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"Come sei bacchettona, Gwen." Disse sbuffando Oko. "E va bene, andiamo a sorbirci la cena con tutti gli altri." Facendole la linguaccia.
Si cambiarono e prepararono per la cena, lasciando la camera e raggiungendo il ristorante. Qui c'erano già tutti e Reg aveva preso posto al loro solito tavolo. A quello dei professori c'era anche Rotly, visibilmente tranquillo. |
Alzai gli occhi in su con un sorriso sornione, mentre ci avviavamo al ristorante.
Lì, vedemmo effettivamente Rotly presente, che mi sembrava stare piuttosto bene. Ero contenta, soprattutto perchè quello in cui lavoravamo era un sito importante, che non avrebbe funzionato allo stesso modo senza di lui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
C'erano tutti.
Anche Elv con gli altri professori, sempre a guidare il discorso col suo modo brillante di parlare, le sue teorie, la sua sagacia. Il tavolo di Gwen e dei suoi 2 amici era accanto a quello dei professori. "Il professor Rotly mi sembra stia proprio bene." Disse Reg. "Domani pare tornerà al campo." |
Il tavolo era occupato da tutti i professori, compreso Elv, che dominava sempre la discussione col suo carisma e la sua sagacia, tanto che spesso mi trovavo a sorridere divertita, ascoltandolo parlare.
Era come se ogni cosa che faceva assumesse un altro significato, solo perchè fatta da lui e ciò mi riportò alla nostra discussione in giardino. Guardai poi Reg. "Oh, menomale. Certamente i lavori procedono meglio, con lui presente" commentai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La cena continuava e Rotly sembrava di ottimo umore, mentre Don Nicola era come spesso accadeva, taciturno.
Il professore cominciò così a fare domande al suo tavolo, ma poi guardò ancque quello dei 3 studenti. "Su, ragazzi..." disse gioviale "... vediamo se siete preparati e degni di partecipare agli scavi..." divertito "... quando avvenne, in Europa, la grande migrazione indoeuropea dal centro Asia?" "Urca, cerchiamo di non fare figuracce, ragazze..." sottovoce Reg a Gwen e ad Oko. Lyann invece scosse la testa, come infastidita che Rotly avesse coinvolto anche i 3 studenti. |
Rotly sembrava avesse davvero riacquistato il buonumore ed ero davvero entusiasta per lui.
Iniziò poi una sorta di amichevole discussione culturale e l'anziano professore coinvolse perfino noi, con profondo disappunto di Lyann, della quale comunque non mi curai così tanto. Lanciai un'occhiata divertita a Reg, poi guardai di nuovo il professore. "Fra il 5000 ed il 3000 avanti Cristo" risposi prontamente, certa della correttezza della mia risposta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Facciamo anche il 2.000 avanti Cristo, signorina." Disse divertito Rotly a Gwen. "Però la risposta va bene." Sorridendole.
"Il caos riguarda anche fattezze e colori delle persone" intervenne ridendo Elv "ma pare che le rosse siano alquanto argute, sebbene un pò di animo ribelle." Fissando Gwen negli occhi. "Un tempo le rosse venivano credute pazze e di cattivo auspico." Ridendo acida Lyann. |
Sorrisi divertita a Rotly ed annuii, entusiasta dell'ottima figura.
Guardai poi Elv ed il mio sorriso divenne più consapevole, così come il mio sguardo nel suo si fece più intenso. Amavo ogni singola attenzione che mi dedicava, ne ero diventata praticamente dipendente, non potevo farne a meno. Lyann, ovviamente, si intromise, come al solito, sprecando l'ennesima occasione per tacere. "Solo perchè l'ignoranza porta alla superstizione, professoressa, non certo perchè chi lo diceva avesse ragione" con tono soave, sorridendo. "In realtà, i capelli rossi sono dovuti ad un errore genetico, probabile l'errore più imitato al mondo. Si direbbe che il professor Bell abbia ragione, nell'affermare che anche nei nostri colori vi è una manifestazione del caos. E quale migliore conferma di questa?" con tono ovvio ed un sopracciglio inarcato, mentre sorridevo furbescamente guardando Elv e attorcigliavo con disinvoltura i capelli con un dito, come a ricordare quella discussione avvenuta tra noi la sera prima. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lyann non replicò e prese un bicchiere di vino senza degnare Gwen di una risposta.
Elv invece continuava a guardare Gwen. "Un errore" disse lui "non credo. Il caos non ne fa mai, proprio perchè non ha scemi, quindi ogni cosa è arbitraria. E poi da ciò che si vede in giro le ragazze dai capelli rossi sono troppo intriganti per essere ritenute uno sbaglio." Fissando il dito di Gwen che ciocava con una ciocca rossa, facendo poi un occhiolino confidenziale alla giovane studentessa. |
Che odiosa...
Con le sue detestabili battutine inutili... Mi concentrai piuttosto su Elv, sul suo sguardo e le sue parole. Accennai un risolino divertito, infine, al suo occhiolino di intesa, esattamente quella che era nata fra noi. "A nome di tutte le rosse, non posso che ringraziarla" divertita "La veda in questo modo. Come un tentativo del caos di ribellarsi ad un ordine imposto e prestabilito di sfere ed eliche. Ed ecco che nasciamo noi" indicando me stessa ed i miei capelli. "Un po' di ribellione non fa mai male, dico bene?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"La ribellione" disse ridendo Elv a Gwen "è il mantra del caos. Quindi lei, signorina, è ambasciatrice delle rosse nel mondo? Bene a sapersi." Continuando a guardarla con quel suo modo di fare confidenziale ed intimo.
Poi Rotly riprese le sue domande e i camerieri servirono il dessert. "Bella figura, brava Gwen." Reg mostrandole il pollice. |
Accennai un risolino ed annuii ad Elv, catturata da quel modo di fare intimo e confidenziale, che creava quasi una sorta di bolla invio c'eravamo solo noi, benché fossimo in mezzo ad altra gente.
Poi venne servito il dessert, segno che eravamo giunti alla fine di un'altra cena e di un'altra giornata. "Grazie" dissi sorridendo a Reg. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Alla fine della cena arrivò il caffè e la serata al ristorante volgeva alla fine.
I professori allora si salutarono e poi ognuno andò nella propria camera. Solo Elv restò invece nella hall dell'albergo, seduto nell'angolo bar a bere. Reg augurò la buonanotte a Gwen e ad Oko e andò a dormire. "Saliamo anche noi?" Oko a Gwen. "Sono stanca... dormo in piedi..." |
La cena finì ed ognuno tornò in camera per la notte.
Tranne Elv, che rimase nella hall, all'angolo bar. Guardai Oko. "Oh, vai pure, io arrivo tra un po'" dissi alla collega, annuendo, col chiaro intento di raggiungere Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Oko guardò Gwen stupita.
"Gwen..." disse "... non sali? Che fai? Non hai sonno? Resti da sola? Non conosci nessuno qui." |
"Ho bisogno di prendere un po' d'aria, probabilmente uscirò in giardino. Tranquilla, non preoccuparti per me, vai pure. Davvero" con un sorriso rilassato per tranquillizzarla.
Volevo stare sola con Elv e non avrei apprezzato un'altra interruzione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Vabbè... come vuoi..." disse sbadigliando Oko "... ma non fare tardi, che domattina si lavora... buonanotte, Gwen." E salì in camera.
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"Sì, sì, non preoccuparti, mamma..." scherzai.
A quel punto, andata via la mia compagna di stanza, fui libera di raggiungere Elv. Sorrisi, mentre mi avvicinavo di soppiatto e lo osservavo. "Sembra uno di quei film in cui il protagonista, che beve in solitudine al bar di un hotel di lusso, è quasi sicuramente una spia e viene avvicinato dalla femme fatale di turno... Molto alla James Bond" dissi divertita, sedendomi accanto a lui. "Tranne per il dettaglio che io non rientro affatto nello stereotipo della femme fatale..." con tono sornione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv si voltò e vide Gwen.
Lei avvertì ancora quello sguardo scuro, impertinente, insistente e intimo su tutto il suo corpo. "I tuoi sanno" disse divertito il bel professore "che sei ancora svegli e frequenti i bar in piena notte?" Finendo il suo bicchiere. "Cosa ti offro?" Lui col tono confidenziale che ormai sempr più spesse le rivolgeva. "Una limonata? Una Coca?" Ridendo e facendole l'occhiolino. |
Si voltò verso di me ed ormai avevo fatto l'abitudine al suo modo profondo e intimo di guardarmi.
Accennai un risolino divertito. "Ritengo di essere già oltre la soglia del permesso di mamma e papà. Dopotutto, caro professore, hai promesso di fare la guardia e impedire che la gente si permetta una certa confidenza. Dunque che c'è da temere?" chiesi, con un sopracciglio inarcato, retoricamente, concedendomi anch'io la confidenza che lui si era preso con me. Ritenevo fossimo già ben oltre le formalità. "Che impertinenza" commentai poi, scuotendo la testa con un sorriso divertito. "Un Martini andrà bene" dissi poi, con tono sornione e soave. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Un martini..." disse Elv con un'intonazione della voce tra il divertito ed il malizioso, mentre il suo sguardo per l'ennesima volta accarezzava tutto il corpo di Gwen "... cosa direbbero mamma e papà se sapessero che il tuo professore ti fa bere alcolici a quest'ora?" Facendole l'occhiolino, per poi chiamare il cameriere per quel martini. "Come mai ancora sveglia?" Lui tornando a rivolgersi a lei. "Voglia di Martini?"
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Scossi la testa con un sorriso ironicamente rassegnato, al tono con cui ripeté le mie parole.
"Dobbiamo stare ancora a parlare dei miei genitori, o magari smetti di prendermi in giro?" dissi ridendo. "Diciamo che pensavo che qualcuno, stando qui da solo, avesse bisogno di una compagnia..." dissi, trillando, il capo piegato lateralmente. Poi, arrivò il mio Martini. "Professore, mi sa che dovrai fare un altro giro, o vuoi far rimanere il brindisi a metà?" alzando il bicchiere con un sorriso furbo, mentre il suo era ormai vuoto.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...03e44106b0.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui rise ed ordinò un altro drink.
"Bene..." disse quando il cameriere lo servì "... brindiamo?" A Gwen. "A cosa? Alle splendide rosse, regalo del caos e della natura? Ai segreti che nascondono? Ai forunati che li scopriranno?" Facendole l'occhiolino. "Cin cin, tsoro." Guardandola negli occhi, a lungo, intensamente, per poi bere. |
Prese un altro drink ed io ridacchiai al suo brindisi.
"Un po' a tutte quelle che hai detto" risposi, bevendo un sorso di Martini "Stasera voglio concedere a te di scegliere il brindisi" dissi divertita. "Cin cin" ripetei, ricambiando lo sguardo e prendendo un altro sorso dal bicchiere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Guardavo quell'individuo senza riuscire bene a scorgerlo completamente, senza riuscire a inquadrarlo.
Possibile? Eppure mi era facile di solito farmi una prima impressione. "Prego, si accomodi e mi racconti un po' del motivo della sua visita!" andandomi a sedere alla mia scrivania, continuando a osservarlo. |
Elv sorrise e sorseggiò il suo drink, fissando Gwen che beveva il suo Martini.
"Allora, dimmi..." disse "... quest'esperienza al campo scavi com'è? Trovato qualche spunto interessante?" Intanto Destresya era nel suo ufficio con quell'uomo misterioso. "Spero di non disturbarla, professoressa, vista l'ora." Lui a lei. "Tra poco immagino qui in facoltà resteranno solo i custodi." Con un vago sorriso. |
"Non è male, finora sta andando piuttosto bene" sorrisi rilassata "L'ambiente di lavoro è ottimo, fino a questo momento" aggiunsi, annuendo.
Non avere Lyann sarebbe stato meglio, ma questo dovetti tenerlo per me e tecnicamente non mi creava chissà quali grossi problemi, se non un irritante e costante fastidio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ne sono lieto." Disse lui a Gwen. "Ora però da bravo insegnante dovrei mandarti a letto, sai? E'passata Mezzanotte e domattina si lavora, no?" Facendole l'occhiolino ed avendo un tono vagamente malizioso.
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Cercai di mascherare il mio nervosismo perché non sarebbe stato utile.
"Sì ma non ha alcuna importanza, venga pure al punto, la prego!", cercando di essere più gentile possibile. |
Sorrisi al suo commento e finii il mio Martini, lasciando la coppa vuota sul bancone del bar.
Alle sue parole guardai l'orologio della hall e dovetti dargli ragione, anche se sarei volentieri rimasta, molto più a lungo. "Sì, probabilmente sarò stata già data per dispersa..." dissi divertita, poi mi alzai, mi avvicinai a lui e, con impertinente audacia forse, gli diedi un bacio sulla guancia, sfiorando appena il bel viso coperto dalla barba. "Buonanotte, professore..." mormorai sorridendo e guardandolo negli occhi neri, prima di allontanarmi per tornare in camera. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Lei è una donna molto bella, oltre che affascinante." Disse lui prendendo il suo pacchetto di sigarette. "Lei fuma?" Porgendolo a Destresya. "Dicevo... lei è bella e intelligente, dottoressa... quindi capirà che venire al punto è sempre una cosa vaga... io sono qui per ingaggiarla. Lei ha frainteso il nostro interesse. Non siamo collezionisti, neanche mercanti d'arte in nero, professoressa. Siamo studiosi." Fissandola.
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Elv vide le labbra della giovane studentessa avvicinarsi, poi sentì quel bacio sulla guancia e i rossi capelli di lei che sfioravano il suo viso.
"Oh, grazie." Disse guardando Gwen nei suoi occhi verdi. "A cosa devo questo dolce regalo? Le rosse sono così generose?" Divertito, ma sempre con quel tono confidenziale. |
Avevo nuovamente sentito forte il suo profumo, che sembrava volermi sedurre.
Sorrisi enigmaticamente alle sue parole, mentre ero ancora vicina a lui. "No, non credo... Solo coi professori, forse..." risposi, guardandolo con un sorriso furbo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ah, ecco..." disse sorridendo Elv a Gwen "... e dimmi... un regalo per tutti i professori?" Guardandola mentre lei era ancora accanto a lui.
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Accennai un sorriso, divertita e pensierosa, poi mi feci più seria e sollevai le sopracciglia.
"Si spieghi meglio, professore..." dissi allora, provocatoria, guardandolo senza riuscire a mascherare del tutto il divertimento. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv rise.
"Intendevo..." disse poi sarcastico a Gwen "... che forse lei concede bacetti a tutti i suoi professori, signorina Gwen?" Facendole l'occhiolino, come fosse un gioco. |
"Non fumo e non si può fumare qui dentro!" con un secco gesto di diniego della mano, visto che aveva persino avuto l'ardire di accendersi una sigaretta!
La faccenda mi piaceva sempre meno, e allusioni alla mia bellezza in un incontro di lavoro, non li trovavo mai professionali. Quindi evitai di commentare. "Benissimo, infatti siete qui per mostrarvi le credenziali del museo in cui porterete il manufatto nel caso dovessi trovarlo!" allungando una mano perchè mi porgesse i documenti e fissandolo negli occhi con aria decisa. |
"Il museo le sarà mostrato e potrà anche visitarlo, dottoressa." Disse lui a Destresya. "Vede, io lavoro per un importante scienziato e lui mi ha inviato presso di lei. Ma vedo non è affatto collaborativa." Aveva dei singolari occhi chiari, quasi grigi, con sfumature cromatiche che parevano mutare in base all'umore con cui Destresya lo guardava.
Non si poteva definire bello, ma sicuramente dotato di un fascino particolare. I suoi lineamenti non erano belli, ma armoniosi ed i suoi modi pacati e anche gentili, sebbene un che di misterioso lo avvolgeva. |
Feci un sorriso che nascondeva il mio nervosismo in quel momento.
"Signor Astian, se lei ha fatto anche solo una breve ricerca su internet su di me, sa come lavoro, sa quali sono le mie capacità e soprattutto i miei metodi.. dunque se viene qui senza documentazione, con telefonate anonime, mail anonime, invece di carta bollata e documenti ufficiali come può pretendere che io non abbia il sospetto che la cosa sia losca, non crede?" fissandolo negli occhi. "Io sono disposta a rischiare la vita per ogni reperto che mi impegno a trovare, e più di una volta ho dovuto combattere io stessa perchè non finisse in cattive mani, non sono un cacciatore di tesori su commissione che si può ingaggiare con una mail anonima, i vostri modi sono sospetti, mi convinca che mi sbaglio... questo incontro era per questo eppure non ho ancora visto nessuna documentazione, questa è un'università non una sala giochi!". |
Sorrisi in modo indecifrabile, quasi stessi soppesando la situazione.
Sentivo la testa leggera e forse, ciò che stavo per fare era una cavolata dettata dallo stato del momento, ma ripensai alla sera prima. "È probabile..." dissi, con un vago sorriso. Lanciai uno rapido sguardo intorno nella hall, vedendola quasi del tutto sgombra per l'ora tarda, poi guardai Elv. Avvicinai allora il mio viso al suo e lo baciai, tenendo il suo viso fra le mani. Sentii ancora più forte il suo profumo e provai una vera e propria esaltazione dentro, liberando quel desiderio che mi aveva animata fin dal primo istante, fin da quando i suoi occhi si erano poggiati su di me. Pur a malincuore, al pensiero di dovermi separare da quelle labbra di velluto, mi staccai appena da lui e sorrisi. "Questo no..." sussurrai, rispondendo alla sua domanda "Ancora buonanotte..." aggiunsi e detto ciò, salii in camera mia. Se prima era solo la testa ad essere leggera, per via dell'alcol, ora mi sentivo come su una nuvola. Mai avevo provato qualcosa di simile, come coi suoi occhi, il suo profumo e quelle labbra che avevo assaporato per brevi, ma intensi istanti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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