Guardai quelle strane persone e Rasutin che gli dava isegmamemti quando una voce mi fece sussultare e mi voltai immediatamente.

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Lo ascoltai mentre nuotava verso di me.
"Più dei miei massaggi? Potrei offendermi..." dissi divertita.
"Comunque, io approfitterei sempre, se ne avessi una in casa..." dissi sarcasticamente, riferita alla piscina, mentre non mi era sfuggito il suo sguardo su di me, ma feci finta di non notarlo; dopotutto mi piaceva il modo in cui mi guardava, meno insistente di prima, ma sempre profondo, caldo e mi piaceva decisamente.
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Lessi la lettera e cercai di non trapelare le emozioni e guardai i presenti..."L'invito è rivolto a me...Non è che abbia grande fama..Il Signore dell'Isola del Drago prima ha fatto fuori il Principe e ora vuole eliminare me" guardai Rovolin "Sembra dobbiate accompagnarmi e..allenarmi" ... rifiutare era una vergogna.

Il suono del cellulare mi svegliò che non era ancora l'alba. Si trattava di una mail del governo, dove avevano allegato i documenti che avevo richiesto e l'iscrizione all'albo dei giornalisti. C'erano anche i pdf di tre romanzi gialli che portavano il mio nome e che avrei dovuto leggere. Le precauzioni non erano mai troppe...
Mi alzai ed infilai una vestaglia, l'aria era abbastanza fredda da farmi venire i brividi. Mi preparai un caffè bollente e tornai in camera mia, rimettendomi a letto per cominciare a leggere i libri.
Aprii il primo pdf e iniziai la lettura, scorrendo velocemente le pagine ed incamerando i fatti salienti. In capo ad un paio d'ore, il romanzo era finito. Non male, a dire il vero, si leggeva con piacere.
Ritornai in cucina per un altro caffè, accompagnato stavolta da una brioche, e mi dedicai alla seconda lettura.

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Quegli uomini, tutti con indosso un kimono, si esercitavano con mosse particolari, tipiche delle discipline marziali orientali.
A guidare questo strano allenamento che sembrava avere motivi ritualistici c'era Rasutin.
Poi quella voce e Nyoko si voltò di scatto.
“Qui non puoi stare.” Disse il ragazzo dai capelli scuri. “Tuo nonno non approverebbe.”

Elv sorrise a Gwen.
“Beh, visto ti sono debitore” disse “vorrà dire che potrai usufruire di questa piscina ogni volta vorrai. Anche in costume, guarda.” Sarcastico. “Non che non ti preferisca così. Fa più... sirena.” Divertito.

Rovolin guardò Altea.
“Se è un suo desiderio io sono pronto ad accompagnarla.” Disse. “Per allenarla temo sia un po' tardi, visto la partenza è fissata fra due giorni, altezza.”
“E' una follia, un suicidio andarci!” Fece Thunz.

Gaynor si dedicò alla lettura dei romanzi preparati per lei, trascorrendo così le ore che la dividevano dall'alba.
Terminò la lettura verso metà mattinata, quando al suo cellulare arrivò un sms che diceva così:

“Tra mezz'ora un'auto verrà a prenderla. E' nera, di grossa cilindrata e reca il numero 13 come ultima cifra della targa.”

Musashi rispose all'sms di Clio, accordandosi per pranzare insieme in un ristorantino non troppo lontano dalla palestra, sul Lungolagno presso l'Arco della Divina Concordia che segnava l'ingresso al Foro Imperiale di Ardeliano.

Sbattei un paio di volte le palpebre, alla sua proposta.
Addirittura?
Poi alzai appena le sopracciglia e mi guardai per un attimo.
"Sirena..." mormorai piani, quasi sovrappensiero "Beh, comunque, se è questa la ricompensa mi sa che mi affretto a cambiare carriera..." sarcasticamente.

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