Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 23-01-2018 01.27.54

Il silenzio era totale, assoluto, rotto occasionalmente dalle gocce che cadevano nella vasca e dalla spugna che intingevo nell'acqua.
Ridacchiai ancora.
"Chissà, forse... Magari, se fosse il mio bellissimo capitano a chiedermelo..." risposi, piano, come per non turbare quel silenzio.

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Guisgard 23-01-2018 01.36.47

Elv si lasciava lavare e massaggiare da Gwen.
Sembrava rilassato, ma in realtà i suoi muscoli erano tutti tesi, mentre l'acqua ed il sapone scorrevano su di lui.
"Beh, allora ti chiederò sempre di farmi compagnia durante il mio bagno..." disse divertito, con tono eccitato.

Lady Gwen 23-01-2018 01.44.29

Scorrere la spugna su quei muscoli guizzanti e pronti a scattare sotto la sua pelle color ambra dava una sensazione eccitante e quasi corroborante.
Il modo in cui il suo corpo reagiva ad ogni mio piccolo tocco.
Sorrisi, mentre la sua voce incrinata dall'eccitazione mi dava dei caldi brividi.
"Bene, agli ordini capitano..." sussurrai dolcemente, mentre la mia mano lasciava andare la spugna e voltava il suo viso verso di me, permettendomi di baciarlo piano, con calda dolcezza e di stringerlo forte, cingendogli il collo con le braccia.

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Guisgard 23-01-2018 01.59.20

Elv si voltò e strinse Gwen, rispondendo a quel bacio che subito divenne ardente.
i stringevano nudi e bagnati in quella vasca profumata, mentre intorno a loro il vapore ricopriva tutto.
Più la baciava, più le sue mani scivolavano su di lei, lungo la schiena, i fianchi, le gambe.

Lady Gwen 23-01-2018 02.06.22

Quel bacio immediatamente si accese, divenne ardente e ci infiammò.
Si voltò verso di me e mi strinse, mentre il suo tocco in quell'acqua calda diventava ancora più avvolgente, ancora più morbido, raggiungendo ogni parte del mio corpo e accarezzandola con le sue mani affusolate ed elegantemente virili.
Quanto amavo le sue mani, che riuscivano a farmi sentire desiderata, bramata, voluta.
Stavolta, mi abbandonai io a lui, ai suoi baci, al suo desiderio, che era anche il mio.

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Guisgard 23-01-2018 02.14.57

Elv continuò a stringere Gwen, a toccarla, a baciarla.
Sulla bocca, sul collo, poi scendendo sul petto, fino ai suoi seni bagnati.
Baci che divennero giochi proibiti di labbra e di lingua su quei seni ora turgidi.
Lui continuava e continuava, provocandole un gran piacere al punto che quei seni cominciarono quasi a farle male tanto erano diventati sensibili.

Lady Gwen 23-01-2018 02.23.08

I suoi baci si spostarono ovunque, su di me.
Sul collo, sul petto, poi sui seni bagnati e imperlati d'acqua.
Un gioco di labbra e di lingua, in quell'atmosfera calda, profumata e vaporosa, che fece nascere in me quel piacere, quel godimento tanto agognato, talmente forte e intenso da sentire quasi dolore a quella parte così sensibile del mio corpo che lui stava assaporando.
Era come se l'acqua diventasse sempre più calda, sempre più bollente e non riuscivo a trovare giovamento a quelle vampate pur essendo immersa in quella vasca, mentre i miei sospiri diventavano gemiti.

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Guisgard 23-01-2018 02.47.06

Erano immersi in quella vasca, tra schiuma e vapore.
Faceva caldo.
Troppo caldo.
L'acqua scorreva ovunque sui loro corpi bagnati.
Elv non smetteva di assaporare i suoi seni.
Li stringeva con le mani e si spostava ora sull'uno, ora sull'altro, giocandoci con le labbra, la lingua, rendendoli turgidi, sensibili.
Nel farlo guardava Gwen negli occhi.
La guardava eccitato, folle, carico di desiderio.

Lady Gwen 23-01-2018 02.53.00

Eravamo un tutt'uno con l'acqua calda, la schiuma, il vapore e coi nostri corpi stretti l'uno contro l'altro.
Lui non smetteva mai di assaporare e accarezzare i miei seni,

Ma dopotutto, perché avrebbe dovuto?

e nel frattempo manteneva il suo sguardo scuro e folle di desiderio su di me, sul suo riflesso più chiaro, verde e limpido, ma bruciante della stessa bramosia.

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Guisgard 23-01-2018 02.55.00

Elv continuava e guardava Gwen eccitato.
"Ti voglio..." disse in un gemito sui suoi seni "... ora..." stringendo le sue mani.
Ma proprio in quel momento la nave sussultò.
Virò poi violentemente, come se non seguisse nessuna rotta.
Tutto nella stanza si rovesciò, cadendo a terra.


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