puo darsi milady
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Citazione:
pistola spada o sciabola? Organizzate pure il vostro calendario di sfida... Milady.. voi non siete obbligata a partecipare alla debacle di Morris... se poi volete essere l'oggetto del contenzioso allora che sia, ma vi lascerò libera subito dopo averVi vinto.:D Attendo i Vostri padrini Morris |
...ah dimenticavo monieur morris... non siate geloso, sto pensando una poesia anche per Voi.
;) Monsieur Hussard |
Citazione:
Questa la dedico io a voi: Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto Ma nel cuore nessuna croce manca E' il mio cuore il paese più straziato (Ungaretti) MonsieurHussar....sono spiacente ma vorrei sinceramente evitare di utilizzata come trofeo.. se mi permettere preferisco accomodarmi e guardarvi mentre vi scannate, erm scusate, vi scambiate opinioni...siete entrambi due abilissimi campioni. |
Citazione:
Se avete bisogno di uno dei miei incantesimi per placare i loro spiriti non avete che da chiedere... ;) Nel frattempo vorrei intrattenere tutti voi con il meraviglioso poema di Alfred Tennyson "The Lady of Shalott": Lungo entrambe le rive del fiume si stendono vasti campi di orzo e segale che rivestono la brughiera fino a incontrare il cielo; e attraverso i campi corre la strada verso la turrita Camelot; E la gente va e viene, guardando dove i gigli sbocciano attorni all'isola, li sotto, l'Isola di Shalott. Salici impalliditi, pioppi tremuli, Lievi brezze si oscurano e fremono Nella corrente che scorre perpetua intorno all'isola nel fiume, fluendo verso Camelot. Quattro mura grigie, quattro torri grige Sovrastano un prato di fiori, e l'isola silenziosa dimora La Signora di Shalott. Solo i mietitori, falciando mattinieri, nell'orzo barbuto odono una canzone che echeggia lietamente dal fiume che limpido si snoda, verso la turrita Camelot. E sotto la luna lo stanco mietitore, Ammucchiando covoni sull'arioso altipiano, ascoltando sussurra "E' la maga" La signora di Shalott. Lì intesse giorno e notte una magica tela dai colori vivaci. Ed aveva sentito una voce secondo cui una maledizione l'avrebbe colpita se avesse guardato verso Camelot. Non sapeva quale fosse la maledizione. E così tesseva assiduamente, ed altre preoccupazioni non aveva, la Signora di Shalott. E muovendosi attraverso uno specchio limpido appeso di fronte a lei tutto l'anno, ombre del mondo appaiono. Lì vede la vicina strada maestra snodarsi verso Camelot; Ed a volte attraverso lo specchio azzurro i Cavalieri giungono cavalcando a due a due Lei non ha alcun Cavaliere leale e fedele, la Signora di Shalott. Ma con la tela ancor si diletta ad intessere le magiche immagini dello specchio, perchè spesso attraverso le notti silenti Un funerale con pennacchi e luci e musica andava a Camelot; O quando la luna era alta, venivano due innamorati sposati di recente. "Mi sto stancando delle ombre" disse la Signora di Shalott. A un tiro d'arco dal cornicione della sua dimora, Lui cavalcò fra tra i mannelli d'orzo. Il sole giunse abbagliante fra le foglie , e splendente sui gambali di ottone del coraggioso Sir Lancelot. Un cavaliere con la croce rossa perpetuamente inginocchiato ad una dama nel suo scudo, che scintillò sul campo giallo, Presso la remota Shalott. La sua fronte ampia e chiara scintillò al sole; con zoccoli bruniti il suo cavallo passava; da sotto il suo elmo fluirono, mentre cavalcava, i suoi riccioli neri come il carbone, Mentre cavalcava verso Camelot. Dalla riva e dal fiume egli brillò nello specchio di cristallo, "Tirra lirra" presso il fiume cantò Sir Lancelot. Lasciò la tela, lasciò il telaio, Fece tre passi nella stanza, Vide le ninfee in fiore, Vide l'elmo ed il pennacchio, e guardò verso Camelot. La tela volò via fluttuando spiegata; lo specchio si spezzò da cima a fondo "la maledizione mi ha colta" urlò la Signora di Shalott. Nel tempestoso vento dell'est che sferzava, I boschi giallo pallido si indebolivano L'ampio fiume nei suoi argini si lamentava. dal cielo basso la pioggia scrosciava sopra la turrita Camelot; Lei discese e trovò una barca galleggiante presso un salice, E intorno alla prua scrisse la Signora di Shalott. Ed oltre la pallida estensione del fiume come un audace veggente in estasi, che contempli tutta la propria mala sorte - con una espressione vitrea Guardò verso Camelot. E sul finir del giorno Mollò gli ormeggi, e si distese: l'ampio fiume la portò assai lontano, la Signora di Shalott. Si udì un inno triste, sacro Cantato forte, cantato sommessamente Finchè il suo sangue si freddò, lentamente Ed i suoi occhi furono oscurati completamente, volti alla turrita Camelot. Prima che, portata dalla la corrente, raggiungesse la prima casa lungo l'argine Canticchiando il proprio canto morì la Signora di Shalott. Sotto la torre ed il balcone vicino il muro del giardino e la loggia lei galleggiò, figura splendente Di un pallor mortale, tra le case alte silente dentro Camelot. Vennero sulla banchina il cavaliere, il cittadino, il Signore e la Dama E intorno alla prua lessero il suo nome La Signora di Shalott. Chi è? Che c'è qui? Nel vicino palazzo illuminato si spensero i regali applausi e, per la paura, si segnarono tutti i cavalieri di Camelot. Ma Lancillotto riflettè per un po' E disse "ha un bel viso; Dio nella sua misericordia le conceda la pace La Signora di Shalott". On either side the river lie Long fields of barley and of rye, That clothe the wold and meet the sky; And through the field the road run by To many-tower'd Camelot; And up and down the people go, Gazing where the lilies blow Round an island there below, The island of Shalott. Willows whiten, aspens quiver, Little breezes dusk and shiver Through the wave that runs for ever By the island in the river Flowing down to Camelot. Four grey walls, and four grey towers, Overlook a space of flowers, And the silent isle imbowers The Lady of Shalott. By the margin, willow veil'd, Slide the heavy barges trail'd By slow horses; and unhail'd The shallop flitteth silken-sail'd Skimming down to Camelot: But who hath seen her wave her hand? Or at the casement seen her stand? Or is she known in all the land, The Lady of Shalott? Only reapers, reaping early, In among the bearded barley Hear a song that echoes cheerly From the river winding clearly; Down to tower'd Camelot; And by the moon the reaper weary, Piling sheaves in uplands airy, Listening, whispers, " 'Tis the fairy The Lady of Shalott." There she weaves by night and day A magic web with colours gay. She has heard a whisper say, A curse is on her if she stay To look down to Camelot. She knows not what the curse may be, And so she weaveth steadily, And little other care hath she, The Lady of Shalott. And moving through a mirror clear That hangs before her all the year, Shadows of the world appear. There she sees the highway near Winding down to Camelot; There the river eddy whirls, And there the surly village churls, And the red cloaks of market girls Pass onward from Shalott. Sometimes a troop of damsels glad, An abbot on an ambling pad, Sometimes a curly shepherd lad, Or long-hair'd page in crimson clad Goes by to tower'd Camelot; And sometimes through the mirror blue The knights come riding two and two. She hath no loyal Knight and true, The Lady of Shalott. But in her web she still delights To weave the mirror's magic sights, For often through the silent nights A funeral, with plumes and lights And music, went to Camelot; Or when the Moon was overhead, Came two young lovers lately wed. "I am half sick of shadows," said The Lady of Shalott. A bow-shot from her bower-eaves, He rode between the barley sheaves, The sun came dazzling thro' the leaves, And flamed upon the brazen greaves Of bold Sir Lancelot. A red-cross knight for ever kneel'd To a lady in his shield, That sparkled on the yellow field, Beside remote Shalott. The gemmy bridle glitter'd free, Like to some branch of stars we see Hung in the golden Galaxy. The bridle bells rang merrily As he rode down to Camelot: And from his blazon'd baldric slung A mighty silver bugle hung, And as he rode his armor rung Beside remote Shalott. All in the blue unclouded weather Thick-jewell'd shone the saddle-leather, The helmet and the helmet-feather Burn'd like one burning flame together, As he rode down to Camelot. As often thro' the purple night, Below the starry clusters bright, Some bearded meteor, burning bright, Moves over still Shalott. His broad clear brow in sunlight glow'd; On burnish'd hooves his war-horse trode; From underneath his helmet flow'd His coal-black curls as on he rode, As he rode down to Camelot. From the bank and from the river He flashed into the crystal mirror, "Tirra lirra," by the river Sang Sir Lancelot. She left the web, she left the loom, She made three paces through the room, She saw the water-lily bloom, She saw the helmet and the plume, She look'd down to Camelot. Out flew the web and floated wide; The mirror crack'd from side to side; "The curse is come upon me," cried The Lady of Shalott. In the stormy east-wind straining, The pale yellow woods were waning, The broad stream in his banks complaining. Heavily the low sky raining Over tower'd Camelot; Down she came and found a boat Beneath a willow left afloat, And around about the prow she wrote The Lady of Shalott. And down the river's dim expanse Like some bold seer in a trance, Seeing all his own mischance -- With a glassy countenance Did she look to Camelot. And at the closing of the day She loosed the chain, and down she lay; The broad stream bore her far away, The Lady of Shalott. Lying, robed in snowy white That loosely flew to left and right -- The leaves upon her falling light -- Thro' the noises of the night, She floated down to Camelot: And as the boat-head wound along The willowy hills and fields among, They heard her singing her last song, The Lady of Shalott. Heard a carol, mournful, holy, Chanted loudly, chanted lowly, Till her blood was frozen slowly, And her eyes were darkened wholly, Turn'd to tower'd Camelot. For ere she reach'd upon the tide The first house by the water-side, Singing in her song she died, The Lady of Shalott. Under tower and balcony, By garden-wall and gallery, A gleaming shape she floated by, Dead-pale between the houses high, Silent into Camelot. Out upon the wharfs they came, Knight and Burgher, Lord and Dame, And around the prow they read her name, The Lady of Shalott. Who is this? And what is here? And in the lighted palace near Died the sound of royal cheer; And they crossed themselves for fear, All the Knights at Camelot; But Lancelot mused a little space He said, "She has a lovely face; God in his mercy lend her grace, The Lady of Shalott." |
Non importa...è bella ugualmente!
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Ben detto lady morgen...
Mia cara Lmarei non era mia intenzione ferire il Vostro animo ne mancare di rispetto ad una gentile dama come Voi.. ma lo sapete anche Voi che la dama, o semplicemente un suo sguardo o anche un solo gesto, è ed è sempre stato l'oggetto del contenzioso tra due giovani campioncini dilettanti montati su cavallacci da tiro che per la prima volta vogliono sentirsi utili per qualcuno, vogliono sentirsi uomini, vivi, vincenti.. dare un senso alla loro buia vita in scuderia attraverso il raggiungimento di un Vostro solo accenno. Quindi portate altrettanto rispetto a questi due animi nobili che intendono battersi per Voi, non Vi lamentate, sedeteVi, assistete al torneo, acclamate il campione e sposatelo chiaro?:mad: |
Lady llamrei è libera di scegliere Voi senza indugio.
Voi non avete idea .. che e chi avete offeso. A me ....non avete fatto nulla! |
Ma mio caro Sir Morris.. io non volevo offenderVi.. anzi.. volevo solo ricordarvi che essere cavalieri vuol dire anche accettare qualche sfiduccia ogni tanto...
è tradizione di Cavalleria questa non sapete? dai tempi di S.Giorgio a quelli del conte Cacherano di Bicherasio..sono cose che bisogna saper accettare... Lady lmarei proprio perchè nobile dama di codesto regno gode di tutto il mio più profondo rispetto, ammirazione et devozione.. |
Visto che voi Cavalieri gentili, avete della donna un'opinione così alta da sfiorar il divino, leggerò per tutti ad alta voce un bellissimo sonetto del sommo poeta, che in nome dell'amor cortese pose la sua donna al par degli angeli...
Tanto gentil e tanto onesta pare la donna mia quand'ella altrui saluta, ch'ogne lingua deven tremando muta, e li occhi no l'ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d'umilta' vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi si' piacente a chi la mira, che da' per li occhi una dolcezza al core, che 'ntender non la puo' chi no la prova; e par che de la sua labbia si mova uno spirito soave pien d'amore, che va dicendo a l'anima: Sospira. (Dante Alighieri da Vita Nova) |
Vi ringrazio Lady Morgen... Voi siete fin troppo dolce e d'animo troppo sensibile per essere una strega... ho paura che Vi stiate lentamente tramutando in Fata...
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Citazione:
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che parole incoraggianti...
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Però non dimenticatevi che sono strega e, in quanto tale, ho una scorza amara. Se mi si prende per il verso giusto però riesco a far emergere la parte zuccherina che è in me! |
http://www.blind-guardian.com/new_ve...sfromother.jpg
Band: Blind Guardian Album: Imaginations From The Other Side Titolo originale: A past and future Secret Titolo tradotto: Un Segreto del Passato e del Futuro E' un pò che manco da qui In cecità e declino Il cerchio si è chiuso, ora La mia canzone della fine L' ho vista per intero Udite gente Vi dirò tutto Anche se devo ammettere Di non saperne molto Parlando di un segreto del passato E del futuro I più lo chiamavano Re che è stato e che sarà Molto indietro nel passato Ho visto la sua fine Molto prima che iniziasse Conoscevo il suo nome E' colui che estrasse la spada Dalla roccia E' come quell' antico racconto iniziava Lo odo nei freddi venti La mia canzone della fine L' avevo vista nei miei sogni La mia canzone della fine Non riesco a fermare l' oscurità portata dalle nuvole Sento freddo Mentre invoco il latrato Riportalo ad Avalon In attesa di una nuova era Arrivederci, amico mio, dormi bene Attenderò e custodirò La corona del re che sarà La mia canzone della fine Era bella, ma ora è finita La mia canzone della fine Era scritta fin dal principio La mia canzone della fine L' ho vista per intero |
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Citazione:
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Per me Voi siete Lmarei... che gli altri Vi chiamino come vogliono.. Lmarei ha un suono più dolce e romantico.. rimanda al mare.. alla marea.. insomma mi ricorda di più voi quindi continuerò ad usarlo...
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monseur...mio dio...che basso che siete...assolutamente è un bene che voi ed io camminiamo per strade diverse...state tranquillo: i miei capricci me li gestisco da sola...evitate di chiamarmi con qualsiasi nome vi venga in mente (o che riusciate almeno a ricordare...mi viene il dubbio...) ed evitate di offendere o sarò costretta a chiedere provvedimenti...
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Citazione:
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:neutral_doh: chiedeteli pure i vostri provvedimenti... noia...
siate un pò più allegra mia cara e vedrete che forse un giorno riuscirò a pronunciare bene il vostro nome:smile_lol: vi abbraccio:smile_wub: |
Manowar
I Believe - Io Credo Dall’oscurità, cammino nella luce Dal giorno, cammino nella notte Dalle ombre, apparirò Con un messaggio, per tutti quelli che sentiranno Per il debole di cuore, sarò forte Ai difensori della fede, apparterrò Per l’ultimo di noi, combattiamo finché moriamo Finché le chiavi, del regno, sono mie Restiamo tutti compatti Per far vedere al mondo Che è ora è proprio tempo Di vivere fuori da tutti i nostri sogni Dì la parola per sempre La tua forza non ti lascia mai Se vuoi vincere la battaglia Di, “Io credo” Dall’oscurità, cammino nella luce Dal giorno, cammino nella notte Dalle ombre, apparirò Con un messaggio, per tutti quelli che sentiranno Per il debole di cuore, sarò forte Ai difensori della fede, apparterrò Per l’ultimo di noi, combattiamo finché moriamo Finché le chiavi, del regno, sono mie Restiamo tutti compatti Per far vedere al mondo Che è ora è proprio tempo Di vivere fuori da tutti i nostri sogni Dì la parola per sempre La tua forza non ti lascia mai Se vuoi vincere la battaglia Di, “Io credo” |
Bel testo Sir Morris!
Noto che da queste parti è giunto anche il nostro Sir Lancillotto... Dedico a voi cavalieri notturni questa splendida immagine Lancillotto e Ginevra http://students.ou.edu/N/Jessica.D.N...0Guinevere.jpg |
Me lo fate apposta?????!!!!!!!!
Comunque.....stupendo quel volto girato....ma lo è di più quando è il volto di Lancillotto che non osa guardare!!! |
guardando questa immagine mi vengono spontanei questi versi di Colleen Hitchcock mentre tu sei ancora qui… Sappi che io continuo a vivere, vibrando con diversa intensità, dietro un sottile velo che il tuo sguardo non può attraversare. Tu non mi vedrai: devi quindi aver fede. Io attenderò il momento in cui di nuovo potremo librarci assieme in volo, entrambi sapendo che l’altro è lì accanto. Fino ad allora, vivi nella pienezza della vita. E quando avrai bisogno di me, sussurra appena il mio nome nel tuo cuore, …e sarò lì. |
Questa, anche se non è Vostra, Vi appartiene.....come appartiene ...a me ...amico di ventura!
Sublime....complimenti! |
Probabilmente questa famosissima poesia è già stata postata ma la condivido di nuovo, perché 'l'amor de lonh' è un tema bellissimo e struggente che mi tocca particolarmente ;)
Jaufré Rudel 1. Lanqan li jorn son long en mai m'es belhs dous chans d'auzelhs de lonh, e quan me sui partitz de lai remembra.m d'un amor de lonh; vau de talan embroncx e clis, si que chans ni flors d'albespis no.m platz plus que l'iverns gelatz. 2. Ja mais d'amor no.m jauzirai si no.m jau d'est'amor de lonh, que gensor ni melhor no.n sai ves nulha part, ni pres ni lonh; tant es sos pretz verais e fis que lay, el renh del Sarrazis, fos ieu per lieys chaitius clamatz! 3. Iratz e jauzens m'en partrai s'ieu ja la vei, l'amor de lonh: mas no sai quoras la veyrai, car trop son nostras terras lonh: assatz hi a pas e camis, e per aisso no.n suy devis: mas tot sia cum a Dieu platz! 4. Be.m parra joys quan li querrai, per amor Dieu, l'alberc de lonh; e s'a lieys platz, albergarai pres de lieys, si be.m de lonh: adoncs parra.l parlamen fis, quan drutz lonhdas er tan vezis qu'ab bels digz jauzira solatz. 5. Be tenc lo Senhor per verai per qu'ieu veirari l'amor de lonh; mas per un ben que m'en eschai n'ais dos mals, quar tan m'es de lonh. Ai! car me fos lai pelegris, si que mos fustz e mos tapis fos pels sieus belhs uelhs remiratz! 6. Dieus que fetz tot quant ve ni vai e formet cest'amor de lonh mi don poder, que cor ieu n'ai, qu'ieu veya cest'amor de lonh, verayamen, en tals aizis, si que la cambra e.l jardis mi resembles tos temps palatz! 7. Ver ditz qui m'apella lechai ni deziron d'amor de lonh, car nulhs autres joys tan no.m plai cum jauzimens d'amor de lonh, mas so qu'ieu vuelh m'es atahis, qu'enaissi.m fadet mos pairis qu'ieu ames e no fos amatz. 8. Mas so qu'ieu vuelh m'es atahis, qu'enaissi.m fadet mos pairis qu'ieu ames e no fos amatz. Traduzione letterale : 1. Allor che i giorni sono lunghi a maggio, mi piace il dolce canto degli uccelli di lontano, e quando mi sono partito di là mi ricordo di un amor lontano. Vado per il desiderio imbronciato e a capo chino, così che né canto né fior di biancospino mi giovano più dell'inverno gelato. 2. Mai d'amore io godrò se non godo di questo amor lontano, perché non conosco (donna) più nobile e buona in nessun luogo, vicino o lontano; tanto è il suo pregio verace e fino che là, nel regno dei Saraceni, fossi io per lei tenuto prigioniero! 3. Triste e gioioso me ne partirò, dopo averlo visto, l'amore lontano: ma non so quando la vedrò, perché le nostre terre sono troppo lontane: vi sono molti valichi e strade, e perciò non posso indovinare (quando la vedrò): ma sia tutto secondo la volontà di Dio! 4. Mi sembrerà certo gioia quando io le chiederò, per amore di Dio, l'albergo lontano, e, se a lei piaccia, abiterò presso di lei, anche se di lontano: dunque sarà fino il parlare, quando l'amante lontano sarà tanto vicino, che sarà consolato dalle belle parole 5. So bene che il Signore è veritiero, per questo io vedrò l'amor lontano; ma per un bene che ne traggo ne ho due mali, tanto sono lontano. Ahi! perchè non sono andato laggiù da pellegrino, così che il mio bordone e la mia schiavina fossero visti dai suoi begli occhi! 6. Dio che fece tutto ciò che viene e va e creò questo amor lontano mi dia la possibilità, che io certo lo voglio, di vedere questo amor lontano; veramente, con tale agio che la camera e il giardino mi ricordino sempre dei palazzi! 7. Dice il vero chi mi chiama ghiotto e desideroso dell'amor lontano, che null'altra gioia tanto mi piace come il godere dell'amor lontano. Ma ciò che voglio mi è negato, che così mi dette in sorte il mio padrino, che io amassi e non fossi amato. 8. Ma ciò che voglio mi è negato, che così mi dette in sorte il mio padrino, che io amassi e non fossi amato. |
Anche se fosse stata già inserita, riportata da Voi ha un significato diverso!
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Sir Lancillotto e Lady Ingeborg, vorrei ringraziarvi per aver postato versi così belli!
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Deliziosi!
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http://www.metal-observer.com/covers/cov4342.jpg
Band: Symphony X Disco: The Damnation Game A Winter´s Dream - Prelude (Part I) Un Sogno D'Inverno - Preludio (Parte I) Nonostante le tue parole siano vuote, Posso percepire ora, quello che senti dentro La notte si fa più vicina. Senti che devi nasconderti. Le tue paure non sono mai giuste o sbagliate Ogni cosa è bianca e nera allo stesso tempo. E' tempo di chiudere i tuoi occhi adesso, Inizia la tua fantasia - che cosa significa? Risveglia i tuoi sogni (comincia ora...) Nella realtà. Le tue paure non sono mai giuste o sbagliate Ogni cosa è bianca e nera allo stesso tempo. In un Sogno D'Inverno - Sarò là per te In un Sogno D'inverno - sarò là per te |
Sir Morris....non tormentatemi ancora cosi...i versi sono meravigliosi...e mi accompagnano nei momenti di solitudine...da loro mi faccio cullare....
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Concordo pienamente con voi, lady llamrei, i versi riportati da sir Morris sono favolosi ed evocativi...
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La realtà è stata corretta!
Quando avrete la possibilità, Miladies , Vi invierò i miei menestrelli... per farvele udire! |
No mio caro amico: non menestrelli: voglio che siate voi ad liberare le parole
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Sarà un onore per me, cantare per Voi!
E' venuto il carpentiere, a casa Vostra, ad aggiustarVi La cassetta degli arrivi? |
sempre collaudata e revisionata messere...quando volete
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Lasciatemi un biglietto dove sapete, quando volete!
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http://upload.wikimedia.org/wikipedi...nted_lands.jpg
Band: Rhapsody Disco: Symphony Of Enchanted Lands Titolo originale: Emerald Sword Titolo tradotto: Spada di Smeraldo Ho attravversato le valli, le ceneri dell'entroterra per cercare la terza chiave per aprire i cancelli Ora sono vicino all'altare - il segreto al suo interno la mia amata narrava la leggenda sul sole che illumina gi occhi dei draghi Sulla strada della gloria io onorerò la mia spada per servire giusti ideali e giustizia per tutti Finalmente accadde, il sole illuminò i loro occhi l'incantesimo creava strani giochi di luce Grazie a specchi nascosti ritrovai il mio sentiero perduto per le rocce ho raggiunto il Posto, era una grotta segreta In una lunga e sanguinosa battaglia predetta dalle profezie la luce prevarrà, perciò la saggezza è oro Per il re, per la patria, per le montagne Per le verdi valli dove volano i draghi Per la gloria, la forza di vincere l'oscuro signore Io cercherò la Spada di Smeraldo Solamente un guerriero con il cuore puro può avere l'onore di essere baciato dal sol Si, io sono quel guerriero, ho seguito la mia strada guidato dalla forza della mia anima cosmica posso raggiungere la spada Sulla strada verso la gloria onorerò la mia spada per servire giusti ideali e giustizia per tutti Per il re, per la patria, per le montagne Per le verdi valli dove volano i draghi Per la gloria, la forza di vincere l'oscuro signore Io cercherò la Spada di Smeraldo |
Messere, ho ricevuto la missiva. Con molto piacere vi posso dire che ho apprezzato il tutto! Posso confermare che le parole che voi qui riportate con tanto pathos diventano pura poesia quando vengono attorniate ed avvolte nelle note musicali. E per questo piacere vi ringrazio
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Mi Prostro ai Vostri piedi.. Madame!....Ve ne sono grato....e ...piango!
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