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La suggestione aveva di certo impressionato Gwen e quell'incubo sembrava essere il frutto di tutto ciò.
Era nel suo letto, sudata ed ancora agitata, con le ulra di Niet ed il ruggito del mostro ancora vivi nella sua mente. Un sogno sicuramente reale. Non era ancora l'alba, ma mancava poco che il Sole spuntasse sulla foresta. |
Ero Mel mio piccolo lettino di betulla, le urla e le fiamme ormai solo nella mia mentre, anche se comunque molto vivide.
Il sole non era ancora sorto, ma non mancava molto all'alba. Decisi che sarei rimasta ancora poco a letto e poi sarei andata a prepararmi per la partenza. Non sapevo cosa aspettarmi da questo viaggio, ma di sicuro sarebbe stata una nuova esperienza. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Icarius e Destresya, sottobraccio, lasciarono la camera e raggiunsero la sala centrale, con il ragazzo deluso per il modo in cui lei fosse rimasta indifferente riguardo a cosa lui aveva indossato.
La sala era gremita ed il tavolo del capitano era vicinissimo al palco dove l'orchestra si esibiva. Il capitano Cristiano era seduto con i suoi secondi e gli stewart di bordo, attendendo evidentemente l'arrivo di Destresya. |
Ci dirigemmo verso la sala grande, dove l’orchestra suonava, e molti tavoli erano già occupati da passeggeri nei loro abiti migliori.
Il ritardo non era così esagerato, si sarebbe potuto ancora annoverare come elegante. Subito individuai il tavolo del capitano, osservandolo mentre parlava con i suoi ufficiali. Beh, sicuramente era un bel vedere quel tavolo, la serata si faceva sempre più interessante. “Eccolo!” Indicandolo a Icarius con lo sguardo. Mi avvicinai al tavolo con un sorriso. “Buonasera capitano, scusi se l’ho fatta attendere...” sorrisi, fissandolo nei profondi occhi azzurri. |
Gwen restò ancora un po' a letto, pensando a cosa quel viaggio le avrebbe riservato.
Pian piano il cielo cominciò a schiarirsi, preceduto dal canto di un gallo e quel ricordo dell'incubo era ormai svanito o quasi. Lentamente il villaggio iniziò a svegliarsi e le prime botteghe aprirono le loro porte. |
Il bel capitano si voltò e si alzò subito.
“Ero impaziente, signorina.” Disse a Destresya con tono gentile, baciandole la mano e fissandola tutta, indugiando poi sulla generosa scollatura. Allora sorrise e la guardò negli occhi, in modo complice, intimo. “Lei è assolutamente incantevole.” Mormorò, invitandola a sedersi con suo nipote Icarius. “E' sicuramente la madrina di questa nave.” Fu portato lo champagne e brindarono. |
Ero riuscita per fortuna a calmarmi un po' dopo quel brutto sogno.
Al sorgere dell'alba mi alzai bevvi del latte e mi preparai. Presi tutto ciò che poteva servire, compreso quanto datomi da Becky e poi uscii. Le prime botteghe erano già aperte e qualche abitante già si vedeva per le strade. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai tutto, era così affascinante in divisa.
Quello sguardo deciso e virile, complice e intenso, mi piaceva, mi incantava. Lo fissai negli occhi senza alcun pudore, per poi sorridere lievemente. “Oh lei è fin troppo galante, capitano...” lasciando il braccio di Icarius per poi sedermi a tavola, accavallando le gambe con un gesto elegante “Scommetto che dice la stessa cosa a tutte..” con un sorrisetto impertinente. Poi portarono lo champagne, e io alzai la mia coppa verso Cristiano. “A cosa brindiamo?” Fissandolo con aria complice. |
Gwen uscì di casa dopo aver fatto colazione con del latte, mentre il villaggio cominciava a svegliarsi al nuovo giorno.
L'alba era giunta e le ombre notturne parevano svanite. Anche l'odore di fumo sembrava non sentirsi più per l'aria. Nella piazza centrale c'era già il carro di Rufus che attendeva Gwen. |
Il pensiero del sogno era già svanito, soppiantato da quello del viaggio.
In piazza, Rufus era già arrivato e mi avvicinai, raggiante. "Eccomi! Pronta!" Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
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