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Taliesin,credo di aver colto nel vostro interrogativo la vena del gusto degli aristocratici della corte di Marie di France a far,comunque,persistere,come dire..quella superiorità di classe,esaltata dalla Rinascenza che si rifletteva in tutte le arti dell'eopca a dispetto di quel mondo feudale che non voleva rompere le barriere che avviluppavano i castelli ed i monasteri.
E' pur vero,come afferma Guisgard,che Chretien si fece portavoce di una denucia della corruzione del suo tempo,egli,infatti,descrive oltre all'amor cortese anche la contemporaneità degli eventi in cui i suoi personaggi si muovevano,ma,sembra di ricordare che lo stesso poeta distinguesse bene tra la classe aristocratica di appartenza dei cavalieri e quella,"inferiore" a suo dire,dei contadini o dei villani,rifacendosi ai primi come modello di bellezza ed ai secondi come bruttezza,proprio per l'appartenenza di questi ultimi ad un rango inferiore. Il mio pensiero è che comunque,sebbene a tratti si possa scorgere un senso di pietà verso le condizioni in cui versavano i deboli e gli oppressi,Chretien non volesse certo abbandonare la sua altera condizione di superiorità in nome di quella coltura alla quale lui e i suoi simili erano avvezzi.(E dico cultura,conoscenza,non agiatezza). E' questo ciò che volevate intendere? |
Perdonatemi,messere,facevo riferimento a questo vostro intervento:
Citazione:
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Si Lady Chantal...
il vostro acume e la vostra sensibilità hanno colto il significato delle mie parole che spesso, sparacchiando a caso tra i meandri diroccati della mia memoria, appaiono alquanto confusionarie, nebulose ed incomplete. Per fortuna esistono persone con il lume non solo della ragione, ma cnhe del sentimento come voi...grazie per il vostro intervento in proposito. Taliesin, il bardo |
Devo deludervi,Taliesin.
Il mio intelletto è svaporato tutto insieme ad un sogno. Ora ciò che mi governa è follia. (Ma grazie di tanta bontà disseminata per Chantal) |
In realtà, amici miei, il ruolo dell'intellettuale di corte è sempre stato legato al "regime" che lo proteggeva e dove per forza di cose cantare i valori del suo mecenate.
Ricordate che il Tasso fece discendere la casa D'Este di Ferrara da Rinaldo, l'eroe della Gerusalemme Liberata. E queste cosa, anche oggi che la Società di Antico Regime è caduta, accadono puntualmente tra i potenti e vari "artisti" a loro asserviti :smile: |
Messere Guisgard,
credo xhe con l'accostamento dell'opera del Tasso, abbiate come sempre esposto in maniera esaustiva l'argomento; grazie per il vostro intelletto, cavaliere... |
Vi ringrazio, mio buon bardo :smile:
Il Tasso, come voi ben dite, è un esempio calzante e molti altri se ne potrebbero fare. I tempi cambiano, ma le cose che muovono i voleri e le ambizioni degli uomini sono sempre le stesse. Indipendentemente se il governo che animano è di vecchio o nuovo regime :smile_lol: |
Citazione:
Ma ora sono curioso: quando vorrete allora vi attenderò nel mio palazzo per udire dalle vostre note la storia di cui accennate sopra :smile_lol: |
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