Camelot, la patria della cavalleria

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Lancelot 29-10-2011 09.45.01

Sinceramente sono davvero bellissime... In particolare sono rimasto colpito da questi due versi, di una potenza tragica enorme:

Moveste al grido “Savoia!”,
Ma vittorioso fu il boia.


Avete un vero talento, coltivatelo ;)

Drusus 29-10-2011 10.00.27

Citazione:

Originalmente inviato da Lancelot (Messaggio 39996)
Sinceramente sono davvero bellissime... In particolare sono rimasto colpito da questi due versi, di una potenza tragica enorme:

Moveste al grido “Savoia!”,
Ma vittorioso fu il boia.


Avete un vero talento, coltivatelo ;)

La guerra, caro Lancelot, a mio avviso è la perdita di ambe due le parti. Anco se una sola parte vince, come spesso accade, vince il nobile, vince il re, ma il contadino ch' aimé va in guerra, povero era pria della stessa e povero sarà dopo. Vi è l'onore della Patria, ma vi è il disonore del singolo: quando esso ritorna alla magione da moglie e figli, ritorna ad arare il terreno, sempre non possedendo nulla.

Moveste al grido "Savoia"!
Ma vittorioso fu il boia,

Appunto. Si poteva anco vincere la battaglia e tutti fieri e gai,questo si, ma chi perdeva parenti, amici ed immensi affetti, malediceva la guerra. Ciò penso avvenne ed avviene in qualsivoglia pugna.

Lancelot 29-10-2011 10.12.08

La vostra è una triste verità, amico mio. Credo che la guerra possa apparire nobile o aver un fascino macabro soltanto per chi non la combatte.
Nondimeno vi sono paci che si trovano soltanto al di là della guerra, purtroppo, aggiungerei.

Morris 29-10-2011 10.13.15

Bravo Drusus!

Sir Morris:smile_clap:

Drusus 29-10-2011 11.00.23

Citazione:

Originalmente inviato da Lancelot (Messaggio 39999)
La vostra è una triste verità, amico mio. Credo che la guerra possa apparire nobile o aver un fascino macabro soltanto per chi non la combatte.
Nondimeno vi sono paci che si trovano soltanto al di là della guerra, purtroppo, aggiungerei.

Purtroppo quant'è vero: la pace spesso si trova nel pugnar contro altrui persone che, come da parte avversa, lasciavano le lor magioni per uccidere chi, come loro, era contadino, scalpellino, magari anco musicista e barbiere, conte e marche, pur se quest'ultimi morivano men che 'l volgo.
La guerra la ama sol chi non la vive e sol chi in famiglia non ha gente perita in essa e gente che non la racocnta. Per quel che mi riguarda,Lancelot, ho diversi parenti, or morti, che fecero la Prima e Seconda Guerra, e preferisco non terni più una guerra, poiché essa è morte, ma, come la morte stessa, fa parte della vita. Infonda la vita cos'è se non una guerra? pace o non pace tra le nazioni ma siam sempre in guerra: in guerra per vivere, in guerra dal giudizio altrui, in guerra con ogne cosa si faccia; purtroppo.

Drusus 29-10-2011 13.35.00

EGUALI ALLA MORTE INNANTE (in metrica)

La morte è compagnia
Di chi è povero e solo,
Di chi sospira andar via
Ch’ il rider suo l’ è dolo:
Amarla colpa non sia
In questo reietto molo;
Riparo di chi, infondo,
Preferì la lama al mondo!

Più onesta e bona quiete
Del sì tristo contadino,
E giusto feral machete
Del più agiato aguzzino,
Timoroso avante al prete:
Ma non sarà il soldino
A togliergli cupe bende;
Che la morte non si vende!

Altea 29-10-2011 20.01.26

Messer Drusus
rimango colpita per dei fatti che ci legano. Davvero suo zio è morto in Albania? Perchè mio nonno fu l'unico superstite con un suo commilitone e si è nascosto grazie alla gente del popolo. Lui mi parlava che non riuscì a prendere una nave e appena arrivato sulla spiaggia quella nave fu attaccata da una bomba aerea e lui con altra persona fu superstite :neutral_think:

Drusus 29-10-2011 20.43.22

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 40034)
Messer Drusus
rimango colpita per dei fatti che ci legano. Davvero suo zio è morto in Albania? Perchè mio nonno fu l'unico superstite con un suo commilitone e si è nascosto grazie alla gente del popolo. Lui mi parlava che non riuscì a prendere una nave e appena arrivato sulla spiaggia quella nave fu attaccata da una bomba aerea e lui con altra persona fu superstite :neutral_think:

Si Altea, mio zio morì in Albania nel 1943, pria di perire, seppur ferito in petto, riuscì a mettere in salvo, con un immenso sforzo, altre persone, ed è morto per le ferite riportate. Venne decorato con la medaglia al V.M. Pria d'essere in Albania stette in Tripolitania.
Il mio bisnonno invece stette sul Piave e sul Valbella, ed altri campi incluso Vittorio Veneto , appunto durante la Prima Guerra Mondiale. Io son fiero di avere il sangue di persone che hanno difeso e combattuto per la nostra Terra:)) Come son sicuro che anche te sei fiera di tuo nonno :)

Altea 29-10-2011 22.03.30

Citazione:

Originalmente inviato da Drusus (Messaggio 40038)
Si Altea, mio zio morì in Albania nel 1943, pria di perire, seppur ferito in petto, riuscì a mettere in salvo, con un immenso sforzo, altre persone, ed è morto per le ferite riportate. Venne decorato con la medaglia al V.M. Pria d'essere in Albania stette in Tripolitania.
Il mio bisnonno invece stette sul Piave e sul Valbella, ed altri campi incluso Vittorio Veneto , appunto durante la Prima Guerra Mondiale. Io son fiero di avere il sangue di persone che hanno difeso e combattuto per la nostra Terra:)) Come son sicuro che anche te sei fiera di tuo nonno :)

Come vostro zio anche mio nonno combattè in Grecia ed Albania, prima costretto per degli ideali che non approvava. Mio nonno non è mai stato insignito con la medaglia ma un diploma al valore al combattente d'Italia, cosa che lui ne risentì perchè quando l'Italia si liberò dal fascismo egli potè tornare in suolo italiano e da Otranto fino in Friuli per mesi a piedi, su un carro come poteva raggiunse la casa dove mia nonna svenì appena lo vide,perchè tutti lo credevano morto in quella esplosione. Diciamo allora che i nostri nonni, o tuo zio sono stati anche loro dei "valorosi cavalieri". Mio nonno poi addirittura costretto a combattere per il colore nero invece di quello rosso in cui credeva. Ce ne sarebbero cose da dire...e infatti sono molto orgogliosa di lui, anche se sono anni che è scomparso, ma ricordo ancora al suo funerale i suoi amici reduci con la bandiera italiana, e quel mazzo di..spade rosse. :smile:

Drusus 30-10-2011 09.21.30

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 40039)
Come vostro zio anche mio nonno combattè in Grecia ed Albania, prima costretto per degli ideali che non approvava. Mio nonno non è mai stato insignito con la medaglia ma un diploma al valore al combattente d'Italia, cosa che lui ne risentì perchè quando l'Italia si liberò dal fascismo egli potè tornare in suolo italiano e da Otranto fino in Friuli per mesi a piedi, su un carro come poteva raggiunse la casa dove mia nonna svenì appena lo vide,perchè tutti lo credevano morto in quella esplosione. Diciamo allora che i nostri nonni, o tuo zio sono stati anche loro dei "valorosi cavalieri". Mio nonno poi addirittura costretto a combattere per il colore nero invece di quello rosso in cui credeva. Ce ne sarebbero cose da dire...e infatti sono molto orgogliosa di lui, anche se sono anni che è scomparso, ma ricordo ancora al suo funerale i suoi amici reduci con la bandiera italiana, e quel mazzo di..spade rosse. :smile:

Gli ideali politici dei miei parenti in guerra erano differenti dagli ideali di tuo nonno :) i miei parenti erano proprietari terrieri e non erano "rossi". Comunque sia rispettavano chi la pensava in guisa differente da loro: comunisti, fascisti od altri, si combatteva per l'Italia, con l'orgoglio in mano, orgoglio che al termine d'una battaglia, persi gli amici, veniva sicuramente meno o vi era ma con mestizia in core. Comunista o fascista, si moriva in tanti e si muore in tanti nelle guerre, guerre tra l'altro decise,come nel caso delle Prima Guerra, da tre persone, e ne morirono molti, più di tre che non morirono per la stessa guerra da essi dichiarata.
Il mio bisnonno ogni 4 Novembre, in piazza del suo borgo in Puglia, osannava la bandiera italiana assieme ad altri ex soldati. Negli ultimi tempi della sua vita egli non ricordava chi fossero i figli e nipoti, ma pensa Altea, egli rimembrava ogni cosa della guerra: sempre cantava Il Piave, Fuoco e mitragliatrici. Esto deve far pensare molte persone che dicono che a guerra è meravigliosa: essa può essere solo in due modi con un unico risultato finale. I due modi sono "difensiva e d'attacco" il risultato finale è "tragedia". Essi, benché fascista uno, monarchico l'altro, mai approvarono le leggi razziali; atto che gettò onta sulla nostra Patria, atto che persino il Re andò contro, pur firmando le stesse. Far der male, discriminare quelle che i politici del tempo chiamavano "razze" (parola che non assume significato visto che di razza c'è quella animale e umana, per la gente si deve parlare di etnie, non razze) fu l'atto più vergognoso e posso dirti, proveniente da famiglie di destra, che non tutti coloro ch'erano di destra un tempo, approvarono queste cose, la maggior parte non le condivideva.
Scusa Altea se mi sono dilungato anche su ciò.
Un saluto,a presto e buona domenica :)


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