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In quel preciso istante, bussarono alla porta ed io ricambiai l'occhiata.
Bussarono ancora, con più insistenza e mi trattenni a fatica dall'imprecare, sentendo che era Nigol. Tuttavia, doveva parlare di Rotly, il ché sembrava davvero urgente. Guardai infatti Elv con serietà, poi mi rivestii e andai in bagno, così che lui potesse aprire la porta e farlo entrare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv contrariato e frustrato vide Gwen nascondersi in bagno, poi andò ad aprire.
"Scusi per l'abbigliamento ma stavo andando a letto." Disse a Nigol indicando se stesso solo con i pantaloni del pigiama. "Mi scusi lei..." Nigol "... volevo chiederle un favore... è per il professor Rotly... mi ha chiesto degli archivi, urgenti ma non posso lasciare il campo... volevo chiederle se può portarli lei al professore..." "Io però non so dove lui abiti." Elv perplesso. "Porti con sè uno degli studenti, tutti loro sanno dove si trova la casa del professor Rotly." Fissandolo Nigol. |
Era una bellissima sera, un po' fredda ma non mi dispiaceva.
Passeggiavo immergendomi in quel posto, godendomi la bellezza del luogo e l'atmosfera magica del sito, quando vidi qualcosa. C'era un uomo, che non sembrava affatto qualcuno che sarebbe dovuto essere lì. Decisi di non perderlo di vista, lo osservai da lontano, ma avvicinandomi piano piano. Volevo capire cosa avesse intenzione di fare senza però farmi vedere. |
Sentii i soliti convenevoli, accennando un sorriso sarcastico sentendo che Elv disse di essere pronto per andare a dormire.
La motivazione di Nigol mi fece aggrottare la fronte. Archivi? Era andato dalla gente di notte per degli archivi? Scossi la testa incredula, perchè davvero non riuscivo a capacitarmene. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Destresya si avvicinò, senza però farsi vedere.
Vide allora la sagoma di quell'uomo vestito di nero, bruno e dall'aspetto malinconico, quasi cupo. Stava vicino ai cancelli ma fissava il cielo con uno sguardo perso, addirittura confuso. Intanto, in camera di Elv, Gwen ascoltava tutto. "Sono" disse Elv "così importanti questi archivi?" "Il professor Rotly li vuole... credo sia ancora esaurito e smile richieste riguardino la sua salute mentale, ma il medico dice di non contrariarlo.." mormorò Nigol. |
Non stentavo a credere che Rotly fosse ben oltre l'esaurimento nervoso, per chiedere dei documenti nel bel mezzo della notte.
Tuttavia, ormai che ero qui, avrei potuto accompagnare io Elv. Ciò non toglieva che stessi odiando questa astrusa e improvvisa interruzione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non sapevo bene perchè, ma quella figura cominciava a incuriosirmi, sembrava quasi malinconica in quella notte così bella.
Era raro trovare qualcuno che amasse la notte come me. Così mi avvicinai a lui a passo leggero. "Non le hanno detto che non è sicuro passeggiare di soli di notte?" gli dissi, con un sorrisino affabile. |
Nigol allora annuì e ringraziò Elv, per poi salutarlo ed augurargli una serena notte.
Il bel professore chiuse la porta a chiave e sbuffò, per la stranezza di quella situazione. "Puoi uscire ora, Gwen..." disse poiad alta voce. Nel frattempo, davanti ai cancelli chiusi del campo scavi, Destresya avevanotato qualcuno e si avvicinò per parlargli. "Solo... di notte?" Quell'uomo voltandosi di scatto e guardandola. Era di bell'aspetto, ma i suoi vestiti erano sporchi, come se avesse camminato a lungo. Il viso aveva lineamenti regolari e gradevoli, ma l'espressione era cupa e tesa, come se ogni cosa lo rendesse guardingo. https://movieplayer.net-cdn.it/image...alia-97552.jpg |
Alla fine, Nigol andò via ed io potei uscire.
I fatti, uscii dal bagno e lo guardai. "Documenti? Sul serio?" dissi, retoricamente, con tono laconico. Poi sospirai e scossi la testa. "Da non credere..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Il povero Rotly..." disse Elv accendendosi una sigaretta "... mi sa che non ci sta più con la testa..." guardando Gwen "...hai avuto paura che ci scoprisse?" Ridendo piano. "Sai che scandalo? Tu, così ligia, seria, sempre misurata e controllata..." fumando ".. se si sapesse che invece..." divertito e impertinente.
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Mi avvicinai a lui guardandolo con un leggero sorriso.
Non sembrava una minaccia, sembrava piuttosto fosse circospetto, come se si aspettasse dei pericoli. "Ehi, non volevo spaventarla!" risi "Sono la profesoressa Destresya, mi sembrava solo strano che qualcuno vagasse verso i cancelli del campo a quest'ora.." raggiungendolo. Non è che voleva introdurvisi abusivamente? I cacciatori del mercato nero erano anche di bell'aspetto, mica solo rospi. Lo guardai con un sorriso e accennai al cancello. "Temo che fino a domattina dovremo accontentarci di guardarla da lontano!" sorrisi, senza lasciar trapelare i miei sospetti, per vedere la sua reazione. |
"Sì, credo di essermi accorta..." sarcasticamente.
Lo ascoltai mentre si accendeva una sigaretta e accennai un sorriso sornione mentre mi avvicinavo a lui. "Che invece... Cosa?" fingendomi attenta e interessata, mentre gli accarezzavo lentamente il petto nudo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, non voglio entrare." Disse l'uomo a Destresya indicando con lo sguardo i cancelli.
In quel momento lei si accorse che lui aveva le scarpe sporche di terriccio, come se fosse appena uscito dal campo. Nello stesso istante Gwen era con Elv in camera sua. "Mi chiedo" lui mentre lei gli accarezzava i muscoli del suo petto nudo "chi sia la vera Gwen... la ragazza sarcastica e sagace, sempre precisa e mai con il vestito fuori posto... oppure la rossa che freme quando la guardo troppo e le accarezzo la gamba..." iniziando a sfiorarle la gonna dove lasciava scoperta la coscia. |
Ascoltarlo per me era come una droga, non potevo farne a meno, mi incantava e mi rapiva.
Sorrisi poi divertita, mordendomi appena il labbro inferiore quando le sue dita tornarono sulla mia gamba. "Una volta, ho letto che se Persefone poteva essere al contempo la dea della primavera e la regina dell'oltretomba, allora non ha senso scegliere chi essere, perchè si può benissimo essere entrambe..." risposi, guardandolo curiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Wow, che poetessa..." disse lui divertito, guardando gli occhi verdi di Gwen.
Poi quello sguardo nero si spostò sulla bocca di lei, su quel labbro che la studentessa si mordeva. Un attimo dopo Gwen sentì tutta la lingua di Elv intorno alla sua, in un bacio caldo e umido, mentre lui la stringeva e la toccava tutta. La baciava con passione, nel modo più intimo e sensuale che ci fosse, tenendola contro il suo petto nudo e ben fatto, dai muscoli sodi e lisci, con la sua mano che scivolò sotto la gonna per stringere forte la stoffa delle sue mutandine. |
Accennai un risolino divertito, prima che lui mi trascinasse in un bacio che definire travolgente sarebbe stato fin troppo poco.
Era tutto ciò che Nigol aveva interrotto poco prima. Sentivo le sue mani bramose ed appassionate ovunque su di me. Era un'intimità scoppiata all'improvviso, divampata come un fuoco ed io mi ci abbandonai totalmente, le mie mani che si aggrappavano alle sue spalle, ai suoi capelli corvini, facendomi sedurre dal suo profumo. Sapevo che a breve avremmo dovuto interrompere di nuovo, poichè lui doveva necessariamente andare da Rotly, ma volevo restare ancora un istante, uno solo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv la baciava forte, con impeto, incatenando le labbra di lei alle sue e giocando sempre più con la sua lingua.
La baciava e la stringeva a sè, contro il suo fisico asciuto e levigato, con la sua mano che avida, virile ed esperta continuava ad insinuarsi sotto la gonna di Gwen, stringendo fra le dita la stoffa sottile delle sue mutandine. E più la baciava, più quell'impeto tirava la stoffa fra le gambe della studentessa. Tutto ciò la faceva sentire donna, la faceva sentire desiderata. https://media2.giphy.com/media/dTsY5iK3PZLbO/giphy.gif |
Tutto quello che stava accadendo fra noi andava oltre ogni fantasia, ogni desiderio, era una frenesia che si alimentava da sé.
Il suo tocco si faceva sempre più folle su di me ed improvvisamente strinsi gli occhi dovendo trattenere a fatica dei gemiti che sarebbero stati fin troppo compromettenti, mentre serravo le dita attorno alla sua spalla, quasi con le unghie. Sentivo le vampate avvolgermi dappertutto, il mio corpo in ogni sua arte andava totalmente a fuoco ed io amavo ogni sfumatura di tutto ciò. Pensai che non mi sarei mai potuta sentire in colpa per tutto ciò, nonostante non fosse eticamente corretto, era per me impossibile rinunciare a qualcosa che mi faceva sentire così bene e desiderata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Gwen..." disse lui in un gemito, staccandosi dalla bocca di lei e scendendo a leccarle e a succhiarle il mento e poi il collo "... forse stiamo facendo una cavolata..." risalendo Elv con la lingua fino alle labbra della studentessa per baciarla di nuovo "... se dobbiamo fermarci..." assaporando la bocca di lei "... allora fermiaci ora... altrimenti io..." con la mano di lui che scivolava ora fra le gambe della studentessa, scoprendo quanto anche lei fosse eccitata.
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Sentire il mio nome nel suo gemito fu per me ulteriormente fonte di estasi, tanto che continuai a ripetermelo in testa ancora e ancora, mentre sentivo la sua bocca sulla pelle sensibile del collo.
Tornò poi sulle mie labbra e pensai che le parole che aveva pronunciato fossero state da me travisate nel mezzo del delirio, ma capii che le aveva pronunciate davvero. Se lo domandava proprio adesso, arrivati a questo punto? Un gemito soffuso mi scappò comunque quando sentii le sue dita scivolare ancora più in basso ed istintivamente le mie gambe si strinsero. "No..." soffiai, col fiato corto, scuotendo la testa. "Non si può tornare indietro... Non voglio tornare indietro..." sussurrai sulle sue labbra, con tono appassionato, ma determinato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo squadrai, cercando di capire che tipo fosse.
Era sicuramente enigmatico, ma poteva benissimo essere pericoloso. Ne avevi visti di tutti i tipi nel mio lavoro. Gli sorrisi, e in quel momento notai le sue scarpe sporche di terriccio. Forse non voleva entrare perchè era appena uscito. "Lavora qui agli scavi?" chiesi, affabile "Non mi ha detto il suo nome..". |
I loro occhi furono gli uni negli altri per un istante, poi lui sorrise eccitato e malizioso, baciandola di nuovo.
Le loo lingue si incontrarono ancora, in un contatto intimo e profondo, mentre Gwen era tutta contro il petto nudo di Elv. Le gambe della ragazza si strinsero come una morsa intorno alla mano del suo professore. Lui allora cominciò a muoverla appena quella mano, strappando umidi gemiti soffusi alla sua studentessa. Continuò a baciarla e un attimo dopo con l'altra mano Elv cominciò ad abbassarsi i pantaloni, che scivolarono subito leggeri sul pavimento della camera. |
"No, non lavoro qui." Disse l'uomo a Destresya, guardandola con uno sguardo indagatore e guardingo. "Il mio nome?" Quasi sorpreso. "Roylgim." Mormorò.
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Dovetti ammettere che per una brevissima frazione di secondo temevo avrebbe esitato, ma fu solo un'impressione passeggera, perchè ricambiai subito il suo sorriso ed il suo bacio.
Mi provocò poi altri gemiti incontenibili, che riuscii a mantenere soffusi, quasi sottovoce, mentre mi trovavo solo all'inizio di quel godimento non ancora del tutto appagato. Sentii infine che toglieva i pantaloni ed accennai un leggero sorriso. Un attimo dopo anch'io iniziai a spogliarmi, stringendomi poi ancora di più a lui, volendo sentire ogni centimetro del suo corpo asciutto contro il mio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gli regalai un sorriso accomodate, che metti mai fosse solo un curioso non volevo spaventarlo con accuse strane, ne avrei ricavato solo pessima pubblicità.
"Beh se non lavori al sito, che cosa ci fai qui di notte a guardare oltre quel cancello?" mostrandomi incuriosita. Beh, in realtà non dovevo nemmeno fingere, curiosa lo ero davvero. |
Elv si tolse subito i pantolini e poi anche i boxer, restando nudo a guadare Gwen che si spogliava.
E mentre lei si toglieva i vestiti lui era incapace di stare fermo, cominciando così ad accarezzarla ovunque. La studentessa sentiva le mani del professore sulla schiena nuda, sui fianchi morbidi e poi sui suoi seni sodi. Era come impaziente, incapace di restare fermo, preso dal desiderio, dal bisogno di un contatto. E quando la ragazza dai capelli rossi fu completamente nuda, Elv la prese fra le braccia, stringendola contro il suo corpo, così che ognuno poteva sentire ogni forma dell'altro. E si baciarono ancora. Intanto, fuori davanti ai cancelli del campo scavi, Destresya era con quel misterioso individuo. "Io ho bisogno di parlare con chi comanda nel campo." Disse indicando i cancelli, con un tono agitato ed inquieto. |
Restò nudo davanti a me, facendosi ammirare nella sua totale e longilinea bellezza.
Mentre finivo di spogliarmi, sentivo le sue mani ovunque, impazienti e ridacchiai silenziosamente sentendo il suo desiderio impellente. Mi strinse poi ancor più a sé e le mie forme si adagiarono sui suoi muscoli definiti, ma non eccessivamente, prima che mi baciasse di nuovo, con passione crescente. Gli morsi allora appena il labbro, con aria divertita, rispondendo al suo impeto appassionato e affondando le dita fra i suoi capelli. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quell'uomo era sempre più strano, mi dissi, osservandolo.
Sembrava turbato, quasi, come se avesse visto qualcosa che lo avesse messo così in agitazione. "Beh, se mi spiega di cosa ha bisogno posso portarla dal professor Nigol.." gli dissi. "Ma magari posso aiutarla io, sono una degli archeologi del campo, anche se sono appena arrivata ho studiato a fondo il sito nei mesi scorsi!" incuriosita dalla sua reazione. |
Lui la strinse a sè, facendole sentire ogni muscolo contro la sua pelle chiara e come la sua virilità fosse pronta e ben sviluppata.
Allora la fece voltare, stringendola con la schiena contro il suo petto, baciandole poi il collo con passione. "Dimmi..." disse mordicchiandole il collo "... non sarà la prima volta, vero?" succhiandole la pelle. |
"Come posso" disse lui fissando Destresya "fidarmi di lei? Chi mi dice che mi crederà e non mi prenderà per pazzo?"
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Assecondai il movimento delle sue mani, voltandomi e sentendo che mi stringeva e mi baciava il collo, i miei occhi che si chiudevano a quel piacere che mi stuzzicava.
Accennai un risolino seguito da un gemito. "Per quello sei arrivato tardi, prof..." mormorai, divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv rise piano, eccitato, poi succhiò l'orecchio di Gwen.
"Wow, sei una donna allora..." disse in un gemito divertito, senza smettere di accarezzarle i seni e tenendola così stretta a lui "... e non devo insegnarti nulla, no?" Accarezzandole il collo con la lingua e le labbra. "Fammi vedere allora come sei donna, Gwen..." |
"Beh non hai molte alternative, no?" con fare conciliante.
La cosa iniziava a incuriosirmi, sembrava davvero sconvolto. "Credimi, ho girato molti siti in tutto il mondo, visto di tutto, non do facilmente del pazzo a qualcuno, e tu hai l'aria di essere sconvolto.. perché non vieni con me al bar dell'albergo, ti offro da bere e mi racconti che succede, vuoi?". Parlavo in modo calmo e rassicurante, gentile. "Fidati, se non sei un agente del mercato nero, non hai niente da temere da me!" facendogli l'occhiolino. |
Accennai un risolino scuotendo appena la testa, mentre accarezzavo le sue braccia e le sue mani, su e giù.
"In realtà, pensavo che stessi temporeggiando perchè avevi cambiato idea..." dissi divertita, volendolo provocare appositamente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mercato nero..." dise lui guardando Destresya "... no, nessun mercato nero... si, andiamo a bere qualcosa." Lui guardandola come chi cerca di studiare chi ha di fronte.
Intanto, in camera di Elv, tutta l'atmosfera era caldissima. "Si?" Lui ironico e con tono basso. "Ti sembra che abbia cambiato idea?" E Gwen sentì la mano di lui scivolarle fra le gambe, per poi cominciare a toccarla pianissimo, quasi in modo insopportabile. |
La sua voce calda e bassa nel mio orecchio mi provocò brividi ovunque.
Gemetti all'improvviso, quando la sua mano scivolò ancora fra le mie gambe. Dovetti nuovamente trattenermi quando divenne insostenibile, strinsi infatti il suo braccio. "Non abbiamo giocato abbastanza, prof?" gli sussurrai, voltando il viso a cercare il suo, con un vago sorriso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene, venga, le faccio strada.." indicandogli la via verso il bar dell'albergo.
"Beh, i cacciatori del mercato nero sono subdoli e ambigui, sa? Ne ho affrontati diversi nei miei viaggi e nelle mie ricerche... Ma l'ho più o meno sempre scampata io!" facendogli l'occhiolino. Cercavo di metterlo a suo agio, parlando d'altro perché distogliesse l'attenzione da quello che lo infastidiva. Doveva esserci qualcosa che lo turbava profondamente. Lo condussi al bar dell'albergo, che era sufficientemente silenzioso e appartato per poter chiacchierare in pace. |
I loro occhi erano gli uni negli altri.
"E dimmi..." disse lui malizioso ed eccitato "... e cosa ti piacerebbe fare ora, oltre a giocare, Gwen?" Divertito e provocante. |
Accennai un sorriso enigmatico, mentre mi perdevo nei suoi occhi neri, che mi sembravano ancora più belli del solito.
"Sono davvero curiosa di sapere cosa dice il professor Bell della teoria del Caos fra le lenzuola... Secondo te cos'ha da dirmi?" guardandolo coi miei occhi verdi ora fattisi più accesi ed attenti nei suoi ed un sopracciglio inarcato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv rise di gusto, poi con gesto improvviso prese Gwen in braccia e la portò verso il letto.
La baciò tenendola fra le braccia, poi la mise sul letto, restando nudo ed eccitato davanti a lei. Era atletico e bellissimo, folle di desiderio per lei. Ma ad un tratto Gwen la vide ancora. La misteriosa figura. Era in un angolo della stanza e la fissava. |
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