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“Ma...” disse stupita Mery a Gwen “... lo lascia andare così? E i nostri ceri? I soldi?”
“Si, non può farla franca questo bastardo!” Aisha. “L'unico consiglio è giungere ad Afragolpolis e chiedere aiuti per Serenica.” Disse Parvia ad Altea. “Se dovessero attaccarci i nemici per noi sarebbe la fine. Le parole dell'oracolo sono la salvezza, poiché conoscono il futuro.” |
"Non c'è niente che possiamo fare. Non ha più i ceri, non ha i soldi e se lo spediamo in galera esce dopo un'ora, a che servirebbe? Tanto vale che si levi dalle scatole e ci lasci in pace senza darci più fastidio..." buttandomi sul letto con un sospiro, mentre coprivo gli occhi col braccio e cercavo di non pensare a niente.
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Il ladro si alzò e senza dire nulla uscì dal carrozzone.
"Che bastardo..." disse Mery "... spero che qualcuno lo colga con le mani nel sacco e lo uccida..." "Lo farei io con piacere..." fece Aisha. Ad un tratto dei sassi colpirono il carrozzone da fuori. |
Lo sentii uscire, ma cercai di ignorarlo, come cercai di ignorare le due.
Ne avevo abbastanza di questa storia, di questo tizio e di questa città. Scattai quando sentii dei sassi colpire il carrozzone e guardai fuori dalla finestrella per vedere chi fosse l'ennesimo rompiscatole della situazione. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Annuii a Parvia "E così sarà".
Tornai nella mia camera e cercai di dormire finché mi svegliarono. Tutto era pronto per la partenza, indossai comunque i nostri abiti tipici di Serenica e lasciai la corona sul capo, cinsi Volpe Ambrata alla vita, e mi diressi con le ancelle alla Piazza d'Armi ove tutti puntuali mi aspettavano. Il mio abbigliamento mostrava pure lo spirito battagliero di Serenica. |
Seguì Gygean fra gli alberi. Di tanto in tanto ne toccavo la corteccia dove piccoli insettini costruivano la loro casa. Non smettevo più di sorridere, era un posto troppo meraviglioso.
Perché a noi draghi non era permesso vivere in un posto tanto bello? Quando, poi, vidi quel piccolo villaggio, il mio sorriso si aprì ancora di più e guardai ogni casa con stupore. Non vedevo loro di conoscere la sua gente, conoscere la loro storia, le loro tradizioni, le loro leggi! Ero davvero troppo impaziente ma, l'impazienza non si addice ad una principessa. Continuai, così, a seguire il draghetto. "Pensi che la gente di questo villaggio mi accoglierà?" chiesi ingenuamente. |
Lo stavo seguendo, praticamente alla cieca in stradine che non conoscevo.
Dovevo fidarmi per forza perché non avrei neanche saputo come tornare indietro a quel punto. Allontanandoci dal centro ci ritrovammo tra vicoli più calmi e meno affollati, sicuramente migliori per provare a dormire. “ Pensate dunque di fare sempre l’artista anche restando qui in città?” E nel chiederlo mi venne da domandarmi cosa avrei fatto io invece, come mi sarei mantenuta in quella città. Ero brava a vendere, avrei dovuto tentare quella strada, magari già l’indomani stesso. “ Non è più pericoloso stare così tanto isolati?” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Quei colpi all'esterno del carrozzone, come se qualcuno lanciasse dei sassolini.
Gwen allora si affacciò da uno dei finestrini, trovando, con sua sorpresa, il giovane ladruncolo che prendeva di mira le giunture del grosso caravan con i sassolini. “Ehi...” disse guardando la ragazza “... passata l'incavolatura?” Divertito. Scesero lungo un vicoletto, sotto alcuni archi, fino a giungere nella periferia cittadina, dove la campagna prendeva man mano posto delle casupole ammassate, racchiusa dalla cinta occidentale delle mura. “Altro non so fare...” disse Gobbo a Dacey, porgendole la mano per aiutarla a camminare sui dossi ammantati di muschio selvatico “... oltre la mia arte da strada non credo di poter trovare altro modo per guadagnarmi da vivere...” indicandole la strada davanti a loro “... questo luogo è isolato e poco sconosciuto... in verità molti si tengono alla larga da qui... persino i malviventi, dunque saremo al sicuri da brutti incontri...” |
Sospirai e poggiai la tempia al pugno chiuso, guardandolo con aria annoiata.
Ma che voleva ancora? "Perché, ti interessa?" atona. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Il ladruncolo rise forte, per poi gettare a terra i sassolini. “Beh, almeno avrei la possibilità di parlare senza il pericolo di ritrovarmi malmenato...” disse divertito a Gwen “... anche se, pensandoci, non deve essere una cattiva esperienza quella di farsi picchiare da una ragazza... c'è gente che paga per un simile trattamento, sai?” Sarcastico.
Altea ed il suo seguito di ancelle raggiunsero il piazzale antistante il palazzo di Serenica, dove la galena volante chiamata Acquileya attendeva solo la sovrana per partire. Ismael si inchinò all'arrivo della sovrana, così come gli altri dignitari presenti. Salirono allora tutti a bordo, compresi i cavalieri Afragolignonesi incaricati di scortare Altea per il viaggio. Le vele furono sciolte, le cime mollate e le ancore staccate dal suolo. L'elica a prua cominciò a girare e la galena iniziò ad alzarsi da terra. Poco dopo aveva già solcato i cieli ed abbandonato lo spazio aereo di Serenica. https://vignette.wikia.nocookie.net/...path-prefix=it |
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