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Ehiss rise.
“Beh, non avevo altra scelta...” disse a Dacey “... o spacciarvi per mia amante o dare a quei tipi il pretesto per portarvi via. E poi non sapete che nulla è più romantico di una donna che fugge per raggiungere segretamente il letto del suo amato? Basti pensare alle tante coppie della storia... Betsabea che va di notte da Davide, Ginevra che raggiunge Lancillotto col favore delle tenebre, tanto per fare qualche esempio.” Facendole l'occhiolino. Poi quella domanda. “Si, il mio casato è quello dei Taddei...” mettendo il fagiano ucciso in un sacco “... è un problema per voi?” |
Appena si sedette sul letto accanto a me, subito affondai nel suo petto, fra le sue braccia, liberando quelle lacrime come animali in gabbia che bramano la libertà.
"Il fatto che tu ti sia intestardito nel voler andare a fondo in questa situazione senza preoccuparti delle conseguenze... Di noi... Ormai questa città non è più quella che era fino a ieri, tutto è cambiato, non ci appartiene più... Ma tu non vuoi fartene una ragione... Potremmo semplicemente andare via, altrove..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
L'uomo guardò Clio.
“La locanda è mia.” Disse con noncuranza. “Se volete mangiare e bere sedetevi pure. Altrimenti andatevene e non fatemi perdere tempo.” Sbottò. “Non siete molto cortese.” Fece Icarius. “Al diavolo.” Scuotendo il capo l'uomo. |
Quella sì che era bella, Azelle che non aveva più la Locanda.
Allora le cose erano più gravi del previsto. Non avevo tempo da perdere. "Vieni, andiamo..." dissi a Icarius, prendendolo sottobraccio per poi uscire. "Fantastico, era la pista migliore che avevo.." mormorai "Facciamo un giro per la città, vediamo di capirci qualcosa..". |
Zoren strinse fra le sue braccia una Gwen in lacrime.
“Tesoro...” disse lui baciandole i capelli “... tu non vuoi sapere cosa è accaduto? Capire cosa è successo? E magari se Runka sa qualcosa che può spiegarci tutto questo?” |
Lo guardai per un attimo, per poi abbassare di nuovo lo sguardo.
Ero ad un bivio; mi sentivo come se due persone mi tirassero da due parti opposte, una mi diceva di lasciar perdere, una di continuare ed io non sapevo che fare. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Icarius e Clio lasciarono la locanda e si avvicinarono all'ingresso cittadino.
E qui subito due soldati li fermarono. “Gli stranieri devono presentarsi in caserma...” disse uno dei due militari “... è tassativo.” |
Guardai quei soldati, con noncuranza, mentre in realtà osservavo ogni cosa.
La divisa, i dettagli, lo sguardo. Cosa diavolo era successo? Poi a quelle parole sorrisi. "Ma certo.." annuendo "Ci indicate la strada? Ad ogni modo siamo solo di passaggio..". |
Zoren prese dolcemente il viso di Gwen con un dito, facendole alzare gli occhi su di lui.
“Ti prego...” disse pianissimo “... dimmi cosa ti tormenta... ed io farò ciò che mi chiederai di fare...” |
Sentii il suo dito sollevare il mio viso e mi persi per istanti interminabili nei suoi bellissimi occhi.
"Nulla... Sono solo paranoie..." dissi piano. Poi sfiorai la sua mano, la stessa che avevo stretto forte in caserma e che ora sollevava il mio viso. "Scusa per la mano, per prima..." sussurrai, con un leggero sorriso "Ero nervosa..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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