Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Medioevo (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=31)
-   -   Storia La società di Antico Regime (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1774)

Chantal 23-08-2011 08.52.56

Taliesin,credo di aver colto nel vostro interrogativo la vena del gusto degli aristocratici della corte di Marie di France a far,comunque,persistere,come dire..quella superiorità di classe,esaltata dalla Rinascenza che si rifletteva in tutte le arti dell'eopca a dispetto di quel mondo feudale che non voleva rompere le barriere che avviluppavano i castelli ed i monasteri.
E' pur vero,come afferma Guisgard,che Chretien si fece portavoce di una denucia della corruzione del suo tempo,egli,infatti,descrive oltre all'amor cortese anche la contemporaneità degli eventi in cui i suoi personaggi si muovevano,ma,sembra di ricordare che lo stesso poeta distinguesse bene tra la classe aristocratica di appartenza dei cavalieri e quella,"inferiore" a suo dire,dei contadini o dei villani,rifacendosi ai primi come modello di bellezza ed ai secondi come bruttezza,proprio per l'appartenenza di questi ultimi ad un rango inferiore.
Il mio pensiero è che comunque,sebbene a tratti si possa scorgere un senso di pietà verso le condizioni in cui versavano i deboli e gli oppressi,Chretien non volesse certo abbandonare la sua altera condizione di superiorità in nome di quella coltura alla quale lui e i suoi simili erano avvezzi.(E dico cultura,conoscenza,non agiatezza).
E' questo ciò che volevate intendere?

Chantal 23-08-2011 09.38.00

Perdonatemi,messere,facevo riferimento a questo vostro intervento:

Citazione:

Originalmente inviato da Taliesin (Messaggio 36072)
Molto...molto interessante Messere Guisgard.
Ma, ditemi: secondo voi Cretien de Troyes, potrebbe alludere in più occasioni, specialmente in "Ivano" ed in "Lancillotto: il Cavaliere della Carretta", alla propria condizione di sfruttamento, ovvero a quella inevitabile dipendenza che molti poeti e cantori, avevano in eterno nei confronti dei loro mecenati ed a loro vezzi, come la spietata calcolatrice Marie de France?.
Grazie per la cordiale vostra impressione a tal proposito, so che userete intelletto, Cavaliere....

Taliesin, il bardo


Taliesin 23-08-2011 13.45.41

Si Lady Chantal...
il vostro acume e la vostra sensibilità hanno colto il significato delle mie parole che spesso, sparacchiando a caso tra i meandri diroccati della mia memoria, appaiono alquanto confusionarie, nebulose ed incomplete. Per fortuna esistono persone con il lume non solo della ragione, ma cnhe del sentimento come voi...grazie per il vostro intervento in proposito.

Taliesin, il bardo

Chantal 23-08-2011 15.50.22

Devo deludervi,Taliesin.
Il mio intelletto è svaporato tutto insieme ad un sogno.
Ora ciò che mi governa è follia.
(Ma grazie di tanta bontà disseminata per Chantal)

Guisgard 24-08-2011 13.36.02

In realtà, amici miei, il ruolo dell'intellettuale di corte è sempre stato legato al "regime" che lo proteggeva e dove per forza di cose cantare i valori del suo mecenate.
Ricordate che il Tasso fece discendere la casa D'Este di Ferrara da Rinaldo, l'eroe della Gerusalemme Liberata.
E queste cosa, anche oggi che la Società di Antico Regime è caduta, accadono puntualmente tra i potenti e vari "artisti" a loro asserviti :smile:

Taliesin 24-08-2011 13.44.47

Messere Guisgard,
credo xhe con l'accostamento dell'opera del Tasso, abbiate come sempre esposto in maniera esaustiva l'argomento; grazie per il vostro intelletto, cavaliere...

Guisgard 24-08-2011 13.59.59

Vi ringrazio, mio buon bardo :smile:
Il Tasso, come voi ben dite, è un esempio calzante e molti altri se ne potrebbero fare.
I tempi cambiano, ma le cose che muovono i voleri e le ambizioni degli uomini sono sempre le stesse.
Indipendentemente se il governo che animano è di vecchio o nuovo regime :smile_lol:

Guisgard 24-08-2011 20.17.43

Citazione:

Originalmente inviato da Taliesin (Messaggio 36001)
Grazie Messere per avere toccato le corde di argomenti sempre più impervi e sconosciuti all'Ufficialità della Storia, siete voi, a buona ragione, il vero Cavaliere dell'Intelletto, e non colui che invece conobbi molto bene nella primavera del 1260 quando, mise sotto assedio la mia contea....ma questa è certamente un'altra storia e se vorrete presto potrò narrarvela, tanto per confermare il vostro acum e e la vostra lealtà in materia Storica....

Vi ringrazio ancora, mio buon cantore, per queste vostre parole nei miei confronti :smile:
Ma ora sono curioso: quando vorrete allora vi attenderò nel mio palazzo per udire dalle vostre note la storia di cui accennate sopra :smile_lol:


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 03.24.36.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License