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Entrai e... Non potevo crederci!
Era Lord Ghin! Allora non avevo del tutto torto! Non era stato Henz a fingere la morte, bensì Ghin? Ma per quale motivo? Oppure, era stato addormentato e qualcuno voleva inscenarne la morte. Davvero non capivo... Ma a quel punto, richiusi piano la porta e tornai sui miei passi per risalire il pozzo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen fece il percorso a ritroso, arrivando fino al punto in cui di era calata dall'alto, ma senza trovare più la corda.
Qualcuno l'aveva tolta. Dunque sapeva anche che lei era giunta lì. |
Arrivai alla contrada che tutto sembrava avvolto in una coltre scura di nebbia, come se fosse calata sui cuori di tutti.
Non mi lasciai contagiare da quell'atmosfera, perchè fondamentalmente a me non importava nulla di tutto quello. Anzi, dovevo scoprire che cosa era successo per il mio padrone. Anche se ora dovevo fare da balia a quel ragazzino, e la cosa mi annoiava da morire. Sperai solo che fosse sveglio, e tecnicamente doveva esserlo, se era il nipote del mio signore. |
Arrivai lì.
Ma la corda era sparita. No! No no no! Ero bloccata qui e, cosa peggiore, chiunque fosse sapeva anche che io ero qui... Mi trovai nel panico e non potevo neanche trovare una soluzione, ero letteralmente bloccata qui, senza poter avvisare Elv e senza poter uscire! Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Appena il cielo cominciò a schiarirsi per l'arrivo dell'aurora nella piazza arrivò un mulo, con in sella un giovane bruno e dai lineamenti regolari, con appena un filo di barba incolta a sporcare i suoi tratti altrimenti troppo giovanili.
Destresya lo vide arrivare e poi guardarsi intorno. |
Gwen fu presa dal panico, ma poi dal buio del corridoio sentì giungere dei passi.
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"Certo non sono mica bionda e scema" sorridendo "E se fossero stati i due scienziati a fare tutto? A creare la polvere?".
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Come il padrone aveva detto, il ragazzo si avvicinò su un mulo.
Lo osservai intensamente, cercando in lui somiglianze con il padrone, che però non vidi. Dopotutto nessuno era come il mio padrone. Dal suo sguardo smarrito, però, mi convinsi che fosse lui, allora mi avvicinai al suo mulo e gli rivolsi una riverenza. "Voi dovete essere Best!" guardandolo tutto. |
Dal corridoio buio emersero dei passi.
Ero terrorizzata, non avevo idea di chi fosse, ma dovevo al più presto trovare una nicchia nel corridoio in cui nascondermi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il viandante rise.
"A questo punto" disse ad Altea "io non mi fiderei più di nessuno." Facendosi serio. Intanto, in un'altra zona del castello, Gwen era nel corridoio, senza più una via d'uscita. Infatti non trovò nessun posto in cui nascondersi. Arrivò così uno dei servi del duca, il fido Cafon, con una lampada in mano che rendeva spettrali i suoi lineamenti rozzi ed irregolari. "La curiosità è donna..." rivolto a Gwen, mentre stringeva nell'altra mano un lungo coltellaccio da cucina. |
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