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Scossi leggermente il capo.."Non ero così..mi hanno fatto diventare così..qui a Nuova Camelot ho solo conosciuto persone che..mi hanno..lasciamo stare" lo guardai.."Perchè ti dovrebbero impiccare? Che hai fatto..non mi sembri un assassino..o non saresti legato a questo letto con me davanti che ti punto una pistola..sai a volte si pensa per definire un assassino qualcuno che ti punta una arma o cosa...la gente può ucciderti peggio..tradendo tutto ciò che avevi riposto in loro..e questo è il delitto peggiore..perchè hai scritto quel Fiore? Hai una amata..devi andare da lei..pensavo solo a Maruania si soffrisse così" e lo guardai, dire lui era l' evaso era darsi in pasto alle guardie, ma avevo capito quella Torre era qualcosa di terribile.
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“Vuoi sapere cosa ho fatto...” disse l'evaso ad Altea “... beh, magari qualcosa di terribile, no? Forse ho ucciso, oppure ho tradito... o magari ho guardato la bella moglie del direttore del carcere nello stesso modo in cui guardo te ora...” rise “... avanti, facciamola finita... cosa vuoi da me?”
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Elv prese il libro ed iniziammo a sfogliarlo. Ad un tratto vidi la sua testa veltarsi.
"Cosa guardi?" chiesi, poi mi voltai e anch'io vidi la bottega. Chissa` che posto era... |
"Una sola cosa..ho trovato questo biglietto" e glielo mostrai "Non vi era prima..lo hai scritto tu? Oppure hai visto qualcuno uscire da qui...poi ti dirò dove andare..sempre quel posto sia libero ancora, troverai rifugio e poi andrai dove vuoi..io non sono la proprietaria della tua vita".
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Era una bottega piccola, dalle porte in legno, una stretta vetrina fuori e l'insegna che oscillava al vento.
“Non so...” disse Elv a Gwen “... chissà se può esserci d'aiuto...” “Avanti, ci muoviamo?” Voltandosi il pirata che era con loro. “Io ho fame!” “Aspetta, amico...” fece Elv “... ma in quella bottega di vecchi cimeli ho appena visto un coltello che mi interessa... faccio in un minuto... vieni, Tina...” prendendo la ragazza per mano. “Al diavolo!” Esclamò il pirata. “Fate presto, dannazione!” |
Elv mi prese per mano ed entrammo nella bottega. Non l'avevo mai vista quando ero stata qui la prima volta.
Era piccola, un po' scura e sembrava quasi fuori dal tempo, come se fosse spuntata all'improvviso. |
L'evaso guardò il biglietto.
“Si, l'ho scritto io...” disse ad Altea “... è un crimine?” |
Elv e Gwen entrarono nella bottega ed aprendo la porta aveva suonato una campanellina.
Un attimo dopo arrivò un uomo anziano dal retro. “Prego...” disse ai due “... in cosa posso servirvi?” “Ecco... avvicinandosi Elv al bancone “... noi abbiamo trovato questo enigma in un libro... è una specie di gioco, ma non riusciamo a decifrarlo... l'unica cosa certa che sappiamo è che riguarda questa città...” mostrandogli il biglietto. |
Sorrisi a quelle parole..."Affatto..anzi...mi chiedevo proprio perchè un criminale come te avesse scritto qualcosa del genere...in un momento del genere...le guardie ti tallonano..e tu fraseggi d' Amore...ha un significato...ha a che vedere al fatto che sei fuggito?" dissi.."Ricorda..poi avrai la libertà ma devi collaborare".
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Il proprietario si fece avanti ed Elv gli porse il biglietto. Speravo che potesse aiutarci, dal momento che non sapevamo piu` che fare.
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