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Il padrone guardò Gwen e restò in silenzio per alcuni istanti.
“E se io invece...” disse infine “... ti dicessi che sei libera? Che puoi andar via? Adesso stesso?” |
Alvaro annuì ad Altea.
Raggiunsero la locanda ed entrarono per fare colazione. Alvaro ordinò latte caldo, focacce con uvetta e miele e frutta fresca. Intanto dall'esterno, oltre agli schiamazzi, alle grida ed alle risate della gente, si iniziarono a sentire i primi rulli di tamburo e gli squilli di tromba. “Ci siamo...” disse Alvaro ad Altea. |
Restò in silenzio a lungo e questo mi fece temere il peggio.
Poi parlò e le sue parole mi spiazzarono, totalmente. "E se io volessi restare?" guardandolo attentamente. Avevo risposto di getto, spontaneamente, senza pensarci. Avevo desiderato così tanto la libertà e ora desideravo restare lì, cosa mi stava succedendo? |
La colazione era abbondante..presi del latte caldo e una focaccina mentre si sentivano urla e schiamazzi.
Finii in fretta la colazione e ad un tratto si sentirono i primi tamburi.."Sarà meglio affrettarci anche perché vorrei prendere i migliori posti e sono vicino al Maresciallo ovviamente". |
“Restare...” disse il padrone a Gwen “... e perchè mai? Ti ho resa schiava imponendoti la mia volontà, rinchiudendoti in questo castello. Perchè dunque dovresti desiderare di restare qui? Vuoi farmi credere che ti piace così tanto occuparti dei miei fiori?”
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Il suo discorso non faceva una piega.
Perchè volevo restare? Non lo sapevo nemmeno io... "Non lo so... Forse non c'è un motivo..." mormorai, quasi sussurrando e abbassando lo sguardo "Ma se è vostro desiderio che io me ne vada, andrò via. Andrò adesso stesso a preparare le mie cose" dissi alzandomi. |
“Non ho detto questo” disse il padrone a Gwen “e non ho espresso desideri. Ho solo chiesto a te cosa faresti se ti dessi il permesso di andare via. Di essere libera.”
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Mi sedetti di nuovo.
"Di certo tornerei alla mia routine, alla mia casa, la mia erboristeria, quella routine che sì, mi dà sicurezza, ma molto spesso ci si rende conto che la sicurezza non è tutto ciò che cerchiamo. Ho cercato più volte di lasciarmi questo castello alle spalle, ma ogni volta questo mi ha riportata di nuovo qui, e non mi riferisco solo all'ultima volta. Dovrei forse andare via e sì, essere libera, per poi ritrovarmi di nuovo qui?" Ero sincera in ciò che dicevo, molto sincera, era come se ci fosse qualcosa ad attirarmi, qualcosa che non potevo contrastare. |
“E se io” disse il padrone a Gwen “ti dessi la possibilità di andare via davvero? Di lasciare questo castello e liberarti dei suoi incanti? Di allontanarti senza più essere riportata qui? Accetteresti?”
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Davvero aveva la possibilità di farlo?
Ma perchè io, poi? Perchè io, e non qualcun'altro? Avrei rinunciato alla mia magia? Lo avrei fatto davvero? "No" risposi infine. |
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