Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 25-02-2015 01.57.28

Ammone mangiò e prese del vino, senza alzare gli occhi su Clio, come se quello fosse il suo modo per pensare.
“Non lo so...” disse infine “... magari il solo vederlo metterà in fuga quei dannati aguzzini giunti a Capomazda per prendersi il suo seggio...” masticando “... dopotutto sembra davvero lui... ammesso non lo sia davvero... e nessuno potrebbe dubitare della sua vera identità...”
Intanto, mentre i due parlavano, il taverniere era poco vicino, intento a sistemare la legna nel camino.
“Voi...” Ammone all'uomo.
“Dite a me, signore?”
“Si...” annuì l'omone “... perchè questo posto si chiama così?”
“Così come?”
“Con quel nome sull'insegna.”
“Beh, è benaugurante, no?” Ridendo il taverniere. “La Gioia è ambita dagli innamorati, soleva dire il nostro duca. Che possa riposare in pace.” Con un filo di sarcasmo.

Clio 25-02-2015 02.06.03

"Dici?" mormorai, poco convinta "Ma, come glielo diciamo? Non so se accetterebbe..." piano, per poi ridere appena "Ma infondo io che ne so? So solo che voglio rivederlo, il prima possibile..".
Eppure continuavo a pensare. Ci sarà pure un modo per togliere ogni dubbio: una cicatrice, un segno che potesse indicarmi se era davvero lui, un segno tangibile che non ero pazza.
Sperai mi venisse in mente qualcosa.
La cosa migliore, sicuramente, era parlare con lui. Magari con calma sarei riuscita a spiegargli la storia del Patto, del fatto che cercavano un sostituto e tutto.
Già, ma perché avrebbe dovuto ascoltarmi? Perché avrebbe dovuto fidarsi di me?
"Forse.." parlai ad alta voce "Bisognerebbe capire come ci è finito lì, chi ce l'ha messo e perché... oltre a cercare di scoprire se è davvero lui..".
Poi Ammone si rivolse ai locandieri, e parlarono del nome.
"Ah, ma che strano.." sarcastica "Credevo si riferisse alla maledizione.." con un finissimo sorriso, per poi tornare a versarmi il vino.

Guisgard 25-02-2015 02.14.59

“Beh, non vi nascondo” disse il locandiere a Clio “che un po' giochiamo anche su questo. Sulla maledizione intendo. Molti curiosi infatti arrivano qui e chiedono della Gioia. E questo naturalmente aumenta i nostri affari. Non è certo peccato.” Sorridendo. “Sono tempi duri e si fa ciò che si può per guadagnarsi il pane.”
Ma proprio in quel momento entrarono nella taverna altri clienti.
Erano quattro uomini ed indossavano lunghi mantelli.
E Clio riconobbe uno di loro.
L'aveva visto al Vecchio Casello.
Era dunque uno del Patto della Civetta.

Clio 25-02-2015 02.18.57

Sorrisi al locandiere "Beh, non ci vedo niente di male.." freddamente.
Ma in realtà odiavo tutto quello che riguardava quella maledizione, anche quelli che ci speculavano sopra.
Entrarono degli uomini, e compresi che erano del Patto della Civetta.
Di certo mi avrebbero riconosciuto, visto che ero l'unica donna presente, e Ammone non passa inosservato.
Eppure ero combattuta, avevo troppa paura che tutto quello gli si sarebbe rivoltato contro, che sarebbe stato ancora più in pericolo di quanto non fosse ora.
Alzai lo sguardo su Ammone, indicando quegli uomini con un cenno.
"Che facciamo?" nervosamente.

Guisgard 25-02-2015 02.23.13

Ma prima che Ammone potesse rispondere a Clio, uno di quegli uomini si alzò e si avvicinò al fuoco per scaldarsi.
E quando il taverniere tornò in cucina, l'uomo accanto al focolare si voltò verso la ragazza e l'omone.
“Salute a voi, signori...” disse “... un posto insolito per incontrarsi, non trovate? Magari in una simile notte siamo tutti in cerca della medesima cosa... dico bene?”

Clio 25-02-2015 02.30.07

Avevo il cuore che batteva forte, ero combattuta e preoccupata.
Che cosa avrebbe voluto che facessi? Non riuscivo a dare una risposta.
Sapevo che non si sarebbe mai tirato indietro, che non avrebbe esitato a lottare per il suo ducato, ed era questo che aveva sempre fatto, lottare per raggiungere il suo destino.
Dunque chi ero io per separarlo dal suo destino? Pensai tristemente.
Ma se gli fosse successo qualcosa? Se si fosse spaventato o peggio?
Non volevo nemmeno pensarci.
Quegli uomini si avvicinarono, e io sorrisi loro, facendo posto accanto al fuoco.
"Già, credo abbiate ragione..." cordialmente, attendendo che fossero loro a parlare per primi.

Guisgard 25-02-2015 02.38.03

“Già...” disse l'uomo, annuendo a Clio “... e magari voi siete stati più fortunati di noi...” fissando la ragazza ed Ammone “... anche perchè non abbiamo più molto tempo... nei prossimi giorni a Capomazda i due contendenti decideranno chi fra loro merita il seggio ducato... e purtroppo a noi manca una Tela di Penelope per prendere altro tempo...”
Ammone allora guardò Clio.

Clio 25-02-2015 02.44.50

Chiusi gli occhi per un istante a quelle parole.
Già, non c'era più tempo, dunque dovevo parlare del pastore.
Mi si strinse il cuore, se gli fosse successo qualcosa per colpa mia, non me lo sarei mai perdonato.
"In verità.." cominciai, guardando Ammone "Abbiamo cercato il pastore di cui parlava il pazzo, rammentate? E beh, ecco... sembra davvero lui... ho persino avuto l'impressione che fosse lui ma avesse semplicemente perso la memoria.." con un sorriso triste "Ma è una persona semplice, non ha mai lasciato la brughiera... occorrerà tatto e sensibilità per convincerlo a cambiare totalmente vita.." esitai "Potrei parlarci io..".
Tatto e sensibilità non erano certo le mie qualità, ma quegli uomini non mi conoscevano molto bene, e io non sopportavo l'idea di vederlo impaurito e spaesato.

Guisgard 25-02-2015 02.49.29

A quelle parole di Clio, l'uomo accanto al fuoco restò sorpreso.
Poi un impeto d'eccitazione lo prese e sorrise.
“Si, conduceteci da lui...” disse “... dobbiamo vederlo prima che lo faccia qualcun altro... se dovessero vederlo gli uomini di Gvineth o di Cimmiero prima di noi non oso pensare cosa potrebbero fargli...”

Clio 25-02-2015 02.55.40

Quelle parole dell'uomo un po' mi tranquillizzarono.
"Non credo che lo troverebbe mai nessuno, è stato proprio il suo stare nascosto che l'ha tenuto in vita io credo.." sospirai "Ma non voglio spaventarlo, intesi? Oggi mi sono avvicinata a lui fingendo di essere una ragazza che aveva perso la strada, perché vi giuro che sembra lui.. ho pensato che nella più assurda e pazza delle ipotesi mi avrebbe riconosciuto..." chinai il capo "Ma non l'ha fatto... eppure vi giuro che sembra lui.. anche per come parla.. è solo più.." esitai, non trovando la parola adatta che differenziasse Icarius da Guisgard "Semplice? Boh, può darsi..".
Annuii "Vi condurrò da lui, ma dovrete far parlare me... Gli stiamo per sconvolgere la vita... non sarà facile.." sorrisi "Anche se devo dire che non so esattamente dove abiti, so dove l'ho incontrato.. se dovesse suonare ci porterebbe da lui... altrimenti dovremo cercare la casa di un maniscalco, ma che ha un gregge di pecore.." finii il mio bicchiere "Per me possiamo andare..".

Guisgard 25-02-2015 03.03.32

L'uomo annuì a Clio e raggiunse il tavolo con i suoi compagni.
Poi tornò dalla ragazza e da Ammone.
“Si, andiamo.” Disse.
“Attraversare la brughiera a quest'ora?” Chiese Ammone.
“Avete paura dei fantasmi forse?” Ridendo l'uomo. “Grande e grosso come siete?” Scosse il capo. “Non temete, siamo tutti armati.” E fece loro cenno di uscire dalla taverna.
Così, Clio, Ammone e i quattro uomini lasciarono la taverna, tornando verso il posto in cui la piratessa e l'omone avevano visto il pastore.
La brughiera era avvolta nelle tenebre, con poche e sporadiche luci lontane, perse nel silenzio e nella desolazione di quel luogo selvaggio e sterminato.
“E' come camminare nel nulla...” mormorò Ammone.
Proseguirono, fino a quando trovarono una piccola casa nel bel mezzo di quelle lande.

Clio 25-02-2015 03.10.12

Ci incamminammo nella brughiera, che sembrava di stare nel nulla più assoluto.
Il cuore mi batteva forte, temevo di deluderlo, temevo che si sentisse tradito, ed era buffo perché nemmeno mi conosceva.
Ma Capomazda aveva bisogno di lui, e se l'avessi tenuto lontano dal suo destino non me l'avrebbe mai perdonato.
D'un tratto scorgemmo una casetta nel nulla.
"Vediamo un po' se riusciamo ad avvicinarci senza fare il minimo rumore..." Mormorai piano agli uomini "Meglio non farci vedere per adesso..." Sorrisi appena.
Così, ci avvicinammo alla casetta, speranzosi e fiduciosi.

Guisgard 25-02-2015 03.15.36

Clio guidò il gruppetto fino a quella casa, dalla quale si vedeva una luce da una delle finestre.
La ragazza si avvicinò senza farsi scoprire e vide che qualcuno era accanto al fuoco.
Si trattava di un vecchietto che abitava in quella casa.
Poi ad un tratto un cane cominciò ad abbaiare e l'anziano corse sulla porta.
“Ehi...” disse cercando di fissare il buio circostante “... chi è là? C'è qualcuno?”

Guisgard 25-02-2015 03.21.40

Capitolo IV: La cripta senza nome


“Mi sono chiesto più volte se la maggior parte della gente si soffermi a riflettere sul significato dei sogni, che a volte è clamoroso e comunque appartiene a un mondo di oscurità e mistero.”

(Howard Phillips Lovecraft, Oltre il muro del sonno)



Altea e Bensuon, seguendo quell'insolito rumore, arrivarono in quel vecchio Cimitero Longobardo.
L'interno di quel luogo era freddo ed ammuffito, tra vecchi monumenti, Croci erette da tempi ormai dimenticati e cripte quasi del tutto distrutte dalle intemperie e dall'abbandono.
Ogni passo in quel luogo sembrava intriso di un qualche antico sortilegio.
Ovunque vi erano statue di Angeli e figure piangenti, lastre di marmo e ciò che restava di vecchie bare.
E poi quel rumore che li aveva attirati in quel posto.
Continuo, infaticabile, enigmatico.
Come se qualcuno lavorasse incessantemente.
Altea e Bensuon videro allora una piccola capanna nel bel mezzo di quel Cimitero e proprio da essa giungeva quello strano rumore.
“Andiamo a vedere...” disse Bensuon.
E i due si incamminarono verso la capanna.
Poi alle parole di Altea la porta della capanna si aprì e una figura uscì fuori.
“Chi è là?” Chiese un uomo anziano con in mano una lanterna.
E proprio in quel momento, grazie alla luce della lampada, Altea si accorse di alcune immagini dipinte su delle vecchie lastre.
Rappresentavano l'inquietante Danza Macabra.
http://www.bellacroazia.it/wp-conten...3/05/Vermo.jpg

Galgan 25-02-2015 03.48.49

Annuii, entrando; e nel farlo mi segnai, esortando Lucas a fare altrettanto.

-In effetti, non è mia intenzione togliere più del necessario alle vostre giuste meditazioni-

Pesai un istante le parole, prima di proseguire;

-Non farò giri di parole, né cercherò di mascherare la particolarità della mia cerca, perché in tale particolarità vi è qualcosa di necessario, soprattutto nel tempo disgraziato che stiamo vivendo-

Rimasi un istante in silenzio, come a rimirare quei luoghi, poi proseguii;

-E' il legittimo governante, quello che sto cercando; perché invero, aldilà di chi lo dichiarò tornato alla Casa del Padre, c'è chi dice di averlo visto....Proprio in questi paraggi.
Costui è stato tacciato per pazzo, e solo Dio può dire se invero lo è, ma anche i primi Cristiani, non furono forse disprezzati e e derisi, talvolta persino temuti?
Cristo ci insegna ad andare oltre, e voi, dato il vostro ruolo, probabilmente lo sapete meglio di me.
In questi luoghi, Domine Magister, il presunto folle ha visto lord Guisgard, mentre suonava un'ocarina, a bada di un gregge di pecore.....Potete aiutarmi?-

Lady Gwen 25-02-2015 07.49.04

Continuavo ad ascoltarlo, rapita. Come sotto l'effetto di un incantesimo. Questo, pero`, non l'avevo mai provato prima.
Mi disse di chiamarsi Velven; mi strinse la mano e fu come se quell'incantesimo si fosse intnsificato.
"Cosi siete voi, Velven, che nei miei sogni sussurrate dolci parole. Adesso anche io posso darvi un nome".

Altea 25-02-2015 14.46.03

Un anziano venne ad aprire la porta di quel macabro posto dimenticato dal mondo..come fosse un antico guardiano.
Sembrava stupito e mentre faceva luce vidi dei pannelli..raffiguravano la Danza Macabra..leggermente sobbalzai e pensai alle parole del becchino di prima e ciò che quel dipinto rappresentava..la morte e le persone, tutte uguali..unite tra poveri e nobili, a dimostrazione davanti a Dio siamo tutti uguali.
Respirai profondamente e mi feci coraggio.."Scusate se vi abbiamo interrotto nel vostro lavoro, avevo detto ci siamo persi e io devo andare dal pastore Marion e poi tornare a Corte, la sua casa è vicina?" mentivo spudoratamente, sapevo benissimo la strada e non era molto lontana "Ma scusate la mia curiosità o invadenza, questo cimitero è antico, come mai state lavorando...siete forse un artista?".
Bensuon era bianco in volto e spaventato ma io guardavo l' anziano con coraggio, mentre la notte era scesa sulla brughiera coi suoi spiriti e leggende.

Clio 25-02-2015 15.00.01

Ci avvicinammo alla casetta, e riuscii a scorgere un vecchietto accanto al fuoco.
Putroppo, però, il cane si accorse di noi, e iniziò ad abbaiare, portando il proprietario di quella casa sull'uscio, a scrutare la buia notte.
Osservai il vecchietto, e mi voltai verso gli altri uomini.
"Non penso sia questa la casa.." sussurrai pianissimo "Il pastore parlava di un maniscalco, e poi dovrebbe esserci l'ovile con le pecore.. passiamo oltre o chiediamo indicazioni a quell'uomo?" chiesi "Anche se, certo.. rischiamo di spaventarlo".

Guisgard 25-02-2015 17.24.22

“In verità” disse il vecchio ad Altea “io non esco mai da questo luogo e poco o nulla conosco dei miei simili e delle loro abitudini. Dunque temo di non potervi aiutare, madama.” Con tono dispiaciuto. “Comunque si, lavoravo. Io lavoro continuamente, è l'unico passatempo che ho.”
“E sai che divertimento...” mormorò ironico Bensuon.

Guisgard 25-02-2015 17.27.48

Clio, Ammone e gli uomini del Patto delle Civette erano fermi, davanti alla casa di quell'anziano.
“Lasciate parlare me...” disse uno di questi a Clio “... perdonate...” poi al vecchio con la lanterna “... cerchiamo la casa di un maniscalco e di un pastore... potete aiutarci?”
Intanto la pioggia cadeva forte sull'umida brughiera.
“Conosco un pastore” fece il vecchio “e so che vive più in là nella brughiera, ma non precisamente dove... vi occorrono latte e lana forse?” Chiese a quegli uomini.

Altea 25-02-2015 17.28.27

Dovetti trattenere una risata alle parole di Bensuon..ma lui lavorava li..e non si muoveva da li..ma come era possibile?
Guardai Bensuon perplessa.."Beh, in un cimitero come questo è strano non muoversi mai.." poi mi rivolsi all' anziano.."Posso vedere ciò che stavate lavorando?"..se fosse stata una buona idea.

Guisgard 25-02-2015 17.40.38

Velven sorrise a quelle parole della giovane Gwen e le sfiorò la mano con un tenero bacio.
“Perdonate, messere...” disse Rida “... ma continuate a dire che qualcuno vi ha parlato della mia amica, eppure noi siamo arrivate solo poco fa in questa città...”
“Madama...” Velven a Rida “... per questo parlavo di magia e di sogni... e temevo di farmi avanti...”
“Ossia?” Chiese Rida.
Il soldato prese allora una mela rossa da alcune cassette di un fruttivendolo.
“Vedete?” Indicando la mela Velven. “Ebbene è per una mela come questa che sono qui, in cerca di Gwen...”
“Non vi seguo.” Incuriosita Rida.
“Madama, in cambio di una mela d'oro, la dea dell'Amore, la bella Afrodite, mi ha promesso un incontro magico, con la ragazza più bella di questo mondo...” Velven guardò allora Gwen “... io ero incredulo e allora la dea mi ha descritto il suo volto... lo stesso volto di questa meravigliosa creatura...” con i suoi occhi scuri in quelli dolci e languidi di Gwen.
“Vi burlate di noi, messere?” Fissandolo Rida.
“Si può burlare in nome dell'Amore?” Scuotendo il capo Velven. “Certo che no... l'Amore è Sacro...” senza distogliere lo sguardo dalla ragazza di Avalon.
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Clio 25-02-2015 17.42.25

Mi avvicinai all'uomo che aveva parlato, sorridendo al vecchietto.
"Sì, buon uomo.." con un sorriso "Oggi mi ero perduta, e quel pastore mi ha indicato la strada per la via maestra, ma è stato così gentile da farmi assaggiare il latte delle sue pecore, e in verità non ne ho assaggiato di così buono, così vorremmo trovarlo e acquistarne un po', sia per ringraziarlo, sia perché era davvero ottimo..." con un sorriso cordiale "Ma l'ho incontrato al pascolo, non so dove sia la sua casa..".

Lady Gwen 25-02-2015 17.57.12

Velven sorrise alle mie parole e mi bacio` dolcemente la mano che stringeva tra le sue.
Alle domanda di Rida, egli rispose narrando il mito della mela di Afrodite.
"Quindi sareste voi il mio Paride?"

Guisgard 25-02-2015 18.00.29

L'anziano sorrise ed annuì ad Altea.
“Prego, vogliate seguirmi...” disse, facendo segno di seguirlo.
Entrarono così nella capanna, dalla quale, per una porticina laterale, si ritrovarono in un grosso antro scavato in un piccolo tumulo naturale.
E in quest'antro c'era poggiata contro le pareti una monumentale lapide di pietra, pronta per essere posta su un sarcofago, con i fori per le cerniere, i solchi e i passamano.
Tutt'intorno al bordo, poi, vi erano scolpiti vari bassorilievi, tutti raffiguranti scene tratte da grandi ed immortali storie d'Amore.
Comparivano così Admeto ed Alcesti, Perseo ed Andromeda, Orfeo ed Euridice, Protesilao e Laodamia, Ero e Leandro, Pigmalione e Galatea, Paride ed Elena, Ulisse e Penelope, Amore e Psiche.
La lapide però era bloccata da tre grossi sigilli, rendendola così impossibile da spostare.
I sigilli erano differenti.
Il primo infatti era d'oro, mentre il secondo d'argento ed il terzo infine di bronzo.
Ma nessun nome era inciso sulla lapide.

Guisgard 25-02-2015 18.04.46

“Eh, con questo tempaccio però” disse il vecchietto a Clio, alzando gli occhi verso il cielo “non credo che porteranno le pecore al pascolo. E non penso neanche sia possibile per voi attraversare la brughiera con una simile pioggia.”
“Cosa ci consigliate di fare?” Chiese uno degli uomini.
“Aspettare.” Rispose il vecchio.
“Magari qui da voi, se possibile?” Con un sorriso un altro di quegli uomini.
“Certo, entrate.” Cordialmente il vecchio.
E una volta in casa, Clio e gli altri videro il semplice e rustico arredamento di quel luogo.
Ma ciò che colpì loro erano alcuni ritratti alla parete.
E uno di essi raffigurava Guisgard.

Tessa 25-02-2015 18.05.12

Edwig aveva ragione: dovevo tornare da Pirros, per quanto la cosa non mi andasse.
La sera stessa, con il benestare della Madre Superiora, cercai altri annali nella biblioteca e poi mi coricai.
Per la prima volta nella vita, sentii di invidiare Rabona e le sue doti di civetta.
Le sarebbe bastato sbattere le lunghe ciglia in faccia a Pirros per ottenere tutte le informazioni che voleva.

Mi imposi la calma e, alla fine, caddi in un lungo sonno senza sogni.

Al mattino mi svegliai di buonora e indossai uno dei miei vestiti migliori.
Ero preoccupata, ma questo non avrei dovuto darlo a vedere ad anima viva.
"Dissimulare", mi ripetei ad alta voce, mente bussavo alla porta del carcere.

"Sono Lady Tessa, dal convento. Aprite, porto documenti importanti per Sir Pirros!"

Altea 25-02-2015 18.06.29

Lo seguimmo, egli sembrava contento della mia richiesta.
Ad un tratto ci trovammo di fronte ad una lapide di pregiata fattura per un sarcofago e vi erano scene di amori immortali e poi vidi tre anelli di metallo diverso..."Devo farvi i complimenti messere...ma una simile lapide è degna di una persona facoltosa, forse...o di una persona che abbia amato molto qualcuno visto le scene..e poi questi tre anelli.." e guardai attentamenti i bassorilievi e ogni particolari "perchè di tre metalli diversi...eppure sappia io non è morto nessuno di importante" ero leggermente perplessa.

Clio 25-02-2015 18.13.07

Sorrisi all'uomo, che ci accolse nella sua abitazione.
"Grazie dell'ospitalità, messere..." cordialmente.
Era un sollievo non avere più quella pioggia incessante sulla testa, e l'arredamento rustico della casetta era rassicurante.
Poi alzai gli occhi e lo vidi: un ritratto di Guisgard.
Provai immediatamente simpatia per quel vecchietto, che non esitava a far entrare degli sconosciuti in casa sua, anche se aveva un ritratto del vecchio duca appeso alla parete.
Restai ad osservarlo per un lungo istante, rendendomi sempre più conto di quanto somigliasse a Icarius, in ogni dettaglio.
Sospirai piano, con un sorriso leggero, era sempre rassicurante vedere il suo viso, anche solo dipinto.
Ed era per quello che portavo sempre con me un foglio col suo ritratto, ripiegato con cura e nascosto in una tasca celata nel mio corpetto, ma nei momenti peggiori, era bello osservare il suo sorriso che tanto mi mancava.
"E' bello vedere che non tutti l'hanno dimenticato..." sussurrai piano, quasi distrattamente.

Guisgard 25-02-2015 18.15.03

“Paride...” disse Velven a Gwen “... io, Paride?” Sorride. “Oh, no di certo... Paride era destinato ad Elena, mentre io... io sono innamorato di voi... e non cambierei i vostri occhi nè con i sospiri della bellissima principessa di Sparta, né con tutti i leggendari tesori di Troia... ” stringendo la mano di lei nella sua.

Guisgard 25-02-2015 18.18.29

Tessa lasciò il convento e tornò alla prigione.
Il tempo era inclemente, abbattendosi con foga sulla brughiera, attraverso freddo e pioggia.
Riconosciuta la ragazza, alcune sentinelle aprirono il portone e la fecero entrare.
Così Tessa fu condotta nell'ufficio di Pirros.
“Il comandante Pirros” disse uno dei carcerieri alla dotta ragazza “al momento è occupato. Attendetelo pure qui e vi raggiungerà quanto prima.”
Ed uscì.
La stanza era arredata con poco gusto, con due pesanti tavoli pieni di scartoffie e grossi registri, qualche candela consumata e un paio di pugnali intarsiati alle pareti, dove pendevano altri cimeli di caccia ed erano inchiodate alcune teste di animali impagliati.
E tra le scartoffie, lo sguardo di Tessa cadde, quasi accidentalmente, su un nome:

“Prigioniero 6913”

Lo stesso nome che Tessa aveva letto inciso sulla pietra della cella la volta scorsa.

Lady Gwen 25-02-2015 18.24.05

"Bene perche` neanche io vi cambierei con l'uomo che consegno` il suo cuore alla bella Elena. Lui non aveva di certo i vostri occhi".
Velven continuava a stringere la mia mano; era la piu` bella ed intensa sensazione che avessi mai provato.
Intanto Rida, al mio fianco, mostrava evidenti segni di insofferenza.

Guisgard 25-02-2015 18.44.24

“Questa lapide” disse il vecchio ad Altea “è designata al sarcofago e alla cripta che ospiteranno le spoglie terrene di colui destinato a trovare il Fiore Azzurro.”
Mentre una pioggia inclemente continuava a scendere sull'antico Cimitero Longobardo.
http://footage.framepool.com/shotimg...e-cimitero.jpg

Guisgard 25-02-2015 18.49.26

“Oh, ma nessuno l'ha dimenticato...” disse il vecchietto a Clio, per poi invitare tutti loro a sedersi accanto al camino acceso “... nessuno, credetemi... né chi l'ha amato, né tanto meno chi l'ha odiato... per amore o per paura, comunque egli è vivo in tutti noi...” sorrise malinconico “... conobbi suo zio... il grande lord Austero... egli parlava di suo nipote come di colui destinato a vincere la maledizione e a riconquistare Sygma...” chiuse gli occhi inumiditi “... ed io credetti alle sue parole... ma poi la Gioia si è portata via anche lui... e oggi non vi sono Taddei a Capomazda... rendendo nullo il mio Voto fatto all'Altissimo...”

Guisgard 25-02-2015 18.51.23

A quelle parole di Gwen, Velven sorrise e fu sul punto di avvicinarsi a lei e di baciarla.
E forse l'avrebbe fatto, se all'improvviso non avesse udito la voce di Rida.
“Ora dobbiamo andare, Gwen...” disse “... gli altri ci staranno aspettando... abbiamo le prove...”
“Vi rivedrò ancora?” Chiese Velven alla ragazza di Avalon. “Ditemi di si, vi prego...” senza lasciare la sua mano.

Altea 25-02-2015 18.51.37

A quelle parole mi sentii quasi venire meno.."Il Fiore Azzurro?" dissi balbettando "ma perchè? Io ho cercato con l' Arciduca quel Fiore e non si è trovato..è difficile da trovare..ditemi perchè è destinato a quella persona? Cosa sapete voi del Fiore Azzurro? Dovrebbe portare Amore e Gioia e non la Morte"...questo fatto era sempre più strano.

Clio 25-02-2015 18.55.08

Sorrisi al vecchietto, alzando nuovamente lo sguardo sul ritratto di Guisgard.
"No, avete ragione.." mormorai piano, accettando il suo invito a sederci vicino al fuoco.
Egli era vivo in tutti noi...
E se invece fosse semplicemente ancora vivo? Quel dubbio non mi lasciava tregua.
Ma naturalmente non dissi una parola.
Ascoltai il racconto sull'Austero con un sorriso sereno, immaginano il grande signore, che avevo visto solo nei sontuosi ritratti del palazzo, che parlava in quel modo del nipote.
"Già, era destinato a grandi cose.." malinconica, osservando il fuoco.
Non osai chiedere al vecchietto di quale voto si trattasse, ma la cosa mi aveva incuriosita.

Lady Gwen 25-02-2015 19.01.06

Stava per succedere. Cio` che avevo desiderato in quei pochi minuti stava per succedere.
E sarebbe successo se Rida non fosse intervenuta, richiamandomi e ricordandomi delle prove.
Velven mi chiese se mi avrebbe rivista.
"Daremo uno spettacolo, a breve, gradirei davvero la vostra presenza" gli dissi, guardandolo negli occhi. Un attimo dopo, fui trascinata da Rida.

Guisgard 25-02-2015 19.14.13

“Milady, io sono solo un umile artista” disse il vecchio ad Altea “a cui è stato commissionato questo lavoro... altro non so dirvi...”
“Umile?” Ripetè Bensuon. “Beh, da ciò che vedo mi sembrate molto abile invece.”
“E' facile parlare, scrivere o raffigurare riguardo all'Amore...” mormorò il vecchio artista “... altra cosa è viverlo davvero...”

Guisgard 25-02-2015 19.16.38

Il fuoco consumava piano la legna nel camino, mentre si sentiva da fuori il rumore della pioggia battente.
“Sembra non voglia smettere di piovere...” guardando fuori uno degli uomini del Patto della Civetta “... questo luogo è ancor più desolante quando piove così...”
“Non vi sono altre abitazioni nei paraggi?” Chiese un altro di quegli uomini.
“Qualcuna di qualche contadino.” Rispose il vecchio.
“Ma dove può essere quella del pastore?” Mormorò l'uomo, senza staccare gli occhi dal fuoco. “Ma parlateci meglio di lui...” rivolto poi a Clio “... che impressione vi ha fatto? Che tipo era? Magari avete fatto una buona impressione... e chissà, forse siete anche riuscita a far colpo su di lui... dopotutto siete una bella ragazza e lui è un uomo...”


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