Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 01-12-2016 04.09.06

“Si...” disse Guisgard scendendo agilmente dall'auto “... lo è...” annuì “... vieni, c'è un profumo di salsedine meraviglioso... però metti il giubbotto che l'aria è fresca...” sedendosi su un ponticello per le barche. “Qui c'è una bellissima pace, quasi irreale... bisogna restare in silenzio ed ascoltare... ascoltare il mare...” invitando con uno sguardo Clio a raggiungerlo.

Clio 01-12-2016 04.15.32

Scendemmo dall'auto, e l'aria fresca del mattino mi attraversò, lasciando dolci brividi sulla mia pelle.
Tuttavia non me ne curai, anzi, mi piaceva quella sensazione.
Lui si era seduto e io restai a guardarlo per un momento.
Era bellissimo, tutto era bellissimo, lui il paesaggio, l'alba.
Allora mi sedetti accanto a lui, accoccolandomi contro il suo petto, mentre il mio sguardo vagava in quel mare sconfinato baciato dal primo bagliore del nuovo giorno.
"Hai ragione..." sussurrai pianissimo "C'è una bellissima pace..".
Ma forse la vera pace era essere tra le sue braccia.

Lady Gwen 01-12-2016 04.20.02

Ci baciamo ancora, a lungo, mentre il soleva sorgeva.
Sorrisi.
"Prima volevo solo cercare di farti sapere che nessuno mi aveva dedicato certe attenzioni, prima..."

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Guisgard 01-12-2016 04.22.20

Clio si accoccolò contro il petto di Guisgard che la strinse a sé.
E guardandola negli occhi la baciò.
La baciò con passione, come lui solo sapeva e poteva fare.
E fra le sue braccia, sulle sue labbra, la ragazza si sentiva donna ed impotente.
Totalmente in balia dei suoi slanci.
Si baciarono a lungo, in un gioco caldo ed umidi di bocche e di lingue.
Poi, ad un tratto, tra il mormorio delle onde, lo scricchiolio dei pescherecci più vecchi ed il canto dei gabbiani, si iniziò a sentire un invitante profumo di dolci.
Dolci appena sfornati che riempivano l'aria con il loro irresistibile ed avvolgente profumo.

Guisgard 01-12-2016 04.24.47

“Mhmm... nessuno...” disse Elv staccandosi appena dalla bocca di Gwen “... davvero? Chissà... lo spero bene, visto sono geloso e possessivo.” Sorridendo. “Anche se faccio fatica a credere che una ragazza come te non abbia avuto degli spasimanti...”

Clio 01-12-2016 04.29.48

Quella pace.
Così dolce eppure intensa.
Potevo sentire il suo cuore battere intensamente.
Era un battito così rassicurante, come quella stretta.
Come mi piaceva quella stretta, come mi piaceva sentirmi così sua.
Poi quel bacio.
Quel bacio intenso e appassionato, a cui mi abbandonai totalmente, quel bacio che risvegliò il fuoco in me che si era solo sopito, e non spento.
Forse mi avrebbe bruciato in eterno, e io non desideravo altro in realtà.
Quel bacio che ci unì ancor di più, in quello scenario incantato, mentre mi stringeva a se e io lo stringevo a me.
Come se il mondo intero si fosse fermato, cristallizzato in quella eterna alba.
Poi un profumo si fece strada attorno a noi, un profumo di dolci appena sfornati.
Continuammo a baciarci per lunghi istanti.
"Che profumino.." risi poi, divertita, senza però lasciare le sue labbra.

Guisgard 01-12-2016 04.35.49

Quei baci, lunghi, lenti, ardenti al punto da scaldare i loro corpi nonostante l'aria limpida e fredda del mattino.
Poi quel profumo.
“Si, sono le sfogliatelle...” disse Guisgard sulle labbra di Clio “... ah, già, immagino tu non sappia neanche cosa siano...” sorridendo “... ecco, questa è una grave mancanza... infatti le sfogliatelle sono una sorta di metafora del mondo, della vita... oltre ad essere dolci unici ed irresistibili.” Facendole l'occhiolino.

Clio 01-12-2016 04.40.39

Sentivo il suo respiro sulle mie labbra mentre parlava, era inebriante quella vicinanza è terribile la lontananza di pochissimi centimetri dalle mie labbra.
Una sensazione strana e bellissima.
Lo ascoltai rapita.
Effettivamente non sapevo niente delle sfogliatelle, e di certo non le avevo mai mangiate.
"Sembrano invitanti..." sorrisi, posando un lieve bacio sulle tue labbra "Me le farai assaggiare?" Un altro lieve bacio "Sono curiosa adesso" un altro bacio ancora.

Guisgard 01-12-2016 04.53.18

“Certo...” disse Guisgard baciando ancora Clio “... vieni...” prendendola poi per mano.
Seguirono quel caldo ed invitante profumo fino a raggiungere una piccola pasticceria artigianale, dove appunto stavano sfornando le sfogliatelle.
“Buongiorno, signora...” Guisgard alla donna che stava dietro il bancone “... mi crede se le dico che questa bella biondina non ha mai mangiato una sfogliatella?” Indicando divertito Clio.
“Possibile?” La donna.
“Già...” annuì lui “... ma è straniera e va perdonata, no?”
“Si, ma deve mangiarne una subito.” Fece la donna.
“Me ne dia due...” sorridendo Guisgard “... una riccia ed una frolla.”
“Eccole, appena sfornate.” Disse la donna, per poi cospargerle di zucchero a velo.
I due uscirono col pacchetto in mano e tornarono sul molo.
“Ecco...” mostrandole lui a lei “... le sfogliatelle... la riccia e la frolla... la metafora? Le sfogliatelle sono come le donne... le ricce, vivaci, sognanti, decise... le frolle, ossia le lisce invece indipendenti, ma delicate e romantiche.” Facendole l'occhiolino.
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Guisgard 01-12-2016 04.59.59

Altea compose il numero di Joshua e mise in viva voce.
“Pronto...” disse suo fratello “... Altea, sei tu? Mi riconosci, no? E' la mia voce... sono Joshua!” Era davvero la sua voce.


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