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Penelope sorrise a Clio.
Un sorriso enigmatico che procurò una strana sensazione alla guardiana. “E' vero...” disse la sacerdotessa “... come te neanche io conosco il mondo là fuori... ma lo conoscono i miei sogni che mi parlano ogni notte... ebbene che uscita da questa torre troverai forze immani che si stanno contendendo il Destino di questa terra... e contro di esse neanche il Cuore di Giada potrà nulla...” continuando a fissarla “... addio, guardiana...” ed andò via. |
"Dite sono furba...voi non lo siete professore? Sono scaltra...e voi lo sapete. Ospiti? Se non possiamo andare via..userei il termine prigionieri..ma lasciamo perdere...la pietra è in mio possesso e lo sarà sempre" poi parlò ad un orecchio al servitore e io guardai Palos in cenno di intesa.
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Ascoltai Penelope senza dire una parola, limitandomi a guardarla con aria di compatimento.
Quando si voltò, scossi la testa. "Triste il destino della sacerdotessa che perde la Fede.." a voce abbastanza alta perché potesse sentirmi "Nulla accade se non piace al Cuore.." ripetei, annuendo. Poi lei se ne andò e io mi voltai verso Icarius. "Ecco com'ero destinata a diventare.." indicando la porta con la mano "Vecchia, gelosa e insoddisfatta..." scossi la testa, come a voler scacciare quella sensazione. Lo guardai con uno sguardo strano, uno sguardo che celava tutta la felicità di averlo trovato è tutta la felicità che ci aspettava. Uno sguardo, insomma, pieno d'Amore. "Andiamo via di qui.." gli sorrisi, sfiorandogli dolcemente il viso "Accompagnami nella mia camera, raccoglierò le mie cose e potremo lasciare questa torre per sempre..." un brivido di paura attraversò il mio sguardo e la mia schiena. Che cosa avrei trovato fuori dalla torre? Sarei stata in grado di affrontare la vita là fuori? Ma poi sorrisi guardando Icarius. Non ero sola, infondo. |
“Sono le strumentazioni di bordo, affinchè la nave possa funzionare e sia governabile.” Disse uno degli uomini nella sala a Gwen.
“Vi presento il tenete Tyson...” Prince indicando colui che aveva parlato “... comunque tra breve potrete vedere il vostro amico... mi è stato detto che è fuori pericolo...” |
Dopo quelle strane ed enigmatiche parole, Oberon svanì tra il via vai generale di servi e soldati che animavano il cortile del palazzo, mentre in lontananza, dalle parti periferiche della città, giungevano i sordi boati che ricordavano a tutti l'attacco del nuovo mostro sbucato dal nulla.
E mentre Dacey con lo sguardo cercava ancora suo padre, una mano, ad un tratto, si posò sulla sua spalla. |
Mi voltai alla voce che rispondeva alla mia domanda.
L'uomo ci venne presentato come il tenente Tyson. Sorrisi felice che il mio amore fosse salvo e che avrei potuto vederlo a breve. "Vi ringrazio. Ringrazio tutti voi per averci offerto il vostro aiuto e io avrei voluto essere più di aiuto a voi su quei mostri, ma purtroppo non ne sappiamo abbastanza..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Mi pareva assurdo il comportamento di mio padre. Lo avevo appena ritrovato che se n'era sparito subito dopo. Quasi non sembrava lui per come agiva.
Lasciai perdere l'orologio che mi aveva distratta, ero arrabbiata con me stessa per non aver avuto la prontezza di fermare mio padre subito. E intanto le sue parole mi ronzavano in testa. " Che c'è?" con tono seccato quando mi sentii toccare la spalle e mi voltai. |
Il servitore annuì ed andò via.
“Si, immagino che la parola prigionieri renda meglio la vostra condizione” disse Hordafren ad Altea “ma io amo il quieto vivere e trovo che ospiti suona in maniera molto più piacevole.” Sorridendo. “Quanto alla collana... vi propongo un patto... io vi concederò le pietre che ho in mio possesso e voi le unirete alla vostra... e per tutto il tempo che resterete su quest'isola io vi lascerò indossare quell'antico monile... mi sembra un buon patto, no?” |
“Si, andiamo...” disse dolcemente Icarius a Clio, prendendo la sua mano.
Insieme allora raggiunsero le stanze della ragazza, affinchè lei raccogliesse le sue cose, per poi lasciare finalmente la torre. |
"Prigionieri..anzi no ospiti..mi chiedo il motivo..cosa avremmo fatto di male, cosa mai potremmo fare di male..." poi il patto e lo guardai perplessa..."Sta bene...ma cosa sono queste pietre?" leggermente sospettosa.
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