Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 04-04-2015 02.04.27

Velven non era ancora tornato, dal momento che non si intravedevano luci dall'esterno.
Entrai usando la mia chiave. Mi sentivo particolarmente mesta quella sera ed era come se un velo sottile, ma presente di malinconia avesse avvolto la casa.
Io e le mie dannate sensazioni, dovevo smetterla. Non riuscivo pero` a non pensare a quanto la mia vita fosse cambiata in cosi` pochi giorni.
Dalla vita tranquilla ad Avalon ero passata attraverso tutta una serie di stravolgimenti da quando soggiornavo a Capomazda; la compagnia, Velven, il sortilegio.
Era cambiato tutto nella mia vita...

Guisgard 04-04-2015 02.14.16

E mentre era in balia di quei pensieri, Gwen udì dei rumori.
La porta si aprì ed entrò Velven.
“Gwen...” disse lui nel vederla “... Gwen, amore mio... ma dov'eri finita? Stamani non ti ho trovata al mio risveglio?” E si avvicinò per abbracciarla. “Perchè sei andata via senza dirmi nulla? Dimmi la verità... c'è qualcosa che devo sapere? Forse...” esitò “... forse vi è qualcun altro?”

Clio 04-04-2015 02.15.35

Ascoltai Rodolfo con un'espressione impassibile.
"Voi siete diventato abile con la spada in tre giorni, milord?" Sostenendo il suo sguardo "Io mi sono allenata per anni, fino a tarda sera, si.. Perché dobbiamo sempre spostare il nostro limite un po' più un là, diceva il mio maestro... Volete che renda un semplice pastore paragonabile al miglior spadaccino del regno..." Abbassando sensibilmente la voce, perché nessuno sentisse "È un impegno che richiede tempo e dedizione, se non siete soddisfatti dei miei risultati... Prego.." Allargando le braccia "Trovate un altro maestro d'armi.." Con indifferenza.
"Quanto alle chiacchiere dei servi, devo dire che avete ragione..." Annuii "Ieri sera l'Arciduca è venuto nelle mie stanze, per sincerarsi di come stavo..." Ammisi, perché sapevo che il servo ci aveva visto "Ma vi assicuro..." Con voce lontana e ferma "Che non ero nelle condizioni fisiche né tantomeno mentali di fare alcunché..." Abbassai lo sguardo "Azelle era l'unica amica che abbia mai avuto..." Mormorai, sentendo nuovamente la tristezza affiorare "E non è stato facile per me... Tanto più che vi ho fatto io il suo nome... Mi sento responsabile..." Alzai lo sguardo, tramutando il dolore in spietatezza come avevo sempre fatto nel mio anno da mercenario "Ma non accadrà più.." Sorrisi appena, ma un sorriso che di allegro non aveva nulla "La cosa comoda di avere un'unica amica è che: morta lei, non mi resta più niente, non c'è pericolo di subire un'altra volta il medesimo dolore...".
Alzai nuovamente gli occhi freddi e distanti su Rodolfo "C'è altro?".

Guisgard 04-04-2015 02.25.13

Rodolfo ascoltò Clio senza interromperla.
“Era ciò che volevo sapere.” Disse infine. “Sarebbe stato sciocco da parte vostra. Ma forse dovevo saperlo. Siete bella ed intelligente e probabilmente eravate l'amante del duca. Doppiamente sciocco dunque, concedersi ad un semplice pastore.” Annuì. “Penserò io a zittire i servi maldicenti. Andate pure... buonanotte.”

Lady Gwen 04-04-2015 02.32.27

Abbracciai Velven e risi di cuore a quella sua affermazione.
"Non potrebbe mai esserci qualcun'altro, mai. Amo te, il mio ufficiale, nessun altro. Non potrei"
La sua espressione non esprimeva gelosia o rabbia, bensi` tristezza e rassegnazione e cio` mi fece un po` sorridere.
Esprimeva tanta tenerezza in quel momento.
"Quanto a stamattina," iniziai, cauta "Non posso parlartene ora, ma e` molto, molto importante che ti fidi di me. Promettimelo, se il tuo amore per me e` sincero" dissi, guardandolo negli occhi.

Guisgard 04-04-2015 02.40.24

Velven sorrise e poi annuì a quelle parole di Gwen.
“Certo che il mio amore è sincero...” disse “... lo sai, lo vedi da come ti guardo e lo senti da come ti bacio...” e la baciò a lungo, appassionatamente “... dimmi, cosa vuoi fare? Come ti piacerebbe trascorrere la serata? Vuoi che restiamo qui, o magari preferisci uscire in città?”

Clio 04-04-2015 02.47.19

Annuii a Rodolfo, senza dire altro se non : "Buonanotte....".
Era inutile che gli parlassi di Icarius, delle coincidenze a cui non credevo più, della cicatrice, non avrebbe capito.
Di Rodolfo e della sua guerra mi importava meno di zero, l'unico motivo per cui ero lì era proteggerlo.
Però dovevo stare attenta, dovevamo stare attenti.
Una volta raggiunti i miei alloggi, osservai la spada più da vicino.
Chissà se lui dormiva già, chissà se aveva cenato.
Lo avrei voluto accanto a me, ma sapevo che non potevamo correre rischi.
Se Rodolfo mi avesse allontanata, come avrei potuto stargli vicino?
Lanciai un'occhiata allo splendido cielo stellato, mi preparai, indossando una camicia da notte blu, in seta e pizzo, che mi ricordava il colore della spada.
Mi stesi sul letto, osservando ancora quella misteriosa ed ed enigmatica arma, per poi posarla sotto il letto.
Posai pesantemente la testa sul cuscino, fissando il soffitto.
Sapevo che le sue stanze erano sopra le mie.
Chissà, magari c'è un passaggio segreto che lo porterà da me.
Fantasticai, sorridendo.
O magari che mi porterà da lui, osservando la stanza, per poi ridere tra me e me.

Lady Gwen 04-04-2015 02.49.53

Velven annui` e mi bacio` a lungo. Sapevo che avrebbe capito e mi sentivo un po` piu` sollevata, anche se il fardello del sortilegio continuava a pesare, ma potevo permettermi di alleggerirlo un poco, almeno per un po' di tempo.
Poi, mi chiese se avrei preferito trascorrere la serata a casa o fuori.
Pensai che non ci sarebbe stato nulla di male ad uscire.
"Beh perche` non uscire in una sera come questa?" risposi, sorridendo.

Guisgard 04-04-2015 02.56.50

E mentre Clio guardava il soffitto, cominciò ad udire dei passi.
Provenivano dalle stanze di Icarius e tradivano forse la poca voglia di dormire che aveva lui.
Ad un tratto la spada accanto al letto vibrò per un istante.
Un attimo dopo qualcuno bussò.
“Milady, sono io, Simoinin...” disse da fuori la serva “... ho avuto ordine di portarvi da mangiare, essendo tardi e visto che né voi, né Sua signoria avete cenato stasera. Posso entrare? Devo lasciare un vassoio a voi e portarne uno poi a Sua Signoria.”

Guisgard 04-04-2015 03.01.56

“Benissimo.” Disse Velven a Gwen. “Ottima idea.” Indossò una bella giacca blu e insieme uscirono.
Le strade erano meno animate naturalmente, essendo tardi e i pochi che si vedevano passeggiare erano perlopiù diretti in chiesa, per l'Adorazione del Santissimo, visto mancava poco alla Mezzanotte e poi sarebbe stato Venerdì.
Il Venerdì Santo.
E camminando per le strade e cercando un luogo romantico ed appartato per vedere le stelle nel bel cielo limpido, i due giovani innamorati si ritrovarono davanti ad una isolata abitazione.
Fuori dalla quale oscillava l'insegna col nome di Awatari.
In quel momento il rintocco di una campana scandì la Mezzanotte.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 15.26.14.

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