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ALLA MORTE
Mi struggo tra i tuoi lamenti Perduto et forte agonizzante; Me vesto de’ tuoi ornamenti Ch’ or t’ aggio a me avante: Et or son l’ oculi miei attenti Ch’ eo t’ aggolgo all’ istante, E li Dèi saran assai clementi Ch’ Eurialo non perì tremante. Vi saran vini e boni dolciumi Accant’ a ‘l mio corpo spento, E li pianti scorrerann’ a fiumi Et eo non avrò niun commento: Rifulgerò tra li tuoi scuri lumi Che l’ agognarti io non mento |
CH’ IL COR A L’ OMO E’ DIFETTO
Ch’ il cor a l’ omo è difetto, Esto or dico eo certamente! Solamente è lo mio concetto Ma l’ affermo sì fortemente: Da mestizia sempr’ è diletto Ch’ intelletto fa incosciente, Che pone a l’ hom cupo tetto Ove poscia sarà sol morente, Et straziato ch’ aita implora, Qual Troian a la lama Achea Ove sol dolenza poi dimora; Ma vince ch’ in se già sapea E l’ oculi belli sempr’ ignora, Pur se un pianto ‘n cor tenea. |
SOLITUDINE
Non ho più compagnia D’ un albero nel Sahara, Di un poeta in birreria, D’ un ch’ è in una bara. Solo come una poesia Dal vivere resa amara, Com’ un povero gatto, Com’ un sano detto matto. |
MORTE TE PRIEGO NON INDUGIARE
Oh morte te priego non indugiare Che d’ un tuo bacio aggio speme, Ma avante che tu vegna, tacitare Deve ch’ impuro per libido geme. Poscia quivi son posto, te lasciare Eo vorria lo bacio: ciò me preme; Et se la panza ‘l lupo vol saziare Ecco ‘l corpo amorto sanza seme. Me prendere teco, esta è sì l’ ora Che lo rimandar ì’ più non puoto: Cheggio ch' or lo buio sia dimora Ch’ è più face de ‘l monno voto; Alsì imo che per me niuno plora, Che lo doglio sempre me fu noto. |
[QUOTE=Drusus;27805]OH AMOR, CHE ‘L COR MI TORMENTI
ancora una volta caro Drusus non posso non complimentarmi con voi! |
Complimenti!
Siete bravo e coraggioso (oppure molto preparato) per cimentarvi nella scrittura di versi in Italiano arcaico (possiamo chiamarlo così?:neutral_think:)....... :smile_clap: |
veramente belle!
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Grazie madonne per lo vostro complimentarvi meco. Si, è italiano arcaico
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Mie poesie: Solitudine
SOLITUDINE
Non ho più compagnia D’ un albero nel Sahara, Di un poeta in birreria, D’ un ch’ è in una bara. Solo come una poesia Dal vivere resa amara, Com' un povero gatto, Com’ un sano detto matto. |
Mie poesie: Il vino
IL VINO
Seduto con noi, bianco o rosato, Dolce o no sì atto in ogne guisa, Ch’ aitar deve poscia mangiato Lo magno ruttar e le nostre risa: Da li Romani ha accompagnato Ogn’ etade, scarsa e nobil divisa; Reo de verità e d’ ogni barcollato, Frate de chi avea mestizia incisa. Laude a lo bianco, bono in pesce Che lieta rende la cordial panza, E quanno a lo finir l’ aere sì esce Tutta beltà tua in nobis avanza! Laude a ‘l rosso, ch’ il riso cresce E scomparsa è ogne gueglianza , E quann’ in taverna l’ oste mesce Lo animo ancide sua lamentanza. Ora eleviam sì li nostri bicchieri Che li brindisi ci faranno uniti; Brindiam oggi come fecean ieri Che la truce vita ci ha infiacchiti. Ma ecco che vengono i coppieri E lo gaio vinello ci farà divertiti. |
Alla vostra salute, allora, Drusus!:misc_proposetoast:
Brindo a voi e ai vostri componimenti!:smile_clap: |
non posso che aggiungere i miei complimenti per il vostro componimento poetico!
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Pilgrimage of grace
PILGRIMAGE OF GRACE
Quella verde distesa infinita, Quei corpi da lo capo chino, Ogn’ alma richiedente aita Ma la morte ha ‘l colpo fino. La gloria oggi non è sentita Ma ugual scorrerà lo vino; Qua le teste son ora chinate Poscia quelle lame spezzate. |
bellissima, di una triste dolcezza però..complimenti, Drusus, sapete creare emozioni.
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Splendido componimento, triste e meraviglioso...
e soprattutto sono molto, molto lieta di rileggervi, Drusus! E' stata davvero una gradita sorpresa, questa sera, il ritrovarvi! :smile: |
Mi accodo alle altre dame nel rivolgermi i miei complimenti... bellissime composizioni! :smile_lol:
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Mille grazie dame et cavalieri ne lo rivolgermi tante belle parole. Son stato non de bona salute ultimamente et ho in speme quello de far ritorno ivi sovente
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Oh... mi dispiace per la vostra salute, messere! Spero niente di grave...
Vi auguro di rimettervi presto in forze, dunque, e di poter tornare quanto prima a farci compagnia! :smile_lol: |
complimenti per queste splendide poesie, messere:smile_clap:
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Vi rendo grazie Sophie :)
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Dibattito tra la vita e la morte
DIBATTITO TRA LA VITA E LA MORTE
Chiese un dì l’ oscura morte alla vita: -“cosa darai quando finita sarà la sorte?”- Rispuose la vita:- ” gioia ma non infinita Son eo e cert’ un dì donerò te, la morte.”- La morte disse: -” io dono te: sì sbiadita Che me traina innanzi alla mala corte, Che t’ impegni a letizia co’ parol fallaci E frodi l’ homo che per te finirà in braci. Or dunque pensi de sere miglior de me? De me ch’ ad ogn’ omo do pace etterna Lungi da lo amor, da lo dolore e da te!”- E la vita: - ”vivran al sol d’ una lucerna Fioca e chiederan ritorno a me, mercè!”- Rispuose la morte -”Saranno in caverna Che sì meno dole de la speme che dai! Ch’ un mio abbraccio non donerà li guai. Ah, vita! Bugiarda, vile e sagace attrice Che gioie imperiture non modellasti mai, Sol marionetta di risa e acre peccatrice, Sol fai errar l’ ommini, narrando amari lai. Ma sì fai lo mestier tuo, illusoria scrittrice Ch’ a me sovrana ogne fiate guarderai”- Or si guardano e concludono a tavolino Le di lor favelle: tra ‘l bon vino sopraffino Esse prendon le brillanti et nere mantelle: Silenzio; sorrid’ una a l’ altra: ‘l riso è fino E s’ alzan ridenti per sere di noi sentinelle., In taverna sol vi son loro ed il real triclino. Ecco pronunziar l’ ultimi verbi dell’ ancelle Che si posan all’ ombra d’ un baldacchino, Regnanti su noi, dandoci piaceri e vermi, Tenendoci ne’ loro manti dolenti e fermi. . Vita - “abbraccio l’ homo e dono felicità ! ” Morte - “capirà poi che non è gaia cosa ” Vita - “ ei meco ogne dì ‘l mio nome loderà! ” Morte - “ inutile, se con me egli poi riposa ” Vita - “ de li anni de letizia ei da me godrà ” Morte - “ ma ‘l mio alito sul bimbo si posa ” Vita - “ esto è perché tu amor non vedi “ Morte – “ no, esto è perché tu lo concedi” |
E' bellissima!:eek::smile_clap:
Complimenti Drusus! Siete abilissimo:smile_clap: |
Amico mio, siete un portento!
La padronanza che mostrate nel forgiare questi versi, utilizzando un linguaggio così bello e pieno, è straordinaria. E molto bella è anche la poetica filosofia che traspare da ciò che scrivete. Il dibattito tra la Vita e la Morte che ci avete cantato riesce a raggiungere dei tratti di solennità davvero notevoli. Leggendo la vostra poesia mi sono apparse queste due personificazioni, della Vita e della Morte, dove con assoluta maestria avete saputo ritrarre l’illusoria luminosità della prima e la fatale ed inesorabile austerità della seconda. I miei complimenti, Drusus :smile_clap: |
Amici vi rendo grazie per i Vostri idilliaci commenti sul mio operato. Ora mio intento , mio desio appunto, voler portare la Vita et la Morte a sere come due persone che innante un triclino possano discutere di chi in realtà esse siano
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Un componimento meraviglioso, messer Drusus... così intenso, così incalzante... :smile_clap:
Ed una vera gioia è avervi di nuovo tra noi... bentornato! :smile_lol: |
Molto bello questo vostro ultimo scritto..
la vostra dimestichezza nel comporre in rima sentimenti ed emozioni è eccellente!:smile: |
Citazione:
Avete il raro dono, amico mio, di saper rappresentare immagini nei vostri versi. Ed il vostro affascinante linguaggio sa racchiudere e descrivere il tutto con una forza ed un'intensità "d'altri tempi" :smile: |
Verginia
VERGINIA
-Figlia, non ti dolga esto coltello Ch’ ora la punta sua a te ama, Et amalo sì qual buon fratello Et accogli in seno la sua lama!- -Padre, eo sia ‘l roman modello Che l’ onor de l’ alma chiama, Et abbraccio esto mio fardello Che pur piangente a me brama, Ma ti prego, a me non guardar, Or che ‘l capitolin ciel si scura, Esto viso meo pronto a tremar; E de sangue et dolor la mistura De l’ onore meo potrà sì parlar ! Ma non me dolgo de la tua cura, Padre, e veo ‘l viso tuo lacrimar Ma la tua mano farà me sì pura.- Sgorga ‘l sangue su lei spaurita E lo cor apre le porte al tuono: L’ occhi or guardan lungi la vita E la lama ha ne ‘l petto ‘l trono; -I’ muoio da l’ amore assistita Che a l’ onta mai di me feci dono- ( Dedicata a Verginia , figlia di Lucio Verginio ( V sec. A. C. ). Di lei si invaghì Appio Claudio che la ottenne con l’inganno. La sera prima di essere portata in casa del Decemviro venne uccisa dal padre che non volle farla vivere nell’ onta di una triste condizione ) |
sonetto d'amor cortese
Buongiorno Messer Drusus,
ho ascoltato con molta attenzione la musicalità delle vostre parole, che mi hanno riportato indietro, al tempo in cui giovane studente di filosofia, amavo soffermare il mio pensiero tra la folla inquita di Porta Camollina, dove una scena simile si ripeteva ogni qualvolta intonavo un canto con il mio striemnto....ma questa è certamente un'altra storia Dunque sinceri complimenti anche per l'uso della metrica, chissà se un giorno, e se vi aggraderà l'idea, musicherò questa dolce melodia con la mia musicalità. Ancora tanti complimenti, le gentil donzelle sono già ai vostri piedi messere :) Taliesin, il bardo |
Vi rendo grazie per le Vostre belle parole, e sarei lieto di poter sentir le mie parole prender vita nella Vostra arte
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Citazione:
Al di là della forza espressiva e della bellezza dei vostri versi, mi colpisce come siete riuscito ad infondere nella poesia quella "virtù umile e solenne", come la definiva Catone il Censore, propria dell'animo dei vecchi romani repubblicani, "popolo di forti e decisi contadini soldati", capaci, in poco più di tre secoli, di conquistare l'intero Mediterraneo e gettare le basi del più grande impero mai sorto al mondo. Ancora vivissimi complimenti :smile_clap: |
Alsì vivendo, amico, in una cittade come esta ove vivo che ha tra li avi suoi genti come Giulio Cesare,Catone, Cicerone, Collatino, Druso Germanico, Marco Aurelio e molteplici altri illustri et magni homini della nostra historia, altro la mente e lo core meo non puote fare, che dedicar loro, ad alcuni di loro, pochi versi rendendoli in me immortali, come lo sono, erano et saranno
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E si vede che la loro grandezza echeggia nei vostri ispiratissimi versi, amico mio :smile:
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Accanto a loro eo non son altro ch' uno picciol foco, amico meo
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Sonetto
Complimenti, Messere. Un bellissimo sonetto! Le vostre parole suonano dolcissime. Ne attendo con emozione degli altri per deliziare ancora le mie giornate.
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Il fine ultimo
IL FINE ULTIMO ( in dialetto romanesco )
Se po’ vive da re o in una stalla E questo a l’ omo assai cambia, Ma solo er verme ce guadambia Perché tutti sortiremo a spalla. Or semo vivi e nun ce pensamo: Passa er tempo e giù s’ avviamo. |
Bon poeta, i mei coplimenti...messere!:smile_clap:
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Complimenti! NOn ho compreso il significato del termine "guadambia" ma per il resto devo ammettere che non ci fate mancare la vostra competenza!:smile_clap:
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Effimera e' la vita
EFFIMERA E’ LA VITA
Si vive una effimera partita Ov’ eo non penso sia atto; Ivi ovunque v’ è la sortita Ma or non la desio affatto: La morte strapperà la vita Proferendo “ scacco matto!” Godrà poi chi or l’ agogna, Che viver è più acre gogna. |
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...conferendis pecunis, ergo sollicitae tua causa, pecunia vitae
per te immaturm mortis savinus tu vitzi omnibus, crudelia pabula.. |
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