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"Sì sì.." borbottai, sbuffando.
Preparai così una lettera dove informai il re che il ministro doveva presentarsi a corte la mattino dopo per la partenza. "Vediamo che ha da dire questo ministro.." sbuffai, ordinando poi a delle ancelle di preparare i bagagli. |
“Astral...” disse Lavaos ripetendo le parole di Astral “... io invece mi chiamo Lavaros e sono un mercenario, un cacciatore di taglie... dopo il nome posso vedere anche il tuo viso?”
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“Grazie, dolce ragazza.” Disse il pellegrino a Cassandra. “Si, provengo da Nord... ho fatto un lungo viaggio... ho saputo di quella brutta storia... di quei giovani sbranati da un animale...”
“Si, brutta storia davvero.” Elv. “Eh, questa terra è maledetta da secoli...” mormorò il vecchio. |
Le loro bocche si unirono ed Eeila sentì prima le calde labbra di Hiss contro le sue morbide ed inesperte, poi la sua lingua umida e vogliosa.
Si baciarono e fu un bacio profondo, intimo, sensuale, penetrante, avvolgente. Hiss assaporava tutto di lei. Ne sentiva il sapore, il profumo, il calore, ogni sospiro. La baciava con impeto e passione, con slancio, quasi a voler far suo tutto di lei. |
Le ancelle prepararono i bagagli ed il messaggio di Elyse fu portato al re di Raton.
“Io, altezza...” disse Aegos davanti alle soldatesse “... vorrei andare a salutare i miei compagni... ci separeremo e vorrei augurare loro buona Fortuna... poi mi preparerò per il viaggio...” con un lieve inchino e sotto gli sguardi delle soldatesse. |
Sorrisi sentendogli pronunciare il mio nome. "Lavaros..." dissi a suo stesso modo. Guardai da sotto il cappuccio il suo volto e lo studiai curiosa mentre si presentava. Poi afferrai i margini del mio cappuccio e piano lo tirai via, fino a scoprire il mio viso e i miei capelli.
"Ecco, signor Lavoros" dissi guardandolo intensamente.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...74415fee97.jpg Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi con un cortese cenno del capo, poi lo ascoltai e annuii greve.
''Sì, è davvero una situazione terribile...'' scuotendo la testa. ''Maledetta? Come mai dite ciò?'' |
Quel bacio mai provato..e così desiderato in quel momento.
Le nostre labbra si unirono e il contatto era morbido, caldo e travolgente e seguii istintivamente i suoi movimenti di labbra e lingua uniti assieme in un gioco di passione, desiderio e complicità. Gemetti leggermente a quel contatto meraviglioso che faceva pulsare il sangue nel mio corpo..ora sentivo il mio corpo vivo e caldo, e il Fuoco stavolta era quello della passione e dell' Amore. Mi staccai leggermente da lui e bisbigliai.."Sei il primo e l' unico.." per poi corrisponderlo di nuovo. Le mie mani sfioravano l' armatura bramando ben oltre di lui, il suo corpo ma pure il suo animo e molto altro. |
Lavaros guardò Astral, finalmente libera dal suo cappuccio.
“Come immaginavo...” disse fissandola “... era un peccato ed uno spreco coprire il tuo volto...” sorridendo “... vuoi unirti a noi? Bere o mangiare con noi altri?” |
“Perchè secoli fa un eretico fu arso vivo in queste terre” disse il pellegrino a Cassandra “ed egli lanciò su tutta la contrada un'oscura maledizione... molti credono che i delitti di questi giorni altro non siano che l'effetto di quel nefasto incanto...”
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"Ah sì, ne abbiamo sentito parlare" guardando per un attimo Elv "Beh, normale che la gente lo pensi, anche se dubito che le due cose siano collegate..." perplessa.
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Ormai era tutto pronto per la partenza, e dovevo ammettere che la cosa un po' mi preoccupava.
Non avevo mai lasciato il palazzo, non avevo mai vissuto fuori dal mio regno. Senza contare che aspettavo quel viaggio da tutta la vita. Dovevo ammettere di essere un po' preoccupata e insieme elettrizzata all'idea. Ogni regina di Beltas arrivava a questo punto, e ogni regina aveva fallito. Eppure magari ognuna si era sentita come me in quel momento: con la responsabilità di un regno, e la speranza di essere quella che troverà la gemma. Lo guardai, attentamente. Io avevo lui, però, le mie antenate no. Gli sorrisi, annuendo. "Visto che già non siamo soli, puoi dire ai tuoi amici di unirsi a noi.." annuendo "Io sistemerò le ultime cose per la partenza, stasera farò preparare la cena nei miei alloggi.." con voce normale, quasi distaccata. Ma prima che lui andasse via lo richiamai. "Aegos..." avvicinandomi a lui. "Torna presto da me..." sussurrai all'orecchio, per poi guardarlo negli occhi per un lungo e intenso istante. http://img.allw.mn/content/makeup/20...e-huntsman.jpg |
Arrossì alle sue parole e gli sorrisi con gli occhi che brillavano. "Io potrei non rifiutare, Lavaros. Ma spero non sia un disturbo" dissi non riconsocendomi più. Ero incuriosita da quegli uomini e dai loro atteggiamenti, e Soprattutto mi incuriosiva Lavaros, con quel suo modo di guardarmi e di parlarmi, diverso dall'atteggiamento dei visitatori allo zoo, diverso da quello che ho avuto fino a quel momento.
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Aegos guardò Elyse negli occhi.
“Si, altezza.” Disse annuendo, con uno tono rispettoso, ossequioso, ma il suo sguardo diceva ben altro. Era uno sguardo deciso, profondo, penetrante. Si recò dai suoi amici, mentre le ancelle prepararono ogni cosa per la partenza. “Altezza, avete ordini circa il ministro di Raton?” Una soldatessa. |
“Capisco...” disse il pellegrino a Cassandra “... e allora a cosa fate risalire l'origine di queste morti? Un animale selvatico sbucato così dal nulla?” Fissandola.
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"Beh, perché no? I corpi risultano straziati, maciullati, non può essere una persona a compiere tutto ciò" alzando le spalle "Tuttavia, non sono certo un cacciatore o altro, non saprei proprio..." con un vago sorriso.
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“Disturbo...” disse sorridendo Lavaros ad Astral “... tu? Suvvia, renderesti il nostro tavolo molto più bello e piacevole.” Facendole l'occhiolino.
La prese per mano e la presentò agli altri mercenari. Ordinarono del cibo e mangiarono tutti insieme. |
"Siete gentile" sorrisi e gli lasciai prendere la mia mano. Era tutto così nuovo e piacevole. Ormai le sbarre della gabbia erano un lontano ricordo, e il mio sorriso, quello sincero si faceva largo nel mio viso. Non credevo potesse essere così bello essere liberi.
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Lo guardai andare via, sospirando, finché non scomparve dalla mia vista.
Restai così sola con le ancelle, e sistemai le cose per la partenza. Poi quelle parole della soldatessa. Uccidere a vista... Allontanai quel pensiero, perchè ovviamente gli equilibri erano precari e la situazione andava valutata tatticamente. "Non perderlo di vista un attimo..:" annuendo "E riferitemi anche quanti respiri decide di fare in un minuto, chiaro? Non mi fido di re Badmin, ma neanche.." scuotendo la testa. |
“Forse avete ragione voi...” disse il pellegrino a Cassandra “... a me restano dubbi sul fatto che per secoli simili animali non si sono mai avvistati... ma forse sbaglio io.”
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"C'è sempre una prima volta per tutto" con un leggero sorriso "Anche per le cose terribili come questa, purtroppo..." sospirando.
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Astral si unì a quei mercenari e mangiarono tutti insieme.
Sembrava un momento piacevole, ma ad un tratto la campana del paese cominciò con i suoi rintocchi lenti. “Sembra un funerale...” disse uno dei mercenari. “Si, hai ragione...” Lavaros “... qualcuno vada in strada a vedere che accade...” un altro dei mercenari uscì e rientrò dopo un po'. “Hanno trovato un'altra vittima della bestia...” tornando al loro tavolo quello. |
Era così bello stare insieme a quella gente, mi sentivo a mio agio e al mio posto. Ad un certo punto, le campane suonarono, e quelle mi ridestarono. Avevo quasi dimenticato quella storia e me ne vergognai. Mi alzai seria e mi sistemai composta. Un'altra vittima della bestia... No, non poteva più succedere. Dovevo fare qualcosa... Se non io, qualcuno. I cacciatori erano lì per questo, no?
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Dopo un po' Aegos tornò con i suoi due compagni.
“Eccomi, altezza...” disse lui alla regina “... i miei compagni sono disposti a seguirci, se voi lo volete ancora.” Guardandola negli occhi. |
Aegos ci mise poco a tornare, anche se si portò dietro i suoi due compagni.
Li guardai senza emozioni, per poi annuire. "Benissimo.." dissi "Partiremo domattina, se vi occorre qualcosa, chiedete alle ancelle..". Poi li congedai con un cenno della mano. Non li volevo tra i piedi. "Vogliamo andare a cena?" sorrisi invece ad Aegos. Avevo fatto preparare una sorpresa per lui, per quella sera. |
I due compagni di Aegos salutarono con rispetto Elyse.
Poi la regina ordinò di andare a tavola. Ozz e Surugi capirono che loro non erano stati invitati. “Altezza...” una soldatessa “... i due uomini non saranno ospiti della vostra tavola?” |
Tutti i mercenari uscirono di corsa e Lavaros invitò Astral a seguirli.
Raggiunsero la piazza e videro i soldati di Rodolfo che portavano su un cadavere i resti della ragazza sbranata. “Gente delle Cinque Vie...” disse Rodolfo ai presenti “... un'altra vittima... una nuova innocente... è ora che tutto ciò cessi... bisogna uccidere la bestia! Oggi stesso, se Dio vorrà!” |
Guardai la soldatessa con aria incredula.
Da quando si mettevano in dubbio le mie volontà? "No, non permetto ad estranei di cenare nei miei appartamenti privati, come dovresti ben sapere!" guardandola torva. "Ceneranno con la corte nella sala dei banchetti, sono sicura che non deluderà le loro aspettative.." con un sorriso di circostanza "Nessuno muore di fame a Beltàs.." vagamente divertita. Ma era così difficile da capire che se io congedo qualcuno questo deve levarsi dalla mia vista nel minor tempo possibile? Ma dico io! Già non li avevo invitati nei miei appartamenti privati, ora volevano pure stare alla mia tavola. Che cosa inaudita. Ripetei una seconda volta il gesto di congedo, sperando che il messaggio fosse ricevuto forte e chiaro dai due avventurieri. Cominciamo male... Mi stavo quasi pentendo di aver accettato la loro presenza. E poi diamine, avevo preparato una sorpresa per Aegos, non volevo nessuno. "Bene, potete andare ora.." guardando non solo i due, ma anche le soldatesse e le ancelle "Tutti!" categorica. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...4a7ee55995.jpg |
“Un'altra vittima...” disse il pellegrino.
“Come fate a saperlo?” Stupito Elv. “Siete stato nella brughiera? Avete detto di arrivare dalla direzione opposta...” “Non badate a questo...” il pellegrino “... piuttosto, pregate che tutto ciò finisca...” “Chi siete voi?” Fissandolo Elv. “Ve l'ho detto...” alzandosi il vecchio “... solo un pellegrino... che il Cielo vi custodisca e grazie di tutto...” per poi andare via. Ed Elv guardò Cassandra. |
Ascoltai l'uomo.
Un'altra? Rimasi perplessa, molto e lo guardai andare via senza comprendere del tutto le sue parole. "Che strano tipo..." mormorai, entrando in casa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tutti uscirono.
Anche le soldatesse, scambiandosi occhiate eloquenti fra loro, riferendosi a come la regina esigesse di restare da sola col suo cavaliere. Rimasti soli, Aegos guardò negli occhi Elyse. Arrivarono due ancelle con i vassoi della cena. Salutarono la regina ed uscirono, anche loro sorridendosi a vicenda, immaginando l'atmosfera di quegli appartamenti ora. |
Tutte le soldatesse uscirono, e anche i due tizi, finalmente.
Non vedevo l'ora di restare sola con Aegos. Quando poi rimanemmo soli, mi avvicinai a lui sorridendo. Avevo lo sguardo luminoso e il sorriso colmo di intrepida eccitazione. "Vieni, ho fatto preparare una sorpresa per te.." sorridendogli, per poi prenderlo per mano. Allora raggiungemmo il terrazzo, dove era stato fatto allestire un tavolo, circondato da candele e lampade soffuse ad illuminare quella sera che andava mutandosi in notte. Le ancelle avevano già apparecchiato con prelibatezze di ogni tipo, e una brocca conteneva il miglior vino del regno. Dalla terrazza di poteva vedere tutta Beltas, le sue montagne, le sue case, i suoi campi. Ogni cosa era abbracciata dallo sguardo che partiva da quel punto. Era un panorama mozzafiato, e un'atmosfera magica. Feci cenno ad Aegos di sedersi, e gli sorrisi. "L'ho fatto preparare per te..." mormorai, cercando il suo sguardo, chiedendomi che cosa stesse pensando. |
“Si, molto strano...” disse pensieroso Elv, per poi seguire Cassandra in casa “... non so... aveva un che di misterioso...” prendendosi da bere “... questa brughiera mi piace sempre meno...”
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Aegos guardò la tavola imbandita e poi il panorama mozzafiato da quel terrazzo.
Era una sera magica, fatta di ombre crepuscolari, stelle scintillanti e bagliori lontani. L'aria era limpida e preziosa, ingentilita da un fresco vento che faceva tintinnare le foglie di acanto sul parapetto marmoreo. “E' meraviglioso qui...” disse lui guardando Elyse. |
Sospirai annuendo, mentre si prendeva da bere.
Rimasi a gironzolare, finché non vidi non troppo distante il pianoforte e sorrisi. Mi avvicinai, sfiorando appena i tasti, poi mi sedetti ed iniziai a suonare, sollevando un po' di polvere dallo sgabello morbido ma dalla stoffa ruvida che faceva attrito col mio vestito in raso. "Mi era mancato poter suonare davvero..." mormorai piano "Non era molto facile, prima..." ridendo e riferendomi all'incantesimo. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c23fabcd84.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò Cassandra al pianoforte.
“Suona qualcosa...” disse avvicinandosi alle sue spalle “... voglio sentirti suonare...” accarezzandole i rossi capelli. |
Lo sentii avvicinarsi e poi accarezzare i miei capelli.
Sorrisi e pensai ad un pezzo che suonavo spesso, un allegretto, a tratti festoso, a tratti vagamente malinconico, così come la brughiera, di giorno rigogliosa e colorata e di notte inquieta e cupa. Così, iniziai. https://m.youtube.com/watch?v=-gc_5t_SpqE Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Cassandra cominciò a suonare.
Le sue mani danzavano sul pianoforte, accarezzandone i tasti, mentre le note attraversavano la stanza. Le dita di Elv invece giocavano ad intrecciarsi nei rossi capelli di lei, quasi fossero gli infiniti fili di una tela preziosa. “Sei brava...” disse baciandole i capelli “... molto...” |
Le mie dita giocavano sul pianoforte, riempiendo la stanza con le note, e quelle di Elv fra i miei capelli, quasi seguendo lo stesso ritmo.
Era stupendo. Sorrisi arrossendo leggermente, non sapendo se per il complimento o per quel bacio tenerissimo sui miei capelli. "Grazie..." soffiai, continuando a suonare. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Cassandra continuava a suonare, mentre Elv non smetteva di giocare fra i suoi rossi capelli.
E più lei suonava, più le dita di lui si muovevano. Scendevano sul suo viso, poi lungo il suo collo, accarezzandole la pelle nuda. |
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