Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 31-03-2016 01.24.43

"Ma che insolenza" dissi avvicinandomi a lui senza abbassare lo sguardo.."Si sono ricca, nobile..Vi disturba? Ma non sono né capomazdese né flegeese, mi trovo qui da due giorni e non sto capendo nulla di questo posto..sono francese di origine, e cittadina del mondo purtroppo..ora mi credete..o prenderò la via di casa infischiandomene di voi..sembrate uno..di quei perbenisti" sbottai.

Guisgard 31-03-2016 01.29.17

Gwen, incuriosita, si affacciò dalla finestra e vide tra la vegetazione un grosso e cigolante carrozzone che avanzava goffamente, tra strani suoni e tintinnii variegati di ogni sorta di sonaglino.
http://m2.paperblog.com/i/9/92819/pr...chic-L-10.jpeg

Guisgard 31-03-2016 01.32.23

“Sono...” disse timidamente il ragazzo a Clio “... sono Bon... nipote di messer Rodolfo, maniscalco di Sua Signoria Lord Anione...” alzò piano lo sguardo “... Sua Signoria mi permetteva spesso di passeggiare con lui fino a questo cancelletto... fu... fu qui che lo vidi l'ultima volta... quando...” esitò e tornò ad abbassare lo sguardo “... quando lui disse di aver udito il latrato...”

Lady Gwen 31-03-2016 01.32.45

Mi affacciai, e vidi sbucare dalla vegetazione uno strano carrozzone, che tintinnava goffamente e con aria buffa ad ogni passo.
Ancora più curiosa e vagamente divertita, uscii fuori, raggiungendo quasi il limite del prato prima del laghetto.

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Guisgard 31-03-2016 01.35.21

“Sono solo uno che vuole starsene per i fatti suoi...” disse Lyon ad Altea “... e comunque da qualunque posto voi veniate a me interessa poco o nulla... detesto i nobili e i ricchi, siano essi Capomazdesi o francesi.” Con tono irrispettoso.
Ma la sua veemenza sembrò svanire subito, quando si voltò indietro verso la strada.
“Diavolo, tra breve saranno qui...” mormorò preoccupato.

Altea 31-03-2016 01.41.14

Sorrisi alle ultime parole incrociando le braccia.."Ora potrei starmene io per i fatti miei..anzi me ne stavo già comodamente" con leggera perfidia "E potrei pure io non interessarmi a voi..ah già voi detestate qualsiasi nobile e ricco..senza distinzione di nazionalità, dimenticavo..." incamminandomi a passo lento e mi voltai a guardarlo con sfida.."Il vostro amico pecca di insolenza ed egocentrismo..ma in fondo pure io lo sono a volte..fin quasi antipatica" sorridendo al marinaio.

Clio 31-03-2016 01.41.49

A quelle parole del ragazzo sorrisi, un sorriso dolce e malinconico.
"Conosco bene messer Rodolfo..." annuii "E deve anche avermi parlato di te un paio di volte..." Con aria visivamente rilassata.
Forse era per lo sguardo di quel ragazzo, per l'espressione che vi leggevo, forse una delle poche persone che rimpiangevano il duca senza pretendere niente in cambio.
Sospirai.
Mi mancava il mio signore, era lui ad aver creduto in me, ad avermi permesso di arruolarmi, ad avermi nominato capitano.
Lui accolse a corte la mia famiglia esiliata, lui mi sostenne quando anche mio padre morì.
Lui per me era Capomazda stessa.
E io non ero riuscita a proteggerlo.
Così sorrisi al ragazzo, e lasciai che il mio sguardo si perdesse nella brughiera.
Quante volte avevo rivisto nella mia mente l'ultimo momento con lui?
Forse quel ragazzo l'aveva visto anche dopo di me.
"Ti va di raccontarmi di quella sera?" Dissi, stavolta dolcemente.

Guisgard 31-03-2016 01.41.53

Gwen uscì fuori, attirata dallo strano incedere di quel grottesco carrozzone.
Da una grossa ciminiera usciva fumo a iosa, facendo tintinnare ogni sorta di pentolame appeso intorno al curioso mezzo di locomozione.
Il suo cigolio era costante e una stramba melodia giungeva dal suo interno.
E osservandolo, Gwen lesse una scritta su una scricchiolante insegna che pendeva dal tetto:

“Velvot lo stupefacente”

Guisgard 31-03-2016 01.45.16

Lyon guardò Altea e una punta di rabbia fece arrossire il suo viso.
Ma prima che potesse dire qualcosa, sul molo apparvero alcuni militari appartenenti alla marina.
Lyon allora si voltò verso Altea, cercando di nascondere il suo volto ai nuovi venuti.
E sentendosi in trappola, per salvarsi, si avvicinò alla dama e la baciò, fingendo di essere il suo amante.

Dacey Starklan 31-03-2016 01.47.34

Mi alzai all'arrivo della donna elargendo un ampio sorriso e con un gesto teatrale la invitai a sedere facendo tintinnare per bene bracciali e cavigliere, dava quel tocco esotico tanto apprezzato dalla gente.
<< Volete davvero conoscere il futuro? Siete pronta a districare le pieghe del destino a vostro favore? Siete pronta a udire i giorni belli, le glorie ma anche i dolori e le pene?>> la guardai con uno sguardo profondo e vagamente inquietante.
<< Se ne siete sicura allora si, io posso leggere il vostro futuro. Ma voi dovete essere sicura>> intanto avevo già iniziato a mischiare le carte senza staccare lo sguardo dalla donna.
<< Che cosa volete sapere?>>


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