![]() |
Il Falco dei Mari e la ricerca del perduto Re dei Fiori
Il Cappellano era decisamente la persona più enigmatica a bordo, celava sicuramente qualcosa, anche se non avrei saputo dire cosa.
Però, non so... Molte cose non quadravano... Per un attimo si voltò verso di me, e replicai lo sguardo con la medesima intensità. E poi andò via. Mi voltai sorridendo verso Hold. "Beh, io avrei intenzione di offrirmi volontaria per scendere, quindi se Icarius mi vorrà con lui, vi porterò volentieri quel dolce..." Sorrisi "Come si chiama?". |
Il sonno non fu ristoratore..quel sogno..non potevo crederci..non era premonitore..non sapevo cosa fare..sarebbe stato tremendo tornare in quel maniero..troppi ricordi..troppe cose che facevano male..ma poi lo avrebbero trovato già.
Mi alzai gironzolando nervosamente per la biblioteca...già la porta da dove entravo sul cortile. Uscii e salita sopra Cruz ritornai velocemente al maniero..il vestito rosso..si avevo lasciato dei vestiti laggiù..quelli presi per Icarius e quello rosso, speciale per quella notte giaceva nella sua camera, avrei potuto inventare quella scusa se mi avessero trovata..ma forse non vi era nessuno al maniero. Entrai dietro al giardino e raggiunta la porta ascoltai se udivo delle voci. |
Non volevo pensare a quello che aveva appena detto, ma non potevo non ammettere che fosse una possibilita`.
Dovevamo necessariamente tornare in citta`. "Possiamo dire che c'e` stato uno sbaglio e devi andre a controllare" proposi "Sei comunque tu quello delle scuse geniali" ridendo piano per sdrammatizzare e pensando a quello che avevo detto alla cattedrale. "Sono sempre stata del parere che esiste sempre una soluzione, se esiste anche un problema. Magari non cosi` facile da trovare, ma basta impegnarsi" avvicinandomi a lui e guardandolo negli occhi. |
Ma prima che Hold potesse rispondere a Clio, la ragazza udì sorgere un mormorio tra alcuni marinai rimasti sul ponte.
Come se approfittassero dell'assenza del Cappellano per parlare fra loro. “Siamo qui per via di quel sogno.” Disse Palos agli altri. “Già e questo mi preoccupa...” mormorò Pinto “... non si intraprende un viaggio quando è stato un fantasma a darti l'itinerario...” “Cosa vuoi saperne tu.” Fissandolo Rancesco. “Parli sempre a sproposito.” “Vuoi negare forse che è stata quell'apparizione ad indicare questo viaggio?” Fece Pinto. “Non sappiamo cose fosse...” a loro Palos “... fantasma o sogno...” |
Ascoltai incuriosita quelle voci.
Un fantasma? Oh, bella... Ero davvero sorpresa. Ma considerando le visioni a cui mi aveva abituato Damasgrada non potevo poi dire granché. Ma ero comunque stupita, e sempre più curiosa. Chissà cosa cercava il capitano in quella città. |
A bordo scoppiò il caos.
Vara iniziò a piangere e molti dei passeggeri furono colti da paura. Dacey invece, istintivamente, si coprì il viso col suo mantello. I contrabbandieri allora cominciarono a darsi da fare. I Corvi erano veloci ed in pochi minuti avrebbero annullato il vantaggio che il battello aveva su di loro. Un boccaporto si aprì all'improvviso ed apparve qualcuno. Era un uomo alto e robusto, dai capelli mossi e lunghi, il volto severo e gli occhi scuri ed impenetrabili. “Capitano, ci hanno avvistati...” disse uno dell'equipaggio al nuovo arrivato. “Prepariamoci ad accoglierli...” mormorò il capitano, senza tradire emozioni. Impugnò allora un'arma ed ordinò ai suoi di fare lo stesso. http://static.gamesradar.com/images/...615-470-75.jpg |
Altea tornò al castello, ma tutto sembrava tranquillo.
Forse Ozilon dormiva. Poi ad un tratto la gitana avvertì dei rumori. Provenivano dai sotterranei. |
“Già e noi dobbiamo trovare quella soluzione se ci preme la vita...” disse Elv a Gwen “... non possiamo tirare troppo la corda... o Gurenbarba scoprirà tutto...” scosse il capo e guardò dall'oblò “... e se prima ero solo io a rischiare, ora è diverso... ci sei anche tu... e non oso immaginare cosa potrebbero farti se scoprissero tutto...” restò a riflettere “... forse ho un'idea... la cena del capitano...”
|
"Che intendi?" dubbiosa a quelle parole di Elv "Che c'entra la cena del capitano?"
|
* Il panico si stava creando intorno a me ma io non potevo lasciarmi andare in preda allo sconforto.
Mi rifiutavo di credere che sarebbe finito tutto così, ancor prima di iniziare. Ad un tratto vidi il capitano della nave, fino ad allora per me non era stato altro che un'idea, colui che mi avrebbe portata verso il mio destino e quando si materializzò davanti a me, in carne ed ossa, non potei non esimermi dal guardarlo. Un po' mi ricordava mio padre, lo stesso fisico possente e quel portamento, dava l'idea che non si sarebbe fatto abbattere per nulla al mondo. Qualcosa dentro di me scattò, non mi sarei fatta prendere tanto facilmente. Frugai nella mia borsa, avevo preso uno dei pugnali nella bottega di mio padre, un armaiolo piuttosto conosciuto. Serrai il pugno sull'impugnatura intarsiata ed attesi, senza sapere esattamente cosa ma attesi, tesa come una corda di violino pronta allo scatto.* |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 13.53.40. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli