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Ciò che vidi, probabilmente non sarei riuscita a trovarlo nemmeno nel più fantasioso dei romanzi che avevo letto in vita mia.
Restai a bocca aperta e capii tutto. Era uno di quelle immonde creature che avevano sbranato il militare e probabilmente anche il soldato che avevo cercato di curare. Chiamai allora tutti a raccolta per mostrare loro quella cosa, qualsiasi essere fosse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tutti loro risero a sentire dei nativi da parte di Dacey.
"Ho comprato quei permessi, signora, per far pascolare le mie mandrie." Disse Budmin. "Ma queste terre sono coltivate dai coloni" fece Gamino "e se arrivassero elle mandrie rovinerebbero i raccolti." "Quanto ai nativi" fece Budmin ignorando le parole del vecchio "so che il governo ha autorizzato noi coloni di gestire al meglio la faccenda..." fissando Dacey con un ghigno. |
Gwen chiamò tutti e mostrò loro quell'essere.
Ovviamente nessuno aveva mai visto una creatura simile e di certo non era facile immaginare cose potesse fare uno stormo di esseri simili. La morte del povero caporale era stata tremenda. "Stanotte moriremo tutti..." disse disperato uno dei volontari. |
Ovviamente, tutti restarono sconcertati come me e soprattutto rimanemmo terribilmente inorriditi al pensiero della morte a cui si era condannati, con delle creature così orripilanti.
E chiaramente, il primo segnale di isteria di massa iniziò a farsi sentire. "Spero vivamente che quell'uomo non impazzisca del tutto..." dissi ad Elv, guardando il soldato dare di matto "Ci manca solo di perdere la testa in un momento simile..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Le mie dita si strinsero attorno al fucile.
Ancora una volta forzai un sorriso tirato nell'udire le parole dell'uomo, sempre supportato dalle risatine dei suoi tirapiedi. La sua presenza iniziava davvero a infastidirmi e mi chiedev quanto sarei stata capace di mantenere la calma in nome del buon vicinato. Annuii verso Gamino, condividevo la sua preoccupazione. Un continuo passaggio di mandrie avrebbe sicuramentw disturbato le nostre attività quotidiane e ci avrebbe obbligati a migliorare il nostro sist di recinti, per evitare l'intrusione nei campi coltivati di qualche animale incontrollato. " Vedo che vi siete ben organizzato dunque." Puntando gli occhi sui suoi uomini armati, che inseguivano il profumo dei soldi invece che l'onore. Sapevo che ognuno di loro non si sarebbe fatto alcun scrupolo in cambio del giusto pagamento. E questo significava la fine di quella precaria pace che negli anni avevamo a fatica costruito. Al nostro arrivo in quella valle eravamo inconsapevoli del valore spirituale che quella terre avevano per i Nativi. Una volta appresa la verità avevo persino cercato di convincere mio padre a spostarci, immaginando come dovesse essere sentirsi sottrarre i luoghi del cuore da degli invasori. Durante quella lite avevo ricevuto il mio unico schiaffo. In qualche modo però mio padre era riuscito a dialogare coi Nativi, tramite scambi di beni, ed a ottenere una sorta di quieto vivere che ci aveva garantito di prosperare senza un eccessivo sfruttamento e mutamento di quella antica terra. Ma ora, con Budmin, ero certa che tutto l'equilibrio raggiunto sarebbe andato distrutto. L'uomo non mostrava rispetto alcuno, ne per me ne tanto meno per gli originali abitanti della zona. " Comprendo i vostri diritti di concessione... Tuttavia vi chiederei, come vostra vicina, di mantenere la pace che abbiamo qui. Non vorrei dovermi alzare ogni mattina a causa dei colpi di fucile dei vostri uomini contro qualche nativo che sta semplicemente atteaversando la valle." Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk |
Niente da fare, nessuno voleva dirmi dove stavamo andando.
E perchè avrebbero dovuto, dopotutto? Non ero che una schiava, no? Era inuile che continuassi a farmi illusioni, mi avevano comprato e si aspettavano la bella statuina. Certo avrebbero imparato che non era poi così semplice. Ma al momento me ne restai zitta, guardando gli uomini intorno a me incuriosita. Quella sembrava proprio la casupola del comandante. |
Il capitano riuscì a far calmare il volotario, poi tutti presro le bombole di propano nel cigolato e le posero intorno alle tende.
"Stanotte ne faremo esplodere qualcuna..." disse Elv "... spero non più di un paio per notte, così da averne per qualche giorno..." "Ma poi come faremo quando resteremo senza?" Un altro volontario. "Ci occorrono anche cibo e acqua, le scorte che abbiamo sono quasi esaurite." "Andrò a cercare qualcosa di commestibile..." fece Elv "... sarò di ritorno prima del tramonto." Guardando poi Gwen. |
Budmin guardò Dacey e sorrise.
"Non temete, garantirò io la tranquillità nella prateria." Disse. "Avete la mia parola. Sono il primo a volere pace e benessere per tuttiqui. Dopotutto siamo tutti coloni, no?" Ridendo. "Se non ci sia aiuta fra di noi, non vedo come si possa fare altrimenti." Togliendosi ancora il cappello. "A presto, dunque. Buonagiornata." Ed andò via con i suoi tirapiedi. "Brutta storia..." mormorò Gamino. |
Destresya fu portata con i 2 uomini nell'ufficio del comandante del campo.
"Prego, sedetevi." Disse questi. "E liberatela per favore." Indicando la ragazza. Destresya fu liberata dalle corde. Il comandante pagò i 2 uomini e quelli andarono via, lasciando la ragazza solo con il comandante. "Bene, veniamo a noi..." fumando lui "... siete stata acquistata come schiava, ma non sarete trattata come tale... ma come cameriera ecco..." fissandola. |
Non avevo sbagliato, quegli uomini mi avevano portato dal comandante.
Mi sedetti davanti a lui, non che avessi molta scelta, e lo scrutai da capo a piedi per capire che razza di uomo fosse. Poi a quelle sue parole scoppiai a ridere. "E perchè mai avete acquistato una cameriera quando potevate semplicemente assumerla?" fissandolo con aria divertita. |
Disposero le bombole attorno alle tende e poi Elv si offrì per trovare qualcosa da mangiare.
"Ma è rischioso" dissi io, tesa e spaventata "E poi, siamo praticamente nel deserto, cosa dovremmo trovare?" Non avevo delle buone sensazioni al pensiero di lui solo là fuori, era pericoloso, potevano esserci quelle strane bestie ancora in giro e non volevo che andasse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Perchè non abbiamo denaro per i prigionieri." Disse il comandante fumando. "Megli acquistare per pochi spicci una schiava dai negrieri, piuttosto che pagare regolarmente qualcuno." A Destresya. "Qui abbiamo un prigioniero... abbiamo forzato un avamposto e alla fine gli assediati si sono arresi... i soldati semplici sono in prigione, mentre il loro capitano è stato relegato in una zona del campo più confortevole, in attesa che qualcuno paghi il suo riscatto. nel frattempo tu sarai la cameriera dei suoi alloggi."
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"Qualcuno deve pur andare..." disse Elv a Gwen mentre prendeva un fucile "... se sarò fortunato potrei raccogliere del miele selvatico e un pò di acqua nei cactus... tu fa la brava..." sorrise, le si avvcinò e la baciò.
Poi con un altro volontario andarono a cercare da mangiare e da bere. |
Sospirai mentre lo vedevo prendere il fucile.
"Sicuro... Più brava di te che ti lanci in missioni suicide..." borbottai, prima di ricambiare il suo bacio. Andò via con un altro soldato ed io iniziai ad avere maledettamente paura. Speravo davvero che si impegnasse a tornare prima di sera, ma non riuscivo comunque a stare tranquilla. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv andò via con il volontario e a Gwen non restò che attendere il suo ritorno.
Il giorno trascorse lento, con il capitano che era sempre attento a ricevere il messaggio di S.O.S. senza però riuscire a comprenderne le coordinate. Poi arrivò il pomeriggio e lentamente avanzò l'imbrunire. |
Rimasi ad aspettare e aspettare.
Ogni istante era uno stillicidio, una tortura. Intanto, il capitano non riusciva a risalire alle maledette coordinate di quel segnale, che per quanto mi riguardava poteva anche trattarsi di un S.O.S. fittizio ed avevamo solo perso tempo, rischiando di rimanere a vita in questo posto orribile. Arrivò l'imbrunire, Elv non era ancora tornato ed ora iniziavo ad essere davvero preoccupata. Sapevo che non avrei dovuto lasciarlo andare, rischiava di finire nella traiettoria di quelle bestie immonde e non riuscivo a stare tranquilla. Decisi che se fosse passato ancora un po' di tempo senza che tornasse, ne avrei di sicuro parlato col capitano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
" Naturalmente, siamo tutti coloni."
Dissi a denti stretti, felice poi di vederlo girare il cavallo per andare via seguito dai suoi. Attesi che lasciassero la mia proprietà, ancora con il fucile tra le mani, senza perderli di vista, e solo allora annuii verso Gamino. Condividevo il suo pensiero. " Ho paura che il nostro nuovo vicino non ci porterà altro che guai. Lo dimostra la sua piccola parata qui, solo per farmi vedere i suoi uomini e le loro armi. Ma se sperava di potermi intimidire così, ebbene sì sbaglia di grosso." Dalla morte di mio padre non erano mancati tentativi di impossessarsi del ranch, uomini che pensavano di poterlo comperare a basso prezzo sperando nella mia ingenuità o altri che avevano usato anche la voce grossa. Budmin però sembrava diverso, peggiore. "Credo che andrò a fare una cavalcata, non mi allontanerò troppo ma... Ho bisogno di pensare." Sempre rivolta a Gamino, andando quindi a sellare il mio cavallo. Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk |
Fissavo il comandante con aria assente, come se non mi interessasse granchè quello che diceva, ed in effetti era così.
Non sarei certo rimasta lì a lungo, un modo per scappare l'avrei trovata in qualche modo. Acoltai il mio compito con aria annoiata. "Tutto qui?" alzando le spalle "Beh, sembra una passeggiata!" non è che mi facesse impazzire l'idea di dover servire qualcuno, ma non volevo dargli la soddisfazione di vedere che ero irritata. |
Andati via Budmin ed i suoi, Dacey uscì a cavalcare per scacciare via l'inquietudine portata da quegli uomini.Era un pomeriggio di nuvole velate sulla prateria, mentre il verde dei pascoli si tingeva di un tono mutevole e sognante, col brillare argentato dell'acqua che scorreva in mezzo.
Ad un tratto il cavallo di lei cominciò a nitrire nervosamente, quasi imbizzarrendosi, poi alle sue spalle Dacey sentì un ringhio. Era un puma di montagna pronto ad aggredirla. https://img.huffingtonpost.com/asset..._630_noupscale |
Il pomeriggio trascorreva veloce, il ciele si ingeva di un blu più marcato e le ombre avanzavano, come fossero amasciatrici del tramonto, del crepuscolo e quindi del buio.
Elv non si vedeva e Gwen cominciava ad essere preoccupata. |
"Questo è quanto." Disse il comandante a Destresya. "Ti farò accompagnare da un soldato negli alloggi del prigioniero, dove troverai anche i tuoi abiti da lavoro." Chiamò un soldato e la fece accompagnare dal prigioniero.
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Il buio minacciava di avanzare sempre di più, senza che si avessero notizie di Elv.
Ero ogni secondo più preoccupata e non riuscivo più a stare tranquilla. Lo sapevo che era stata una mossa azzardata! Alla fine, mi decisi ad andare dal capitano, una volta per tutte, per dirgli che la situazione iniziava a farsi preoccupante. Non mi importava se mi avrebbe ascoltata, se non lo avrebbe fatto, mi importava solo di trovare Elv sano e salvo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, lo so..." disse il capitano a Gwen fissando il cielo che imbruniva "... ma non possiamo fare nulla, se non attendere e sperare..." guardando poi la ragazza.
Intanto cominciarono i preparativi per la sera ormai non troppo lontana. Furono sistemate sul terreno 2 bombole di propano da far saltare per illuminare lo spazio intorno alle tende. |
Attendere e sperare, certo!
Prima costringevano la gente ad arruolarsi, poi la abbandonavano nel deserto alla prima occasione! Nel frattempo, la serata era ormai arrivata ed io ormai ero totalmente fuori di me, non riuscivo a non pensare che poteva essergli successo letteralmente di tutto, da quegli esseri a chissà cosa! Non capivo davvero come potessero loro stare tranquilli e aspettare! Anche a costo di andare io stessa, ma non sarei rimasta con le mani in mano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
In sella iniziai a percepire un netto miglioramento del mio umore, potevo lasciarmi andare, sentire la libertà.
E il paesaggio intorno a me era meraviglioso, con i colori della prateria a fare da cornice a quel pomeriggio. Decisi di aumentare l'andatura del cavallo ma questi mostrò un improvviso fastidio. Prese a nitrire ed agitarsi, tanto che dovetti tenere ben salde le redini per il rischio di cadere. Così concentrata a calmare l'animale udii forse troppo tardi il verso del predatore. Appena dietro alle mie spalle. Pensare di spronare il cavallo e partire al galoppo era impraticabile ormai, con un balzo o poco più il puma avrebbe potuto tranquillamente raggiungere i posteriori dell'equino. Portai la mano alla cintura, per raggiungere la pistola, ancora faticando a tenere il cavallo sempre più innervosito. La mia idea era quella quantomeno di spaventare il puma con il rumore di un colpo. Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk |
Arrivò il tramonto.
Una luce rossastra prese a tingere la gola di pietra e inquiete ombre cominciarono ad allungarsi sul terreno, proiezioni delle paure per l'imminente buio. Ma ad un tratto Gwen scorse da lontano 2 figure. Erano Elv ed il volontario andato con lui. Il cavallo cominciò ad imbizzarrirsi, mentre il puma si apprestava abalzare su Dacey e sulsuo destriero. La ragazza aveva l'arma con sè ed era pronta a spaventare l'animale. Sarebbe bastato? |
La Gola divenne davvero simile ad una fossa indemoniata, con la luce rossa ed infuocata del tramonto.
Scorsi due sagome stagliarsi all'orizzonte, forme allungate e scure che si avvicinavano sempre più. Non potei fare altro che sospirare di sollievo vedendo che si trattava di Elv e del soldato. Per fortuna era andato tutto per il meglio ed erano tornati prima del calar del Sole. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv ed il volontario tornarono alle tende, portando del miele selvatico ed un paio di borracce piene di acqua tratta dai cactus.
"Questo è quanto siamo rusciti a trovare." Disse Elv al sergente. "In più abbiamo anchemesso in fuga un paio di dinghi affammati." "Avete fatto appena in tempo, a breve farà buio." Il sergente. "Si." Annuì Elv. "Di passare la notte in giro non era nostra intenzione." Sarcastico, per poi fare l'occhiolinoa Gwen. |
Con decisione ruotai il busto, girandomi a vedere la bestia e presi la mira, puntando vicino alle zampe anteriori dell'animale e sparai.
Il mio cavallo, un esemplare ancora giovane, mostrò nuovamente segni di fastidio, a causa anche del rumore causato dallo sparo. Il proiettile andò a rimbalzare contro la pietra su cui poggiava la zampa anteriore sinistra del puma. Preparai subito un nuovo colpo in canna per timore che il primo, una sorta di avvertimento, non fosse sufficiente. E questa volta ero pronta a sparare per ferire o anche uccidere. Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk |
Elv ed il soldato portarono quanto si erano prefissati di trovare e sì, erano arrivati in tempo.
Sorrisi al suo occhiolino, stringendogli i fianchi con le braccia. "Iniziavo a preoccuparmi, cercavo di capire se avresti trovato la strada da solo o avevi bisogno delle briciole come Pollicino..." dissi sarcastica e divertita, ma ero felice che fosse incolume qui con me. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il primo colpo non andò a segno, ma Dacey, si preparò a sparare ancora.
Il puma però stavolta non attese un secondo sparo e balzò verso il cavallo di lei, che imbizzarritto disarcionò la ragazza, facendola cadere nel terreno, con la pistola che finì ad un paio di metri da Dacey, ora in balia del puma che si apprestava ad aggredirla. Ma ad un tratto si udì un sibilo, poi una figura veloce che raggiunse il felino, affrontandolo solo con un lungo coltello che brillava sotto i riflessi del Sole morente. Il puma attaccò, ma l'uomo evitò agilmente il suo attacco e poi lanciò il coltello che finì nel ventre del leone di montagna, che stramazzò al suolo. Allora l'uomo, un nativo, si voltò verso Dacey ancora a terra. https://images2.corriereobjects.it/m...dce05a65ad.jpg |
"Io ho un fiuto infallibile, mia cara." Disse Elv a Gwen.
Tutti insieme consumarono quel semplice pasto e poi ognuno si chiuse nella sua tenda visto che il crepuscolo era ormai giunto. Poi arrivò anche la sera, con i suoi fantasmi. "Questa notte sarà lunghissima..." Elv a Gwen metre chiudeva bee la tenda "... sarà meglio che dormi un pò... io sorveglierò la situazione..." sistemandosi in un angolo della tenda. |
Non ero stata sufficientemente pronta all'azione, me ne resi conto quando ormai era troppo tardi anche se già avevo il dito sul grilletto.
Il colpo partì ma finì nell'aria, nel momento stesso in cui perdevo l'equilibrio e cadevo da cavallo. Nel ruzzolare giù la pistola mi sfuggì di mano, finendo troppo lontana affinché potessi recuperarla rapidamente. Rapido invece era stato il felino. Il suo balzo aveva infatti raggiunto il posteriore del cavallo che per salvarsi mi aveva poco elegantemente disarcionata. A tentoni cercai di trovare un qualsiasi oggetto che potesse fungere da arma di difesa perché il puma sembrava ormai voler caricare verso di me. All'improvviso, il tempo di un battito di ciglia, qualcosa colpì la bestia. Una freccia, scoccata con assoluta precisione e nessuna esitazione. Mi voltai verso il lato di provenienza della freccia e vidi un uomo, uno degli abitanti originali della prateria. Questi deciso di scagliò contro il felino, senza alcun timore, armato di quello che pareva un pugnale o un coltello. Ad osservarlo pareva combattere senza sforzo e sempre senza sforzo riuscì a uccidere la pesante bestia, aprendole le viscere. Ero appena stata salvata da un puma ma non sapevo se ciò che mi attendeva dopo sarebbe stato migliore. Mi alzai, riprendendo un po'del mio autocontrollo, e ringraziai l'uomo nella mia lingua ma usando i gesti che avevo visto fare a mio padre nei suoi scambi coi Nativi. Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk |
Ridacchiai, molto più tranquilla.
Mangiammo tutti insieme e poi ci ritirammo in tenda. Sorrisi ed annuii mentre mi sistemavo. "Allora buonanotte, Gringo... Anche se sicuramente ti annoierai senza di me..." dissi sorniona. Gli diedi un bacio della buonanotte e poi andai a sistemarmi per la notte. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era un nativo, dai lunghi capelli scuri sistemati alla maniera tradizionale, lo sguardo scuro e fiero, i tratti belli ma anche decisi e segnati dal Sole della prateria.
"Quando si è davanti ad un puma" disse lui avvicinandosi a Dacey "non bisogna mai sparare per spaventarlo, ma solo per colpirlo. Altrimenti sarà lui ad uccidere." Fissandola, per poi chinarsi sul puma morto e riprendersi il pugnale. |
"In effetti preferirei tenerti sveglia, piuttosto che mandarti a letto..." disse ridendo Elv a Gwen "... ma temo che la sicurezza vada ttelata stanotte, a discapito di cose più interessanti." Facendole l'occhiolino, senza però lasciare mai il suo fucile.
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Risi di gusto alle sue parole, poi mi sistemai per dormire.
Speravo che fosse una notte più tranquilla e che quelle creature, dopo come i soldati avevano contraccambiato l'attacco. Era sicuro che dovessimo comunque capire cosa quelle bestie fossero, per capire come combatterle ed abbatterle definitivamente, prima che loro riuscissero ad abbattere noi. Mi concentrai comunque sulla presenza confortante di Elv lì nella tenda. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
" Me ne ricorderò, la prossima volta."
Dissi senza neanche riflettere, sorpresa dalla sua padronanza della mia lingua e anche da quella sorta di rimprovero, più che lecito. "Non avevo mai visto un puma così da vicino, non da sola almeno." Sentii come il dovere di giustificarmi per la mia scarsa prontezza di azione. "Sono Dacey... Vi ringrazio ancora, vi sono riconoscente per avermi salvata... Non, non tutti al posto vostro l'avrebbe fatto." Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk |
Dopo un pò Gwen si addormentò, facendo però strani e confusi sogni.
Sognò suo padre ed il ranch, Elv, ma anche il forte,i militari e le terribili creature voraci e volanti. Ad un tratto però fu svegliata bruscamente dalla voce di Elv che parlava alla rice trasmittende con il sergente chiuso nell'altra tenda. Parlava del segnale che era ripreso anche ora, nonostante fosse notte. |
"Credo sia un dovere salvare qualcuno in pericolo." Disse il nativo a Dacey. "Questo vale per qualunque cultura, dico bene? E non lo dico solo perchè conosco le regole di voi coloni bianchi." Annuì. "Per qualche mese ho fatto da guida ai militari qui nell'Ovest e ho potuto imparare la vostra lingua e parte delle vostre usanze. Come state, signora? E' ferita? Riesce a montare in sella e a cavalcare?" Per poi prendere le briglie del cavallo, ormai calmo e portarlo da Dacey.
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