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Tardes guardò Dacey che prendeva il cellulare.
La ragazza vide il display e lesse il numero. Era Simon che la stava chiamando. |
“E' tutto molto strano...” disse Guisgard a Clio.
Poi udirono la voce di Altea. Allora lui entrò nella camera da letto dove la sua amica si trovava. “Ehi, ma che succede qui?” Guisgard a lei. “Qui è tutto in ordine... mi dici che è accaduto?” |
Lo presi per mano, chiusi la porta e mi misi davanti a lui.
Il mio volto era in fiamme per la rabbia ma sostenevo il suo sguardo. "Era l' unico modo per farti venire qui..ahh..non stupirti, lo sai non sono una brava ragazza, lo hai detto pure tu..una bugia in fin di bene". Ma mi avvicinai a lui e lo presi per il bavero della camicia, i miei occhi verdi si fusero nei suoi azzurri ed espressi la mia collera ma in modo non mi sentissero nell' altra stanza.."Ti ho aspettato qui per tanto, ho rischiato la vita..maledizione..e tu.. tu...mi vuoi far credere eri al lavoro? E la storiella che non ti potevi più innamorare? Invece eri in giro con una donna fregandotene altamente di me..addirittura quando ti dissi Joshua è vivo..io potrei prenderti a sberle lo sai?E smettila di trattarmi pure come una bambina". Lasciai il bavero e lo spintonai con rabbia. Lo guardai sfidandolo..."E ora...mi mandi via..?Fallo..avanti..ma almeno ti ho detto ciò che penso" la voce ansimante per la rabbia. |
" Non ci posso credere...!" osservando il numero che mi stava chiamando.
" È lui... mi chiedo che altro voglia ancora" con voce irritata. Accettai la chiamata ma misi in viva voce Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
A quelle parole Guisgard trasalì.
“Tu...” disse con occhi furenti “... tu mi hai fatto correre qui credendo ti stessero uccidendo e poi scopro che è tutto un trucco!” Urlò. “Sei impazzita? Volevi farmi prendere un colpo?” Afferrandola per le braccia. “Eh? Ti sei bevuta il cervello? Ringrazia che sei una donna o potrei torcerti il collo, sai?” Spingendola sul letto. |
“E' molto strano, misterioso come sogno...” disse pensieroso Nakakata “... mah, meglio non dargli troppo peso...”
Un attimo dopo squillò il cellulare di Nyoko. Era Ren. |
Sorrisi alle parole del nonno e tirai un sospiro. Poi il mio cellulare squillò. Ebbi un piccolo soprassalto ma quando lessi il suo nome, tutto sembrò mutare. Era come se non avessi mai provato quella angoscia e risposi sorridendo.
"Ohayo Ren" http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...aa6ac4fe61.jpg Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Elv si lasciò condurre da Gwen nel posto da lei accennato.
Prima in moto, poi a piedi fin dentro un capanno abbandonato. “E' molto romantico qui...” disse lui fissandola mentre si toglieva il giubbotto. Poi lei gli si avvicinò, lo baciò e tolse anche a lui il giubbotto. Le loro labbra calde ed umide si cercavano, si trovavano e godevano le une delle altre. Rimasto solo con la maglietta, Elv si spogliò, restando a petto nudo. Poi fece scivolare le sue mani lungo i fianchi di lei, per poi sfilarle la maglietta. “Fa freddino qui...” mormorò “... ora che resterai nuda toccherà a me scaldarti... lo sai, no?” Guardandola negli occhi. |
Tardes restò sorpreso.
Dacey allora rispose, mettendo però in viva voce. “Ehi, sono io...” disse Simon al cellulare “... è per la tua fede... se vuoi te la renderò, così non avrai problemi con tuo marito...” A quelle parole Tardes trasalì. Si alzò di scatto ed afferrò il telefonino. “Ascoltami, grandissimo figlio di...” gridò, ma prima che terminasse la frase Simon attaccò. “Ha riattaccato quel bastardo!” Con rabbia il poliziotto. “Dunque?” A Dacey. “Tu non hai nulla da dire?” Furioso. |
“Ciao, Nyoko...” disse Ren al cellulare “... stamani credo di essermi svegliato con qualche decimo di febbre... già, mi sono buscato l'influenza... oggi abbiamo il corso di Storia dell'Animazione Afragolignonese... ti secca prendere degli appunti anche per me?”
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