Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 20-07-2016 00.28.08

Gwen stravolta fissava quella scena disgustata dal terrore.
Poi, incredibilmente, Theris prese a muoversi.
Si alzò e restò a fissare la ragazza con le carni dilaniate ed il sangue che ancora colava dalle sue membra squartate.
“Amore mio...” disse sorridendo “... non mi lascerai andare via da solo spero? L'Oltretomba è tremendo... soprattutto da soli...”
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Altea 20-07-2016 00.29.11

Quel bacio sulla mano mi causò nuovamente un fremito, tornammo in carrozza e arrivati alla Taddeus azzardai prima di scendere.."Ricordate le porte del mio Palazzo e le finestre della mia stanza sono sempre aperte per voi". Sorrisi..accarezzai il suo volto, avrei voluto baciarlo ma avevo paura..di una delusione. Scesi e prima di salire in carrozza sorrisi.."A domani..Guisgard" guardandolo andar via a malincuore.

Lady Gwen 20-07-2016 00.31.50

Tremavo come una foglia in maniera incontrollabile.
All'improvviso si alzò e mi parlò.
Le lacrime iniziarono a scorrere mentre indietreggiavo terrorizzata.
Come poteva tutto questo essere reale?
Prima la zia, ora lui, che col suo corpo squartato e grondante sangue veniva verso di me.

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Guisgard 20-07-2016 00.34.44

“Dovreste invece chiuderle le finestre della vostra stanza, madama...” disse Guisgard sfiorando con la bocca la mano di Altea per un bacio di saluto “... visto che quella stanza è il vostro regno più intimo... come le stanze segrete di Cleopatra o gli appartamenti privati di Poppea... chissà quanti centurioni vorrebbero farvi da schiavi...” con un lieve inchino e fissandola con i suoi occhi azzurri “... a presto, madama...” ed entrò nel palazzo.

Dacey Starklan 20-07-2016 00.34.46

Ancora sentivo come una piccola vocina che mi frenava dall'accettare.

" Posso prendermi qualche giorno per riflettere?"

Sentivo il bisogno di chiedere consiglio e l'unica persona a cui potevo rivolgermi era Ottan, sperando nella sua discrezione.

" Le vostre parole sono state molto utili e mi hanno dato un quadro piuttosto completo. Vi farò sapere al più presto" alzandomi

Guisgard 20-07-2016 00.38.15

Theris si avvicinava a Gwen, guardandola negli occhi mentre le sue carni aperte e sanguinanti attiravano mosche e zanzare.
Allungò allora la mano per toccarle il viso.

Gwen aprì gli occhi di scatto, ansimando per lo spavento.
La sua fronte era imperlata di sudore, le mani le tremavano.
Impiegò qualche istante a rendersi conto che era stata un'allucinazione.
Una lunga e terribile allucinazione.
Infatti Theris dormiva sereno nel letto e Zolà poltriva accanto alla ragazza.

Altea 20-07-2016 00.40.43

Salii sulla carrozza e dissi a Louis di portarmi a casa..il cuore batteva forte, istintivamente portai la mano dolcemente baciata da lui sulle mie labbra...speravo non fosse una chimera..Non volevo soffrire nuovamente..i suoi occhi azzurri erano davanti ai miei verdi, non volevano lasciarli.
Arrivata a casa entrai e chiesi al servitore come stava Petronilla e se tutto fosse tornata alla normalità.

Guisgard 20-07-2016 00.40.52

“Naturalmente, madama.” Disse Ordifren a Dacey. “E comunque sappiate non siete obbligata ad accettare. Vi ho chiesto aiuto per amore dell'arte e della libertà. Non per altro. So che siete una donna di valori e dunque confido nella vostra capacità di giudizio. Prendetevi tutto il tempo che vi occorre. Magari la notte vi porterà consiglio e domani mi darete una risposta positiva.”
In quel momento la porta si aprì ed entrò qualcuno.

Guisgard 20-07-2016 00.42.52

Vivian restò da sola nello studio, fino a quando, poco dopo, arrivò qualcuno.
“Eh, il mio studio, il lavoro arretrato e la mia efficiente segretaria...” disse Guisgard sedendosi su una bassa poltroncina foderata.

Lady Gwen 20-07-2016 00.43.29

Più si avvicinava, più io mi allontanavo, mentre il suo corpo dilaniato attirava attorno a sé mosche e zanzare.
Allungò la mano per toccarmi il viso e fu in quel preciso istante che io aprii gli occhi.
Di scatto, ansimando e con la fronte sudata.
Subito mi voltai e la situazione era identica a prima che mi addormentassi: Theris dormiva tranquillo, come Zolà.
Mi presi allora un bicchiere d'acqua e mi stesi nel lato libero del letto,cercando di calmare il respiro e scacciare quelle orribili immagini.

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