![]() |
Non risposi, ero troppo preoccupata all'idea di ritrovarmi in quel posto. Sentì poi le sue parole, ad ogni sillaba aumentava la mia ansia. Poi si fermò "dove siamo?" dissi io preoccupata e cieca...
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai il cuoco sempre fingendo.."Addirittura...pericoloso e pazzo..certo essere in una cella in isolamento può rendere pazzo una persona...nemmeno parlargli e dargli cofidenza. Si, il direttore mi ha detto nessuno si deve avvicinare...bene...io vi lascio, a domani mattina per le colazioni..mi porto questa bottiglia di vino pregiato, glielo avevo chiesto al direttore".
E salutandoli sorrisi loro ma non troppo. Andai nella mia stanza e rovistai nella borsetta e finalmente la trovai e risi tra me e me...era il sonnifero che usavo quando dovevo mettere ko Raimonde quando tentava un approccio..funzionava sempre e avrebbe funzionato sul direttore..e poi forse una via libera l' avrei avuta. Misi il sonnifero dentro la bottiglia e la chiusi bene e presi i due calici e bussai alla sua porta entrando senza problemi.."Direttore..sono Altea...ho fatto tutto...ho portato del vino per rilassarci di questa giornata pesante di lavoro". https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...1575280a4f.jpg |
Mi addormentai, aspettando solo di svegliarmi per ritrovarlo accanto a me.
Improvvisamente, però, mi svegliai e vidi che non c'era. Mi sentii sprofondare. Possibile che non riuscisse ad essere di parola almeno una volta? Poi però mi accorsi che non ero in camera mia. Ero in un'altra stanza. Poteva essere la sua, dopotutto quando ci ero entrata era buio, quindi poteva esserlo; tuttavia mi sembrava strano che permettesse alla luce del Sole di entrare. Speravo che si fosse veramente ricreduto e che fosse riuscito a superare l'ostacolo delle cicatrici. Però avevo una sensazione strana, mi sentivo inquieta. All'improvviso, una voce. Mi voltai di scatto e la vidi, quella donna. Il sangue si gelò nelle vene, quando disse che ero nel suo palazzo. Lì, mi svegliai, spaventata e con quell'immagine ambigua e terrificante della donna che non mi abbandonava. Con grande sollievo capii che era stato tutto un sogno, ero ancora nella mia camera e lui dormiva accanto a me, tranquillo. Era stato un sogno orribile, la sensazione di smarrimento e poi di terrore ancora non mi abbandonavano, tuttavia tornai a stendermi sul suo petto, tentando di calmarmi e guardando lui dormire, mentre accarezzavo dolcemente il suo viso e poi mi allungavo verso di lui per baciarlo, troppo impaziente per aspettare che si svegliasse. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
No, non poteva essere... il cuore batteva così forte che temevo potesse scoppiare da un momento all'altro. Ero come andata in trance, mi ero talmente immedesimata nel film da aver creduto di viverlo sul serio.
Stavo uscendo di senno, come chi scopre di essere al primo stadio della pazzia. Mi guardai intorno e vidi volti entusiasti e ridenti, mentre le voci si mescolavano agli applausi. Solo una persona era rimasta seria e mi guardava... si trattava di Guisgard, i cui occhi azzurri mi fissavano enigmatici come l'uomo del film, l'uomo che alla fine della scena mi aveva baciata appassionatamente. O meglio, aveva baciato l'attrice, ed io mi ero sostituita a lei nella mia mente malata. Si, quella era l'unica spiegazione... stavo perdendo il senno... Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“C'è un castello...” disse Pavel a Nyoko “... la luce proveniva proprio da una delle sue torri... forse è il caso di raggiungerlo e chiedere indicazioni a chi vi abita...”
|
"No!" urlai quasi gettandomi su di lui. "è il castello dove sono rimasta cieca. Ti prego andiamo via di qui... Troveremo un'altra strada" cercando il suo viso con le lacrime che mi pungevano gli occhi.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Risi con lui, spensierata, mentre continuavo a baciarlo dolcemente.
Finchè poi non crollai su di lui, scivolando al suo fianco, senza però mai lasciarlo. "Lo sai che siamo proprio egoisti?" ridendo, mentre mi accoccolavo contro di lui "Abbiamo il mondo intero da salvare e ce ne stiamo qui tutti soli..." divertita, mentre cercavo le sue labbra con le mie. "Che bella idea!" risi, dolcemente, prima di baciarlo piano. |
Gwen si strinse a lui, baciandolo, serena e felice di essere lì con quell'uomo, lontana da quell'incubo.
Poi, ad un tratto, lui si svegliò, trovandola sul suo petto. “Ehi, ciao...” disse lui sorridendole “... non è ancora l'alba...” guardando la finestra “... già sveglia? Come mai?” |
Icarius rise, mentre Clio continuava a cercare le sue labbra ed a baciarlo.
“Si...” disse assaporando la bocca di lei “... dovremo andare, sai? Tra carabinieri e tutto il resto, forse ce la stiamo prendendo un po' comoda, no?” Con la regina che su di lui continuava a provocarlo. |
Finalmente si svegliò e gli sorrisi.
Poi in realtà mi mortificai quando disse che non era ancora l'alba. Ormai giorno e notte si confondevano, essendo quella casa costantemente al buio. "Scusami, non volevo svegliarti..." mormorai, dispiaciuta "Ho fatto un brutto sogno..." accucciandomi su di lui. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 04.24.21. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli