Camelot, la patria della cavalleria

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Hastatus77 14-09-2010 21.15.44

La ballata ed il quesito sono veramente interessanti.
Complimenti sir Luxor :smile_clap:

Citazione:

Originalmente inviato da lady rainbow (Messaggio 20460)
mmmmm...però non sono d'accordo nel dire che noi siamo pedine..esiste un'entità superiore ma credo che all'uomo vengano posti più bivi...e che sia l'uomo a condizionare il proprio destino..altrimenti non vi sarebbe proprio la libertà di scegliere..non credete?

Sono in un momento in cui non so se esiste un'entità superiore... diciamo che la mano sul fuoco non ce la metterei. :p

Citazione:

Originalmente inviato da Luxor (Messaggio 20461)
Sì è vero che esistono dei bivi a cui l'uomo o meglio l'essere umano è indirizzato a compiere una scelta (altrimente non esisterebbe il libero arbitrio) ma molto spesso le scelte sono condizionate da forze esterne e quindi sovraumane.

Concordo di più con questa affermazione... anche se non saprei ben definire queste forze esterne... (forse a volte si chiama sfortuna, altre volte fortuna... ecc... ecc...) :neutral_think: :silenced:

Citazione:

Originalmente inviato da lady_Empi (Messaggio 20475)
Ma dove sono le nevi dell'altr'anno?....

Si sono sciolte e si sono fatte acqua per la terra che dentro di se custodiva un seme che è morto, solo, al buio... per poi rinascere e dare vita ad un germoglio...

Condivido la sottile nostalgia che vi ha portato a cercare questi versi sir Luxor e molte volte mi sono posta la stessa domanda, riferita alla Camelot passata, ma non solo... riferita alla vita stessa...

Non ho avuto il piacere di conoscere la vecchia Camelot, ma ho avuto il piacere, l'onore (e per questo ringrazio KingArthur) e la voglia di far crescere questa Camelot... spero che questa nuova Camelot piaccia... spero che questa Camelot cresca ed arrivi a splendere... ma per questo c'è bisogno di tutti voi e di altri come voi. ;)

lady_Empi 14-09-2010 21.30.29

Citazione:

Originalmente inviato da Hastatus77 (Messaggio 20480)
Non ho avuto il piacere di conoscere la vecchia Camelot, ma ho avuto il piacere, l'onore (e per questo ringrazio KingArthur) e la voglia di far crescere questa Camelot... spero che questa nuova Camelot piaccia... spero che questa Camelot cresca ed arrivi a splendere... ma per questo c'è bisogno di tutti voi e di altri come voi. ;)

Sir Hastatus,
di quel piacere, di quell'onore e di quella voglia non posso che esservi immensamente grata...
Voi eravate qui, a costruire queste mura mentre io guardavo le ceneri dei miei sogni che credevo ormai spente per sempre.
Voi avete buttato legna sul fuoco che dimora nel cuore del nostro Re e avete vegliato affinchè quel fuoco non si spegnesse, mentre io sapevo solo perdermi nei miei ricordi.

Ma Camelot sceglie i suoi abitanti e ha scelto Voi e tutti noi, perchè Camelot non è un luogo, è un insieme di anime e...credetemi....questo luogo è già splendente!!!

}{

KingArthur 15-09-2010 02.31.47

Alta rocca a custodia dell'armonia degli antichi valori cortesi, questa fu l'antica e gloriosa community di Camelot. Se mi domandano cos'è cambiato oggi, rispondo nulla, sono sempre accompagnato da vecchi e nuovi amici uniti dalla stessa passione e voglia di costruire un sogno comune. Vi ringrazio di cuore.

Sibilla 15-09-2010 10.15.33

Citazione:

E credo di essere giunta alla conclusione che in ogni passo, in ogni attimo vissuto vi sia un senso e quel filo che collega ogni esperienza è ciò che ci rende le persone che siamo.

Nulla accade per caso ma ciò che rende la vita affascinante è che il tessuto generato da quei fili è possibile ammirarlo solo quando è compiuto.

Quando guardo dietro di me vedo un ricamo delizioso....certo vi sono colori un po' sbiaditi, fili annodati male e punti mancanti... ma il tutto ha un'armonia particolare, che rende quel ricamo speciale...perchè mio!

E quanto desiderio di ricamare ancora!!!

}{
Quanto è vero milady... deve essere un ricamo bellissimo il vostro visto che ha generato la persona meravigliosa che voi siete... :18015:

lady_Empi 15-09-2010 13.57.54

Citazione:

Originalmente inviato da Sibilla (Messaggio 20522)
Quanto è vero milady... deve essere un ricamo bellissimo il vostro visto che ha generato la persona meravigliosa che voi siete... :18015:

Siete dolce lady Sibilla e vi ringrazio,

vediamo negli altri ciò che dimora nel nostro cuore e se vedete bellezza nel cuore altrui è perchè il vostro ne è altrettanto pieno.

Guisgard 16-09-2010 20.23.27

Sir Luxor, mi complimento con voi per la delicatezza del vostro pensiero e della sensibilità che mostrate.
Cavaliere, la malinconia per il tempo trascorso è una dolce illussione in cui spesso amiamo cullarci, quando la tristezza e la solitudine ci prendono.
Io credo che la vita abbia tante stagioni ed in ognuna è possibile coglierne i frutti.
Quanto alla vecchia Camelot io non ho avuto il piacere di conoscerla.
Posso dire cosa è oggi il nostro reame e sicuramente le virtù dei suoi abitanti non sono affatto doti comuni.
E questo rende Camelot un luogo splendido, degno di chi ne anima le discussioni e ne nobilita l'essenza :smile:

Luxor 19-09-2010 15.28.27

Sono contento che vi sia piaciuta l'idea di citare questo poeta dame e messeri,è un piacere discorrere con voi di ciò :)

Luxor 19-09-2010 16.19.31

Citazione:

Originalmente inviato da Hastatus77 (Messaggio 20480)

Concordo di più con questa affermazione... anche se non saprei ben definire queste forze esterne... (forse a volte si chiama sfortuna, altre volte fortuna... ecc... ecc...) :neutral_think: :silenced:


Su questo sono d'accordissimo ed infatti scrittori medioevali,come Dante e Boccaccio,e rinascimentali,come Machiavelli,parlano proprio di "Fortuna" intesa come forza che governa l'agire umano. Dante,nella sua Commedia,definisce la fortuna come ministra da Dio preposta alla cura delle sorti umane,respingendo la visione che ne avevano gli antichi come di una divinità capricciosa che agisce in base alle leggi della casaulità. Dante confuta questa teoria e l'associa alla Provvidenza,il cui operato,se non meno oscuro,appare dettato da un pià alto ordine cosmico,dal volere di Dio.

Divina Commedia - Inferno - Canto VII (versi 67 -96) [tratto da Wikipedia]

"Maestro mio", diss'io, "or mi dì anche:
questa fortuna di che tu mi tocche,
che è, che i ben del mondo ha sì tra branche?". 69

E quelli a me: "Oh creature sciocche,
quanta ignoranza è quella che v'offende!
Or vo' che tu mia sentenza ne 'mbocche. 72

Colui lo cui saver tutto trascende,
fece li cieli e diè lor chi conduce
sì, ch'ogne parte ad ogne parte splende, 75

distribuendo igualmente la luce.
Similemente a li splendor mondani
ordinò general ministra e duce 78

che permutasse a tempo li ben vani
di gente in gente e d'uno in altro sangue,
oltre la difension d'i senni umani; 81

per ch'una gente impera e l'altra langue,
seguendo lo giudicio di costei,
che è occulto come in erba l'angue. 84

Vostro saver non ha contasto a lei:
questa provede, giudica, e persegue
suo regno come il loro li altri dèi. 87

Le sue permutazion non hanno triegue:
necessità la fa esser veloce;
sì spesso vien chi vicenda consegue. 90

Quest'è colei ch'è tanto posta in croce
pur da color che le dovrien dar lode,
dandole biasmo a torto e mala voce;
93

ma ella s'è beata e ciò non ode:
con l'altre prime creature lieta
volve sua spera e beata si gode.
96

Dante qui afferma proprio il concetto di Fortuna : la Fortuna agisce senza che gli uomini possano ostacolare o impedire o mutare la sua azione,e senza neppure poterla prevedere.

Boccaccio,invece,fa della fortuna,insieme all'amore,una forza che muove il mondo del Decameron (sua opera principale). Ritorna la concezione antica della fortuna vista come una forza capricciosa e imprevedibile. Ma qui siamo in un contesto mercantile (la vita dei mercanti è sottoposta continuamente all'imprevisto,che può favorire un'iniziativa o portarla al fallimento) per cui Boccaccio l'interpreta come un complesso accidentale di forze,non più regolato da una volontà superiore. Nasce quindi l'idea "laica" della Fortuna,senza dimenticare o accantonare la figura di Dio. E' il risultato dell'insieme di forze e di agenti (naturali e sociali) e può essere avversa o favorevole,può contrastare o assecondare l'agire umano.

Lo stesso concetto di Fortuna boccaccesca viene ripresa da Machiavelli,ma siamo in età rinascimentale,per cui l'autore eredita la convinzione che l'uomo può fronteggiare vittoriosamente la fortuna. Egli ritiene che essa sia arbitra solo della metà delle cose umane,e lasci regolare l'altra metà agli uomini. Inoltre vi sono per Machiavelli vari modi in cui l'uomo può contrapporsi con felice esito alla fortuna. Può costituire "l'occasione" del suo agire,la "materia" su cui egli può imprimere la "forma" da lui voluta. (fonte : Dal testo alla storia Dalla storia al testo vol. B edizione verde) Ma l'occasione può anche essere una condizione negativa,che serve di stimolo ad una virtù eccezionale.

Guicciardini invece scrive della Fortuna nella sua opera "I Ricordi" :
"Chi considera bene,non può negare che nelle cose umane la fortuna ha grandissima potestà,perchè si vede che a ognora ricevono grandissimi moti da accidenti fortuiti,e che non è in potestà degli uomini nè a prevedergli nè a schifargli : e benchè lo accorgimento e sollicitudine degli uomini possa moderare molte cose,nondimeno sola non basta,ma gli bisogna ancora la buona fortuna." (fonte : op. cit. supra)

Guicciardini insomma attribuisce alla Fortuna una grandissima potestà,ovvero il peso maggiore e decisivo nel determinare l'esito degli eventi. Si spezza il legame con Machiavelli,che riteneva l'uomo capace di fronteggire la fortuna,a favore di una concezione della realtà come campo degli "accidenti fortuiti",dell'imprevisto e del casuale,che l'uomo difficilmente riesce a fronteggiare. (fonte : op. cit. supra)

Luxor 19-09-2010 16.24.26

Citazione:

Originalmente inviato da KingArthur (Messaggio 20489)
Alta rocca a custodia dell'armonia degli antichi valori cortesi, questa fu l'antica e gloriosa community di Camelot. Se mi domandano cos'è cambiato oggi, rispondo nulla, sono sempre accompagnato da vecchi e nuovi amici uniti dalla stessa passione e voglia di costruire un sogno comune. Vi ringrazio di cuore.

E sapete che questo ci rincuora Sire e siamo pronti a riportare Camelot in auge. Mi permetto di riporta una poesia scritta da Sir Whirlwind (Pirro Cecco da Franosfe) cavaliere di Camelot.

Vittoria di Camelot

Se pur distrutta hai la mia forte torre,
macerie torre è pur la tua frantuma;
gli occhi devi su polve e terra porre,
cieco nemico d'arsa bava spuma !
Pestando di ginocchia vai il mio suolo
porfida roccia, ch'arborea perenne,
scolpita e rasa nel rosso suo duolo,
piu' forte il manier sana qual pria venne;

sì prigion della tua spada bugiarda
son cripte ov'essa assieda scura e offesa.
Vittoriosa dipana la coccarda

al fiero vento che morde la rocca,
per gloria rinata in fedelta' illesa :
mai tacita avra' a se' contraria scocca !





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Hastatus77 20-09-2010 18.25.43

Complimenti per la ricerca sulla fortuna. :smile_clap:


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