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Il cocktail aveva funzionato o avevo attratto io la sua attenzione.. "Sono curiosa allora di vedere come vorrà stupirmi e che cocktail mi farà assaggiare. L'idea di un bel localino mi attrae.. Vogliamo fuggire da qui?" avvicinandomi a lui.
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Destresya portò il volto di Icarius accanto al suo ed a quello di Yanosh.
In un attimo i tre si unirono in un bacio lascivo, proibito, lussurioso. Un gioco perverso di labbra e di lingue che si cercavano, si trovavano e si assaporavano. La zia sentiva i suoi due nipotini sul suo viso, le loro lingue non solo nella sua bocca, ma anche lascive sul suo viso, che lo leccavano e lo assaggiavano continuamente. Un bacio a tre sempre più sozzo, più infimo, più meravigliosamente lercio. Ad occhi chiusi lei non sapeva mai quella bocca e quella lingua che incatenava alle sue labbra appartenesse ad Icarius o a Yanosh. Era un gioco veloce, ora uno, poi l'altro. Poi tutti e due insieme. Il respiro si fondeva e confondeva, così come la loro saliva in quel baciarsi senza più freni, etica, morale e tabù. Era un abisso di piacere, sempre più profondo. |
Hiss sorrise ad Altea.
“Era proprio ciò che stavo pensando.” Disse facendole l'ennesimo occhiolino. “Fuggire da qui ora mi sembra un'idea fantastica. Dopotutto la notte è ancora giovane e le cose migliori solitamente accadono prima dell'albeggiare.” Divertito. |
C'era tutto in quel bacio, passione, lussuria, voglia.
Stringevo a me i due piccoli, li accarezzavo, li toccavo. Erano così saldi, così caldi, così vogliosi. Impazzivo. Letteralmente! Mi abbandonai a quel bacio, alle due lingue he cercavano e trovavano la mia, il mio viso, le mie labbra. Era tutto così inebriante, tutto così perverso e bellissimo. Sentivo il mio corpo fremere, lenti e caldi gemiti uscire dalla mia bocca. "Spogliatevi, avanti.." impaziente sulle loro labbra "Spogliatemi.." ordinai, compeltamente persa. Li volevo, non potevo più aspettare. Volevo quei due piccoli, li volevo tutti, volevo vederli perdersi, volevo saperli miei. Era perverso e sordido quel mio desiderio, ma era così forte e così inebriante da farmi perdere completamente la testa. |
Erano persi.
Avevano perso ogni freno, controllo, senso del pudore. Tutti e tre. Non solo i due giovani nipoti, preda ciascuno della lussuria più sfrenata, ma anche Destresya, nonostante fosse più grande di loro e fosse la loro zia. Poi quei suoi ordini, categorici. Era bellissimo per loro due sottostare ai comandi di quella donna, in balia del suo totale controllo. “Si, subito, zia...” disse folle d'eccitazione Yanosh. “Si... si...” Icarius ancora col viso bagnato di saliva. Ma avevano scordato dove fossero. Nell'ufficio cioè dei due presidenti. Infatti in quello stesso momento qualcuno bussò e poi entrò. Era Tore ed arrivando nell'ufficio vide i tre arrossati e dall'aria stravolta. “Tutto bene qui?” Chiese. “Si è rotto il condizionatore?” |
Non capivo più niente.
Ero persa nella passione e nella lussuria. Quei due ragazzi sapevano accendermi come non credevo possibile. Diamine, erano così piccoli! Eppure la bramosia e la passione con cui li desideravo erano alle stelle. Era qualcosa di incredibilmente forte, unico. Obbedirono al mio ordine, staccandosi da me e iniziando a spogliarsi. Oh si.. Non vedevo l'ora di scoprire come fossero i loro corpi, di accarezzarli, toccarli, averli. Li osservavo, lussuriosa e famelica, quando un rumore alle mie spalle mi fece tornare alla realtà. Qualcuno aveva bussato, ma quel che era peggio: qualcuno era entrato. Chi diavolo entra senza farsi annunciare nell'ufficio del presidente? Se l'avessero fatto con me, ai miei tempi, li avrei cacciati seduta stante. Era Tore, e naturalmente notò il nostro stato. Mi sistemai i capelli con noncuranza. "Non lo senti, il caldo infernale che fa?" quasi scocciata. Con aria distaccata e professionale, mi avvicinai appena all'uomo. "Che posso fare per te, Tore?" con un sorriso cordiale, distaccato, mentre tutto il mio corpo andava a fuoco. |
“In verità ha piovuto ed ora ha rinfrescato.” Disse Tore a Destresya. “Provate ad aprire le finestre e lo studio sarà più fresco.” Annuendo.
Icarius era paonazzo, Yanosh invece era impallidito. Fissavano la loro zia che in modo professionale aveva accolto Tore, nonostante fosse accaldata ed arrossata in viso. “Sono passato perchè visto è sera e stiamo per andare via, volevo ricordare ai ragazzi che domani c'è la riunione generale. Alle 10.00 di domattina.” |
Fissai Tore con un sorriso imperscrutabile.
Non era certo la prima volta che dovevo essere professionale a comando. "Oh, lei ha sempre la risposta a tutto!" sorridendo, per poi voltarmi verso i ragazzi "I nostri presidenti apriranno subito la finestra.." facendo un cenno ai ragazzi. Ascoltai poi il motivo della sua visita. "Naturalmente, la riunione di domani, ho già sincronizzato le loro agende, ci aspetta un breafing per essere preparati al meglio!" sorridendo. "I presidenti non si muoveranno di qui finchè non saranno pronti, hanno assunto una segretaria schiavista!" scherzai lievemente. "C'è altro, Tore?" con un sorriso cordiale e tono professionale. |
I due ragazzi aprirono subito la finestra e l'aria fresca entrò nell'ufficio.
Poi quelle parole di Destresya. Segretaria schiavista. “Ahhhh...” disse Icarius senza riuscire a controllarsi nell'udire quell'espressione che accese ancor più, se possibile, la sua ormai insopportabile eccitazione. “Va tutto bene, ragazzo?” Fissandolo Tore mentre si avvicinava alla porta per andare via. |
Alzai gli occhi al cielo nel sentire Icarius.
Diamine, se ne stava andando! Io mi libero di Tore e lui invece lo trattiene. Ma dico io! Cercai di non far vedere la mia arrabbiatura, e di rimanere impassibile. Sfoderai un sorriso per Tore. "Mi prende in giro, non gli dia peso!" sbuffai, lanciando un'occhiataccia al ragazzo. "Buonanotte, Tore, a domani!" con modi gentili e aria spiccia. |
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