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"Forse una spia..." disse Nigol a Destresya "... quel Pync... arrivò qui come esperto e consulente, per poi sparire nel nulla." Fissando Lyann.
"Potrebbe essere..." annuì questa, per poi guardare Elv "... professore, il suo cellulare è forse più interessante del nostra lavoro?" Piccata. |
Elv rise piano nel leggere il cellulare, poi digitò:
"Il vino? Tranquilla, basta ed avanza visto devo solo darti lezioni sulla teoria del caos, no? ;)" Poi si voltò verso Lyann. "Oh, scusatemi tutti..." ridendo "... ora sono tutto vostro." |
Trattenni un risolino alla sua risposta e vista la piccata precisazione di Lyann, evitai di rispondere, finendo anch'io il mio calice di vino.
Non avevo idea di quale fosse l'argomento di cui stavano discutendo, ma non mi dispiaceva essermelo perso, se ciò aveva significato aggiungere qualche mattone in più a ciò che stava nascendo fra me ed Elv. Potevo concedermi di distrarmi almeno una sera e poi ad essere onesta mi aveva divertita la sua reazione all'essere stato ripreso, decisamente migliore rispetto a quella che l'acida collega si aspettava. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Se lo scavo fosse stato aperto sì, certo che si potrebbe pensare a una fuga di informazioni.." annuii "Ma parliamo di sei mesi fa, quando lo scavo non era ancora aperto, questo è inquietante!".
Poi registrai l'informazione e aggrottai la fronte. "Avete subito un furto? È terribile, mi dispiace! Cosa hanno rubato, se posso chiedere?". |
"Un manufatto trovato durante gli scavi, professoressa." Disse Nigol a Destresya.
"Vi do un consiglio, anzi un parere, cari colleghi..." divertito Elv "... mai cercare spiegazioni, incastri, tessere e tasselli... il mondo non ha logica e l'impossibile è la naturale caratura della realtà." Bevendo. Intanto, nel tavolo vicino, quello occupato dai 3 studenti, Gwen aveva messo via il cellulare. I camerieri allora servirono il dolce. |
Notai il tono con cui rispose, sulla caratura della realtà e quelle cose lì, ché per poco non scoppiai a ridere.
Che tipo... Alla fine, i camerieri servirono il dolce, segno che il termine della cena era ormai vicino. Ormai contavo i secondi che mi separavano dalla vera conclusione della serata, quando speravo che avremmo potuto avere davvero un angolo di tempo solo nostro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Risi a quelle parole di Elv.
"Ecco il teorico del caos che si palesa!" sorridendo "Ma noi siamo cocciuti e una spiegazione la cerchiamo in ogni modo possibile, mi sa!" divertita. Poi mi rabbuiai sentendo del furto e scossi la testa. "Che cosa indegna, non ho davvero parole, certa gente non ha giudizio!" con disprezzo. Finalmente arrivò il dolce a calmarmi un po'. |
Arrivò il dolce e poi il caffè con liquori ed amari vari per chiudere la cena.
"I professori" disse Reg a Gwen e ad Oko "stanno parlando di quel Pync... io credo che fosse un trafficante di oggetti antichi. Ecco perchè si è introdotto nel campo." Poi al cellulare di Nigol squillò e lui andò a rispondere fuori, anche se la temperatura era scesa parecchio e si aspettava la neve da un momento all'altro. uandò però tornò al tavolo degli altri prefossori il suo aspetto non era dei più lieti. "Sembra che lei abbia visto un fantasma." Elv. "O forse è solo il freddo?" Ridendo. "No..." Nigol sedendosi tra Destresya e Lyann "... era la signora Seteg... mi ha parlato del professor Rotly... ha di nuovo chiamato Don Nicola... il suo esaurimento nervoso pare essere peggiorato... ora sembra sia afflitto anche da allucinazioni..." |
Mangiammo il dolce, quando venne servito insieme al caffè.
"Ancora non riesco a crederci..." dissi a Reg, riguardo Pync. Nigol poi uscì a parlare al telefono e ciò che disse non fu per niente consolante. Pareva che Rotly fosse peggiorato, di molto e guardai i ragazzi preoccupata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo sguardo eloquente di Reg fu in quelli di Gwen ed Oko.
Poco dopo la cena terminò e i 3 studenti tornarono nella hall dell'albergo. Fuori era molto freddo ed un vento glaciale soffiava forte. Reg salutò le 2 ragazze ed andò in camera sua. "Col freddo che fa non vedo l'ora di tornare in camera." Disse Oko a Gwen. |
La cena finì definitivamente e noi andammo nella hall.
Poco dopo, Reg ci salutò e andò a dormire. Trattenni un sorriso alle parole di Oko, poichè davvero speravo che il freddo fosse dalla mia. "Sì, decisamente..." ridacchiai "Spero non nevichi, detesto il forte freddo..." commentai, mentre andavamo in camera. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, qui i monti non sono lontani" disse Oko a Gwen mentre entrambe salivano verso la loro camera "e credo che la neve potrebbe arrivare davvero col freddo che fa." Con un smorfia di chi ha i brividi per il freddo.
Le 2 ragazze arrivarono in camera e subito Oko si mise il piagiama, accese la tv e si infilò sotto il piumone. |
"La cosa mi piace sempre meno... Specie sapendo che lavoriamo in una maledetta tenda da campo..." con una smorfia.
Salimmo in camera e sia io che Oko ci mettemmo a letto. Dovevo solo aspettare che si addormentasse per poter sgattaiolare via dalla stanza e andare da Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Anche Gwen si mise a letto, mentre Oko cercava un film da vedere in tv per conciliare il sonno.
Scelse un film d'azione, uno di quei polizieschi dai titoli improbabili, dove il commissario Goz doveva sgominare una banda di contrabbandieri che trafficavano Opere Sacre del Vaticano. https://cdn.blogo.it/P-zU2Xx_s00IvqM...in-10-film.jpg |
Guardai con espressione dubbiosa il film, ma soprattutto il suo protagonista.
A quel punto, presi il cellulare e cercai di passare il tempo, in attesa che Oko si addormentasse. Fremevo come non mai e non aspettavo altro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Questo commissario Goz è un mito." Disse Oko guardando il film. "Ha scoperto che il capo della banda era un falso prede, in combutta con dei contrabbandieri." Rivolta a Gwen che giochicchiava col cellulare.
Fuori il vento soffiava forte. |
Guardai Oko, poi la tv.
"Sarà... Ma a me sembra un pallone gonfiato..." con disinteresse. L'ululato del vento sembrava raggiungere anche me sotto le coperte, gelandomi fin lì. "Sarà meglio spegnere, domani ci aspetta un'altra levataccia, non credi?" dissi, sperando davvero si facesse un fretta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Uffa, che barba sei..." disse Oko sbuffando a Gwen "... e va bene..." chiudendo la tv "... buonanotte, bacchettona." Ridendo.
Si tolse gli occhiali e si coricò. |
Guardai in su, scuotendo la testa.
Avevo comunque ottenuto il io scopo e lei si era coricata. Dovevo solo aspettare ancora un po' e sarebbe stata fatta, solo alcuni minuti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen attese e dopo una decina di minuti Oko crollò addormentata.
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Dopo circa dieci minuti Oko si addormentò.
A quel punto, ero libera di andare. Mi alzai silenziosamente dal letto, uscii dalla camera e mi avviai con discrezione nel corridoio. Mi mossi silenziosa e leggera, come un'ombra, fino a raggiungere la camera di Elv. A quel punto, bussai un paio di colpi discreti, per non attirare attenzioni altrui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen lasciò la sua camera e camminò silenziosamente nel corridoio, prima di arrivare alla camera di Elv.
"Avanti, è aperto." Disse lui dall'interno, dopo che lei aveva bussato piano. |
Sorrisi appena quando mi invitò ad entrare.
Avevo il cuore a mille, davvero non riuscivo a crederci, ma ormai ero qui e non avevo più motivo di farmi trascinare da ansie e paturnie di alcun tipo. Aprii allora la porta ed entrai nella stanza. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen entrò nella camera, trovando una penombra soffusa, mentre Elv era a letto a leggere sotto la luce della lampada sul comodino.
"Ecco la nostra studente dai capelli rossi." Disse lui sorridendo, dopo aver posato il libro. "Pensavo fossi ormai addormentata." Divertito. https://1.bp.blogspot.com/-lx9T1PRKB...Bshirtless.gif |
La camera era in penombra, con una luce soffusa ed un'atmosfera gradevole, morbida.
Elv era a letto, a leggere sotto la luce del comodino. Sorrisi divertita alle sue parole, mentre mi sedevo accanto a lui. "Io no... Ma nemmeno la mia compagna di stanza..." dissi, con ironico sarcasmo, prendendo poi con curiosità il libro che leggeva per sapere cosa fosse.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...6f6ebb68b7.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen si sedette sul letto vicino ad Elv, predendo il libro per leggerne il titolo.
Era un testo sul campo energetico di alcuni grandi monumenti del passato, dalle piramidi egizie al cerchio di pietra di Stonehenge. "Allora..." disse lui fissando la studentessa "... trovi che sia una lettura interessante?" Sorridendo, mentre con la mano accarezzava, con fare naturale, la gamba della ragazza. |
Scoprii qual era il tema del libro ed era decisamente interessante.
Ne lessi rapidamente qualche pagina casuale, sfogliandolo e feci finta di nulla quando sentii la sua mano sulla mia gamba. Il cuore tornò di nuovo a mille, mentre cercavo di fare come se niente fosse. "Abbastanza..." risposi "Anche se non ti facevo tipo da cose mistiche tipo Stonehenge..." divertita, posando il volume. "Cosa dice il caos dei megaliti e delle piramidi?" gli chiesi poi, guardandolo sempre con aria divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui la guardò sorridendo, senza smettere di accarezzarle la gamba.
"L'energia magnetica della Terra" disse "non è misticismo o superstizione. Quell'energia è la prova dell'esistenza del caos, ossia le forze primordiali che plasmarono il mondo e che alcuni munumenti sanno raccogliere e diffondere, cara studentessa." Facendole l'occhiolino, mentre la sua mano si muoveva pianissimo sulla gamba di lei. |
La sua mano non cessava di muoversi piano, con lentezza studiata e non volevo assolutamente che si fermasse, per alcun motivo.
Sorrisi nel sentire la sua spiegazione. "Come parli bene, prof..." dissi sorniona, per punzecchiarlo "Si vede che anche se ti hanno temporaneamente assunto come custode del campo ricordi ancora qualcosa..." aggiunsi, guardandolo con aria sempre sorniona, ma più furba. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, tesoro..." disse lui guardando Gwen negli occhi "... anche se ora ti trovassero qui, in camera mia, la mia brillante carriera accademica saebbe in pericolo, no?" Facendole l'occhiolino e continuando ancora ad accarezzare lentamente la gamba nuda della studentessa.
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Sorrisi forse con una sfumatura di esaltazione, a quelle parole.
No, non perchè rischiasse il posto, ma perchè trovavo esaltante la segretezza dei nostri incontri, non potevo costringermi a pensare e provare il contrario. "Brillante... Che immodesto..." continuai a punzecchiarlo, con tono vago "Guarda il lato positivo... Hai già il posto prenotato in guardiola, poco male. Hai già un lavoro di riserva..." dissi sorniona, mentre le mie dita disegnavano cerchi sulla sua mano. "E comunque, non mi sembra che tu te ne stia preoccupando più di tanto..." aggiunsi poi, guardandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Quindi..." disse Elv fissando Gwen, senza smettere di accarezzarle la gamba, arrivano con le dita sempre più spesso all'orlo della gonna di lei "... dici che dovrei preoccuparmene? E perchè mai? Non sei qui per parlare di testi d'esame?" Con un vago sorriso, con le dita della studentessa che disegnavano cerchi sulla mano di lui. "Sei forse preoccupata? Non credo che il buon Nigol se ne vada in giro per le camere in cerca di studentesse indisciplinate... quindi la tua reputazione di brava ragazza è salva, no?" Facendole l'occhiolino.
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Le sue carezze sulla mia gamba mi recavano sempre più brividi lungo la schiena, mentre scuotevo la testa con un sorriso sornione, sia a ciò che diceva sia alla sua espressione.
"L'hai detto tu che la tua carriera, anzi, la tua brillante carriera sarebbe in pericolo, se qualcuno mi trovasse qui..." gli feci notare "Quindi forse c'è qualche piccolo scrupolo, nella tua coscienza, professore..." aggiunsi poi, con sguardo furbo, osservando la sua reazione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Scrupolo..." disse lui divertito, guardando Gwen, mentre la sua mano ora scivolava appena sotto l'orlo della gonna di Gwen "... e perchè mai? Forse stiamo facendo qualcosa di male?" Divertito. "Dopotutto anche ora io e te stiamo parlando del caos... non la penso così?"
Prese allora con la mano libera quella di lei, facendo in modo che la studentessa bagnasse un dito nel bicchiere di vino sul comodino che poco prima Elv stava sorseggiando. "Guarda..." mormorò lui portando il dito di Gwen sul suo petto nudo "... fa scivolare la goccia di vino sul mio petto..." alla studentessa "... guarda come la goccia scenderà sui miei muscoli... dopo prendi un'altra goccia e fa lo stesso... vedrai che la sua direzione sul mio petto sarà sempre diversa..." guardandola negli occhi. |
Trattenni un sospiro quando la mano scivolò sotto l'orlo, del tutto simile a lui che si insinuava oltre il baratro della mia lucidità.
Specie quando prese la mia mano, senza che capissi cosa dovesse farci. Intinse un dito nel bicchiere e ciò che disse mi portò a guardarlo con attenzione, quasi con circospezione. Notai la goccia violacea sul polpastrello, poi guardai i delicati avvallamenti sul suo torace e lì un vago calore mi avvolse, mi girava la testa e mi sentivo frastornata. Feci poi come mi disse, facendo rotolare la goccia, che scorreva lenta sulla sua pelle. Ripetei il gesto, un po' più sopra ed accennai un sorriso. Reagii d'istinto e mi sedetti su di lui. Abbassai il viso sul suo petto, quasi prendendo quelle gocce direttamente con le labbra e la lingua, sentendo l'odore e il sapore della sua pelle. Fu una sensazione strana, inebriante. Poi, avvicinai il mio viso al suo e con le labbra ancora umide di vino lo baciai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il colore rosso del vino, il sapore della cannella, delle bacche e il profumo del mosto selvaggioe del ginepro in fiore.
In quella goccia di vino c'era il sogno di una fuga tra i poggi, sotto un tetto d'acero, tra pareti di noce e il mormorio della legna che arde nelle sere d'Inverno davanti al camino. Gwen in un attimo fu seduta su di lui, si chino, sentì il profumo del petto di Elv, dei suoi muscoli e poi le loro labbra si incatenarono in un bacio caldo e umido. Si succhiarono, si schiusero e si serrarrono intorno alle loro lingue. In un momento la studentessa fu tra le braccia del professore, contro il suo petto nudo. Poi le labbra di lui scivolarono lungo il viso di lei, mordicchiandolo, fino al suo orecchio, succhiandolo appena. "Voglio vederti nuda..." disse pianissimo. |
Ci lasciammo andare, in un modo molto diverso da come avevamo fatto al bar, per pochissimi istanti, anche se quel breve momento era stato sufficiente.
Era una soddisfazione sempre crescente, sentivo che mi stringeva a sè come se non avesse aspettato altro e lo stesso era per me. Mi sembrava di aver atteso un'eternità e ora era tutto reale, talmente bello che faceva quasi male. Mi strappò dei gemiti, che in quel momento sembrarono così liberatori, mentre stringevo le dita fra i suoi capelli e sentii poi il suo sussurro. Allora mi spogliai nella penombra della stanza, davanti a lui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv fissava la penombra, mentre Gwen cominciava a spogliarsi davanti a lui.
Ma proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta della camera. Elv sgranò gli occhi, sbuffò e guardò verso l'uscio. Di nuovo bussarono. "Professor Bell, sono Nigol..." disse l'altro da fuori "... posso parlarle? E' una cosa delicata, riguarda il professor Rotly..." |
Restai davvero sorpresa da quelle parole sul professor Rotyl.
"Accidenti, mi dispiace molto che sia vittima di un esaurimento nervoso, tanto da arrivare ad avere allucinazioni!" sinceramente preoccupata. Avevamo partecipato insieme ad alcuni seminari e mi era sembrato sempre una persona molto competente. La cena terminò e io ne approfittai per fare una passeggiata per il sito al chiaro di luna, era uno dei piccoli piaceri della mia professione, avere la possibilità di restare sola, di notte, con resti antichi e storie che apettano di essere svelate. |
Destresya non era andata in camera ed avevo deciso di restare a passeggiare fuori.
Era una notte fredda e limpida, con il cielo trapuntato di stelle e un profumo di muschio nell'aria. I lampioni disegnavano un gioco alternato di bagliori ed ombre, dai contorni vaghi e misteriosi. Ad un tratto lei vide quacuno verso i cancelli del sito. Oltre non si poteva andare senza autorizzazione e quel tipo non sembrava certo uno dei professori o degli studenti. |
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