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Cercavo di concentrarmi sul paesaggio oltre il finestrino, il quale però non mi aiutava, conquell'aria cupa e scura perfino in pieno giorno.
Rivolsi una fugace occhiata a Kimsy, poi alzai appena le spalle. "Non sono certo indispensabili per stare insieme, legittime o illegittime che siano, poco importa..." Speravo che il tragitto si esaurisse in fretta e che arrivassimo subito, così da poter riabbracciare Elv; mi sentivo persa, spaesata e impaurita stando lontana da lui costretta con la forza. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Giusto...” disse Kimsy a Cassandra “... perfettamente d'accordo... non occorre certo un prete per rendere autentico l'amore fra un uomo ed una donna.” Con un ghigno. “Su, non essere spaventata... di me puoi fidarti... non voglio certo farvi del male...” fissandola enigmatica.
Intanto la carrozza proseguiva rapida verso la casa bianca. Ma ad un tratto accadde qualcosa. I cavalli nitrirono spaventati e la vettura iniziò a sbandare. |
Certo, come no...
Non mi ero fidata di lui fin dall'inizio e avevo avuto ragione. Fin da quando dovevamo confessarci e lui mi aveva chiesto della brughiera la cosa mi era sembrata sospetta ed era tutto fondato. Improvvisamente, i cavalli nitrirono e la carrozza iniziò a sbandare. "Che succede?" subito io, spaventata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Anche Kimsy, come Cassandra, fu scosso da ciò che stava accadendo, senza aver tempo di dire nulla.
La carrozza sbandò, fino a sbattere contro un albero, perdendo una ruota e capovolgendosi tra la vegetazione. Cassandra ed il falso chierico furono così sbattuti all'interno della vettura. |
"Elv, che succede?" affacciandomi dal finestrino, ma la carrozza continuò a sbandare, finché andò a sbattere contro un albero e noi venimmo sbattuti fra le pareti dell'abitacolo.
L'impatto fu violento e la carrozza si capovolse nella vegetazione. "Elv! Elv, stai bene?" urlai, a voce molto alta, pregando che il mio amore stesse bene, mentre cercavo un modo per uscire da lì dentro. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Finalmente la carrozza aveva smesso di sbandare. Ora era ferma, sebbene capovolta nel bel mezzo della vegetazione.
Cassandra chiamò più volte Elv, mentre la polvere ed il terreno erano ovunque. In quel momento la ragazza avvertì dolori vari, causati da tagli e lividi per l'impatto subito dalla carrozza. Tuttavia non era nulla di serio e poteva muoversi. Ad un tratto Cassandra sentì dei lamenti giungere dall'esterno della carrozza. |
A quelle parole di Astral, Lavaros puntò la sua arma contro la vegetazione da cui provenivano quei rumori.
“Stai in guardia, Astral...” disse lui “... chiunque sia o qualunque cosa sia è vicinissimo...” Ma tutto intorno a loro era divenuto silenzio. Un silenzio innaturale ed insopportabile. “Muoviamoci... non dobbiamo stare fermi... saremmo una preda troppo facile...” Lavaros. E cominciarono a camminare, senza sapere però dove andare. Continuarono per un po', senza che accadesse nulla. Ad un tratto udirono un forte rumore. “Sembra una carrozza...” mormorò Lavaros “... credo si sia schiantata contro un albero...” |
La nuvola di polvere non si era ancora dissipata e non riuscivo a vedere nulla.
Ma soprattutto, non sentivo nulla. Elv non mi aveva risposto e ciò mi faceva temere il peggio. Provai a muovermi e subito sentii dolori vari e sparsi in tutto il corpo, causati dall'impatto, ma il fatto che non avessi apparentemente nulla di rotto era un ottimo segno. Fu quando sentii dei lamenti fuori dalla carrozza che feci di tutto per uscire da lì. Finalmente ci riuscii, a fatica, è sempre a fatica cercai di camminare, tentando di scorgere Elv. "Elv, tesoro, dove sei?" con tono accorato "Rispondimi, ti prego! Stai bene?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Ca... Cassandra...” disse Elv con voce dolorante “... sono qui...” con un tono alterato dal dolore.
Era fra la vegetazione che si teneva stretta la gamba sinistra, lacerata da alcuni ramoscelli penetrati nella sua carne. |
Subito mi diressi nella direzione da cui proveniva la voce e mi si strinse il cuore sentendo la sua voce alterata dal dolore.
Lo vidi fra la vegetazione intento a tenere stretta la gamba sinistra, lacerata da alcuni ramoscelli. "Oh mio Dio, Elv..." soffiai, mentre lo raggiungevo e lo stringevo forte a me. Poi constatai il danno alla sua gamba. Come avremmo fatto con quei ramoscelli? Andavano tolti, non poteva certo restare in quelle condizioni! "Cos'è successo? Perché la carrozza ha sbandato?" gli chiesi, mentre gli accarezzavo il viso, preoccupata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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