridendo.
“Non siate sciocco...” fissandolo Carlo “... quelli sono cavalieri esperti.”
“Però” osservò il Capomazdese “se io partecipassi a quel Palio nessuno poi potrebbe obiettare o avere dubbi sulla mia identità. E questo ci risparmierebbe un bel po' di lavoro. E poi sono spade di legno, no? Al massimo potrei beccarmi qualche livido.”
“Sono armi comunque.” Replicò Carlo. “E alla giostra partecipa anche Yrko di Bumin.”
“Chi sarebbe?” Chiese Guisgard.
“Uno dei nemici della Corona” spiegò Carlo “e uno dei cavalieri più temibili. Di certo non si lascerà sfuggire la possibilità di battere il principe. E magari non si limiterà solo a batterlo.”
“Sappiamo che sarà una cosa difficile questa nostra recita” disse Guisgard “e non credo che i rischi si limiteranno a questa giostra. Perciò, sono dell'idea di partecipare. Così nessuno dubiterà di me.”
“Una giostra non è uno scherzo.” Lo ammonì Carlo.
“Io credo” ridendo Guisgard “che siano un po' come le partite di calcio del XXI secolo... e non sempre il favorito batte lo sfavorito... ad esempio, nel campionato di calcio hanno fatto retrocedere la squadra della Juventus per favorirne un'altra, quella dell'Internazionale... eppure, contro ogni pronostico, sono risaliti in categoria superiore allestendo una squadra formidabile che ha rivinto gli scudetti tolti loro in precedenza a favore dell'altra...”
Carlo e Sanion lo guardarono confusi.
“Lasciamo perdere...” sorridendo Guisgard “... è una storia lunga, ma che testimonia come le ingiustizie esistano in ogni epoca... però, come la Juventus insegna, che viene fatto fuori con l'inganno ha poi la possibilità di rifarsi... un po' come per il vostro re, no? Solo che ora tocca a me prendere le sue difese.”
“C'è un problema...” guardandolo Sanion “... il cavallo della Pantera si lascia cavalcare solo dal principe Ardena... forse possiamo ingannare gli uomini, ma quell'animale saprà riconoscere che non siete il suo padrone...”
“Si, è vero.” Confermò Carlo.
“Deve esserci un trucco...” mormorò Guisgard.
“Trucco?” Sorpreso Carlo.
“Si, solitamente quando un cavallo fa così, esiste sempre un modo per cavalcarlo. Anche perchè è stato comunque domato immagino... come la leggenda di Alessandro il Grande ed il suo cavallo Bucefalo...”
“Se c'è” disse Carlo “di sicuro Sua Maestà non lo ha svelato mai.”
“Forse potrebbero aiutarci i contradaioli...” pensieroso Guisgard “... facciamo così... entreremo in città e voi” fissando Carlo “annuncerete al popolo che Sua Maestà parteciperà al Palio... mentre io, Talia e il barone raggiungeremo gli altri della Pantera...”
“E se non riuscirete a cavalcare quel cavallo?” Inquieto Carlo.
“Pregate la Vergine Assunta che invece ci riesca.” Rispose il Capomazdese.
La carrozza allora raggiunse la piazza e Sanion portò Guisgard e Talia nel padiglione della Pantera.
Carlo invece raggiunse il podio principale.
“Popolo di Chanty...” proclamò “... oggi è un gran giorno! E' il giorno del Palio, la festa più amata e importante del regno! Perchè questo è ancora un regno!”
“Chi è quell'uomo?” Chiese Giacomo a Guidox.
“Un certo Carlo di Monsperon...” rispose l'altro “... un fedele del re... mi chiedo cosa voglia ora qui... sono mesi che si è auto esiliato nel suo castello di campagna...”
“E in questo giorno gioioso” continuò Carlo “non poteva restare lontano il vostro principe... si, Sua Maestà è qui! Il principe Ardena è tornato! E ha scelto questo giorno per farlo! E giostrerà con i colori della sua contrada!”
E dopo un attimo di smarrimento, un boato scosse la piazza, soprattutto dalla platea occupata dalla gente della Pantera.
Il popolo era raggiante, mentre Guidox, Giacomo e i loro compagni restarono ammutoliti.
La stessa reazione ebbe nel campo Yrko.
E questa notizia del ritorno del principe fu colta anche da Elisabeth e da Gem che si trovavano vicini a Guidox.
E anche da Clio che invece assisteva al Palio da un luogo appartato tra i padiglioni.

Clio 15-07-2013 18.22.06

Restai di pietra, gli occhi sbarrati e il respiro inesistente.
Non poteva essere vero.. Che stava succedendo?
Se il principe era tornato allora chi era imprigionato nella torre? Il mio piano disperato allora era inutile!
Forse qualcuno era già riuscito nell'impresa!
I contradaioli e tutti gli altri mi avrebbero preso per pazza.
Guardai Yrko per soppesare la sua reazione.
Ma vidi solo stupore.
Com'era possibile? Dovevo saperne di più.
Così, mi calai il cappuccio sul viso e, stando attenta a non farmi vedere, passando dal retro dei padiglioni, raggiunsi quello della contrada Pantera.
Se il principe era tornato doveva giostrare.
Una volta entrata tolsi il cappuccio in modo che mi riconoscessero.
"Ma.. Che succede?" Dissi stupita ai contradaioli cercando Ippio con lo sguardo. "Com'è possibile? Per carità, ben venga.. Ma.. Come...".

Guisgard 15-07-2013 18.36.59

“Milady...” disse Steno ad Altea “... la guardia ha raccontato che il molosso era al suo guinzaglio e non vi aveva affatto aggredito. Si è poi voltata e vostro marito ha pensato bene di colpirla alle spalle. A quel punto il molosso, davanti all'aggressione del suo padrone, è diventato feroce. Dunque vostro marito è colpevole di aver attentato ad una guardia di messer Yrko di Bumin. Colpevole per sua stessa ammissione. E al ritorno del nostro padrone molto probabilmente sarà giustiziato.”

Altea 15-07-2013 18.51.39

Il sangue mi si raggelò...per sua stessa ammissione...sarà giustiziato.
"Giustiziato...senza un processo e un testimone? Ma in che mondo vivete? Da noi ci deve essere un testimone del reato e un avvocato per difendersi. In che posto strano sono capitata" e guardai Steno in malo modo.
Comunque ero convinta che Yrko di Bumin ci avrebbe cacciato da quel castello...io ero andata via dal Palio e ora questo fatto..perchè Daiz si era fatto proprio trovare sul luogo del fatto.
"Vorrei rimanere sola" risposi in modo seccato e stanco.

Talia 15-07-2013 19.15.06

I miei occhi passarono rapidi da Carlo a Guisgard, poi di nuovo a Carlo...
parlavano di giostre, spade, contrade, scontri...
erano pazzi!
Guisgard voleva andare nella contrada ad interpretare la parte del principe Ardena... gli lanciai un'occhiata confusa e preoccupata: andare tra la folla, dove magari vi erano persone che avevano visto il vero principe decine di volte, e sperare di non venire smascherati...
mi sembrava una follia...
e quel che era peggio era che Carlo sembrava d'accordo!
Eppure sapevo che oppormi avrebbe portato a poco...
sospirai dunque quando, separatici da Carlo, ci dirigemmo verso una parte della piazza gremita di persone abbigliate tutte in blu e rosso, e che suonavano tamburi e sventolavano bandiere di quegli stessi colori...
"Sembra di essere ad una festa medievale..." sussurrai non senza una punta di sarcasmo, guardandomi intorno "Ad una festa medievale molto bel riuscita..."
Sorrisi tra me, poi tornai seria e mi voltai verso Guisgard...
"Mi raccomando..." sussurrai allora, per l'ennesima volta, stringendo appena il suo braccio "Mi raccomando, sii prudente!"

elisabeth 15-07-2013 19.27.18

Evidentemente il principe non poteva essere li'......perché come disse Milord era imprigionato.......bene la gente spariva e riappariva come se nulla fosse in quel posto......Solder doveva sapere qualcosa.....sembrava avere le pulci sugli abiti..." Gem .....i buoni sono tornati a quanto pare........mi chiedo cosa dovremmo fare noi...non ci resta che stare a guardare.....Sorellina....che ti prende ?..non ti piace lo spettacolo ?...."......

Guisgard 16-07-2013 01.08.07

“E' un reo confesso.” Disse Steno ad Altea. “A cosa serve un processo? Lui stesso ha ammesso la propria colpa.” Poi annuì a quelle ultime parole della donna. “Vi lascerò sola. Badate però di restare. Siete ferita e avete bisogno di riposare. E poi non c'è più vostro marito a salvarvi dai molossi nel cortile.” La fissò e poi uscì.

Guisgard 16-07-2013 01.17.54

Clio era entrata nel padiglione della Pantera e notò il fermento per ciò che era accaduto.
“Noi...” avvicinandosi a lei Ippio “... noi non sappiamo cosa credere... Carlo di Monsperon, da sempre fedele alla Corona, dice che il principe è tornato... ma dov'è allora?”
In quel momento arrivò il barone di Sanion.
Con lui c'era una ragazza, Talia, ed una figura incappucciata.
“Perchè siete tutti qui come tanti nulla facenti?” Guardando i contradaioli. “Non avete udito? Il principe sta venendo qui per partecipare al Palio. Presto, preparatevi per la sua vestizione. E fate portare qui il suo cavallo.”
Ippio allora mandò Marzio a prendere Pestifero.
Il vecchio Bariel allora si avvicinò al barone.
“E' tornato davvero il principe?” Chiese.
Il barone, dopo un attimo di esitazione, annuì.
L'anziano allora lo fissò e sorrise.
Un sorriso però enigmatico.
“Un povero vecchio” mormorò “crede a tutto ciò che i giovani gli dicono. Egli lascerà che loro possano guidarlo e portarlo via. Ma i nostri nemici a cosa crederanno?”
“Qualcuno una volta ha detto” all'improvviso la figura incappucciata accanto al barone “che le cose più sacre di questo mondo, come la Religiosità e l'Amore, nascono da un atto di Fede... credere ciecamente in ciò che amiamo...” e mostrò i suoi occhi al vecchio.
“Mio...” incredulo Bariel “... mio signore...”
In quel momento Marzio portò Pestifero davanti al padiglione.
Allora Sanion condusse fuori la figura incappucciata e Talia.
Intanto nel padiglione procedevano i preparativi in attesa del principe.
Nel frattempo, sulle tribune, Elisabeth e Gem, come tutti gli altri, erano in attesa di vedere l'arrivo del principe.
“Ma cosa diamine sta accadendo?” Fece Solder. “Più resto qui, più mi sembra assurdo questo luogo!”
“Magari questo luogo pensa la stessa cosa di te.” Sarcastico Gem.
“Sta succedendo qualcosa...” disse Giacomo seduto alle loro spalle “... qualcosa...”
“Ovvio!” Esclamò Guidox. “Dicono che è tornato il re! Sta succedendo di tutto!”
“Forse...” mormorò il Nero “... ma comunque ho uno strano presentimento...”
“Sai...” sottovoce Gem ad Elisabeth “... forse dovremmo cercare il Milord... magari lui puoi aiutarci a capire... forse è proprio qui al Palio...”

Altea 16-07-2013 14.50.54

Rimasi sola nella stanza e mi appoggiai sui cuscini...che sarebbe stato di noi? Non temevo tanto Yrko di Bumin...a lui sarebbe bastato un sorriso ammaliante..quanto Giacomo il Nero..quell'uomo era di una freddezza disarmante.
Provai ad alzarmi dal letto...riuscivo a camminare e mi diressi verso la finestra a guardare l'orizzonte persa nel vuoto..non avevo vie di uscita sembrava.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 22.07.31.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License