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Era tutto così strano, così nuovo.
Mi guardavo intorno spaesata, osservando ogni cosa per la prima volta. Gli alberi erano molto più alti di quanto non sembrasse dalla torre. Il profumo della foresta era intenso e strano, non assomigliava a nessuna essenza che avevo nel mio bagno. Sentivo il cuore battere sempre più forte, mentre stringevo la mano di Icarius come fosse il mio unico appiglio in quella sconfinata realtà che si apriva per la prima volta davanti a me. Poi incontrammo Pipita, e fui lieto di rivederlo. "Ciao Pipita.." gli sorrisi, dandogli un leggero buffetto sul capo. Poi alzai lo sguardo su Abelardo "Dai, amico mio..." gli sorrisi "Una nuova avventura ci attende.." divertita. Ero felice, e spaventata, ma anche elettrizzata e impaurita, curiosa e timorosa. Ero mille cose insieme e nessuna in quel momento. Seguii Icarius nella foresta, finché non trovammo un carretto. Non ne avevo mai visto uno così da vicino, pensai sorridendo. "Dove andremo adesso?" chiesi, alzando lo sguardo su Icarius. |
I tre si salutarono e Nyoko poté finalmente riposare.
Si addormentò quasi subito, ma non fu un sonno tranquillo. Sognò e non ricordò nulla di quei sogni. Si svegliò verso l'alba, inquieta e con un senso di angoscia nel cuore. Forse erano i fantasmi dei suoi amici o forse i demoni che affollano quest'avventura a tormentarla. Poco dopo udì dei passi all'esterno. |
Un altro capogiro per Altea...
La regina rideva, spensierata, conscia della sua bellezza e del suo potere. Poi la sua espressione mutò. Si fece seria, persino seccata. Almeno esteriormente. Arrivò lui. Il bel capitano, irriverente e spavaldo, anch'egli conscio del suo fascino. Mostrò un inchino vistoso e provocatorio, fissandola più del dovuto ed in modo forse sconveniente. Solo lui sapeva guardarla così. E lei lo sapeva... |
Gillen la vide e sorrise, per poi bearsi di quella carezza.
“Ti ho sognata...” disse a Gwen “... in così tanti modi che ora quasi non ricordo più... erano molti sogni... ma tu in ognuno di essi eri bellissima... ti rincorrevo, ti cercavo ogni volta... ed ogni volta dovevo riconquistarti... ogni volta... ed è stato bellissimo...” |
Gaynor raggiunse la camera di Hiss e restò ad origliare.
All'interno non si udiva nulla e capì così di poter entrare liberamente. |
Quando fu vicino a me mi ammutolii,
finsi indifferenza ma il cuore batteva ad ogni sguardo, sembrava una carezza sul mio corpo. Non doveva capire nessuno, ma lui mi guardava in modo sfrontato, spavaldo e io..ammettevo di nascosto di essere affascinata e in balia di lui. "Capitano...noto state addestrando il nostro esercito in modo egregio, volete mostrarmi la bravura in combattimento" sorridendo leggermente e facendogli segno di uscire dalla corte e dissi alla mia fidata ancella di seguirmi per non far notare che sarei rimasta sola con lui. Usciti da Palazzo dissi a bassa voce.."Dovreste essere meno attratto dalle danzatrici o finirò con vietare le feste...e il vostro sguardo irriverente potrebbe destare dei sospetti" e lo guardai negli occhi, sospirando "Volete combattere o altro?" ridendo e addentrandoci nella folta radura del giardino mentre sfioravo il suo braccio...tentennavo..vicino a lui il mio potere a volte sembrava svanire. |
Appena iniziò a parlare rimasi incantata ad ascoltarlo, sorridendo mentre un lieve e caldo rossore mi colorava le guance.
Era semplicemente stupendo ed ogni volta, anche con un solo sguardo, era capace di farmi sciogliere. "Ma come farei io senza di te?" dissi piano, baciandolo e lasciando le mie labbra sulle sue a lungo, per poi allontanarle e sorridere. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Da un amico...” disse Icarius, aiutando Clio a salire sul carretto … colui cioè che non solo mi ha prestato questo mezzo di locomozione, ma soprattutto mi ha dato la spada per vincere e riscattarti dalla torre...” Salì con agilità anche lui sul carretto “... andiamo...” spronando il cavallo.
Attraversarono così quello scorcio di foresta che odorava di pioggia, a causa del temporale appena concluso. Porzioni di cielo si aprivano tra le alte nuvole, liberando lembi di firmamento screziato da infinite stelle. “Le stelle...” mormorò lui “... impossibili da contare... è per le stelle che forse ho deciso di diventare un pilota spaziale... volare libero e raggiungerle... nessuno c'è mai stato su ognuna di esse... ma io si... questo sognavo da piccolo... di arrivarci e vederle tutte... e farle mie, con tutti i loro desideri...” |
Dalla stanza non proveniva alcun rumore, per cui girai la maniglia ed entrai. Hiss era sul letto come lo avevo lasciato.
"Caro, ho qui del cibo..." gli dissi, raccontandogli come avevo fatto ad averlo. "Finora la fortuna è stata dalla nostra parte, speriamo non ci abbandoni sul più bello..." Spinsi quella sorta di sacca con il cibo sotto al letto insieme alla brocca, poi aiutai Hiss a girarsi su un fianco, con le spalle alla porta. "Devi stare girato così, verso di me... io mi siederò in terra e ti imboccherò, in modo che, se quella donna dovesse tornare, io avrò il tempo di sgusciare sotto il letto e tu, girato di spalle, potrai ingoiare senza che lei ti veda..." E così feci, sedendomi con le gambe già sotto il letto e cominciando ad imboccarlo piano. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Lo seguii su quel carretto, continuando a guardarmi intorno.
Poi mi sedetti di fianco a lui, perché quella vicinanza mi donava sicurezza. Tenevo il suo braccio e mi guardavo intorno, c'era un profumo strano, che non conoscevo, ma che mi piaceva. Poi quelle parole di Icarius, inaspettate e intense. Alzai così gli occhi a guardare le stelle. "Volare..." mormorai, guardando il cielo stellato accanto a lui "Mi porterai con te lassù?" con gli occhi sognanti "Dev'essere meraviglioso... sentirsi così.. liberi..." sospirai, stringendomi a lui. |
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