Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 15-10-2014 17.35.38

Ascoltai divertita lo scambio di battute, e poi sorrisi a Guisgard.
"Ho dormito bene, grazie capitano.. l'alba dal cielo è meravigliosa.. ci sono già abbastanza dame su questo vascello, mi sembra.." risi appena "Non sono affatto una lady, capitano... quindi vi pregherei di chiamarmi per nome, se non vi dispiace..." sorridendo, divertita, poi corrucciai la fronte, guardando Guisgard "Un momento.. quando abbiamo ricominciato a darci del voi?" ridendo.
Pensai alle parole sulla rotta.
"Un'indovina.. interessante.." pensierosa "Speriamo non abbia cattive notizie..".
Arrivò poi una dama con la colazione.
Era bellissima, elegante, dal portamento regale, sicuramente una nobildonna.
"Ah, siate benedetta, milady.. muoio di fame.." sorrisi, nell'osservare la torta.
"Non ci siamo viste all'osteria? Perdonate la scortesia di non essermi presentata, era una pessima giornata.." sorridendo "Il mio nome è Clio..." con un leggero inchino.
Presi poi una fetta di torta e la assaggiai.
"E' squisita.." sorrisi, raccogliendo un pezzettino caduto sul colletto della giacca.
Alzai gli occhi al cielo maledicendo il mio essere tanto maldestra.

Altea 15-10-2014 17.46.03

La donna subito prese una fetta di torta e fui lieta dei suoi complimenti.."Si, in verità ero all' osteria ieri sera..io sono Altea..benvenuta sulla Santa Caterina allora milady..Clio..magari ieri sera vi era un pò di tranbusto" e risi appena "ma vi ci abituerete..anzi mi scuso con tutti voi per..chiamiamolo.. questo increscioso inconveniente" e guardai Guisgard nuovamente.

Guisgard 15-10-2014 17.49.47

“Qualcuno una volta scrisse” disse Guisgard a Clio “che la vera bellezza porta la nobiltà.” Sorrise. “Però è giusto... scusami, Clio se ho usato rivolgermi a te ancora in maniera così formale...”
“Eh, qual'è il tuo segreto?” Pepe a Guisgard. “Tutte ai tuoi piedi.”
“Attento che la nostra Clio non è paziente quanto me nel sopportare la tua ironia.” Sarcastico il capitano.
Poi arrivò la colazione.
“Oh, beata donna.” Pepe nel vedere Altea arrivare con la colazione.
E subito il profumo di quelle leccornie attirò gli altri.
Infatti si presentarono prima Afiel, poi Miseria e Chiò.
“Davvero ottimo, milady.” Mangiando Afiel.
“Attento a non rimpinzarti troppo che tocca a te il prossimo turno di guardia.” Fece Irko.
“Tranquillo, a stomaco pieno sono più efficiente.” Lesto Afiel.
“In verità” ridendo Miseria “il tuo stomaco è sempre pieno, ma la tua efficienza è sempre scarsa.”
E tutti gli altri risero.
“Non finire tutto” disse Irko ad Afiel “o gli altri non troveranno niente. Chi si offre di portare qualcosa a Palos che è impegnato nella Sala Comandi e ad Ammone che è giù nella Sala Motori?”
“Ci vado io!” Esclamò Afiel.
“Si, così ti papperai tutto per strada.” Mormorò il Rosso.
“E poi Ammone mangerà lui per colazione!” Divertito Miseria.
E di nuovo tutti risero.
“E' tutto molto buono, milady.” Guisgard ad Altea, sorseggiando una tazza di thè. “Io adoro la cannella. Davvero un'ottima sorpresa.”
“Licinia!” Gridò la vedetta. “Stiamo sorvolando Licinia!”
“Irko, trenta gradi a tribordo.” Ordinò Guisgard.
“Si.” Annuì il Rosso. “Vedo un lungo corso d'acqua sotto di noi.”
“E' il Lagno.” Rivelò Guisgard. “Le sue acque sono putride e fangose, dunque la manovra deve essere attenta. Dal Lagno poi navigheremo fino all'interno di Licinia.”
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Galgan 15-10-2014 17.57.01

Annuii con gravità, poi rinfoderai la spada.
Mi accorsi che Pegaso pareva vagamente inqueto, e conoscendo l'indole della mia fiera cavalcatura, capii che in quei luoghi dormiva qualcosa di arcano, qualcosa in cui mi ero addentrato, forse senza riflettere.
Ma era proprio così?
Ero lì per caso, o per un disegno dell'Onnipotente?
Dopo che Cristo salì alla destra del padre, i suoi Discepoli predicarono in suo nome, senza temere la sofferenza e la morte, senza paura di perdersi, perché la luce della salvezza, grazie al Sommo Sacrificio, riluceva in loro; quindi, occorreva, ed occorre, coraggio, per seguire i sentieri della Fede.
Che avevo da temere?

"Comunque vada, sia fatta la tua volontà"

Pensai, mentre mi accingevo a rispondere ai duellanti;

-Galgan, il mio nome.
Cavaliere di Cristo Re, la mia funzione.
Invero, chiedo venia, se ho interrotto un duellare guidato da opportuna legittimità, ma in voi, così arditi nella lotta, ho visto il mio fosco passato-

Chinai un istante il capo, e mi sovvenne la figura di Filippo, ora, sicuramente, signore delle sue terre, e del mio desiderio di ucciderlo, di versare, come Caino, il suo sangue.
Oh, Dio degli Eserciti, è possibile provare un sentimento tanto abbietto, anche se in nome dell'Amore?
E il sentimento che guida simili pensieri, può definirsi Amore, qualunque siano le molle che lo muovono?
Ma forse, Dio guardò verso di me, allora come anni prima, perché di colpo ritrovai la forza, ed alzando lo sguardo risposi, e la mia voce era ferma e severa, e il mio sguardo di ghiaccio;

-Tempo addietro, un giovane uomo meditò di uccidere suo fratello; raccolse la spada e si apprestò a compiere un grave peccato, a contravvenire alle Sacre Leggi della Famiglia, benedette da Dio.
L'atto non avvenne, ma questo non rende più puro il pensiero.
Da allora, ho giurato a me stesso, e a Dio, di frappormi di fronte ad episodi come quello che stava per accadere.
Vi ho visti, entrambi sembrate arditi e valorosi, ed entrambi sembrate animati dal fuoco di una giusta causa....Al punto che mi è quasi sembrato folle il vedervi combattere.
Vogliate informarvi, vostra grande cortesia, dei motivi del vostro contendere; se li riterrò consoni al vostro stato ed alle umane leggi, oltre che a quelle di Dio, vi lascerò al vostro destino, e per voi sarà come non avermi mai incontrato.
In caso contrario, vi esorterò a smettere, dovessi anche affrontarvi entrambi-

Forse, il mio agire fu folle, ma sentivo che dovevo intervenire, ed il solo sospetto che anche quello fosse un Segno, mi fece parlare con tutta la serenità che mi occorreva.

Altea 15-10-2014 17.57.31

Tutti si affrettarono a mangiare e mi feci avanti..presi una fetta di torta prima tutti la finissero e misi da parte una per Champenuan.
Poi udii le parole di Guisgard..Licinia..ecco la nostra tappa successiva, avevo sentito qualcosa di quel corso di acqua e mi sporsi sul parapetto..non era per nulla limpido, dall' alto appariva davvero melmoso e fangoso.
Guardai Guisgard perplessa, sapevo dovevamo andare in quel castello a Nolhia ma avrà avuto le sue ragione per fare una tappa in quel posto.
E mi misi in disparte a guardare le manovre per scendere.

Clio 15-10-2014 17.59.41

Sorrisi alla dama.
"Sì, sono sicura che mi ci abituerò.." con aria divertita.
Sapevo che non era affatto vero. Non mi ci ero mai abituata, e ora che lui sapeva cosa provavo faceva ancora più male.
Nessun'emozione attraversò i miei occhi, a questo sì che ero abituata.
Comunque, evitai di incrociare lo sguardo di Guisgard, limitandomi a sorridere quando mi parlò, e a lanciare un'occhiataccia a Pepe.
Non finii la mia squisita fetta di torta, ma riposi la metà in un fazzoletto promettendo di mangiarla più tardi.
"Ottimo, siamo già arrivati.. è davvero un portento.." sorrisi.
"Vado a preparami per l'atterraggio dunque, sarò qui in un attimo.. per aiutarvi" esclamai, con noncuranza.
Dovevo avvertire Cid e portargli la colazione.

Guisgard 15-10-2014 18.49.33

Clio lasciò il ponte di comando e tornò nella sua cabina.
Qui trovò ad attenderla il piccolo Cid.
“Capitano...” disse saltando da sotto il letto “... siete voi! Io per sicurezza mi ero nascosto!” Sorrise. “Dal corridoio arriva un profumino irresistibile... immagino sia la colazione...”



Nel frattempo la Santa Caterina aveva iniziato la sua manovra per scendere sulle putride acque del secolare Lagno.
Era questo un corso d'acqua molto lungo, che attraversava la parte più antica e nobile del regno di Afravalone.
Questo reame, come si sa, era composto da ducati, il più potente dei quali era naturalmente Capomazda.
Ma nel regno vi erano anche altre realtà e Licinia era una di queste.
Si trattava di una terra antichissima, retta da un Basileus, una sorta di carica regale di origini orientali, assoggettato al re di Afravalone ed affiancato dalla nobiltà del posto in qualità di consigliere.
Scesa sulle acque del Lagno, la Santa Caterina, dopo essersi stabilizzata, proseguì navigando in direzione di Licinia.
“Irko, organizza dei volontari che scenderanno a terra con me.” Disse Guisgard. “Non voglio fermarmi molto qui.”
“Si.” Annuì il Rosso.
Il presunto Taddeide si voltò poi verso Altea.
“Grazie ancora dell'ottima colazione, milady.” Sorridendole, per poi scendere giù, diretto alla Sala Comandi.

Clio 15-10-2014 19.03.30

Sorrisi a Cid.
"Hai fatto benissimo.." Presi poi la mezza fetta di torta e la consegnai al ragazzino "Ecco qui.. Non è molto, ma è molto buona.. Stiamo scendendo, facciamo una breve sosta.. Tu resta pure qui.." Sorrisi.
Indossai la cintura con le armi, e il cappello.
"Quando ripartiremo vedrò di trovare un momento per parlare con Guisgard.." Strizzai l'occhio a Cid.
Tornai velocemente sul ponte.
Mi sentivo abbastanza inutile, considerando che non avendo idea di come funzionassero i meccanismi di atterraggio.
Ma a terra era un'altra cosa.
Eravamo atterrati.
"Quando ripartiremo dovrete mostrarmi come funzionano questi aggeggi, altrimenti non ho niente da fare.." Sorrisi a Irko "Scendiamo anche noi o va solo il capitano?".

Altea 15-10-2014 19.04.21

Sorrisi alle parole di Guisgard.."Io mantengo sempre le promesse..e soprattutto per voi..volevate una sorpresa e io amo soddisfarvi". Lo vidi andare sul ponte di comando e mi avvicinai ad Irko.."Eccomi..ehi dico messer Irko mi avete forse dimenticata?" e gli feci l'occhiolino "Io scenderò come la scorsa volta..consideratemi arruolata, vado a prendere il taccuino dove ho annotato la frase del Codice Ardeliano...magari potrebbe servire".
Andai in cucina e diedi a Champenuan la sua fetta di torta informandolo avevamo fatto un ottimo lavoro, riponendo il vassoio.
Mi diressi nella mia camera e presi dal cassettino chiuso il taccuino e presi un foglio e trascrissi le parole, ripiegai il foglio mettendolo in una piccola tasca del vestito e andai sul ponte.
In quei momenti mi trovavo sempre fuori luogo...mi mettevo sempre in disparte..non era lavoro per me e non volevo disturbare gli uomini nei loro lavori.

Guisgard 15-10-2014 19.22.05

La Santa Caterina continuava a navigare su quelle acque verdastri, mentre sul ponte Irko cominciava ad organizzare la squadra di volontari per scendere a terra.
“Allora...” disse Chiò “... trovati i volontari?”
“In verità” rispose il Rosso “una soltanto... lady Altea e non so come Guisgard la prenderà...”
In quel momento arrivò anche Clio.
“Beh...” rivolto a lei Irko “... stavo giusto formando una squadra di volontari, come richiesto da Guisgard...”
Salì Ammone dalla stiva.
“Mettimici dentro.” Fece l'omone.
“Bene.” Mormorò il Rosso.
“Dove siamo?” Chiese Chiò, guardando il paesaggio intorno a loro.
“Quasi a Licinia, immagino...” fissandolo Irko.
Un attimo dopo Guisgard tornò fra loro sul ponte.


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