Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 16-09-2019 02.13.12

Le mie mani erano praticamente gelide in confronto alle sue, più calde e rassicuranti.
Infatti, non lo interruppi minimamente, non ne avevo proprio intenzione.
Era un gesto premuroso, dolce, solo per me e questo, in un certo senso, mi fece sentire speciale, importante.
Annuii incerta.
"Un po'..." mormorai, la mia voce che usciva in un pigolio sommesso nel torpore della camera e lui mi osservava con un sorriso rassicurante.
Un sorriso bellissimo che per la prima volta faceva mostra di sè sul suo bel viso e mi piaceva ancora di più.
Era un sorriso morbido, intimo, che nulla aveva a che fare col suo solito sorriso sornione, ma mi piaceva comunque da impazzire.

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Guisgard 16-09-2019 02.34.45

Elv sorrise ancora, continuando a stronfinare le mani di Gwen nelle sue.
"Se vuoi" disse "posso restare a farti compagnia, fino a che non ti sarai riaddormentata..." fissandola.

Lady Gwen 16-09-2019 02.42.43

Quella proposta suonò come terrificante e bellissima al contempo e benedissi la penombra ad oscurare il mio rossore.
Allora annuii e, allontanando le mani dalle sue a malincuore, chiusi la porta della stanza, per poi tornare sotto le coperte, con movimenti quasi cauti, come se temessi di inciampare fuori da quello che a tutti gli effetti dava l'idea di essere un sogno, un bellissimo sogno, di sicuro più bello del precedente.
Il cuore continuava a battermi all'impazzata, come volesse uscirmi dal petto e mi sentivo tremendamente strana in quel momento.

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Guisgard 16-09-2019 14.49.34

Gwen chiuse la porta e si infilò sotto le coperte, mentre Elv si sedette accanto al letto, restando a fissarla.
"Da piccolo" disse "la notte inizialmente mi faceva paura, come un pò a tutti i bambini... poi, una notte in cui la paura mi prendeva più del solito... allora cominciai a guardare fuori dalla finestra, verso il cielo stellato... non mi ero mai accorto di quante stelle ci fossero nel cielo... cominciai a contare e pian piano mi addornentai..." voltandosi verso la finestra "... il giorno dopo non avevo più paura..." tornando a fissare la ragazza, per poi sorriderle.

Altea 16-09-2019 14.54.34

Lo vidi fermo, immaginai i suoi occhi che mi osservavano. Si avvicinò e con un gesto repentino e forte strappo un lembo della tunica. Mi bendo', non potevo vedere nulla, solo la luce molto flebile della lampada. "Ora si.. Ovvero?" a voce bassa.."Oh, voglio sfidarti a togliere la tunica" cercando con le mani il suo corpo.

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Lady Gwen 16-09-2019 15.18.00

Si sedette accanto a me, guardandomi ed iniziando a parlare.
La sua voce era calma, rassicurante, come il suo sorriso.
"Se aveste avuto il mio incubo, non vi ispirerebbe guardare fuori dalla finestra, credetemi..." ribattei io con sarcasmo.
Ancora quel maledetto sogno mi provocava brividi freddi e cercavo di non pensarci.

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Guisgard 16-09-2019 22.03.12

Altea era bendata, senza poter vedere più nulla nella camera, se non il vago pallore della lampada.
Senti allora il viandante spogliarsi.
Poteva sentire i suoi umili abiti che finivano a terra o su una delle ricche poltrone di broccato.
Allora l'uomo le si avvicinò ancor più, in modo che lei potesse toccarlo.

Guisgard 16-09-2019 22.03.22

Elv sorrise.
"Vorrei quasi chiederti di questo terrificante incubo" disse a Gwen "ma non vorrei rievocarti scene cruente, mia cara." Facendole l'occhiolino.

Guisgard 16-09-2019 22.03.30

Destresya indossò una leggerissima vestaglia ed uscì dalla sua camera, seguendo così la melodia che nel cuore della notte intonava ta le antiche pareti di quel palazzo.
Giunse così alle scale e scese queste raggiunse il grande salone al pianterreno, dove qualcuno suonava l'organo.
Era il suo padrone che intonava quella melodia.

Lady Gwen 16-09-2019 22.05.18

Lo guardai con sguardo serafico.
"Potreste evitare di prendermi in giro in questo momento..." dissi candidamente.
Poi, alla fine, decisi di raccontargli il sogno.

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