Elv guardò il pezzo di ricambio, poi le due ragazze.
Gettò via la cicca della sigaretta ed assunse un'aria seccata.
“Questo genere di aggeggi” disse indicando il pezzo “non è certo fatto per far giocare le ragazzine.” Avvicinandosi e sbuffandosi al pezzo. “Io non ci vedo nulla che non va...”
“Ma perde olio!” Esclamò Ruby.
“Ovvio, questo è un rottamaio...” Elv guardando lei e poi Kara “... lo volevate nuovo? Perfettamente funzionante? Allora mi sa che vi conviene andare da un grossista e pagarlo a prezzo pieno.” Sarcastico.

Il locale era ormai aperto.
Il lampadario sonico ruotava le sue pale cigolando e dando all'ambiente un minimo di refrigerio dalla calura di fine Agosto.
Diahnne era già al bancone, in attesa del ritorno di suo fratello.
Era ormai pomeriggio e lui era insolitamente in ritardo.
Non era da lui.
Ad un tratto il sensorphone di Diahnne squillò per un sms:

“Farò un po' tardi. Credo di aver messo le mani su un grosso affare. A preso...”

Era di Black

Lo osservai e ascoltai la sua risposta.
Poi sospirai e mi passai la mano fra i capelli.
Questa situazione stava diventando paradossale e mi chiedevo se ne saremmo mai uscite.
A parte quel suo fastidioso sarcasmo, inopportuno come lui, con quelo sguardo scuro ed insolente, ce lo aveva scritto in faccia.
Allargai le braccia in segno di resa all'indirizzo di Ruby e mi allontanai, accendendomi una sigaretta.
Maledetti soldi, perchè erano sempre quelli il problema?
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Ormai era tardo pomeriggio, non era entrato quasi nessuno e la cosa mi recava una grande noia.
Ero pure preoccupata per il ritardo di Black, che gli era successo?
Quando ricevetti il suo messaggio, sospirai, senza rispondergli.
"fantastico! Non torna nemmeno per il suo compleanno" dissi sbuffando.

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“Ben fatto.” Disse il conducente a Shushan. “Tu...” ad Hiss “... avanti, vieni qui...” lo ammanettò e poi lo condusse sulla turbodiligenza.
Salirono tutti a bordo e la vettura partì.
Hiss era stato incatenato nella cella di bordo, pronto per essere consegnato alle autorità una volta giunti a destinazione.

Ruby restò sconsolata, mentre Kara si allontanò per fumare una sigaretta.
“Però se volete...” disse Elv “... posso aiutarvi io... quanti crediti potete arrivare a spendere?”

Non comprendevo..Hiss aveva negato la libertà. Gli avevo aggiustato l' auto perchè ripartisse, aveva un' arma e poteva salire in auto ed andarsene.
Salimmo sulla turbodiligenza...mi rimisi al mio posto poi dissi dovevo andare in bagno quando passai davanti a una cella e lo vidi e mi fermai a guardarlo..rimanendo in silenzio..avrei voluto dirgli molte cose...non aveva capito lo volevo aiutare...ora lo avrebbero dato in pasto a quella gente folle. No, io cacciavo i criminali ma doveva essere una Legge giusta a punirli.
"Ti avevo messo a posto l' auto Hiss...perchè tu te ne andassi..sai che andrai in pasto a una Legge non giusta..io sono dalla parte del giusto..che posso fare per te? Di che reato ti sei macchiato?".

Diahnne ricette il messaggio di Black ed un po' sconsolata riprese la sua attività nel locale.
Il pomeriggio trascorse pigro, con qualche cliente venuto a bere e qualcuno entrato solo per una partitina ad una delle bioslot.
Arrivò la sera e di Black nemmeno l'ombra.
Entrò Lucas con una cassa di Rum sintetico appena preso al mercato nero.
“Ehi...” disse a sua sorella “... Black dov'è? Ancora fuori? Hai provato a chiamarlo?”

Cosa udivano le mie orecchie?
Voleva aiutarci?
Aveva ragione mia nonna a credere nei miracoli...
Mi voltai verso di lui.
"Qual è il minimo di crediti che puoi proporci?" mi sembrava una domanda più lecita, che ci avrebbe permesso di farci un'idea.

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"No. Ma mi ha mandato un messaggio. Sai quanto sia suscettibile se lo si chiama mentre lavora" dissi mentre pulivo il bancone. Lucas aveva con sé il rum sintetico, quello che mi serviva in quel momento.
"Portale di la, queste. Ora provo a chiamarlo" dissi lasciandomi andare alla preoccupazione. Composi il suo numero e attesi la sua risposta, leggermente in ansia.

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Il sonarphone vibrò e la segretaria annunciò ad Elise che il capitano era giunto.
Le porte automatiche si aprirono e nell'ufficio della bella presidentessa entrò Gozzlon, il capitano e veterano dei Guerrieri.
“Buongiorno, capo.” Disse sorridente. “Saputo la novità? Uno degli assistenti di Enner mi ha rivelato che quelli dell'Ateismo Nero hanno presentato la nuova squadra... e pare avranno un nuovo allenatore/pilota...” avvicinandosi alla scrivania della sua presidentessa, per poi sedersi.
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Hiss alzò lo sguardo verso Shushan, ferma davanti alla sua cella.
“Quell'auto” disse “non avrebbe fatto più un quarto di miglia... si sarebbe fuso il motore...” fissandola “... sei una strana cacciatrice di taglie, sai? Sicura di non essere una volontaria dell'esercito della salvezza?” Sarcastico. “Hai una sigaretta? Di quelle vere, con del tabacco e non uno di quegli affari sintetici all'aroma di canapa cubana...”

Gozzlon era arrivato, come di consueto, e io mi destai dai miei pensieri per andare ad accogliere il capitano.
Lo ascoltai, mentre con un gesto della mano chiedevo alla segretaria di versarci da bere.
Mi sedetti alla scrivania e lo guardai, per poi annuire.
"Sì, ho saputo.." pensierosa "Anche se non sono riuscita a sapere granché su di lui.. siamo noi, piuttosto che dovremmo riuscire a fare un colpaccio simile, anche solo per rubare un po' di notorietà e attenzione a quelli dell'Ateismo..".
Tamburellai con la mano sul tavolo.
"Tu hai qualche informazione in più in proposito?" guardandolo negli occhi "O qualche brillante idea di mercato?".

“Dipende...” disse Elv a Kara.
“Da cosa?” Ruby.
“Da quanto volete vada lontano la vostra moto...”
“Con mille crediti dove potrebbe arrivare?” Chiese Ruby.
“Non abbastanza per farvi divertire, bellezze.” Sorridendo e fumando Elv.
“Non credo tu possa sapere cosa davvero ci faccia divertire.” Fissandolo Ruby.
“Io avrei un paio di idee in proposito...” divertito lui “... mille crediti è il massimo che potete spendere?”
“Si.”Annuì Ruby.
“Peccato...” scuotendo la testa Elv.

Diahnne provò a chiamare Black, ma il suo sensorphone risultava spento.
Altra cosa strana.
Suo fratello non lo chiudeva mai.
Tornò Lucas dal retro del locale.
“Allora...” disse “... ti ha risposto? Dov'è?”

Sorrisi e gli porsi una sigaretta.."Beh mi sei leggermente simpatico a dire il vero..leggermente. Sai io vengo da un posto prima del deserto e mi sto recando ad Imperios e dove abito io i malviventi li mettono in cella a scontare la pena..come giusto sia. Ora un signore in cabina mi ha parlato di un gioco assurdo..Redemptio..mi sembra e ti ho davanti e mandarti a morire no..Non lo farei.Per questo voglio aiutarti sapendo le conseguenze. .ma non ci sto a mandare uomini a morire..soprattutto se non so chi siano..di te ignoro tutto" lo fissai negli occhi.."Quindi vuoi la salvezza o no?".

Sospirai, adesso sì che ero preoccupata.
"Lucas... Black non risponde... Ha il cellulare spento" dissi prendono le chiavi della mia vettura.
"Vado a riprenderlo e lo riporto qui a calci nel didietro" dissi avviandomi alla porta.

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Beh, mille crediti potevano essere un buon compromesso.
Certo, dopo si sarebbero dovuti fare un po' di sacrifici, risparmiare su qualcosa per qualche tempo, ma poteva andare.
Alzai gli occhi al cielo mentre spegnevo la sigaretta con la punta della scarpa.
Ma sentitelo...
Che fai, tesoro, ci provi, adesso?
''Senti dolcezza, noi non siamo due dei piani alti, alla mia amica serve quel benedetto pezzo per far camminare di nuovo la sua moto, non dobbiamo certo vincere la Parigi-Dakar, quindi dicci se sei disposto ad aiutarci oppure no'' ribattei io, con tono non duro, bensì deciso, mentre lo fissavo.
Peccato per il tuo carattere, hai dei bellissimi occhi, tesoro, sai?

“Beh...” disse bevendo Gozzlon ad Elise “... la nostra squadra non è male... i nostri ragazzi sanno il fatto loro... quelli dell'Ateismo invece non mi ispirano mai fiducia... sono tutti teste calde, in pista sono imprevedibili e non nel senso buono del termine... causano spesso incidenti evitabili e non mi piace l'idea di vedermi arrivare addosso uno dei loro kamikaze...” finendo il suo bicchiere “... quanto al loro allenatore e capitano io avrei un'idea, capo... mandare un droide ad investigare, a chiedere in giro, a sbirciare e roba simile...” con l'occhio che cadeva sulle cosce scoperte della presidentessa “... solitamente i robot non danno nell'occhio... non come una bella donna intendo...” sorridendo.

Hiss guardò Shushan.
“E dimmi...” disse “... e se io invece fossi un criminale della peggior specie? Non so... uno stupratore, magari un pedofilo... un assassino di quelli seriali... tu cosa faresti? Sempre decisa a tirarmi fuori da qui?” Divertito.

Sorrisi piano a quelle parole di Gozzlon.
Lui sa quanto non sopporti che mi si dicano banalità.
"Ma davvero?" guardandolo con aria di disapprovazione, perchè per quanto il suo compito possa essere parlare della squadra agli esterni, io conosco benissimo i miei ragazzi, e ogni cosa che riguardi i Guerrieri, o quelli dell'Ateismo.
Ecco perchè voglio sapere tutto di questo nuovo campione che hanno ingaggiato.
"Sì, fa pure.." con un gesto imperioso della mano "Voglio sapere ogni cosa.." decisa "Non voglio arrivare impreparata alla prima corsa, sia chiaro, quindi vedi di sbrigarti e portarmi informazioni il prima possibile...".

Lo guardai seria.."Non verresti a dirmelo..Hiss detto lo Scorpione. .e non avresti gettato il tuo fucile prima.." presi una sigaretta e mi misi a fumare pure io.."Qualche altro cacciatore di taglie ti prenderà e ti manderà a morire..Shushan non si sporca le mani di sangue in questo modo..mi sembra la pena di morte" innervosita.

“Aspetta...” disse Lucas a Diahnne “... dove vai a cercarlo? Non sai neppure dove sia!”
Ma in quel momento la porta si aprì ed entrò qualcuno.
Un uomo dall'aspetto insignificante, stranamente pacato e con i lineamenti anonimi.
Con lui vi era uno più alto, dal viso segnato e grottesco, in tutto e per tutto simile ad uno dei tanti taglia gole che si vedono in città.
“Salve...” disse il primo con un tono melenso “... si potrebbe avere da bere? La calura estiva è così avvilente... la gola sembra ardere e la lingua seccarsi...” accennando un vago sorriso “... non fa anche a voi questo effetto il caldo opprimente di questi giorni? Magari è colpa di questa polverina nell'aria... temo finirà per ucciderci tutti.” Annuì. “Oh, oltre a del buon whisky noi cercavamo anche un ragazzo... com'è il suo nome, Budmin?”
“Black.” Mormorò l'altro.
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Elv guardò Kara.
“Forse posso aiutarvi...” disse “... ammesso voi vogliate davvero quel pezzo di ricambio...”
“Ossia?” Ruby.
“Venite con me...” fece Elv “... prendo la mia moto... voi seguitemi... tranquille, andrò piano.” Ridendo.

Stavo per uscire, venendo poi bloccata da Lucas.
Poco dopo, nel locale, entrarono due uomini che non avevano nulla di tanto piacevole, né a vedersi né a sentirsi.
"Black? Che coincidenza, lo stanno cercando in molti" dissi lanciando uno sguardo che, dopo esserci messi d'accordo, doveva indicare pericolo e, di conseguenza, preparare le armi.
"Ma se ci darete delle informazioni in più, magari, potremmo offrirvi da bere" dissi andando dietro al bancone e preparando due shortini.
"Per esempio, perché lo state cercando?" dissi seria.

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“Certo, capo.” Disse Gozzlon, per poi alzarsi e guardare Elise. “Parlerò con i magazzinieri e vedrò di farmi dare un droide affidabile.” Sorridendo. “A dopo, capo.” Ed uscì.

Questa cosa stava durando davvero troppo.
Guardai seria Ruby, e in fondo anche perplessa.
Io non mi fidavo mai di nessuno, meno che meno di qualcuno che vedevo per la prima volta.
A lei però serviva quel pezzo...
''Che spiritoso...'' mormorai sarcasticamente, guardandolo un altro istante prima di indossare il casco e mettermi io alla guida.
Sì perché intanto, la mia moto la guidavo solo io, e chiunque mi conoscesse lo sapeva, e poi perché stava diventando una questione di principio con quel tipo.

“Sono fortunato...” disse Hiss fumando “... ho trovato un'idealista.” Sarcastico verso Shushan.
Ad un tratto arrivò uno dei controllori.
“Meglio non stare qui...” alla cacciatrice di taglie “... feccia come questa” indicando Hiss “deve restare da sola. Tra meno di un'ora saremo ad Imperios e questo cane sarà consegnato alla giustizia.”
“Quanta fretta...” fissandolo Hiss “... devo starvi proprio antipatico...” ironico.
“Tranquillo...” mormorò il controllore “... tra un po' ti passerà la voglia di scherzare su tutto.”

"Sì, ma poi delega a qualcuno, che devi allenarti e non ti voglio spompato prima della gara, chiaro?" guardandolo con decisione "Ci serve un capitano in forma.." facendogli l'occhiolino divertita "Tienimi aggiornata..".
Una volta sola controllai le ultime novità dalla mia apparecchiatura all'avanguardia.
La cosa del nuovo capitano dell'Ateismo mi incuriosiva, dovevo ammetterlo.
Sperai che il nostro di capitano avrebbe fatto in fretta il suo dovere, perché prima scoprivo chi era, prima potevo scoprire quale fosse la sua debolezza e come affrontarlo in pista.
Perché tutti, tutti hanno una debolezza.
E io lo sapevo bene, pensai, sospirando.

"Stavo solo fumando.." guardando se aveva addosso le chiavi della cella.."Cosa spetterà a questo delinquente? Cosa è questa Redemptio?" per poi osservare Hiss e gli feci un cenno di intesa senza che il controllore mi vedesse..e continuavo a vedere se avesse le chiavi della cella.

“Oh, che gentile proposta.” Disse con tono garbato l'uomo a Diahnne. “Ma prima lasciate che mi presenti... il mio nome è Mizzar... e lui è il mio socio Budmin...” indicando il tagliagole “... perchè cerchiamo il signor Black? Oh, molto semplice... perchè ci deve dei crediti... infatti ricorse a noi per un prestito... il tutto è scaduto proprio oggi... ed i debiti vanno onorati.” Sorridente. “Ora ci siamo guadagnati quel goccino da bere?”
“Credo proprio di si.” Con tono cupo Budmin.

Guardai i due quasi con sfida, mio fratello non avrebbe mai potuto! Come poteva?
"Crediti?" dissi sorridendo divertita.
"Certamente... Perché mai questo Black ha fatto dei debiti a due come voi?" chiesi rimanendo ferma dietro il mio bancone, pronta ad afferrare la Colt, se necessario.
"No, perché non mi risulta che abbia dei debiti con gente losca. Ad ogni modo, lui non è qui, e anche se avessi saputo dove si trovasse, sicuramente, non ve lo avrei detto" dissi porgendogli gli shortini.

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Elv sorrise, mise il casco, saltò sulla sua moto e partì, subito seguito da Kara e Ruby.
Attraversarono di corsa la città, passando dai desolanti quartieri meccanici ed industriali a quelli più popolosi della periferia, nel cuore della zona proletaria.
Qui la pubblicità era perlopiù su insegne al betan, rumorose e nocive all'udito, con immagini e suoni che serpeggiavano gracchianti ad ogni isolato.
Infine arrivarono davanti ad un locale squallido e dubbio affare.
“Questo è un nightclub...” disse Ruby.
“Bingo!” Esclamò Elv.
“Non credo abbiano pezzi per la mia moto qui...” Ruby.
“No, ma forse si potrà trovare qualche credito extra...” mormorò Elv, per poi guardare le due ragazze.

Non mi convinceva affatto, ma proprio per niente, era troppo insolente e impertinente per essere affidabile in qualche modo.
Comunque lo seguii, attraversando le strade inquinate da quei suoni cacofonici emessi dai cartelloni e dalle insegne pubblicitarie e oppresse dai palazzi popolari.
Capii che non avrei dovuto fidarmi assolutamente quando vidi dove ci aveva portate.
Che bastardo...
Fermai Ruby che stava per avere un attaco isterico tirandola dal braccio e lo guardai, con l'ombra di un sorriso.
"Bene" esordii "Allora entra lì dentro e vedi quanto riesci a racimolare per pagarmi centesimo dopo centesimo tutto il tempo che mi hai fatto perdere per venire in questo schifo di posto, oltre al pezzo naturalmente. Adesso tu lo paghi e tu lo monti" sibilai, ora veramente scocciata.
Misi di nuovo il casco, misi in moto e feci segno a Ruby di salire.
Ma tu guarda se mi devo fare trattare così dal primo idiota arrivato...
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Passò un'ora circa e la segretaria avvertì Elise che un droide era giunto a rapporto.
Entrò e guardò la bella presidentessa.
“Buongiorno-signora.” Disse. “Sono giunto-a rapporto. Ho informazioni-sul-nuovo-capitano-dell'Ateismo-Nero. Il-suo-nome-è-Lord-Justin-signora.”

“Un gioco che diverte le folle” disse il controllore a Shushan “e che sentenzia i delinquenti come questo.” Indicando Hiss.
Aveva le chiavi che pendevano dalla giacca dell'uniforme.

“Oh, che cattivo gusto nel definirci loschi...” disse Mizzar a Diahnne “... eppure siamo stati generosi col signor Black... lei in che modo è legata a lui? E' la sua ragazza? Un'amica? Forse la sorella o altro parente?”

Arrivò l'androide, e lo ascoltai con interesse.
Justin...
Guardai l'androide pensierosa "Cosa sai dirmi di questo pilota? Quali informazioni hai raccolto?".
Ero davvero curiosa di saperne di più su questo capitano, soprattuto se fosse o meno una vera minaccia per l'egemonia dei Guerrieri.
Sperai che il droide avesse qualcosa di interessante da dirmi.

So che, se mai sarebbe accaduta una cosa del genere, avrei potuto mentire per proteggermi. Black avrebbe voluto che facessi così, ma io non facevo mai quello che lui volava che facessi.
"Sono la sorella e, per quanto mi riguarda, desidererei che lo lasciaste in pace" dissi guardandoli.

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“Datti una calmata, cocca...” disse Elv a Kara “... siete voi ad essere due ragazze e lì dentro quelle come voi le pagano bene... non vi piace l'idea? Ho fatto in modo di farvi racimolare un bel po' di crediti...” sorridendo malizioso “... io pagherei un bel po' per vedervi ballare... nude...” facendo loro l'occhiolino.