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Mi sedetti, sicuramente era un uomo galante ma dalla mente veramente ristretta.
"Signor Belven, orbene camminavo per andare a lavorare al cybersaloon come ogni sera..già oggi ho perso il mio stipendio e la cosa non è da poco" il che era vero "Ed improvvisamente un uomo disse di aver visto arrivare qui, ad Afrastone una cyberdiligenza, qualcosa del genere. Abbiamo delle visite importanti? Non vorrei pure questo fatto del pellerossa potesse minare alla città" con fare sicuro. |
Sebbene i suoi sguardi continui mi infastidissero, almeno mi aiutava a fare ciò che dovevo.
Lo guardai con espressione seria, poi tornai a guardare la ferita ed a lavorare. "E chi decide che non sia mestiere da donne? Voi, forse?" con tono secco e piatto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Eh, i pellerossa sono da sempre un problema..." disse Belven ad Altea "... io capisco ed appoggio in parte i loto diritti, dopotutto questo pianeta era loto da sempre prima del nostro arrivo, ma la convivenza fra le nostre razze si è dimostrata impossibile. Il governo federale terrestre ha così imposto ai nativi di vivere nelle termoriserve ed io, in quanto tutore della legge, non posso non far attuare la volontà governativa." La fissò. "Una turbodiligenza intendete dire..." accendendosi la pipa "... si, è attesa per Mezzogiorno in città... a bordo viaggiano il professor Samondo, un paio di soci per la nostra banca, il nuovo parroco per la chiesa ed un ufficiale dell'esercito terrestre ora in licenza e deciso, pare, ad acquistare nuova terra qui nel selvaggio Ovest."
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Già, a quelle parole di Gwen, scoppiò a ridere forte.
"Io no..." disse divertito "... io non di certo, miss! È solo che, beh... Non donobtempi semplici questi e non è un territorio tranquillo il nostro... e le donne, come i bambini, sono l'anello debole della catena, non cedete?" |
Respirai a fondo per calmarmi e non rispondere male.
"No, non lo credo" con un lieve sorriso di circostanza "Ma voi siete fermo nelle vostre convinzioni e ne avete tutto il diritto." Conclusi la medicazione e fasciai la mano dell'indiano. "Ho finito, potete scortarlo fino dal giudice Belven? Ha detto di volerlo mandare via dalla città non appena io avessi finito." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Aggrottai leggermente il viso ma poi sorrisi, dopo il classico discorso sui Nativi.. "Ci dovrebbe stare anche un nuovo sceriffo.. Persone importanti.. Ma come pensa quell'ufficiale in esercito di acquistare terra verso ovest" preoccupata potesse invadere il nostro villaggio "Avendo una piantina in mano potrebbe mostrarmi la zona? Deve essere un ricco possidente".
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"Certo, miss." Disse Gozz caricandosi il selvaggio sulle spalle. "Ma ci rivedremo presto, spero." Con un sorrido un pò troppo ammiccante.
Così uscì e si diresse dal giudice Belven. |
"Si, credo di di..." disse Belven ad Altea "... molto facoltoso... e la terra che vorrebbe acquistare in realtà ignoto dove sia... ma immagino mi comunicherà il tutyo al duo arrivò in città... ormai manca poco a Mezzogiorno..." guardando l'orologio.
In quel momento arrivò Goz con il selvaggio sulle spalle. |
Alzai gli occhi in su a quel commento.
Dio... Ma certa gente non pensava ad altro? Bah... Mi rimisi a lavoro in attesa che arrivasse il pomeriggio per comprare ciò che serviva a papà e andare poi alla turboriserva dai Nativi per curare quel virus di febbre. Se pensavo a ciò che era successo poco fa, pensavo che mi dispiacesse dover reagire in quel modο, ero vicina ai Nativi, ma non potevo permettere che uno di loro facesse del male qui in città. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Certamente..e avremo pure un nuovo parroco, sarò lieta di fare la conoscenza del mio nuovo confessore" preoccupata per l'ufficiale.. Dovevo vederlo e sapere chi fosse. Arrivò Goz con il pellerossa.. "Vi prego, siate clemente"verso Belven. Dovevo temporeggiare" Ma alloggeranno in città tutti quanti? ".
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Gwen sbrigò altre faccende, poi di sarebbe diretta, con molta prudenza, alla termoriserva.
Intanto Altea era nell'ufficio di Belven e vi era anche Gozz, che subito cominciò ad accarezzare l'idea di poter sollazzarsi con la bella ragazza. "Mi è venuta di colpo una gran voglia di bere." Disse Gozz ad Altea. "Mi fate compagnia, miss?" "Si, alloggeranno tutti in città." Belven a lei. Poi il giudice guardò già e le sue due pistole al cinturone. "Vedo siete ben armato..." il giudice. "Ovvio, l'artiglieria pesante è il modo migliore per andare in giro sicuri." Ridendo Goz. |
Arrivò l'orario.
Chiusi l'ambulatorio, comprai le sementi ed il prenzosene e mi diressi alla turboriserva, facendo come al solito molta attenzione. Sapevo bene che strade prendere, di modo che non fossero molto trafficate facendomi così passare inosservata. Una volta arrivata, smontai da cavallo e mi diressi dai Nativi, portando con me la mia borsa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...9a40073680.jpg |
Gwen lasciò la cittadina e con molta prudenza si avviò alla termoriserve, attraversando un tratto di orsteria e raggiungendo poi un territorio più desolato, dove sorgeva quel luogo destinato a fare da prigione più o meno dorata per i nativi.
Giunta alla termoriserva, la ragazza notò un clima diverso. C'era un che di insolito, inquieto nell'aria. |
Mi piangeva il cuore vedere quella gente chiusa in quella gabbia, come animali...
Mi avvicinai alla riserva,ma notai subito che c'era un clima diverso, più inquieto ed iniziai a preoccuparmi, mentre via via mi avvicinavo alla zona di contenimento per i Nativi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen arrivò presso le recinzioni, oltre non era possibile andare, comee al solito i bambini correvano sui prati, le donne si occupavano del bucato e di intrecciare maglie o vasi, mentre i guerrieri fabbricavano piccole armi, le sole che era permesso loro di avere.
Gwen però notò subito che alcuni di questi se ne stavano in disparte, presso una tenda, a parlare fitto fitto. |
Arrivai alle recinzioni e vidi come sempre alcuni bambini giocare, le donne impegnate in vari lavori e gli uomini intenti a fabbricare delle armi.
Allora salutai le donne della tribù con un sorriso, sventolando la mano verso di loro, per farle avvicinare. Notai poi che alcuni della tribù parlavano fitto fitto in disparte ed ero intenzionata a chiedere cosa stesse accadendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mentre Gwen appariva pensierosa per l'atmosfera nella termoriserva, ad un tratto una nativa di mezz'età le passò accanto.
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Ad un tratto, una donna anziana della turboriserva mi passò accanto.
"Scusate" la fermai "Potreste dirmi di cosa discutono lì? Per caso è successo qualcosa?" chiesi preoccupata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Osservai Gozz con cipiglio.. "Io lavoro al cybersaloon, non posso intrattenermi coi clienti" per poi osservare il cinturone con le pistole come aveva notato Belven "Temete qualcosa che siete così armato?".
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La donna, una nativa dalla pelle rossa, gli occhi stretti ed acuti ed i capelli scuri raccolti in una coda di cavallo, si voltò a guardare Gwen dall'altra parte della recinzione.
"Sono matti..." disse "... il Grande Spirito sembra burlarsi di loro..." scuotendo il capo "... finirà molto male..." indicando quei guerrieri nativi che parlavano con insistenza davanti ad una capanna. |
Goz si guardò le pisole e rise forte.
"Ovvio, miss." Disse ad Altea. "Sono brutti tempi questi... molti gringos hanno le mani frementi e la testa calda e noi altri dobbiamo pur difenderci dico." Divertito. "Sembrate avere una certa dimestichezza noto con simili questioni... sbaglio?" Chiese Belven. "Beh, diciamo che so farmi valere." Annuì compiaciuto Goz accarezando il calcio della sua pistola. "E se vi proponessi, a nome di questa comunità, di ricoprire la carica di sceriffo? Cosa mi rispondereste?" Fissandolo Belven. |
Aggrottai la fronte, a quella risposta.
Sì, erano spesso molto ermetici nelle loro definizioni, ma faceva parte della filosofia della loro cultura. Poi, mi vennero in mente le parole di Clayton. "Per caso, sapete qualcosa circa un serpente a due teste, o qualcosa di simile?" mi informai, per capire se c'entrasse qualcosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole di Gwen, la donna sgranò gli occhi, borbottò qualcosa nella sua lingua e poi scosse il capo.
"Io non so nulla..." disse scostante, ma visibilmente tesa ed impressionata "... niente... qui nessuno sà nulla... nulla." |
Avevo sicuramente fatto centro, glielo leggevo negli occhi.
Ma dubitavo che sarei riuscita a farla sbottonare. Beh, in fondo non erano affari miei, almeno al momento. E speravo di continuare così. Poi, le dissi che avevo portato i farmaci per il virus ed era molto importante che li somministrassi se non volevamo avere una terribile epidemia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La donna annuì a Gwen e chiamò altre due che poi si fecero passare dalla dottoressa i medicinali attraverso la recinzione.
Intanto quei guerrieri poco distanti continuavano a parlottare fra loro in modo fitto. |
Passai i medicinali alla donna, la quale lì distribuì agli altri.
Nel frattempo, i due guerrieri parlavano ancora. Ero combattuta, non sapevano cosa fare... Alla fine, mi decisi e andai. "Scusate" rivolgendomi a loro "Sapete qualcosa di un serpente a due teste?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen si spostò, raggiungendo un altro punto del recinto, dove parlottavano i guerrieri.
Uno di quelli si voltò di scatto. "Cosa ne sa" disse "una donna bianca di simile cose?" Con tono duro. "Meglio ignorarle. Gli spiriti maledicono chi si occupa di quel simbolo." |
Sobbalzai appena mentre quello scattava verso di me.
"Me ne ha parlato un mio paziente, io sono un medico... Dice di essere stato morso da uno di quei serpenti, erano tantissimi e hanno sterminato il suo gruppo..." risposi, mantenendo la calma. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Andatevene e lasciateci in pace." Disse a muso duro il guerriero a Gwen. "Voi visipallidi non potete comprendere le nostre tradizioni ed i nostri segreti. Andatevene." Quasi ordinando.
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Ah dunque si trattava davvero del loro campo...
Beh, avrei trovato modo di indagare più a fondo. A quel punto, montati a cavallo e tornai al ranch. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Sceriffo?" esclamai "Uno che spara a destra a manca...ci vuole anche la testa sulle spalle ma siete voi la Legge qui, signor Belven" quel tanto per sviolinarlo. Effettivamente non avevamo alternative e ora sapevo pure chi fosse il nuovo sceriffo.
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"Ehi, miss..." disse Goz con un sorriso sornione ad Altea "... no, ma dico... guardate che io sono la pistola più veloce di queste terre, sapete?" Dandosi delle arie. "Io vado sempre al bersaglio, che spari o che corteggi una donna. Naturalmente una donna bella come voi." Facendole l'occhiolino e cercando di fare il pappagallo con lei.
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Gwen decise di tornare indietro, lasciando così la termoriserva.
Durante il tragitto attraverso la prateria, ad un tratto, notò qualcuno che veniva dal lato opposto. Erano degli uomini a cavallo. |
Lo osservai sempre in tono freddo e dissi sarcastica "Non metto in dubbio lei sia la pistola più veloce del west, ma sul fatto di puntare la mira su di me" prendendo la pistola e facendola ruotare nelle mani "Penso la lotta sarà ardua" ridendo.
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Stavo attraversando la prateria al galoppo, per tornare a casa in tempo per la cena, quando vidi degli uomini venire dalla parte opposta.
A quel punto, rallentai cambiando progressivamente andatura ed avanzando al trotto, per evitare di scontrarci. Nel frattempo, mi chiedevo chi potessero essere.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...4faed7cea1.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Goz vide la pistola ruotare con abilità nella mano di Altea.
"Accidenti, che donna..." disse ridendo e poi fissandola. "Dunque, accetta?" Intervenne Belven. "Non ho molto tempo e vorrei sapere cosa ne pensate della mia proposta? Vi interessa diventare lo sceriffo di Afrastone?" "E sia, accetto!" Rispose Goz, guardando però Altea. "Questa città mi piace!" Squadrando la donna per tutta la sua persona con occhi insistenti. "Ottimo." Annuì Belven. "A condizione però che i miei compagni siano i miei aiutanti." Goz. "Certamente." Rispose il giudice. |
"Bene, ora la legge regnerà di nuovo ad Afrastone.." sospirando e comunque alquanto dubbiosa sull' individuo e mettendo il cappello in testa, ponendo la pistola sul fodero in metallo pregiato "Brindiamo ordunque al nuovo sceriffo?" in questo modo avrei potuto temporeggiare per aspettare arrivassero i nuovi arrivati con Belven e, appunto, il nuovo sceriffo.
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Gwen vide quegli uomini.
Sembravano dei pistoleri, visto proprio le armi che pndevano dai loro cinturoni e non avevano neanche un aspetto rassicurante. "Guarda guarda cosa abbiamo qui..." disse uno di quelli ridendo appena i loro cavalli furono davanti al destriero di Gwen "... non sai, piccola, che si fanno brutti incontri ad andare in giro da sola?" Con occhi viscidi e lascivi. |
"Naturalmente." Disse Belven a quella proposta di Altea.
Così il giudice prese una bottiglia da un mobiletto e la stappò. Riempì 3 bicchieri e brindarono. "Alla legge qui ad Afrastone!" Fece Belven. "Alla legge ed alle donne di Afrastone!" Ridendo Goz e fissando Altea. |
Bene.
La situazione non mi piaceva. Niente affatto. E sì, avevo già detto cosa rischiavo a passare per queste strade isolate per raggiungere i Nativi. E lo sapevo. Ma che potevo farci? "Ma non mi dite... Vedendovi, avevo quasi pensato il contrario..." replicai con un sorriso sarcastico. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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