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Citazione:
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Vi ringrazio, messere!
Ho piacere che le mie discussioni incontrino il vostro interesse e favore :smile: Questi temi sono a me molto cari e trovo che siano ancora oggi attualissimi. Del resto gli uomini di ogni tempo hanno sempre dovuto affrontare le medesime difficoltà. |
Topic molto ben fatto, che ho letto con grande interesse.
Personalmente ho sempre considerato l'eroe colui che percepisce dentro di sé l'esistenza di qualcosa di superiore a ciò che può esserci descritto dall'esperienza sensibile, e che è disposto a sacrificarsi per esso. Si parli di un Ideale, di Dio, dell'amore per la donna amata nella misura in cui esso trascende i sensi per tradursi in un'esperienza mistica. Indubbiamente tutti gli esempi che avete riportato nei vostri precedenti interventi celebrano Eroi che, pur appartenenti a diverse epoche e culture, hanno questo comune denominatore: la ferma convinzione che vivere la propria vita al servizio di qualcosa in cui si crede non sia uno spreco, ma possa al contrario nobilitarci. |
Voi!
Sì, Guisgard! Voi.. senza alcuna falsa retorica... siete... in questo momento... l'eroe di questa Camelot! Grazie, per tutto quello che fate... e per tutto il tempo che vi dedicate! Sinceramente... Sir Morris:smile::smile::smile::smile::smile::smile::s mile::smile: |
Siete troppo generoso con me, sir Morris...
La vita mi ha insegnato che nessuno è mai davvero indispensabile (tranne in amore)... Camelot esiste da ben prima dell'arrivo di Guisgard ed esisterà anche quando lui non ci sarà più... :smile: Quando giunsi in questo reame era imbevuto di sogni, valori ed ideali, mentre voi eravate già un alto modello di cavalleria. Molte cose ho appreso da voi, amico mio, e come disse Qualcuno "l'allievo non sarà mai più grande del suo maestro"... ;) |
Ringrazio immensamente Sir Guiscard per avermi segnalato questa discussione (ergo, prendetevela con lui :D)
Da dove comincio?? Ah, si Lancillotto/Teseo.. Dunque, premettendo che parlo a braccio conoscendo bene entrambi (se dico strafalcioni filologici segnalatemelo, per favore), inizierò facendo delle considerazioni. E' un accostamento che mai, mai e lo ripeto mai mi sarebbe venuto in mente. :neutral_doh: (Sebbene appena abbia riletto la storia di Tristano mi si sia accesa la lampadina con su scritto "Teseo" in mezzo alla testa.) Sarà tutta colpa della passione, amo Lancillotto e non so essere obbiettiva. :o (ci sarà un motivo se studio storia antica e non filologia romanza!) Se ho ben capito il vostro ragionamento la fama e la gloria sono l'unica cosa che conta per Teseo, mentre per Lancillotto è l'amore di Ginevra. Citazione:
non è piuttosto che essi sono due Eroi simbolo rispettivamente dell'eroe greco e dell'eroe cortese? Se si fossero messi a confronto Achille e Tristano solo (e sottolineo solo perchè non vedo cos'altro potrebbero avere in comune!) per questo argomento il risultato sarebbe diverso? O si giungerebbe alla medesima conclusione: la glioria occupa ogni interesse di Achille, e l'amore quello di Tristano? (su Tristano sono ignorante, lo prendo a prestito come speculare di Lancillotto, solo in quanto amante cortese) ... intanto i miei pensieri si dirigono all'eroe liberatore,Orfeo ed Euridice, il cavaliere della carretta... ma ci vorrà una riflessione più approfondita o rischierei di mostrarvi i miei vaneggiamenti come un'ingarbugliata matassa.. :D Benedetto sia questo luogo che stimola così tanto il mio intelletto.. :smile_wub: |
Citazione:
Milady, l'accostamento Teseo/Lancillotto viene qui fatto perchè entrambi (uno per il mondo classico, l'altro per quello cavalleresco e cortese) rappresentano il prototipo dell'eroe liberatore. Come voi giustamente avete osservato, vi sono altre figure, come Orfeo, ma anche Perseo, per il mondo antico e Tristano (che libera Isotta rapita con l'inganno da un suo antico spasimante) e Orlando per quello cavalleresco e gli esempi possono aumentare tranquillamente. Allora perchè proprio Teseo/Lancillotto? Diciamo che la scelta può avere diverse risposte: filologica, concettuale, filosofica, letteraria, romantica ecc. Teseo, per chi ama la mitologia antica, è un po' il modello ed il simbolo dell'eroe per eccellenza. Egli ama l'avventura nel senso più vivo e moderno del termine, compie tantissime imprese e vive un'infinità di amori che hanno dato materia a poeti, pittori e scultori. Più di Perseo, di Bellerofonte, di Giasone e molti altri (mossi da motivi politici o religiosi), Teseo vive liberamente il suo ruolo di eroe. Egli è più figure insieme: uccisore di mostri, civilizzatore, fondatore e questo lo rende quasi una figura unica, paragonabile solo, con chiare differenze, a Cadmo o ad Eracle. E Lancillotto, il più grande cavaliere di tutti i tempi, è sicuramente il suo equivalente in chiave cavalleresca, visto che, in ottica diversa, incarna l'eroe totale. E l'unica differenza tra i due sta proprio nella spinta che hanno verso le loro leggendarie imprese: Teseo per la gloria (concetto da intendere tutto pagano) e Lancillotto per amore (di Ginevra). Per comprendere bene l'intera vita di Lancillotto, basta tenere a mente cosa lo spinge a gesta sempre più grandi, al limite delle umane possibilità: non la gloria, l'onore o la fama, ma solo il desiderio di dedicare alla sua amata Ginevra imprese uniche, straordinarie, degne del suo immenso amore per lei. |
Vi ringrazio immensamente, nobile cavaliere, per questa spiegazione. Mi avete dato da pensare, ed è un dono molto prezioso per me. :smile:
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