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Un lieve bagliore e quelli ali svanirono.
Nyoko si voltò, restando a braccia incrociate per coprirsi il seno nudo. “Ecco, così va meglio...” disse sorridendole Pavel “... un angelo... una creatura soprannaturale... eppure a me hanno sempre insegnato che non esistono...” sfiorandole le braccia con cui si copriva i seni. |
Continuavo a guardarlo negli occhi, sentendo le guance tingersi di un caldo rossore e le labbra che non smettevano di sorridere e pulsare.
"Beh... Dovrai ricrederti adesso perché, se esistono gli angeli... Esiste anche un Dio" dissi tremando appena alle sue carezze che mi facevano sentire leggera, come quando volevo in alto nel cielo. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai Sir Blake attentamente.
"Accidenti!" visibilmente incuriosita "Dunque è questo professore stesso ad essere misterioso, chissà, magari viene davvero dal passato per combattere i fantasmi della brughiera!!" con aria teatrale e melodrammatica, per poi ridere "Dovremmo intervistare anche lui per il nostro libro, dunque!" pensierosa "Voi che ne dite ragazze?" guardandole divertita e complice. "E mi dica, le ha trovato un alloggio come richiedeva?" tornando a guardare Sir Blake. |
Guardai Guadag "Pure il mio scopo...lo dobbiamo a Sir Taddeo..per ora finchè non si saprà la verità penso questo castello debba rimanere disabitato..purtroppo..voi signor Taddei, se siete degno erede avrete pur qualche parte dove andare..non potrei tenervi entrambi..lotterete sempre, e d' altronde io ho conosciuto prima Guisgard, mi auguro tutto abbia una soluzione e senza avvocati o altro".
Poi vidi Ergolin, quasi complice arrivare con una lettera per Guisgard, lo chiamò milord...Ergolin, ricordai la prima volta venni in questo castello e disse si aspettava il rampollo e disse...era il nipote di Taddeo..forse ricordavo male. Chissà di chi era quella lettera e dissi a Guisgard.."Non la leggi? Non hai conoscenti qui in giro mi sembra...mi sembra" sottovoce.."Guarda ti ho salvato pure per la valigia. Se non sarai sincero guai a te.." e lo afferrai per un braccio. |
“Si, la leggo dopo...” disse Guisgard ad Altea.
“Io intanto farò altre ricerche per scoprire la verità.” Guadag. “Perfetto.” Annuì Taddei. Pavel continuava a guardare Nyoko, senza smettere di accarezzarle le braccia che coprivano i seni. “Beh, se sei un angelo” disse lui sorridendo “non dovresti sentire vergogna, no? Non dovresti coprirti...” mormorò accarezzandola. Blake rise a quelle parole di Clio. “Si, ho trovato una dimora per il nostro misterioso ospite...” disse “... ho mandato il mio segretario a contattare il proprietario. Si tratta di un antico palazzo, oggi disabitato ma ben tenuto. Credo sia perfetto per il dottor Ordifren.” |
"Interessante, di che villa si tratta?" chiesi.
Non mi sarebbe dispiaciuto fare una capatina a conoscere questo strano professore venuto dal passato, magari non c'entrava col misterioso assalitore, ma di certo sarebbe stato interessante. "Anche lui potrebbe esserci utile per il nostro libro, dopotutto!" dissi. |
"Mi sembra la strada giusta...ma voi Ozzlon, aveva il compito di sorvegliare il rampollo dei Taddei no? Non eravate stato ingaggiato come detective per salvarlo contro gli spiriti..sarete licenziato ora mi sembra" scrutando i due individui per poi voltarmi verso Guisgard.."Quindi lui verrà nel mio Palazzo...e voi Sir..Taddei...troverete un altro alloggio..non avete detto il vostro nome però".
In che storia ero entrata, e poi quel misterioso ammiratore...per non parlare dovevo finire tutto per la sfilata. |
Sì aveva ragione, non avrei dovuto provare vergogna.
"Sì, lo so... Ma... Non so perché... Con te mi sento così pudica e..." dissi arrossendo di più per poi lasciare andare le mie braccia lungo i miei fianchi e liberare i miei seni dalla loro presa. "So quanto il desiderio della carne abbia vittoria facile su voi umani" dissi guardandolo dritto negli occhi. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
“Si chiama Palazzo del Tulipano...” disse Blake a Clio “... è abbastanza fuori mano, come chiesto dallo stesso dottor Ordifren... lo si raggiunge attraverso un sentiero che da qui conduce fino a dei noci secolari.”
Guisgard annuì ad Altea, arrossendo. “Taddei è sufficiente per tutti voi.” Disse il vecchio ad Altea. “Io continuerò con le mie ricerche.” Guadag. “Ed io continuerò a sorvegliare il castello.” Fece Ergolin. Pavel restò stupito quando Nyoko, con naturalezza lasciò andare le braccia, distendendole lungo i fianchi e liberando così i suoi seni nudi. Lui la guardò negli occhi, poi il suo sguardo scese piano sul suo petto nudo. Restò per un lungo momento a guardare i suoi seni. Poi, senza dire nulla, titubante ne accarezzò uno piano con le dita. |
Annuii e vidi il rossore sul viso di Guisgard..."Andiamo a prendere i tuoi bagagli Guisgard, poi andremo nel Palazzo..." lo seguii, non volevo fuggisse.."Così sarai stasera la mia guardia pure" tenendolo per il braccio.
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Sospirai concentrata a studiare il suo atteggiamento nei miei confronti e arrossì di più quando una sua mano toccò quel punto tanto delicato.
"Hai già avuto modo di toccare una donna?" gli chiesi curiosa e respirando più intensamente al tocco delle sue mani. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Sospirai quando Elv fece quella domanda.
Non aveva imparato nulla in queste ore, eh? "Non mi sembra il posto migliore per chiederlo..." gli dissi pianissimo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Il palazzo del Tulipano.." ripetei "Sembra davvero interessante, ce lo appunteremo e sicuramente andremo a fargli un salutino, chissà che anche lui non sia così gentile come lei nel dedicarci un po' del suo tempo per il nostro libro!" sospirando.
"Tornando a quella sera.." con aria complice, sporgendomi appena sulla scrivania "Posso chiederle cosa ricorda?" incuriosita "Specialmente di dopo il black out, quando una figura misteriosa ha messo in fuga quelle malviventi!". |
Pavel continuava a toccare il seno di Nyoko, piano, delicatamente.
Poi cominciò a toccare anche l'altro. Le sue dita erano sui seni di lei, sfiorandoli lentamente, ma senza smettere. Le dita formavano dei leggeri cerchi che accarezzavano quei seni, restringendosi fino sui capezzoli. Ci giocava, strofinandoci sopra i polpastrelli, premendoli appena, tanto che senza accorgersene Nyoko sentì i capezzoli farsi turgidi, sporgenti sotto le dita del giovane. “No...” disse lui “... mai mi era capitato di toccare una donna così...” senza smettere di farlo. Elv guardò Gwen a quelle sue parole. “Oh, è un vecchio simbolo...” disse la donna con un tono molto diverso, quasi fosse imbarazzata “... c'era già quando comprammo quest'osteria... forse è lì da chissà quanto Tempo...” Tutti gli altri presenti guardarono i due giovani. “Si, ho sentito qualcuno che accennava a questa cosa” disse Blake a Clio “ma in tutta sincerità mi sembra una fandonia. La paura fa brutti scherzi talvolta.” Ridendo. Guisgad annuì ad Altea e con lei tornò in camera sua per prendere i suoi bagagli. Prese però solo il necessario. “Tornerò in questo castello, è casa mia...” disse con tono non troppo convinto. |
Lo guardai prendere quel poco che possedeva..."Non hai un tono di voce convinto...se lo vuoi ed è tuo devi lottare no?".
Scendemmo e salutammo le altre persone, aspettando se avevano qualcosa da comunicarci. |
Sir Blake cominciava ad infastidirmi!
“Ma lei cosa ricorda di quella sera?” Chiesi, guardandolo con curiosità “Abbiamo lettoi verbali lei era presente, non ricorda nulla di quella serata, possibile?” Incalzai. Io me lo ricordavo bene Sir Blake, com’era possibile che non ricordasse niente? “Anche un dettaglio una sensazione, tutto ci può essere utile..” Sorridendo. |
La risposta non mi convinse molto, la donna era imbarazzata e gli altri ci fissavano.
Tuttavia non era il caso di insistere. "Grazie mille" annuendo e ringraziandola per la risposta. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Sentì il mio corpo reagire a quelle sue carezze e me ne sorpresi. Un angelo non dovrebbe provare certe cose, anche se aveva rinchiuso la propria essenza angelica in un ciondolo. Beh... In effetti non ero poi così angelo... Specialmente in quel momento.
Lui non faceva altro che toccare quella parte così delicata ed io sentivo sempre di più il mio corpo irrigidirsi e tremare sentendo... Qualcosa di davvero bello. "Se... Se non l'hai mai fatto allora... Puoi continuare..." dissi ingenuamente ma trovandolo davvero bello e piacevole. Continuavo a guardarlo, a studiarne lo sguardo, l'attenzione che metteva nell'osservare il mio corpo mezzo nudo e la delicatezza che usava sui miei seni che, più li carezzava e più ne sembrava attratto. Lo lasciai così fare, curiosa quanto lui di scoprire quanto stava accadendo. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Guisgard annuì poco convinto Altea.
Aveva con sé una sola valigia e dentro aveva ben custodito la scatola a cui sembrava tenere tanto. Scesero giù e salutarono gli altri, poi raggiunsero l'auto di Altea e partirono. Anche gli altri lasciarono il castello, eccetto Ergolin che vi restò a sorvegliarlo. “Io ricordo tutto, cara ragazza.” Disse Blake a Clio. “Ma quando andò via la luce nessuno si accorse di nulla di particolare. Sono convinto che di fantasmi a casa mia non ce ne siano.” Ridendo. “Beh...” guardando l'orologio “... temo di dover andare ora, ragazze... il mio ospite arriverà in stazione tra meno di un'ora.” Annuendo. La donna sorrise a Gwen, in modo poco convinto, lasciando che lei ed Elv terminassero di mangiare. Un cupo silenzio era sceso nell'osteria. Ad un tratto la porta si aprì di colpo ed entrò un pastore. Era agitato, forse persino impaurito, col respiro corto. “Ehi...” disse uno dei presenti “... cos'hai?” “Le...” balbettò il pastore “... le mie pecore... di nuovo... le ho trovate di nuovo decapitate... quattro... nessun animale mozza le teste...” sudato. Pavel guardò Nyoko negli occhi. “Si...” disse, tornando a fissare i suoi seni. Quei seni che il giovane non smetteva di toccare, di accarezzare. Li toccava tutti, con entrambe le mani, disegnandone i tratti, la forma, stringendoli piano, per poi far scivolare le dita fra la loro piega, arrivando infine a premere ancora, delicatamente, sui suoi capezzoli che erano sempre più sporgenti, più gonfi, più sensibili. “Ti piace?” Mormorò Pavel. |
Aprì la bocca in cerca di fiato... Non capivo cosa mi stesse succedendo era... Più forte di me.
"Sì... Mi piace..." dissi guardandolo con gli occhi socchiusi e fissando ora le sue labbra che sembravano chiamare le mie come un gioco strano, come si chiamava? Puzle... Come un Puzle quel pezzetto di labbra sembrava combaciare con le mie ed io ne sentivo il desiderio... Sì... Io che dovevo restare impassibile al desiderio della carne... La stavo desiderando... Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
La donna continuò a sembrarmi poco convinta, ma andò via e ci lasciò mangiare.
Poi entrò all'improvviso un pastore e mi paralizzai. Pecore sgozzare. Guardai Elv seriamente preoccupata. Che orrendo luogo era, questo? C'era davvero gente che si divertiva e strumentalizzava la superstizione degli abitanti della brughiera? Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Partimmo e guardai Guisgard.."Strana storia...sappi che vorrei la verità".
Arrivammo presto al Palazzo e dissi a Petronilla che Guisgard sarebbe stato nostro ospite ma doveva fare come fosse a casa sua e, ovviamente, la sua camera fu quella vicino la mia che era separata da una porta. Lo feci accomodare e mi sedetti sul letto.."Hai la lettera da leggere Guisgard, sentiamo cosa dice..e chi te la manda" guardandolo mentre accavallai le gambe in quell' abito succinto priva di biancheria sotto e lo guardai in modo malizioso. |
Beh se ricordi tutto allora raccontarcelo, no?
Facci gongolare un po’, che diamine! Non c’erano fantasmi! Certo, che domande! “Infatti non crediamo sia stato un fantasma ma vogliamo scoprire chi sia stato in grado di compiere un’impresa così eccezionale!” Ribattei. Ma Sir Blake non sembrava essere particolarmente collaborativo, avevo notato. Bah questi nobili spocchiosi. Poi disse che doveva andare alla stazione a prendere il suo ospite. “Il professor Hordifren presumo...” dissi con un sorriso “Ci piacerebbe molto conoscerlo, potremmo accompagnarla?”. |
Elv guardò il pastore, poi Gwen.
Alcuni dei presenti uscirono col pastore per controllare ciò che era accaduto alle sue pecore. Allora la donna dell'osteria si avvicinò alla stella a 5 punte sul muro, restando a fissarla impaurita. Guisgard annuì ad Altea e prese la lettera per leggerla. Ma quando lei si sedette davanti a lui, accavallando le gambe e mostrando di non avere biancheria intima sotto, il rampollo restò a guardare come inebetito, arrossendo visibilmente. Blake guardò Clio e le altre ragazze. “Si, per favore...” disse maliziosa Lys. “Non credo sia opportuno.” Il vecchio nobile alzandosi. “Temo possa forse apparire fuori luogo. Magari il mio ospite è un tipo discreto.” Fissandole dispiaciuto. Pavel continuava a toccarla. Toccava i suoi seni in maniera sempre più sensuale, più forte, più accalorata. Li toccava tutti, stringendoli, tastandoli, fino a quei capezzoli sempre più gonfi, duri e sporgenti. La guardava nel farlo. Guardava Nyoko. Allora si avvicinò al suo viso, alla sua bocca, fino a posare le sue labbra su quelle appena dischiuse di lei. E la baciò. |
Vidi il suo volto arrossire ed ebbi un momento di tenerezza ma rimasi salda.."Vieni vicino a me, leggi la lettera..è importante a mio avviso" era meglio non tentarlo oppure si sarebbe bloccato...poi..poi si sarebbe visto.
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Cominciava a starmi antipatico questo Sir Blake, non collaborava e ora non voleva nemmeno portarci dal suo ospite, che roba!
Dovetti usare tutto l'autocontrollo imparato in quegli anni per continuare a recitare e non mostrare quello che realmente pensavo. Ma mi venne un'idea. "Eh, che peccato.." scossi la testa "Vorrà dire che troveremo il modo di fargli visita e vedere se vuole parlare anche con noi dei misteri della brughiera..." sospirai, per poi alzarmi. "Grazie del suo tempo, dunque, sir Blake.." tendendogli la mano. |
Era tutto nuovo... Tutto... Terribilmente bello.
Perché agli angeli è negato provare certe cose? Perché ci è proibito sentire quanto una carezza possa donare tante sensazioni diverse e meravigliose? Le sue mani avevano un non so che di virile e forte e, allo stesso tempo, mi sembravano tenere e delicate. Quando poi si avvicinò a me, la vista mi si appannò e sentì solo il contatto delle sue labbra con le mie. Sentì una potenza mostruosa in quel bacio, come una forte scossa che invadeva ogni meandro del mio corpo e della mia anima. Ricambiai quel bacio, nonostante non ne fossi pratica, essendo il mio primo bacio, mi lasciai guidare da lui e presto, le mie mani che fin quel momento erano rimaste ferma lungo i miei fianchi, si aggrapparono alle sue braccia come se temessi di cadere appena le nostre labbra si fossero separate. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Alcuni uomini andarono col pastore, ma io osservai la donna.
Richiamai l'attenzione di Elv col gomito. "Menomale che non sapeva cosa fosse..." sussurrai. C'era molto più di quanto volesse far credere, e avevo il sospetto che avremmo trovato tutto in quel libro. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Guisgard guardò le gambe accavallate di Altea, seguendo la loro forma, la loro lunghezza, arrossendo sempre di più.
Poi a quelle parole di lei annuì e si avvicinò imbarazzato. Allora aprì la lettera, sebbene la tentazione di guardare quelle gambe era forte. “E'...” disse leggendo “... è da parte...” esitò “... da parte del mio professore dell'università...” “Figuratevi, è stato un piacere.” Disse Blake stringendo la mano di Clio. “Vi auguro buona fortuna per il vostro articolo.” E le fece accompagnare alla porta dal suo maggiordomo. Quel bacio. Pavel accarezzò le labbra di Nyoko con le sue, poi lei sentì la lingua di lui cercare e lambire la sua. Un bacio che divenne subito caldo, intenso, senza che il giovane smettesse di stringere quei seni di lei. Un attimo dopo si ritrovarono abbracciati, l'una stretta all'altro. Lei col petto nudo contro il torso di lui. Elv annuì a Gwen. Finirono di mangiare e lui si alzò per pagare. “Non mi dovete nulla, ragazzi.” Disse la donna. “Andate ora ed evitate la brughiera di notte.” Fissandoli. |
Elv andò per pagare, ma lei rifiutò, al che io guardai Elv abbastanza perplessa, non me lo sarei veramente aspettato.
"Grazie, signora. Buonanotte" annuendo e prendendo Elv per mano per uscire. "Consiglio di filare in albergo prima di subito..." mormorai a lui, un po' tesa. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Una volta fuori, tornammo alla macchina e mi misi a parlare alle ragazze.
"Sapete che pensavo? Questo tizio mi ispira, non so perchè.. cosa ne dite se andiamo a perlustrare il Palazzo del Tulipano prima del suo arrivo?" chiesi "Magari ci rimediamo anche un bel bottino, non credete?" incuriosita. "O preferite fare come l'altra volta e seguire Blake in stazione?" pensierosa. |
Il suo sguardo sulle mie gambe lunghe e bianche e la gonna che saliva di più accavvallando le gambe e lui lesse la lettera e rimasi perplessa.
Poggiai soave le mani sulla sua spalla e dissi bisbigliando.."Leggiamo cosa dice il tuo professore...e cosa studi, tesoro?" accarezzando i bruni capelli e scendendo con la mano sulla sua schiena..quel tanto per tentarlo. |
Elv annuì e con Gwen uscirono dall'osteria.
C'era agitazione fuori per via delle pecore decapitate. Salirono in auto e si avviarono verso l'albergo, rifacendo la strada a ritroso. “Pecore decapitate...” disse lui guidando “... sembra roba per un rituale... tipo satanico, no?” “Mah, io direi invece di andare in stazione e vedere che tipo è...” disse Kyra a Clio. “Si, concordo.” Lys. “No, io invece dico di andare a perlustrare la sua dimora.” Vivian. “Idem per me.” Ellie. Guisgard guardò ancora quelle gambe lunghe, accavallate e scoperte. Poi la carezza di Altea nei suoi capelli e lungo la sua schiena. “Si...” annuì imbarazzato e paonazzo “... si, certo...” E cominciò a leggere: “Mi caro allievo, spero la brughiera sia stata accogliente con te e che la fortuna sia stata benevola. Io giungerò presto. Molto presto. Ho già incaricato una persona per trovare una degna dimora in cui poter continuare le mie ricerche. A presto.” |
Uscimmo e ci mettemmo subito in cammino.
"Bah, non penso assolutamente. Secondo me invece è qualche spiritoso che sfrutta la buona fede e la superstizione della gente di qui per divertirsi e fare un po' di polverone." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Lo abbraccia... Sentivo di doverlo fare, come sentivo di dover far mia la sua bocca e la sua lingua.
Era tutto un gioco di sensi che spiccavano il volo al contatto con lui. Poi mi staccai, le mie guance erano incendiate e i miei occhi non erano da meno. "Che... Che cosa mi sta accadendo?" chiesi curiosa, ancora stretta a lui. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Lui lesse la lettera e lo guardai.."Come si chiama il tuo professore?" continuando ad accarezzare i capelli e poi guardando l' orologio e sobbalzando presi il cellulare "Accarezza quelle gambe se vuoi" mentre guardavo il display.
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“Beh, mi chiedo...” disse Elv a Gwen “... a che pro? Per quale motivo? Solo per il gusto di spaventare la gente?” Guidando.
Era tardo pomeriggio ormai. Quel bacio, le labbra di Pavel, la sua lingua e quelle mani che la toccavano tutta. Il volto di Nyoko era in fiamme. “Beh...” disse lui “... è bellissimo, no? Scopriamo insieme cosa accadrà?” Accarezzandole i capelli che pendevano sul suo bel viso. Altea afferrò il cellulare e Guisgard restò incredulo a quell'invito di lei. Allora annuì e titubante allungò la mano fino a sfiorare la gamba della stilista. Una carezza lungo il ginocchio ed il polpaccio, imbarazzato e goffo, fissando quelle gambe accavallate. |
"Non saprei... Forse, c'è qualcuno a cui conviene che le leggende vengano prese sul serio, magari per lucrarci sopra, non saprei" ipotizzai io.
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"E se ci dividessimo?" pensierosa.
"Io andrò alla stazione con una squadra, mentre l'altra perquisisce il palazzo, poi seguiremo il professore e Sir Blake fino al palazzo del tulipano, e qui ci ricongiungeremo mettendo insieme le informazioni ottenute!" spiegai "Mi sembra un'ottima soluzione?". Annuii, volevo saperne di più e avere una squadra così formidabile a disposizione era un gran vantaggio. "Chi viene con me in stazione?" chiesi "Su, che si fa tardi.. decidete e partiamo!". |
Non avrei mai pensato di dirlo ma... Sì, ero più che desiderosa di scoprire cosa saremmo andati a concludere.
"Va bene..." dissi senza alcun timore e guardandolo negli occhi. "Solo... Non so cosa fare... Devo... Devo solo seguire ciò che il mio corpo desidera?" gli chiesi prendendo, istintivamente, ad accarezzargli la schiena. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
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