Tornai a casa ma non riuscivo a togliermi dalla testa quello che avevo scoperto quel giorno.
Mi ero ripromessa di scrivere a qualcuno sullo scavo, dopotutto avevo i miei contatti, mi sistemai e aprii il pc per spulciare i dati degli archeologi che erano sul posto.
Ma prima guardai la mail di Best, restai affascinata da quel murales.
"Accidenti.." mormorai "Opera nostra...".
La curiosità era troppa, e la decisione la presi in un istante.
Il giorno successivo mi sarei recata sul posto di persona.
Sì, era la cosa migliore da fare.

Pync fu presentato all'intero gruppo, poi ognuno riprese il proprio lavoro.
Anche Gwen, Oko e Reg.
Così tornarono ai loro reperti.
E tra questi, dopo un paio d'ore, Gwen trovò qualcosa.
Una sorta di manufatto informe, sporco ed incastrato in un sasso.
Nel frattempo, in quella stessa mattina, Destresya si recò sulla strada del murales.
Era lì, dipinto, somigliante in modo impressionante al bassorilievo del tempio di Kaiz, con quella strana scritta sotto.

CI presentarono l'archeologo e poi continuammo a lavorare.
Riprendemmo le nostre catalogazioni, come avevamo fatto il giorno prima, quando ad un certo punto notai qualcosa.
Era qualcosa incastrato fra i sassi.
Insistetti un po' ed la fine lo tirai fuori, per capire cosa fosse.
Dal suo aspetto probabilmente non era stato ancora trovato e studiato, così mi sentii subito curiosa a riguardo.

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Gwen riuscì a liberare il manufatto dalle pietre, ma un pezzo restò ancora attaccato a quello strano oggetto.
Era consumato, in pessimo stato e sembrava raffigurare un animale grottesco.

Mi ero portata dietro un'immagine ad alta risoluzione del bassorilievo e continuavo a far passare lo sguardo dal murales al foglio, dal foglio al murales.
Impressionante, era davvero lui.
Presi il cellulare e chiamai il mio assistente in facoltà.
Dovevo capire con chi potevo parlare a Kaiaz per riferire quella faccenda così interessante!

Sembrava un animale, benché raffigurato in modo grottesco e primitivo.
Decisi allora di portarlo alla nostra postazione per guardarlo e studiarlo meglio.
Il primo pensiero che ebbi, fu che fosse legato al coccio che Reg aveva repertato, ma non volevo sbilanciarmi.

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Gwen portò lo strano manufatto alla postazione per studiarlo, senza però riuscire a capire cosa raffigurasse e a quanto risalisse, così a prima vista.
Neanche Oko sapeva riconoscerlo, così come Reg.
"Forse è un essere simbolico e fantastico." Disse Reg.
In quel momento Destresya aveva chiamato in facoltà ed il suo assistente le aveva spiegato che gli scavi di Kaiz erano sotto la responsabilità del professor Rotly.
Poi una volta staccata la telefonata, il suo cellullare squillò per un numero sconosciuto.

Conoscevo di vista il professor Rotyl, diciamo che ci conoscevamo di fama e non sarebbe stato difficile avvicinarmi e parlare con lui, d'altronde era una scoperta che non poteva essere ignorata.
Avevo ancora il telefono in mano per chiamarlo, quando il cellulare squillò per un numero sconosciuto, risposti sovrapensiero.
"Pronto?"

Arrivai mostrando il manufatto ai ragazzi, ma nemmeno loro furono di maggiore aiuto.
"Io ho pensato che potesse essere associato al coccio che tu hai trovato" dissi a Reg "Anche se non so se ho voglia di rischiare di nuovo con quella smorfiosa della professoressa Lyan, come ieri..." aggiunsi poi, a bassa voce.

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"Ci risentiamo, dottoressa Destresya." Disse una voce al telefono. "Non è cortese non rispondere alle mail, sa?" Ride. "Si ricorda di me? Ci siamo scritti per poco."
Intanto Gwen era con Reg e Oko.
"Direi che dobbiamo mostrarlo ad uno dei professori." Reg indicando il manufatto.

Respirai a fondo.
Non aveva torto, era comunque un oggetto che era sfuggito e non potevano lasciarlo così, senza nemmeno uno studio più approfondito.
"Okay, allora andremo a cercare Nigol" dissi loro, cercando di essere risoluta.

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Infine Gwen e gli altri 2 studenti lasciarono il capanno e andarono in cerca di Nigol.
Trovarono però solo Pync, intento a lavorare su alcune foto del sito.
"Chiedilo a lui..." disse Oko a Gwen.

Cercammo Nigol, fuori dal capanno, ma trovammo l'archeologo, Pync.
"Cosa? A lui?" sgranando gli occhi "Non so, insomma, se lo disturbassimo e ci finisse male?" dubbiosa "Insomma, coi professori è un'altra cosa..."

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"Allora andiamo a cercarli, ragazze." Disse Reg a Gwen e ad Oko.

Pensai in fretta, ragionando sul da farsi e guardando prima Pync e poi le tende dei professori, più volte.
"Va bene, voglio fare un tentativo, magari va meglio proprio perchè non è un nostro docente" dissi ai ragazzi, riflettendo.
Feci allora segno loro di avvicinarci.
"Mi scusi, signor Pync" mi avvicinai, con discrezione "Siamo gli studenti addetti ai reperti, ci siamo conosciuti prima. Possiamo disturbarla un istante?" con un sorriso educato, sperando fosse più disponibile di Lyan.

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Lui si voltò guardando per un lungo istante i 3 studenti.
"In verità non ho molto tempo..." disse quasi spiccio, poi notò il manufatto in mano a Gwen "... ma... si, un minuto o 2 di pausa posso prendermeli... ditemi tutto, ragazzi." Sorridendo affabile.

Quando si voltò e disse di non avere molto tempo, stavo già per levare le tende.
Tuttavia, cambiò subito espressione quando notò ciò che tenevo in mano.
Beh, almeno qualcuno che ci considerava, qui.
"Ho trovato questo manufatto, poco fa, sembrava abbandonato fra i sassi" mostrandoglielo "Mi sembra abbia una strana fattura, inusuale per questo sito e ho pensato potesse essere collegato ad un graffito trovato su un coccio dal mio collega. Sembrava raffigurare un Minotauro, anche se sembra strano visto che i tempi non coincidono e volevamo un'opinione più esperta" spiegai, rapidamente, sperando ci desse ascolto.

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Pync osservò con avida attenzione il manufatto, rigirandoselo più volte in mano.
"Ora non saprei dirvi, ragazzi..." disse "... magari ora lo studierò meglio, mostrandolo anche al professor Rotly... avete fatto bene a portarlo qui... ottimo, ragazzi. Vi farò sapere." Tutto gentile lui.

Si rigirò l'oggetto fra le mani, guardandolo con interesse ed annuii lentamente a ciò che disse.
"Ma certo, non si preoccupi. Facciamo solo il nostro lavoro" sorrisi.
Mi era sembrato un po' troppo interessato, ma probabilmente era solo una mia impressione.

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Pync congedò i 3 studenti, così che poterono tornare al proprio lavoro.
C'era un bel Sole sul campo scavi, con un cielo terso e gonfie nuvole all'orizzonte che naufragavano oltre i monti circostanti.
Si lavorava sodo fra i resti del tempio, che pian piano emergevano dalle sabbie del Tempo.
Verso le 13 ci fu la pausa pranzo e asotto la tenda 6 furono preparati panini e bibite.
C'erano tutti, anche Nigol, Lyan ed Elv per pranzare.

Ognuno tornò al proprio lavoro, mentre tutto il campo era illuminato dal Sole cocente ed il cielo era turchese e terso.
Decisamente una bella giornata.
All'ora di pranzo, sotto una delle tende, vennero serviti come il giorno prima panini e bibite e tutti ci riunimmo lì, insieme ai professori.
Mi chiedevo se Pync avesse infine parlato con loro, ma magari l'avrei fatto dopo la pausa, per non disturbare.

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La pausa pranzo trascorse piacevole e veloce, poi tutti si apprestarono a tornare al proprio lavoro.
Gwen però notò che di Pync nemmeno l'ombra.
Solo lui, fra i professori, non si ea visto.

La pausa fu gradevole, ma rapida, come il giorno prima e andava bene così, dopotutto eravamo parecchio impegnati.
Notai però che Pync non si era visto.
Solo lui mancava all'appello ed era una cosa davvero sospetta, o quantomeno strana.
Soprattutto dopo essersi mostrato interessato verso quel manufatto.
Iniziai a pensare di aver fatto una sciocchezza rivolgendomi a lui, ma non potevo esserne sicura.

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La pausa terminò e ognuno tornò al suo lavoro.
Gwen cercava con lo sguardo Pync, ma di lui non c'era traccia.
Ad un tratto la ragazza notò che Nigol ed Elv si erano appartati a parlottare di alcune mappe topografiche del sito.

Continuai a cercare ancora Pync con lo sguardo, ma non ce ne era traccia, da nessuna parte, era incredibile.
Quella sensazione dentro di me era sempre più forte, pressante, assordante, come un peso ed iniziavo a sentirmi terribilmente in colpa.
Poi, mentre continuavo a cercarlo, notai Nigol e Bel parlare in merito a delle mappe del sito.

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Gwen mentre ormai credeva di aver commesso una leggerezza, vedeva i 2 professori che continuavano a parlare fra loro.
Poi la loro discussione terminò e ognuno tornò al proprio lavoro: Nigol raggiunse un vestibolo scoperto sotto la porta principale del tempio, mentre Elv andò nella tenda con le sue carte topografiche.

Rimasero ancora qualche istante a parlare, poi Nigol si diresse verso il tempio, entrandovi e Bel andò in tenda, portando con sè le carte.
Guardai entrambe le direzioni e lasciai che, almeno per una volta, l'istinto guidasse i miei passi.
Così, raggiunsi la tenda di Bel e mi schiarii appena la voce per annunciarmi.
"Mi scusi" dissi "Cercavo il professor Pync, gli avevamo domandato un parere per un reperto ma è svanito da prima della pausa e sto chiedendo in giro. Per caso lei l'ha visto?" chiesi, sorridendo.

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Elv si era appena seduto, poi sentendo parlare Gwen si voltò di scatto.
La guardò per un lungo istante, come a ricordarsi della loro chiacchierata la sera prima fra i tavoli del ristorante.
"Il professor Pync..." dise lui perplesso "... ah, si... quello arrivato stamattina." Annuendo. "No, in verità non l'ho visto, a parte quando si è presentato." E la guardò ancora, dalla testa ai piedi. "Ma perchè lei ha chiesto a lui un parere? Non era più semplice chiederlo ad uno dei suoi professori?"

Avrei mentito, se non avessi detto che gran parte della decisione era stata presa perchè volevo ancora per me le sue attenzioni ed in questo momento, mentre non vi era nessun altro e la sua presenza riusciva a colmare l'intera tenda, l'effetto era di certo maggiore.
"Insistenza dei colleghi. Sa com'è, il prestigio di uno studioso della sua levatura..." con sorriso sornione, sul perchè ci fossimo rivolti a lui.
Non potevo comunque restare a lungo, benché l'avrei fatto senza pensarci due volte.
"Ad ogni modo, la ringrazio, chiederò altrove" con un ampio sorriso, pronta ad andarmene.

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"Ah, ecco..." disse Elv divertito, mentre Gwen stava per andare via "... quindi fa gerarchie fra i suoi docenti." Rise. "Sarei curioso di chiedere che posto occuperei io. Ma, da buon teorico del caos, non crede a nessuna classificazione o selezione, se non naturale." Con tono sarcastico, mentre la guardava con i suoi occhi neri.

Mi voltai sentendo che mi rispondeva ed anche il suono della sua risata fasce a nascere qualcosa, dentro di me, ma cercai di tenere a bada tutto questo, mentre sorridevo divertita.
"Tecnicamente, lei non sarebbe nemmeno un mio docente" gli feci notare "E se lei stesso ha detto che non crede ad alcuna classificazione, allora tanto vale non provarci neanche, dico bene?" con un sopracciglio inarcato ed uno sguardo furbo, sistemandomi i lunghi capelli fulvi.
"A meno che lei ora non ci resti male e ciò mi spezzerebbe davvero il cuore" aggiunsi, con tono enfatico e teatrale.

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Elv guardò Gwen, prima negli occhi, poi di nuovo la fissò dalla testa ai piedi.
aveva un modo tutto suo di guardarla, quasi come se non temesse mai di apparire insistente o fuoriluogo.
Forse per la grande sicurezza in se stesso?
La consapevolezza di essere un bell'uomo?
Fatto sta che la studetessa sentì vivi e fissi gli occhi del professore su di lei.
"Beh, se non sono un suo docente" disse "tecnicamente allora neanche ha mai pensato di mettermi nella sua lista, vero... signorina?" Divertito.

I suoi sguardi erano solo suoi, non esisteva nessuno che mi avesse guardata in quel modo, con quell'intensità, quella determinazione, era qualcosa che mi piaceva da matti.
Mi faceva sentire speciale, al centro dell'attenzione e non mi tiravo indietro.
"L'ha detto lei, non io" altrettanto divertita e vagamente compiaciuta, intrecciando un dito con una ciocca di capelli "E comunque, mi chiamo Gwen. Gwen Ygraal" dissi, con sorriso sornione.

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La guardò negli occhi, notanto come giocava col dito in una rossa ciocca di capelli.
"Ah, allora qualcosa mi dice che ci sono anche io in quella lista..." disse sorridendo a Gwen "... interessante... e in base a cosa viene stilata? Manica larga sui voti? Semplicità nell'esposizione durante i corsi? Competenza?" Divertito, senza smettere di guardarla e non solo negli occhi verdi.

Ridacchiai alle sue parole, mettendo su una faccia pensierosa.
"Beh dovrei avere degli elementi su cui basarmi, come lezioni e quant'altro, per poter giudicare... Lei però, ad occhio e croce, mi sembra uno di quelli che si divertono a fare gli ossi duri, all'esame. Questo abbassa di molto il punteggio..." divertita, la spirale rossa dei capelli avvolta attorno al dito.

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"Ah, capisco..." disse divertito Elv, continuando a guardare il dito di Gwen con quella ciocca rossa di capelli tutt'intorno "... quindi se sono più o meno severo e di manica stretta dpende la mia fortuna nella lista in questione, giusto?" Sarcastico. "Ora sono curioso di sapere se ho possibilità che il mio corso venga aggiunto al suo piano di studio, signorina Ygraal." Guardandola fissa negli occhi.

Ridacchiai alla sua considerazione.
"Chi può dirlo, tutto è possibile..." commentai divertita, ricambiando il suo sguardo nero ed intenso.

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"Già." Disse lui continuando a guardare con una certa insistenza Gwen negli occhi. "Tu quanti anni hai, Gwen?" Chiese ad un tratto con tono confidenziale, come un professore che si rilvolge ad una studentessa liceale.

Mi colpì il suo tono diretto e soprattutto come mi si rivolse, mi sembrò di essere tornata improvvisamente al liceo e sul momento non sapevo se la cosa mi facesse piacere.
"Ventitré, signore" dissi, con tono risoluto, senza sottolineare il cambiamento nel suo modo di porsi e lasciando andare la ciocca rossa, mentre il suo sguardo nei miei occhi si faceva sempre più insistente ed avrei voluto essere nella sua mente per scorgerne tutte le sfumature.

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A quella risposta di Gwen, Elv la guardò negli occhi con un'intensità che sembrò scuotere la ragazza.
Gli occhi neri di lui si fissarono per un lungo istante in quelli verdi di lei.
"Bene." Disse annuendo. "Ora credo bisogni che ognuno torni al proprio lavoro. Naturalmente quando incrocerò ancora il professor Pync gli riferirò che lo cercavi." Annuendo e sorridendole.