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A quelle parole di Clio, Jack annuì e si alzò.
Raggiunse la ragazza che leggeva e con una scusa banale attaccò discorso, scortato dalle risatine ironiche di Mac e Reika. “Ciao, scusa...” disse un po' imbarazzato “... ecco, mi incuriosiva il libro che stai leggendo...” “Davvero?” Fece lei. “Strano, è ormai in bella mostra in ogni libreria. In tv lo pubblicizzano praticamente a tutte le ore.” “Si, per questo mi incuriosisce...” Lei fece una strana smorfia. “Oh, no...” scuotendo il capo Jack “... non sto cercando di rimorchiarti, davvero... a me interessa solo di quel libro... di cosa parla esattamente? Sai, ci hanno fatto un videogioco e mi interessava sapere quanto fosse ispirato al libro...” “Ok...” annuì lei “... nulla... per sommi capi parla di un regno apparentemente perfetto, ma che l'autore pian piano fa capire che non lo è poi tanto... e quelli che inizialmente sembrano i cattivi, in realtà poi si scopre essere i buoni... politica e religione sono al centro della trama, ma riportati da un punto di vista completamente differente dal solito... diciamo che ti fa molto pensare su tante cose...” “Ok, ti ringrazio...” sorridendo Jack, per poi voltarsi a fissare i suoi amici. |
Parsifal, Eilonwy e Richard si sedettero in soggiorno, accanto al camino acceso.
Mancava ancora un po' per la cena. “La nostra Eilonwy” disse Richard con aria scherzosa “ha la rara capacità di pensarne una e farne poi cento.” Rise appena. “Tu dici che si tratta di quel nuovo videogioco, Parsifal? Eh, in realtà anche io ne ho sentito parlare...” guardò di nuovo Eilonwy “... e in tutta sincerità mi sembra solo una gran fregatura... magari sarà una sorta di nuovo Social Network...” In quel momento in tv passò ancora la pubblicità della Fum Soft. “Afravalone, un mondo epico e fantastico...” recitava la ragazza virtuale dello spot “... un mondo in cui tu solo puoi esserne il protagonista... un mondo in cui essere un re o l'ultimo dei ladri... un mondo in cui cercare ciò che più sogni da sempre... un mondo che aspetta solo te per prendere forma... il tuo mondo... vieni... c'è una principessa che aspetta te per essere liberata... o un principe azzurro che ti sogna da sempre... un tesoro da scoprire... una Reliquia perduta da ritrovare... vieni, c'è un mondo da attraversare per raggiungere i tuoi sogni più belli... il mondo di Afravalone.” http://www.dazeinfo.com/wp-content/u...wn-Cortana.jpg |
Citazione:
http://postimg.org/image/4g2mtt1xp/ < realizzare i miei sogni .....> mi gratto la testa sembro titubante mi guardo intorno a me vedo gli scermi sembro smarrito nei miei pensieri bhe dai Helas prendi coraggio < son iteressato a questo gioco e desidero viver una vita che sia più reale e tangibile di questa.....> mi gratto il capo metto le mani in tasca e mostro la mia carta di credito Gold < soldi non mi mancano ora voglio saper cosa posso avere, se voi mi dite cosa desidero bhe io potrei dirvi tante cose non so nemmeno io cos'è che desidero davvero mi stanco spesso di quel che ho forse perche non assaporo a pieno ... vorrei viver avventure vorrei far quel che non è umanamente possibbile vorrei poter mutare il tempo, governarlo e con esso mutare il destino di chi voglio.> preso dalla foga del discorso comincio a camminar per la stanza e gesticolo con le mani si capisce che la passion che vien dalle mie parole è sincera < non so se mi riuscite a capire, io vorrei molte cose, vorrei poter esser un assassino su commissione, ma vorrei anche esser un cavalier onorevole, potrei continuare all'infinito: magho, stregone, un barbaro. Tutto pur di scappar da questa monotonia inconsistente> mi comincio a calmare e mi siedo dianzi a lui giocando con la carta di credito tra le dita < ora ditei voi cosa potete darmi e quanti soldi volete per render reali i miei desideri > |
“Per vostra sfortuna...sì miei cari!!!” dissi scherzosamente “Dite che è una fregatura…..eppure molti dicono che anche se è una sciocchezza….è pur sempre una bella esperienza”.
Li guadai per aver da loro una risposta. Guardai prima Richard e poi Parsifal. “Io volevo parlarne con voi per sapere se voi ci stavate o se per voi è una stupidata e qualcosa di pericoloso”. |
Osservai ridendo Jack con la ragazza, povero, lo avevamo mandato avanti senza pensarci.
Il rossore sulle sue guance e il suo sguardo imbarazzato mi strapparono in sorriso. "Interessante..." Mormorai, dopo aver ascoltato il racconto della ragazza. Quel mondo mi intrigava sempre di più. Potevo andare in libreria, infondo.. Lo avrei comprato. Sorrisi, facendo segno a Jack di raggiungerci. Così facendo, però, mi cadde l'occhio su un cartello in bella mostra. Ma certo.. Il mondo era diventato super tecnologico negli ultimi anni. "Wow.." Esclamai, seguendo il filo dei mie pensieri "Adesso posso davvero vedere se questo aggeggio tecnologico funziona come dei deve !". Frugai nella borsa, tirando fuori il lettore di libri elettronici che i ragazzi mi avevano spedito per il mio compleanno. Me l'avevano fatto tenere, dopo aver controllato tutti i libri che mi avevano caricato, sostenendo che, senza internet, non erano che libri. In quel locale, però, c'era la connessione Wi-fi. "Il vostro regalo..." Dissi, sventolandolo davanti a me "Voi siete matti, comunque... Non li ho mica letti tutti.. Me ne avrete caricati 200!" Sorrisi "però non ne ho potuto scaricare neanche uno.. Nonostante il buono regalo...". Iniziai a digitare sullo schermo, scoprendo pulsanti che non conoscevo. Ma non fu difficile, riuscii facilmente a trovare il negozio, dove, naturalmente, "I Pilastri di Afravalone" era in prima pagina. "Eccolo qui.." Mormorai, cliccando su "acquista". Attesi qualche minuto, stupita da quell'aggeggio. Dopo pochi istanti la copertina virtuale del libro, identica a quella della ragazza, apparve sul mio schermo. Lo misi al centro del tavolo, in modo che tutti potessero leggere. "Beh, l'avete sempre saputo che sono curiosa come pochi...vediamo un po' con che cosa abbiamo a che fare.." Sorrisi " erano mesi che sognavo di comprare un libro così..". Sfogliammo così le prime pagine virtuali, è iniziai a leggere. |
Mille taddei e avrei avuto il mio sogno...nella vita di tutti i giorni tredici ore sembravano nulla....ma in quella dimensione dovevano essere il massimo ...chi volevo essere e come trovare il mio Amore....." Vorrei essere una maga.....alla ricerca di una pianta rara che possa guarire gli uomini......e lì vorrei incontrare l' Amore.....questo vorrei, intanto se prendete la mia borsa vi darò quanto chiedete........Umin....se questo non accadrà, sappiate che non ho nulla..tranne un vecchio negozio che e' tutta la mia vita......fate morire il mio personaggio e' questo che vi chiedo.....".....
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Ammetto che condividevo il pensiero di Richard, il ragazzino anche se dedito alla caccia delle fanciulle......ragiona molto bene.
" Si vede che ha preso da me......", però, sono anche del parere che un piccolo pensierino lo possiamo fare.......mal che vada......lo rivendiamo al miglior offerente su E-bay; ci sono dei collezionisti che potrebbero acquistarselo senza alcun problema e lo pagherebbero fior di quattrini. Era il tipico ragionamento che molto spesso adoperava il "Mercante di Venezia" anche se......in modo più macabro. |
Ero così presa dai discorsi di quei ragazzi al tavolo accanto che, alle parole del cameriere, sollevai gli occhi di scatto, quasi sorpresa...
“Come?” mormorai “Ah, no... no, grazie! Nient’altro! Anzi... mi fa il conto, per favore?” Pochi minuti dopo ero di nuovo fuori da quel bar, ma con una decisione presa: sarei andata alla Fum Soft. Quei ragazzi che avevo sentito chiacchierare mi avevano fatto riflettere, dopotutto... sì, ci sarei andata... ormai ero curiosa di scoprire che cosa avevano da offrire di così tanto fantastico da far parlare così diffusamente di loro, oltre che da catalizzare su di loro tutta l’attenzione dei maggiori finanziatori nazionali e da potersi permettere una pubblicità martellante come quella che stavano proponendo... sì, ero decisamente curiosa! E se poi si fossero dimostrati dei ciarlatani, cosa di cui ero fermamente convinta, la mattina seguente sarei subito tornata in banca dal direttore... e mi avrebbe sentita! Mi avrebbero sentita tutti: avevamo un progetto serio da difendere, noi al museo... altro che videogiochi! |
Ascoltai con attenzione le clausole per raggiungere quel regno...Afravalone..13 ore di gioco...come era possibile ridurre una vita in 13 ore..o a volte basta l'eternità di un attimo per imprimere qualcosa di importante.
Va bene...pensai tra me e me...è solo un gioco...giochiamo allora, sono mossa dalla curiosità. "D'accordo, accetto" sorrisi con sicurezza "mi avete proposto alcuni personaggi ma certo...il ruolo di un assassino, ladro non fa per me, non pensate, non ho l'indole e non ho interesse di uccidere..per divertimento...e nemmeno lo farei nella realtà". Scrutai nuovamente il monitor del pc dove scorrevano le immagini del Regno..."Certo potrei cercare il Sacro Graal..no troppo scontato..Ieri ho terminato un libro..su una leggenda o verità..vera che sia mi ha affascinata...in molti lo cercano e nessuno lo trova...eppure esiste? Sono curiosa...voglio cercare il Fiore Azzurro" e lo guardai per vedere la sua reazione. |
Talia uscì da quel locale, cominciando a passeggiare per la città avvolta ormai da un tenero imbrunire.
Il cielo plumbeo allungava le ombre dei palazzi più alti e lasciava un alone tra l'azzurro e il lillà sui vetri. Dopo un po' la ragazza era giunta davanti alla sede della Fum Soft. E quasi senza accorgersene si ritrovò al suo interno. Una delle segretarie la condusse in una stanza illuminata solo da monitor e qualche schermo al plasma. Qui vi era una donna. “Puoi andare...” disse alla segretaria “... prego, si avvicini...” rivolgendosi poi a Talia “... io sono Dilda e sono qui per lei, per i suoi sogni... me ne parli... di tutti quelli che vuol trovare ad Afravalone...” http://www.thebondjourney.com/images...le-yeoh-03.jpg |
Osservai la segretaria uscire, in silenzio... poi tornai a scrutare la donna di fronte a me.
Citazione:
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Dilda sorrise a quelle parole di Talia.
“Ho solo chiesto dei suoi sogni...” disse “... dei suoi desideri... o forse è reato averne?” Rise appena. “Afravalone” continuò “è un posto speciale, se una persona scettica come lei è giunta qui per conoscerlo. Sbaglio? Oh, non credo... ma ha fatto bene. Solo gli stolti si chiudono in loro stessi. Afralone è un mondo vasto... un mondo tanto ricco da permettere a tutti di essere se stessi... lei cosa vorrebbe essere nella vita reale? Sia sincera, non si preoccupi... è qui può essere se stessa... qualsiasi cosa... io per esempio, l'ultima volta che sono stata ad Afravalone ho impersonato una prostituta d'alto borgo...” sorrise “... e devo dire che mi sono divertita non poco... eppure sono sempre me stessa, senza sentirmi una sgualdrina o peggio... e quando sentirò ancora il bisogno di fuggire da tutto questo, beh, vi farò ancora ritorno... e forse di nuovo nei panni di quella prostituta...” la fissò negli occhi “... avanti, mi dica cosa sogna... senza paura o pudori... lo sarà ad Afravalone...” |
Clio e i suoi compagni cominciarono a leggere:
“Afravalone, la Città del Sole, il Regno dei Giusti, di coloro che più di tutti sono vicini a Dio. Qui ti condurrò, o mio uditorio, se stanco dell'inesorabile compromesso tra notte e giorno che ti ritrovi a subire, vorrai vedere oltre, verso un mondo migliore. Ti condurrò attraverso la sua porta, fin verso i suoi meandri, dove la sua gente vive e pulsa ogni giorno. Ma eviteremo le grandi piazze, oggi. Le calche e le resse. Staremo lontani dai posti più visitati e, ahimè, anche più belli. Perchè oggi lì ci troveresti il volto forse più debole di Afravolone. Quella della paura. Si, perchè si prova paura quando il nemico colpisce il cuore del tuo mondo. E i ribelli, stanotte, hanno colpito ancora. E proprio nel cuore di Afravalone. A pochi passi dalla sua superba Cattedrale. Ma non sono state deturpate le sue statue. Non il volto della vergine Maria o quello supremo del Cristo Pantocratore nel mosaico absidale. No, i simboli della sua Fede sono intatti. I ribelli non sono riusciti a giungere là. Ma la gente, i più deboli, i più poveri e indifesi, corsi verso la Cattedrale per cercare riparo e salvezza nella Fede, vi hanno invece trovato una morte orribile...” “Cavolo...” disse Mac smettendo di leggere “... come fanno a trarre da questa roba un videogioco? I mi aspettavo alieni o roba simile!” “E' un videogioco fantasy.” Replicò Jack. “Allora ci voglio orchi e draghi!” Fece Mac. “Tranquillo, ci sono anche quelli.” Fissandolo Jack. |
A quelle parole di Altea, Miz la fissò negli occhi.
Fu un momento, un attimo. Poi sorrise appena. “Ottimo...” disse “... certamente un qualcosa di originale... devo dire che non mi capitano clienti così ricchi di cultura... non spesso almeno... si, ho qualche reminiscenza di letteratura tedesca... Novalis, mi sembra, giusto? Bene...” guardò la segretaria ed annuì “... partiamo allora...” La segretaria si avvicinò ad Altea e le mostrò una pillola verde. “Ingoi questa e comincerà il gioco.” Le disse. |
“Ciò dipenderà da lei.” Disse Umin ad Elisabeth. “Restare in vita intendo. Dipenderà dalle scelte che farà e dalle situazioni che si ritroverà a vivere. Molto, naturalmente, sarà in base alla sua abilità. Afravalone è come la vita reale. Basta essere pacifici, farsi i propri affari, non pestare i piedi ai potenti e si vivrà a lungo.” Sorrise. “Quanto a ciò che chiede, invece... magia ed amore, sarà mio compito farli avverare. E lì avrà. Per il pagamento non si preoccupi. Ci penseremo noi.”
La segretaria allora si avvicinò e le mostrò una pillola verde. “Ingoi questa e tutto comincerà...” |
“Beh, a quanto pare” disse Richard a Eilonwy “Parsifal sembra possibilista. Magari potreste provare insieme. E dopo dire a me cosa si prova a giocare quel videogioco... anche perchè non credo lo regalino o lo diano a poco prezzo...” sorrise “... e comunque, se fossi in voi, non mi farei tanti problemi... Parsifal ha sempre avuto l'indole del cavaliere e tu” guardando la ragazza “se non ero sogni da sempre di essere un'amazzone.” Le fece l'occhiolino. “Recitare in teatro o leggere libri non è poi tanto diverso da sognare, no? E alla fine proprio questo promettono in quel videogioco.”
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Risi appena alle parole della donna, lievemente...
“Oh, certo che non è reato...” dissi “Assolutamente! Lo trovo solo... come dire... curioso, ecco! Ed anche un po’ ironico a suo modo! Voglio dire... e pensare che c’è gente che paga un medico per poter raccontare i propri sogni e le proprie ambizioni... mentre gli basterebbe venire qui da lei...” Risi di nuovo, appena... poi tornai seria. “Una prostituta d’alto borgo, eh?” dissi, osservandola appena “Beh... con tutto il dovuto rispetto, trovo che questo al giorno d’oggi non faccia più particolare scandalo... e non solo al giorno d’oggi, mi verrebbe da dire... pare le persone tengano maggiormente a ben altro...” Le lanciai un’occhiata e sorrisi, con indulgenza... “Dopotutto... beh, lei mi insegna che Mata Hari non è certo stata fucilata a causa del numero dei suoi amanti, no?” Sospirai, guardandomi appena intorno... poi riportai lo sguardo su di lei. “Ma... beh, temo che purtroppo il vostro mondo perfetto non includa... che so... rivoluzioni contro il Sistema, spionaggio, doppio gioco... o sbaglio?” |
"Si Novalis....e pure qualcosa altro...davvero non avete mai trovato persone di cultura? Ne sono meravigliata".
Poi si avvicinò la donna con la pillola color verde...dovevo fidarmi? Verde porta fortuna dicono..pensai...e spero sia una fortuna vivere questa avventura. Afferrai la pillola verde e senza pensarci la ingoiai chiudendo gli occhi...pensando a cosa sarebbe avvenuto dopo. |
Lessi attentamente ogni parola e, per un momento, mi parve di poter intravedere quel mondo fantastico e arcano che descriveva.
I commenti di Mac distolsero anche me da quei sogni ad occhi aperti. Jack mi precedette nel ribattergli. "Beh.. Sembra affascinate.. Diavolo, se io avessi i soldi lo proverei... Ho un disperato bisogno di un'avventura..." Sospirai. Era vero, avevo voglia di svagarmi, divertirmi, dimenticare tutto e tutti per un po', ritardare il momento delle preoccupazioni e del ritorno alla cruda realtà. Quel videogioco era la risposta? C'era un solo modo per saperlo. "Solo che costerà una fortuna... Ma, mettiamo che stasera vinciamo alla lotteria... Chi verrebbe con me?" Sorrisi, scorrendo i volti dei miei amici uno a uno "Jack?" Chiesi, speranzosa. |
“Si...” disse Jack annuendo a quelle parole di Clio “... io ci verrei.”
“Bah, io non voglio farmi friggere il cervello da queste cose.” Sbottò Mac. Dello stesso avviso erano anche Reika e Lisa. “Si, ci verrei.” Ribadì Jack. “Vogliamo provare, Clio? Tanto che ci costa?” “Magari un bel po' di quattrini.” Rispose Mac. “Ho qualche soldo da parte.” Fece Jack. “Sarà come spenderli per una vacanza. Tu cosa ne pensi, Clio?” |
Gail sorrise a quelle parole di Helas.
“Lei è un animo indomito.” Disse. “Io credo che lei voglia l'avventura. Quella vera, con l'A maiuscola. Quella dei romanzi e dei film. Quella che trova eguali solo con i nostri sogni.” Rise. “Assassino, mago, cavaliere. E avendo un gran potere. Beh, niente di più semplice. Ma deve dirmi lei cosa essere. Un assassino tanto abile quanto temuto? Magari pagato per uccidere qualcuno di importante. Un re o forse un vescovo. Oppure non essere un assassino, ma un mago. Tanto potente da essere segregato per tenere a bada i suoi poteri. Ma lei può essere altro, se vuole. Un cavaliere o un barbaro. Insomma un guerriero. Un guerriero con un'arma straordinaria. Tanto da renderlo una macchina da guerra perfetta.” Sorrise di nuovo. “Come vede abbiamo un mondo sterminato tutto per lei. Scelga chi essere e noi lo renderemo reale.” Lo fissò negli occhi. “Immagini i suoi eroi preferiti... beh, oggi può emularli se vuole...” |
Sorrisi a Jack, non mi deludeva mai, era un vero amico, di quelli che ringrazi ogni giorno di aver incontrato.
E quando attraversi momenti difficili, te ne rendi conto ancor di più. Non sapevo da quanto tempo ero stesa su quella branda a fissare un punto indefinito del soffitto. Continuavo a ripercorrere con la mentre gli ultimi avvenimenti, aspettandomi di svegliarmi, da un momento all’altro, e tirare quel sospiro di sollievo di quando ci si accorge che un incubo, per quanto reale, era solo un incubo. Ma non mi svegliavo, continuavo a starmene stesa, immobile, incapace di pensare, di ragionare. D’un tratto, dei rumori attirarono la mia attenzione, voltai lo sguardo verso la porta che si stava aprendo e saltai giù dal letto appena vidi Jack fare capolino, insieme a Lisa. Erano venuti a portarmi fuori di lì! “Hai una vista..” Disse la guardia, con voce meccanica. “Ragazzi.. Allora?” Avvicinandomi a loro. Si scambiarono uno sguardo che non riuscii a capire. “La buona notizia è che il bastardo è fuori pericolo…” Disse Jack, guardandomi negli occhi. Chiusi gli occhi e sospirai di sollievo: non ero un’assassina! “Allora quando mi lasciano andare?” Chiesi, impaziente. “Non è così semplice, Clio..” Disse piano Lisa. “Che vuoi dire?” Tuonai. Lei si limitò a guardare Jack, come a chiedere il suo appoggio. Lui prese un profondo respiro “Ti ha denunciato..”. Spalancai gli occhi, cercando l’ombra dello scherzo negli occhi dei miei amici, ma vi scorsi solo paura e disperazione. “Mi stai prendendo in giro?”. “Purtroppo no..” Sussurrò Lisa. Il cuore iniziò a battere forte, il respiro corto, le mani che tremavano. “Lui ha denunciato me?” Ripetei, cercando di essere più calma possibile. “Ha cercato di stuprarmi, cazzo.. Non dovevo reagire?” Gridai, in preda alla rabbia “È colpa mia, adesso? Ma stiamo scherzando?”. Jack si avvicinò alle sbarre e mi prese le mani nelle sue. “Clio, ti prego, calmati…” Implorò. Strattonai bruscamente le mani , per liberarmi dalla sua dolce stretta. “Non dirmi di calmarmi…” Urlai “Quel porco dovrebbe stare dietro le sbarre, non io…” Mi passai entrambe le mani nei capelli. Non era un incubo, stava accadendo davvero. “Clio, ti prego..” Implorò nuovamente Jack. Respirai profondamente, e alzai gli occhi a cercare quelli dei miei amici. “Scusate, voi non c’entrate niente… La mia famiglia lo sa?”. Jack annuii “Stanno parlando coi poliziotti.. Ascolta, ho parlato con mio padre, può difenderti lui se vuoi..”. Scossi la testa “Un avvocato.. per l’amor del Cielo, non sono un criminale.. come può essere vero tutto questo? Come..” la voce rotta dai singhiozzi. “Ha negato tutto Clio.. ha detto che l’hai assalito tu, che non ha fatto in tempo a difendersi..” disse Jack in un sussurro. “Naturalmente, io ho notoriamente l’abitudine di prendere a calci e pugni la gente così, a caso.. non ve ne ho mai parlato?”. Ero davvero esasperata. “L'hai quasi ammazzato, Clio.. avrà danni permanenti.. Poi beh, hanno trovato il borsone.. la cotta di maglia, la spada..” “Fare scherma medievale non è un reato, dannazione!”. Jack mi guardò negli occhi “E’ la tua parola contro la sua.. e tu, beh.. noi.. siamo..” “Il peggiore dei mali, certo… i giornali ci andranno a nozze..” sospirai. “In ogni caso noi siamo qui, non ti lasceremo sola..” disse Lisa, ritrovando la voce. “Mai” continuò Jack. Sorrisi, e presi le mani di entrambi nelle mie. “Grazie..” mormorai, con le lacrime agli occhi. Finii la birra in un sorso. "Ci sto.. andiamo!" esclamai, elettrizzata "..mi serve una vacanza!". Mi voltai poi verso Mac "Così, se torneremo delusi e scoraggiati, potrai dirci un bel 've l'avevo detto'..." facendogli l'occhiolino. |
Altea prese la pillola verde e la ingoiò.
Chiuse allora gli occhi e un attimo dopo cominciò a vedere strane luci attorno a lei, avvertendo anche un leggero capogiro... http://www.educambiente.it/images/osservare/caledo1.jpg Il mercante bussò alla porta del palazzo ed attese. Poco dopo, una donna di mezza età venne ad aprire. “Non ci serve nulla...” disse lei all'uomo. “Aspettate...” fece lui, cercando di trattenerla “... ho bella merce oggi... merce di qualità... armi nuove, giunte dall'Oriente... e so che lady Altea ama questo genere di cimeli... chiamatela, sicuramente sarà interessata a vedere ciò che ho portato...” “Lady Altea” rispose la donna “è da poco tornata da un lungo viaggio. Ora vuole solo riposarsi.” “Dite a madama” insistendo il mercante “che ho portato merce nuova. Fidatevi, sarà interessata.” “E sia...” sbuffò la donna “... aspettate qui...” E rientrò. Salì al piano superiore e trovò la sua padrona a leggere un libro di poesie. “Madama...” avvicinandosi ad Altea “... è arrivato Marcus il mercante. Ho detto di non disturbarvi, ma dice di avere merce nuova che vuole mostrarvi. Lo mando via?” |
Dilda sorrise a Talia.
“Molti vengono qui” disse “convinti di giocare ad un semplice gioco di ruolo. In verità noi non offriamo solo azione, libidine, frenesia. Affatto. Noi offriamo la vita reale. Solo con qualche possibilità in più di quanto invece non accada normalmente. Un po', senza voler essere irriverenti o blasfemi per chi è credente, essere come Dio. Forse solo un po' più giusti. Perchè, come detto, diamo a chiunque la possibilità di riuscire ad essere se stesso e di realizzare i propri sogni.” La fissò negli occhi. “Tutto ciò che può avvenire in vita, è possibile riprodurlo ad Afravalone. Vuole ribellarsi al sistema? Al potere costituito? A coloro che si spartiscono la torta? Ama il doppio gioco? Essere una spia? Nulla di più facile. Del resto se un mondo non è migliorabile, non può dirsi perfetto. Magari, chissà, anche ad Afravalone c'è qualcuno che merita di essere spodestato o buttato giù dal suo seggio. E forse può essere lei quella che riesce in questo. Se lo vuole davvero...” |
La governante bussò e dissi di entrare, sbuffai non poco visto ero immersa nella lettura di alcuni sonetti d'Amor Cortese...posai il libro.
Appena udii ciò che ella mi disse strabuzzai gli occhi.."Marcus...avete detto?" Ricordavo benissimo mi parlò di qualcosa di straordinario che voleva mostrarmi. Mi alzai, chiusi il libro mettendo un segna libro in pelle bianca, mi alzai leggermente la veste e scesi piano le scale e gli andai incontro..."Marcus ma che piacere..siete venuto appena in tempo...mi dicono avete qualcosa di importante e meraviglioso da mostrarmi..andiamo in salone". Entrammo nel grande salone arredato in modo particolare visto i miei numerosi viaggi o avventure e chiesi nel frattempo alla governante di prepararci un the. Mi sedetti e invitai il mercante a mostrarmi la merce. |
Così, Clio e Jack lasciarono quel locale.
Presero un bus e raggiunsero la sede della Fum Soft, che si trovava dall'altra parte della città. Mezz'ora dopo erano già nell'ingresso della sede. Andò loro incontro subito una delle segretarie. “Ben arrivati alla Fum Soft, signori.” Disse salutandoli. “Prego accomodatevi.” E mostrò loro dei cataloghi. “Vorremo saperne di più su Afravalone...” mormorò Jack. “Certo.” Sorridendo la ragazza. “Seguitemi, vi condurrò dalla persona adatta.” E li accompagnò in una stanza adiacente, con monitor e schermi grandi. Qui vi era una donna. “Miss Sarah, abbiamo due giovani che vorrebbero conoscere particolari sul progetto Afravalone.” “Grazie, puoi andare.” Fece la donna, congedando la segretaria. “Prego, accomodatevi.” Disse a Clio e a Jack. “Come posso esservi utile?” “Vorremmo appunto capire meglio come funziona il vostro videogioco...” rispose Jack. “Semplice.” Fissandoli lei. “E' come la vita reale. Solo più eccitante.” “E in che modo?” Chiese Jack. “Perchè vi permette di essere ciò che avete sempre desiderato e sognato.” Rispose Sarah. |
Dipenderà tutto da me, che buffò....non sarebbe cambiato nulla infondo..." Umin.....tranne il sogno vedo che la mia vita sarà sempre nelle miei mani......bene, incominciamo questo viaggio"...vidi la pillola verde....la presi tra le mani e la misi in bocca...la ingoiai e aspettai con ansia che gli effetti cominciassero....la mente vagava..e sembrava allontanarsi dalla realtà......gli occhi sembravano roteare dentro le palpebre chiuse...e poi mi sentii esplodere nel vuoto......
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Seguii volentieri Jack fino alla Fum Soft, chiacchierando del più e del meno nel tragitto.
Quando arrivammo, una ragazza ci accolse e ci portò da una donna che, a sentir lei, era la persona giusta. La ascoltai attentamente. "Sembra molto allettante, in effetti.. come funziona, avete una gamma di personaggi fissi tra cui scegliere, o abbiamo la possibilità di personalizzare il nostro?" Lanciai un'occhiata divertita al mio amico, per poi tornare ad osservare l'elegante donna davanti a noi "E, potremo viaggiare insieme oppure ognuno avrà la sua avventura? Visto che, infondo.. magari vorremo cose diverse.." mi volai verso Jack "Tu che vorresti essere?" strizzando l'occhio. |
"Io senza di te non vado, Richard!!!....Non sarebbe divertente ed entusiasmante se tu non venissi" dissi seriamente.
"E dai!" dissi avvicinandomi, scherzosamente, in modo languido e sensuale. Poi, sapendo che soffriva il solletico, incominciai a farglielo sulla pancia e sul collo. http://publisher.chillertv.com/asset...1792041123.jpg |
"Ed ecco il solito tram tram che Richard ed Eilonwy fanno sin da quando si conoscono".
Sembra di vedere due fratellini che si stuzzicano a vicenda per aver le attenzioni di uno dei due.......e, come sempre bisogna in qualche modo intervenire. Presi un cuscino e lo tirai' leggermente verso i due: "Voi due!!!! La volete finire......ricordatevi che ci sono pure io. Se volevate star da soli me lo dicevate e non venivo.....". Misi le mani dietro al capo e con un leggero occhiolino mi misi a tre quarti..... "Fatemi sapere....quando avete finito!!!" |
"Allora ti arrendi?" dissi mentre gli facevo il solletico.
Per sbaglio caddi a cavalcioni sopra di lui. Poi sentii quello che disse Parsifal e gli gettai addosso un cuscino. Mi alzai da Richard ed incominciai a fare il solletico anche a Parsifal. |
Un leggero colpo d'occhio e vidi Eilonwy a cavalcioni su Richard. Un lungo fischiettio e dissi:
"Hai capito......il nostro scricciolo!!! Certo che sei cresciuta in bene, tesoro......" risi beffardemente. Poco dopo, vidi giungermi in faccia una bella cuscinata neanche il tempo di riprendermi dal colpo che Eilonwy; era pronta a solleticare anche me. "Bel tentativo, giovincella.....ma lo sai che non lo soffro. Vendetta!!!" cominciai' a farle anche io il solletico. |
"Sei uno scemo...guarda che neanch'io lo soffro!!!" dissi e facendogli una linguaccia.
Ritornai a solleticare Richard e dissi: "Guarda che non ho ancora finito con te!!! Non pensarlo nemmeno!!!". Risi come una ragazzina. "Dai ragazzi....ma siete venuti per prendermi in giro o per darmi una risposta definitiva?" dissi piagnucolando come quando avevo 12 anni. |
Grattandomi il capo risposi: " Quello che vorrei' sapere anche io!!! ", detto questo, presi un bel respiro e dissi:
"Cerchiamo di tornare seri.....allora, che ne pensi di questa novità della Fum Soft, Eilonwy. Ho incontrato Emil, un mio caro compagno dell'Accademia delle Arti Drammatiche e mi ha detto che è veramente un qualcosa da provare, improvvisamente, ti potresti trovar a dar la caccia a qualche briccone. " Guardai' Eilonwy e dissi: " potresti essere la principessa da salvare o una fiera guerriera delle terre lontane. Saresti veramente caruccia...." e le sorrisi. "Sai per caso dove è possibile reperire informazioni?" |
Tornando molto seria dissi: "In verità ti dico che la cosa mi stuzzica, ma allo stesso tempo penso che sia qualcosa di pericoloso.....però a me non me ne frega piu' niente.....oggi ancora una volta sono stata rifiutata per un lavoro o meglio ho rifiutato a stare a certe condizioni, perchè il preside a detto che...." mi scese una lacrima dal mio viso diafano.
Ripresi il discorso:"Mi ha detto che:<se vuole lavorare in questa scuola deve fare solo una cosa>ed ha incominciato ad accarezzarmi le gambe e a palparmi i seni". Crollai in un pianto. http://24.media.tumblr.com/15580c0fa...dgreo1_500.gif |
La risposta fu diretta e senza alcun ripensamento, Eilonwy era convinta di ciò che voleva. Non cmpresi a primo impatto che cosa la spingesse a fare ciò, finchè non vidi scorrere sul suo viso delicato una lacrima:
"Ehi.....scricciolo....che succede? Qualcosa è andato stor....."; neanche il tempo di completare la frase che venni a sapere che durante il colloquio di lavoro presso una scuola, il rettore non fece altro che approfittarne della sua candida bellezza...... " Maledetto infame......se ti avessi sotto tiro non la passeresti liscia....." strinsi la mandibola e vidi che Eilonwy era caduta in un pianto disperato. Mi avvicinai' a lei e la strinsi forte a me. "Non ti preoccupare.....scricciolo......ora è tutto a posto. Ci sono io a sorreggerti......" le sussurai' all'orecchio: " se desideri fuggir via per un attimo......che sia fatto. Non ti lascio sola." |
"Grazie....grazie Parcy! Guarda che comunque io sono scettica come Richy e come te....io volevo solo un misero lavoro....anche con una paga non tanto elevata. Non ne posso piu'.... ho studiato così tanto insieme a voi due alla “The Most Fast Learning Accademy” e per che cosa? Per essere violentata! L'altra settimana pure Richy, che cercava lavoro, l'hanno trattato come un animale o un oggetto!!!" dissi nascondendo il viso dietro le mie affusolate mani.
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Citazione:
<tutto quello che voglio dice.......lei mi tenta> resto li fermo a pensa cosa fare son davvero indeciso non so che dir e far...pian piano si crea in mente mia il giusto ruolo per me <Signore ho deciso voglio esser un eroe, .. un guerrierro errante che viaggia per le terre che si finge un semplice bardo ma in realtà è un abile guerriero che combatte a mani nude > il mio viso s'illumina ispirato da mometo < voglio conoscer lo stile di tutti i grandi guerrieri da Ip Man a Jackie Chan.... ma voglio anche un gran amator voglio aver grandi avventure e appassionanti emozioni > sorrido con sguaro di sfida <ora ditemi potete forse voi darmi tutto ciò ? ... e quanto saraà reale, quanto durerà ?> |
Umin sorrise ad Elisabeth.
“Ovvio...” disse “... la sua vita, proprio come nella realtà, sarà sempre nelle sue mani. Sarà artefice della sua sorte. Ma con l'importante differenza che avrà infinite possibilità di realizzare il suo sogno più grande. Io le darò una vita nuova e lei la renderà animata con le sue emozioni ed i suoi sentimenti. Una volta giunta ad Afravalone lei perderà ogni ricordo di questa vita, immedesimandosi totalmente col suo personaggio. Non sarà più la donna che è ora. Sarà Elisabeth la maga...” La segretaria di Umin si avvicinò alla donna e le diede la pillola verde. Elisabeth la ingoiò e pochi istanti dopo avvertì vaghi capogiri. Poi vide colori e immagini che si rincorrevano intorno a lei... http://www.adelerotella.com/blog/wp-...eidoscopio.jpg La giornata era soleggiata e un'aria fredda rendeva limpido il cielo al punto da poter intravedere i monti più lontani, ben oltre la vasta pianura. La grotta era esposta a Mezzogiorno, dunque appariva ben illuminata. Elisabeth era alle prese con le sue letture, quando all'improvvisò avvertì qualcosa. Una cupa sensazione, un senso di smarrimento. Amava rinchiudersi nella sua grotta per fuggire il clamore del mondo, salvo abbandonarla per uno dei suoi viaggi verso le sedi di confraternite amiche o dopo essere stata chiamata da qualcuno dei suoi maestri. Ma quell'angoscia che avvertiva ora la rendeva inquieta. Affacciandosi presso l'entrata della grotta, vide due cani randagi azzannarsi fra loro. Comprese che era un segno. Poco dopo sentì arrivare qualcuno. Era un monaco. Il religioso si arrestò davanti alla grotta, quasi intimorito, si segnò e poi, facendosi coraggio, timidamente vi entrò. E vide la maga. “Pace e bene...” disse quasi balbettando ad Elisabeth “... cerco Elisabeth... o forse dovrei dire lady Elisabeth... in verità non so come rivolgermi a lei... mi manda il priore del mio convento... siete forse voi Elisabeth la... si, insomma... la maga?” |
Marcus salutò con gentilezza Altea.
“Grazie di avermi ricevuto, madama...” disse mostrando un inchino “... e non vi pentirete di avermi donato un po' del vostro tempo...” aprì le grandi borse che aveva con lui, mostrandole varie spade “... ho qui spade orientali di notevole fattura, come piacciono a voi... questa è damascata, questa invece mostra una considerevole e preziosa manifattura, in oro e avorio, sull'elsa... quest'altra poi è sottilissima e la lama, anche se sembra impossibile, è formata da più di trenta strati sovrapposti... volete provarne qualcuna? Vi farò un ottimo prezzo...” e nel prendere i foderi delle spade, tirò fuori dal baule un curioso scrigno. Era intarsiato in maniera pregevole, con madreperla ed oro rosso. In noce solidissimo, recava una serratura sul davanti ed un sigillo d'oro al centro del coperchio. E sul sigillo vi era un'immagine stilizzata che però, data l'usura, appariva difficile da riconoscere. |
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