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Goz non era certo il massimo della raffinatezza, ma pareva dovessimo accontentarci.
"No, tranne la mia domestica impazzita davanti a tale vista" con sarcasmo. "Ma ricordo di aver udito uno strano ululato, di sicuro proveniente da un lupo più grosso del normale, a ben sentire" dissi poi, riesumando quel ricordo notturno dalla mia mente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
I raggi del Sole mattutino cominciarono a danzare sul volto di Altea ancora addormentata, svegliandola poco dopo.
La sensazione di quel sogno era ancora viva in lei. Un sogno strano, enigmatico. Poco dopo Petronilla bussò alla porta della camera e servì la colazione a letto alla nobile De Bastian. Si trovavano in una delle residenze dei Taddei lungo il corso del Lagno, in uno castello chiamato Castello di Schinot. Dopo colazione Altea si preparò ed uscì sulla terrazza, avvertendo subito l'odore acre del fumo ancora nell'aria. "Si, milady." Disse Petronilla. "Stanotte un grosso incendio ha devastato la contrada Mulino Vecchio sul Lagno. E' a diverse miglia da qui, ma il fumo è giunto fino al nostro castello." https://lh3.googleusercontent.com/pr...tFRx-XToSxxYcU |
"Il fuoco avrà di certo spaventato qualche lupo, madamigella." Disse spiccio Goz a Gwen. "Non lasciatevi suggestionare dalla storie su quel lupo e sugli evasi. Non è da voi, damigella." Ridendo. "Leggete sempre tanti libri e da voi non mi aspetto certo tanta ingenuità." Divertito.
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Sorrisi con atteggiamento più leggero e garrulo, stavolta.
"No di certo" confermai, senza esitazione. Del resto non aveva torto, specie dopo che ero io stessa a voler togliere certe fantasticherie dalla testa stralunata di Nioia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene." Disse Goz annuendo a Gwen. "Purtroppo il povero mugnaio ha fatto una fine atroce e a differenza dei suoi fattori, che sono morti prima di rendersene conto, lui ha visto la morte in faccia."
"Come fate a dirlo, sceriffo?" Chiese Matt. "Perchè è morto sulla macina, avvinghiato dallo savento e con in mano un Rosario, segno che pregava per la sua anima." Rispose Goz. |
Mi feci più interessata, alla congettura dello sceriffo, che tanto congettura non era, data la spiegazione che fornì un attimo dopo.
Molte volte mi aveva preso questo pensiero, negli anni, se lui avesse davvero incontrato la morte e, se così fosse stato, se avesse inseguito un ultimo pensiero un attimo prima. Se magari io fossi stata il suo ultimo pensiero. Non sapevo nemmeno descrivere lo stato che era seguito ed in cui tutt'ora mi trovavo, come essere spinti verso il basso da una coperta, nemmeno troppo calda e confortevole, senza avere la forza di scostarla. Ma non era quello il momento per inseguire tali pensieri, difatti mi riscossi. "Posso solo immaginare lo stato della famiglia, se ne aveva. Ma ad ogni modo, è di sicuro un fatto increscioso" dissi, tuttavia senza particolare trasporto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Già." Dise Goz a Gwen. "Speriamo solo che abbia ricevuto il conforto della Fede prima della sua fine." Spronò il cavallo. "Torniamo alle nostre indagini, madamigella. Se dovete sentire o vedere qualcosa di strano allora fatemelo sapere." E con i suoi uomini andarono via.
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Sorrisi ed annuii, augurando loro buona giornata.
Respirai a fondo e tornai a palazzo. Tutto a un tratto mi ero fatta assalire dalla malinconia, un grande sgarbo dopo anni passati a costruire attorno a me una barriera sufficentemente solida. Così, mi sistemai in una piccola veranda laterale con un libro ed una tisana, un delicato scialle a coprirmi le spalle dalla frizzante brezza settembrina. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La lettura di Gwen però fu interrotta molto presto.
Stevar infatti si presentò a lei, informandola di una missiva,che subito consegnò alla padrona. |
Dopo qualche secondo, il tempo di arrivare a destinazione, arrivò il marchese.
Che non fosse un uomo dai modi cordiali, era realtà risaputa, ma detestavo l'idea che potesse mettere sotto accusa mio fratello. Specie quando non aveva fatto alcunché per meritarselo. "Perdonatemi, mio signore, ma mio fratello dice il vero. Siamo venuti da voi il prima possibile e, secondo le leggi del buonsenso, nessuno è colpevole fino a prova contraria." esposi con tono educato "Non avremmo alcun motivo per mentirvi, signore." |
"Nelle mie terre" disse il marchese a Queennie con tono autoritario "le uniche leggi vigenti sono le mie, ragazza." Fissandola con una certa decisione al punto da infastidire la ragazza. "Ma sei giovane e di certo non conosci bene che qui io ho diritto di vita e di morte, vero?" Continuando a guardarla con un certo interesse, tanto che Queennie provò un senso di repulsione, come se si sentisse sporca dentro. "Qual'è il tuo nome, ragazza?" Chiese il marchese.
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Mi urtò l'interruzione non tanto della lettura, quando del mio momento di solitudine.
Mi ero rintanata lì per stare sola con me stessa, ma ciò non era durato a lungo. Aprii allora la missiva che il maggiordomo mi porgeva, curiosa di sapere cosa contenesse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mentre il marchese parlava, scoccai qualche occhiata a mio fratello ma non trovai alcun aiuto, da parte sua.
"Certo ma..." cercai di introdurmi nel suo discorso, ma non sembrava voler sentire ragioni. I suoi sguardi, gli occhi fermi su di me, mi iniziarono ad infastidire, a farmi sentire completamente a disagio. "Queenie Williams, signore." risposi alla sua domanda, la voce vagamente preoccupata. |
Gwen aprì la missiva e scoprì che riguardava un ordine fatto mesi prima, quando durante un viaggio nel cuore del continente aveva partecipato ad un'asta, riuscendo ad acquistare alcuni libri molto preziosi ed antichi.
Aveva poi incaricato, dietro compenso, un mercante impegnato in alcune carovane verso Est di portarle il suo costoso acquisto appena di ritorno ad Afragolignone. Ora nella lettera il mercante si diceva impossibilitato a tornare, causa una carestia che aveva fatto sciogliere alcuni mercati e diverse fiere, nei tempi pattuiti. Si era però impegnato ad affidare i preziosi libri al capitano di un battello che sarebbe giunto a breve a Suession attraverso il Lagno. Queennie continuò a sentire gli sguardi biechi del marchese su di lei, senza che Gret intervenisse, forse per timore che il nobiluomo si indisponesse. "Queennie..." disse il marchese ripetendo il nome della ragazza con un tono appena lascivo "... prendi una di quelle pernici e portala casa, la mangerai con i tuoi." E detto ciò andò via. |
La lettera riguardava un carico di libri particolarmente rari e preziosi che avevo acquistato mesi fa, tanto da averli momentaneamente dimenticati.
Tuttavia, il trasporto non era andato come previsto, pareva ed ora erano stati affidati al capitano di un battello la cui rotta era proprio il Lagno. Beh, meglio di niente, specie perchè avevo investito un'ingente somma in quei testi, che ritenevo pregiati a dir poco. Speravo solo fossero in buone mani. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
E se gli sguardi dell’uomo non mi avevano messa sufficientemente a disagio, ci pensò il suo tono, la voce lasciva utilizzata per pronunciare il mio nome, a farlo.
Tuttavia, non disse nulla… si limitò a lasciarci una delle pernici da portare a casa nostra, così da poterci cenare. “Grazie, marchese.” dissi per poi incamminarmi verso casa. “Certo che, fosse stato per te, quell’uomo avrebbe anche potuto tirarmi una sberla.” constatai scoccando un’occhiata a Gret “Cosa ti ha spaventato così tanto?” domandai, il passo sostenuto per tornare a casa quanto prima. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Gwen prese atto di quel cambiamento ed ora non le restava che attendere l'arrivo dei suoi libri.
E con sua sorpresa scoprì dopo alcune ore, quando cioè Matt andò a ritirare della merce in città e gli riferirono di un battello prossimo ad arrivare sul Lagno. |
Queennie e Gret lasciarono così il palazzo del marchese per fare ritorno a casa loro.
"Beh, non ti ha fatto nulla." Disse lui a lei. "Il marchese è così, brontola e inveisce, ma in fondo non è un cattivo uomo." Sghignazzò. "E comunque sappi io non ho certo paura di nessuno." Divertito. "E poi ci siamo guadagnati questa bella pernice." Annuì. "A proposito... visto il marchese come ti faceva gli occhi languidi, Queennie?" Facendole l'occhiolino. |
Pensavo avrei dovuto rassegnarmi ad attendere a lungo, ma seppi presto da Matt che un battello era prossimo, così non persi tempo.
Mi preparai ed ordinai al cocchiere di preparare la carrozza. Mi avrebbe certamente aiutata a distrarmi dalla malinconia della giornata ed ora che avevo ricordato quei libri, la curiosità verso di essi era tornata, più forte di prima. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non commentai la prima risposta di mio fratello, troppo semplicistica per un ragazzo che sciocco non era.
“Certo, non dico sia cattivo, ma certamente sa come mettere a disagio le persone.” risposi secca, ignorando anche la sua azzardata risposta. Aveva dimostrato di aver paura, o comunque essere suscettibile, e poco avrebbe potuto fare per farmi cambiare idea. “Sì, ho notato i suoi sguardi e… sono stati strani. Troppo strani. Se non ti scoccia, la prossima volta resterò a casa. Preferirei non rivederlo.” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Così però potremmo perdere qualche altro suo dono, Queennie." Disse Gret. "Non vedo che fastidio possano darti degli sguardi. Non ti ha certo molestata. Anzi, puoi dire di aver attirato le attenzioni di un aristocratico. E non è da tutte." Ridendo, mentre si avvicinavano alla loro casa.
Gwen diede ordne a Matt di preparare la sua carrozza, così da poter subito partire alla volta di Suession. Arrivarono in città un'oretta dopo, subito invasi dal chiasso che riempiva le strade. Suession appariva avvolta dai suoi colori vivi, che si rispecchiavano nelle piatte acque del Lagno che attraversandola la tagliava in due. Le cupole e le guglie risplendevano su quelle acque oleose, con tutta l'infinità di case che ammassate, ma in un certo modo armonioso, cingevano come una corona la parte antica della città. Matt con la carrozza imboccò la direzione del molo e poco dopo lo raggiunsero. https://media.tacdn.com/media/attrac...a/84/75/8f.jpg |
Guardai di sbieco mio fratello, ringraziando che presto saremmo stati a casa e la conversazione si sarebbe chiusa.
“Non mi sento privilegiata per aver attirato le attenzioni di un uomo che potrebbe essere nostro padre.” risposi schietta “Vuoi dei doni? Appena lavorerò, ti farò tutti i regali che vorrai.” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Un'ora dopo eravamo già a Suession ed il caos brulicante mi dava già ai nervi.
Ricordai perchè preferivo di gran lunga la mia tenuta fuori città. Molto più silenziosa e defilata, rispetto ad una tale baraonda. Il ché, tuttavia, era un peccato. La città era pittoresca, ben fatta e mi dispiaceva che fosse così impegnativa da sostenere, anche se per poco. Raggiungemmo le acque scintillanti del Lagno e quando fummo vicini al molo, scesi dalla carrozza, scostando appena l'ampio cappello per scorgere, se fosse già arrivato, il battello.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...10d739ef1d.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Eh, come sei ingenua, Queennie..." disse Gret, mentre si intravedeva la loro casa spuntare dalla vegetazione.
Ma in quello stesso istante i due giovani udirono una musica. Qualcuno stava suonando un'armonica non troppo lontano da loro. La carrozza giunse sul molo e subito l'attenzione di Gwen e di Matt fu attirata da un'imbarcazione che si era renata su un banco di sassi e sabbia. Aveva un aspetto cupo e sinistro, con le vele stracciate che pendevano dai pennoni ed oscillavano silenziose al vento. Lo scafo era in buona parte consumato dalla salsedine, mentre statue dalle fattezze particolarissime e misteriose abbellivano le sue fiancate. https://content.api.news/v3/images/b...19cd99804523b8 |
Stavo ancora guardandomi attorno, quando notai una strana imbarcazione.
Sembrava essersi praticamente arenata lì, incagliata al molo fra sassi, scogli e cime distrutte. Sembrava una nave fantasma, per quanto era spettrale. "Accidenti, quella nave sembrerebbe uscita da un incubo..." commenti stranita con Matt "Cosa potrà essere capitato?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ci avvicinammo verso casa, la stanchezza portata dalla lunga camminata, quando il suono di un’armonica catturò la mia attenzione.
“Andiamo a vedere?” domandai senza attendere una reale risposta. Avremmo fatto tardi per la cena, ma poco importava. A passa sostenuto, mantenendo però una certa eleganza, mi avvicinai alla fonte del suono. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Sembra si sia arenata su quel banco di pietre e sabbia, padrona." Disse Matt a Gwen. "Inoltre da come sono ridotte le vele direi che si è trovata el bel mezzo di qualche tempesta." Indicando la nave dall'aspetto lugubre.
Attorno ad essa però c'erano alcuni funzionari portuali, come se la stessero ispezionando dall'esterno. Queennie non attese che Gret annuisse o meno e corse verso quella melodia. Attraversò alcuni cespugli, ritrovandosi davanti un giovane uomo a cavallo. Era di bell'aspetto, dai capelli lunghi e mossi, i lineamenti regolari e gli occhi chiari, vestito con una giubba militare, stretti calzoni ed alti stivali di cuio. Si accorse di Queennie e smise di suonare. "Salute a voi." Disse con un lieve sorriso. https://www.dagospia.com/img/foto/05...ty-1460950.jpg |
Avvicinatici alla fonte del suono, intravidi un uomo di bell’aspetto, dai lunghi capelli chiari e mossi, e gli occhi azzurri.
Rimasi a guardarlo, affascinata da una bellezza tanto particolare. “Buonasera, perdonate se vi abbiamo disturbato. Siamo stati attirati dall’armonica.” giustificai con rapidità. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Lo credo anch'io, null'altro avrebbe potuto ridurla in un tale stato..." continuando ad osservarla, sebbene mi incupisse parecchio.
Notai poi che alcuni funzionari portuali la stavano ispezionando e capii che doveva essere giunta da poco, se era ancora oggetto di analisi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi svegliai ma non spaventata, solo non compresi ciò che avevo sognato, si certo si diceva da queste parti tutto era magico e incantato ma non pensavo proprio di essere in preda ad un incantesimo.
Feci colazione e mi vestii con cura e poi aprii il finestrone per affacciarmi al largo terrazzo ma l' aria del mattino non era pura ma acre. Petronilla mi spiegò il motivo e la ascoltai in silenzio per osservare con attenzione verso il punto lontano indicatomi "Oh no, ero solita andare al mulino, e il bosco è stato bruciato" affranta "chissà quanti animali sono morti e soprattutto mi spiace per il mulino, un uomo si spacca la schiena in quattro per lavorare e basta un attimo per distruggere il frutto del suo lavoro". Rientrai nella camera, noi De Bastian eravamo persone molto vicine al popolo, quasi amiche e anzi era consuetudine appoggiare il nobile lavoro della gente "Sicuramente la polizia capomazdese farà il suo dovere". Mi guardai allo specchio "Oggi è giorno di mercato, vado a fare compere, dei profumi, balsami e oli e poi alcune stoffe...e anche per svagarmi". A dire il vero quel sogno era ancora vivo in me e aspettai arrivasse pure mia sorella Costanza per recarmi in paese. https://assets.puzzlefactory.pl/puzz...8/original.jpg |
"Oh no..." disse il giovane uomo a Queennie "... non fatevene un cruccio..." mettendo l'armonica nella tasca della giacca "... suono quando sono da solo, per scacciare la solitudine. Dunque non mi avete di certo recato danno." Sorridendo. "In verità è stata una fortuna incontrarvi..." annuì mentre Gret aveva raggiunto sua sorella "... sono diretto al castello del marchese De Fatulon. Essendo appena giunto qui non conosco bene la regione ed alla locanda addirittura mi era stato detto di evitare la brughiera. Però temo di essermici perso dentro." Ridendo piano. "Potreste indicarmi il castello?"
"Certo, messere." Annuì Gret. "Seguite il sentiero e lo vedrete sbucarre davanti a voi. Sarà circa un miglio e mezzo o poco più." "Grazie." Con tono solare l'uomo a Queennie ed a suo fratello, per poi andare via col suo cavallo. Petronilla annuì ad Altea e tornò alle sue faccende. Poco dopo Costanza giunse al castello. “Sorella cara...” disse salutando Altea con un bacio “... non sai l'avventura che mi è toccata per raggiungere il castello...” arrossata per il caldo “... la stradina che attraversa il bosco è praticamente bloccata, con gli uomini dello sceriffo a pattugliare. Credo stiano ancora accertandosi riguardo le cause dell'incendio.” Scuotendo il capo. “Un episodio alquanto increscioso... visto che alcuni anni fa i Taddei persero uno dei loro rampolli in seguito ad un incendio... non fu mai ritrovato e alla fine venne dichiarato morto fra le fiamme.” “Già, immagino di si, padrona.” Disse Matt a Gwen, fissando quel cupo relitto arenatosi sulla secca del Lagno presso la banchina. Il porto fluviale era di solito animato da marinai, mercanti, operai e viaggiatori, ma in quell'angolo di molo tutto si era fatto silenzioso. Un sinistro silenzio rotto appena dallo scricchiolio del battello sotto l'alito del vento fra le sue vele lacerate. “Fate attenzione, accidenti!” Tuonò ad un tratto una voce verso i funzionari portuali che giravano intorno allo scafo del battello. “Non vi basta i danni recatimi dalla tempesta? Ora volete rovinare ciò che resta della Majara?” Indicando l'imbarcazione e svelandone così il nome. “Allontanatevi o mi leverò contro di voi per i danni!” Era un uomo abbigliato alla moda dei turchi, con una veste sfarzosa dal taglio orientale. La carnagione però ne tradiva l'appartenenza al ceppo carpatico, con profondi e penetranti occhi tra l'ambrato ed il grigio, la barba ben curata ed un lungo pugnale che gli pendeva dalla ricca cintura intarsiata. https://www.picsofcelebrities.com/ce...ro-scandal.jpg |
Tutta l'attenzione sembrava essere stata risucchiata da quella imbarcazione, quando sobbalzai sentendo una voce tuonare lì accanto.
Era un uomo abbigliato all'orientale, ma delle zone dell'est Europa, che rivendicò la proprietà sulla nave ed intimò ai curiosi di allontanarsi. "Sarà stato di certo un bel colpo per il proprietario, non immagino quanto gli verrà a costare rimetterla in sesto, ammesso sia possibile" commentai, osservando lo straniero. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sospirai "Una sciagura questa dell' incendio non pensi cara sorella? Un rampollo dei Taddei morto durante un incendio nel bosco? Sapete che non me lo ricordo? Muoiono di morti sempre tragiche questi rampolli" perplessa "Ah, deve essere stato quando ero in Francia per degli studi presso il maestro Du Thiene, uomo assai colto, dimmi perfettamente cosa era accaduto".
"Presto" a un servitore nel frattempo "portate un bicchiere di acqua fresca a milady Costanza". |
I funzionari portuali si allontanarono di qualche passo, mentre gli uomini del nuovo arrivato, tutti abbigliati come lui ed armati con armi da fuoco e a taglio, circondarono lo scafo per impedire ad altri di avvicinarsi.
Ma appena Gwen ebbe pronunciato quelle parole verso Matt, l'uomo col turbante e dallo sguardo magnetico si voltò verso di lei, come se avesse sentito. “Dite il vero, madama.” Disse alla ragazza. “Un gran danno davvero. Il carico a bordo era inestimabile. Inoltre vi era altra merce che io stesso avevo garantito di consegnare al proprietario.” “Oh, non saprei bene...” disse Costaza ad Altea “... ricordo ciò che raccontava di questa storia uno dei maestri di palazzo, messer Fatik... ebbene pare che il ramopllo fosse ancora un bambino quando prese fuoco una delle scuderie della residenza d'Estate... il piccolo non fu mai ritrovato e dunque alla fine venne dichiarato morto. Una storia tragica. Lcuni pensarono persino che tutto fosse dipeso dalla maledizione che da secoli attanaglia ogni membro taddeide.” Bevendo l'acqua che Petronilla aveva portato.” |
"Oh suvvia Costanza pure tu credi alle maledizioni, era un bambino, se parli della Gioia dei Taddei era impossibile si innamorasse" rimasi per un attimo perplessa "Forse me ne narrò da piccola nonno Mandus, questo bambino ora sarebbe un uomo da moglie e forse avrebbe avuto anche un ruolo nella famiglia dei Taddei, a mio avviso hanno voluto eliminarlo" sospettosa "Andiamo a parlare con lui, dai solo mentre cercano di sistemare la strada, penso oggi al mercato sia difficile andare ma forse possiamo andare nei negozi più alla moda, ora sono proprio curiosa" e andai a cercare con Costanza l' adorato nonno.
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Altea e Costanza raggiunsero il loro nonno che era a passeggiare in giardino, come spesso faceva nelle mattinate soleggiate.
Vagava fra le fontane zampillanti, i roseti ed i vialetti del giardino. Costanza lo chiamò e lui si voltò di scatto, sorridendo alle sue belle nipoti. |
L'uomo doveva avermi sentita, mentre anche il suo equipaggio arrivava, poichè si voltò verso di me, prendendomi in contropiede.
"Mi rincresce per quanto accaduto" commentai. Parlò poi di un carico. E se fosse stato lui il mio tramite? Sebbene la sua imbarcazione non somigliasse affatto ad un battello. "Era davvero così prezioso il vostro carico? In cosa consisteva, se mi è lecito?" guardandolo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...ce49f747ba.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'uomo guardò Gwen negli occhi, quasi come se ne studiasse l'anima.
“Si, molto prezioso, madama.” Disse. “E mi perdonerete se non aggiungo altro, essendo legato alla correttezza richiesta dal contratto che firmai al momento di prendere in consegna il carico.” Senza smettere di guardarla. |
Lui era lì, con la sua solita tranquillità che camminava tra i viali e le fontane ma sapevo meditava, chissà quali strani pensieri e ricordi passavano nella sua mente.
Costanza lo chiamò e lui si voltò sorridendoci e noi corremmo verso lui, gli presi saldamente le mani..."Nonno Mandus, hai sentito vero dell' incendio di stanotte? Una disgrazia...chissà se è stato un caso doloso o un incidente" guardando i suoi occhi verdi "Costanza si era ricordata di un fatto avvenuto anni fa, al Palazzo estivo, dove un bambino, rampollo taddeide perse la vita in un incendio, lei sostiene che come dicono in tanti sia per la loro maledizione ma io non sono convinta" osservando le sue mani rugate di chi ne aveva viste e sentite tante nella vita "Ricordo me ne accennasti da piccola, a mio avviso forse era meglio annientare un probabile erede, che ne pensi e che sai tu di quel fatto di allora e di questo bambino? Magari ora sarebbe un giovane pronto a sposarsi ed essere un Duca o sono trascorsi troppi anni?" risi, mio nonno sapeva quanto fossi curiosa. |
Mi mise un po' in soggezione il tono diretto del suo sguardo, ma volevo essere sicura.
"No, certo, vi capisco. Solo oggi sono qui poichè ero stata avvisata di un prezioso carico di libri a me destinato e volevo essere certa che non si trattasse di uno distrutto" guardando la nave ormai più relitto che altro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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