Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 26-06-2014 22.30.09

Rimasi ad ascoltarlo in silenzio...non dovevo cedere così..lo avevo fatto prima mostrandomi a lui..l'Amore è una debolezza e io non volevo più amare.
E come una ombra uscì da quella stanza attraverso il balcone lasciandomi sola tra mille lotte interiori.
Mi stesi...ma ero solo felice di saperlo di nuovo tra noi e cosi riuscii ad addormentarmi finchè arrivò l' Alba e un nuovo giorno.
Entrarono Amina e Fatima e mi prepararono per quel nuovo giorno, Amina mi guardava e mi disse ero strana..."No..sono solo ancora scossa da ieri, non ho mai dovuto affrontare un esercito sola..piuttosto stamattina dovrebbero arrivare gli uomini di messer Carolon per aiutare le nostre guardie..vediamo se è stato di parola".
Uscii dalla stanza ma vidi Korshid che mi osservava in modo strano e mi chiese se avevo dormito bene.."Si, i miei sogni sono stati mandati dagli Dei quindi hanno portato conforto".
Mi diressi verso i corridoi e vidi Ahmed parlare con Ismael e mi fermai di colpo.."Ismael...vedo state bene, me ne compiaccio, penso Ahmed vi abbia detto ieri notte, prima di venire alla locanda siamo stati da Carolon e ho chiesto lui di mandarci oggi alcuni dei suoi uomini in nostro supporto, penso tra poco arriveranno, ho dato le direttive alle guardie, pensando..si..voi non foste ancora libero ma so saprete guidarli bene e poi loro guideranno voi..e sapete cosa intendo, questo per noi è un nuovo mondo da scoprire".
Uscii in giardino per la colazione ma sentivo Ismael dietro me, ma finsi indifferenza...frugai tra le vesti di nascosto, presi il pugnale e lo afferrai nelle mie mani in modo egli lo vedesse, egli non sapeva ancora che ne ero in possesso ma sapeva cosa simboleggiava poichè mio fratello adottivo e mio padre, il re, lo ritenne uomo di fiducia per sapere cosa fosse e forse Ismael sapeva pure più cose di me su quel oggetto apparentemente normale, vidi il suo volto sorpreso.
Lo rimisi nel fodero di preziosa seta e chiesi ad Ahmed se aveva provveduto a quella spada capomazdese e se avesse saputo qualcosa su essa...ogni spada ha una anima, disse Musain...vero l'anima, gli ideali e i sentimenti del guerriero che la maneggia.

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Clio 27-06-2014 01.06.49

Sorrisi a Forster.
Le tue milizie controllano tutto, se.. Credici, come no.
"Oh, benissimo.. Avevo nostalgia di casa.." Cinguettai.
Per un attimo pensai al cibo e al vino.
"Sono davvero curiosa di assaggiare questo vino, so che è molto rinomato anche se è completamente diverso da quello delle nostre valli..".
Ma poi, qualcuno ci interruppe.
Era Oxiud.
Restai a guardarlo impietrita, sbiancando piano piano, finché un'espressione di orrore non mi catturò completante il viso.
"No.." Esclamai, inorridita "Come hanno fatto a prendere il castello Eubeo? Distruggeranno ogni cosa.." Piangendo quasi "le mie ancelle.." Con voce tremante.
In realtà, il mio cuore batteva forte.
Ce l'avevano fatta.
I miei Lupi si erano ripresi la città.
Che popolo meraviglioso era quello.
Cercai di calmarmi, e mi asciugai le lacrime con il fazzoletto ricamato.
"Perdonatemi.." Sforzandomi di sorridere "Ma.. È la nostra casa..".
Guardai i due uomini, passando lo sguardo arrossato dall'uno all'altro, fermandomi su Frostet.
"Che faremo ora, mio signore?" Chiesi, con voce tremante.
Il piano, a quel punto, era di uccidere Froster e la piccola scorta, i Lupi erano lì per quello.
Ma non si poteva, e a Lortena non lo sapevano.
Cosa potevo fare?
Dovevo parlare con Roland, e farmi venire un'idea.
Intanto, sperai di riuscire a captare i piani di Imperion.
E se avessero mandato le loro truppe a Lortena?
Almeno, come aveva detto quel simpatico vecchietto, non l'avrebbero ucciso.

elisabeth 27-06-2014 10.16.15

Mussain non mi diede molti dettagli infondo il mio e il suo compito erano diversi......." Certo...aspettero' ciò che mi dirà Oxuid.....lavoro per lui......ma la spada è la mia vita senza di lei non posso andare da nessuna parte " mi guardò e nel palmo della mia mano pose un medaglione........ad una bussola alla cui estremità. Vi era un bottoncino........avrei dovuto premere quel piccolo dado se mi fossi trovata in pericolo......gli afferrai il polso prima che andasse via....." Terrò questo medaglione perché ci faccia sempre ritrovare........il Leone dal manto bianco sarà sempre con voi in caso di difficoltà ricordatelo sempre"......lo vidi andar via.......strinsi tra le mani il medaglione.....sentendomi in una situazione sconosciuta in Terra Santa conoscevo il mio nemico

Guisgard 27-06-2014 17.40.08

Ismael camminava dietro Altea senza dire nulla, quasi fosse un'ombra che la seguiva senza voler tradire la sua presenza agli occhi del mondo.
E non proferì parola neanche quando la principessa mostrò il suo prezioso pugnale.
Poi incrociarono Ahmed, che salutò con umiltà la sua padrona.
“Si, Altezza...” disse annuendo “... ho ritirato stamani presto la spada presso l'armaiolo al quale l'avevo affidata.” E la mostrò alla principessa.
Ma nell'osservarla, Altea si accorse di qualcosa.
Una scritta incisa, con caratteri piccolissimi, sulla lama ora tornata lucente.
E la scritta così recitava:

“La mitica Caleidos della Signora dell'Elsa ho veduto.
Io conosco dove quel prezioso oggetto è custodito.
E quel segreto è racchiuso in me, nell'anima di questa lama, in un idioma sconosciuto e oggi perduto.”

Un attimo dopo un'ancella avvertì Altea dell'arrivo di Carolon e dei suoi uomini.

Guisgard 27-06-2014 17.53.50

A quelle parole di Elisabeth, Musain non disse nulla, se non fissandola per un lungo momento.
Poi si allontanò nel via vai generale.
Ormai la locanda era pronta a salutare i soldati di Imperion.
E con essa anche Amoros.
“Eh, il caso” disse una voce all'improvviso alle spalle di Elisabeth “usa sempre la confusione per tessere le sue trame...” era il vecchio che lei aveva incontrato la notte prima, poi svanito come un fantasma “... ho saputo che siete in partenza e volevo salutarvi... ma ho l'impressione che ci ritroveremo forse... chissà...” prese qualcosa da una delle sue tasche “... non so perchè, ma mi ricordate la Donna di Picche... è una figura particolare, un po' maga, un po' dama... tenete questa carta, vi porterà fortuna...” e diede ad Elisabeth quella carta raffigurante la Donna di Picche.
Poi anch'egli svanì tra i soldati che si apprestavano a partire.
Ma proprio in quel momento arrivò Oxuid.
“Partiamo subito per Imperios.” Ai suoi. “Venite, Elisabeth. La carrozza è pronta.” Rivolgendosi poi alla sua assistente.
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Guisgard 27-06-2014 18.11.35

Froster era bianco come un cadavere.
Fissava con un'espressione da ebete lo sguardo implacabile di Oxuid e quello languido di Clio.
I suoi occhi passavano dall'uno all'altro come se non riuscissero a comprendere fino in fondo la gravità di quella notizia.
“Come...” disse infine balbettando “... come può essere accaduta una cosa simile?”
“La cosa ora” fissandolo Oxuid “è del tutto indifferente. Nulla è più inutile che piangere sul latte versato.”
“Cosa...” mormorò Froster “... cosa facciamo ora?”
“Il grande condottiero” rispose Oxuid “è sempre in grado di rivoltare a suo favore anche la più terribile delle sciagure. Come fece Scipione Africano, quando a Zama, travolse le armate Cartaginesi usando a suo pro la formidabile tecnica di sfondamento dello stesso Annibale.”
“Non è il momento di citare la storia...” indispettito Froster “... questa è la vita reale, non un libro...”
“La storia” con tono basso Oxuid “è lo specchio delle vicende umane che si ripete all'infinito. E se ora vi trovate in questa situazione, milord, è proprio perchè non avete saputo far vostri gli insegnamenti del passato. Vi avevo avvertito che lasciare Lortena ora rappresentava un grosso e stupido errore.”
Froster calò il capo.
“Ora voglio recuperiate per un attimo la calma ed il sangue freddo...” continuò Oxuid “... mi occorre la vostra lucidità... fate mente locale e cercate di rammentare se esiste un luogo a Lortena in cui potete dire che il vostro potere è saldo... un castello, una torre, una chiesa, un tempio, un pozzo, persino un buco... qualsiasi posto in cui siete certo di poter esercitare un sicuro controllo...”
“Ecco...” farfugliò Froster.
“Pensateci...” disse Oxuid.
“Ora non riesco a concentrarmi...”
“Dovete farlo” lo esortò Oxuid “o tutto sarà perduto.”
“Ecco...” scuotendo il capo Froster “... si... forse... forse la Rocca del Tireo... si, lì ho ammassato una guarnigione che controlla il passo che dalla costa porta all'entroterra ed è praticamente imprendibile dall'esterno...”
“E' certa la fedeltà di quegli uomini?” Chiese Oxuid.
“Si...” annuì Froster “... sono i miei uomini migliori...”
“Bene.” Fece Oxuid. “Allora quella rocca sarà la nuova e temporanea capitale di Lortena. Da lì riprenderemo il potere.”
“E come?” Stupito Froster. “Lì vi è solo una guarigione, non certo un esercito...”
“Voi pensate solo a raggiungere quella rocca.”
“Cosa?” Incredulo Froster. “Tornare a Lortena ora? Ma sarebbe un suicidio!”
“Se non tornate ora a Lortena” con voce cupa Oxuid “non potrete più tornarci. Dovete dimostrarvi forte e dare un segnale al popolo ed ai vostri nemici.” Si voltò verso uno dei suoi. “Fa venire qui messer Musain con tutti i soldati.” Tornò a guardare Froster. “Voi e lady Clio, scortati da messer Musain, tornerete adesso stesso a Lortena, per raggiungere la Rocca del Tireo. Lì sarà la vostra nuova corte. Io intanto partirò subito per Imperios, per poi raggiungervi tutti al più presto.”
Detto questo, lasciò la locanda.
Poco dopo a Casal di Gioia arrivarono dei soldati con a capo l'enigmatico Musain.
“Lord Froster?” Avvicinandosi al traditore. “Sono messer Musain e da ora sarò la vostra guardia del corpo.” Fissò poi Clio. “Non temete, milady, il mio compito è proteggere voi ed il vostro signore. Non abbiamo però molto tempo, signori. Preparate i vostri bagagli, partiremo subito per Lortena.”
“Si...” fece Froster, per poi guardare Clio “... preparatevi subito, milady... dobbiamo tornare a Lortena immediatamente...”

Altea 27-06-2014 18.30.42

Presi in mano la spada capomazdese, la lama luccicava nuovamente e la ruggine era stata tolta e l'elsa rimessa in ottimo stato..."E' perfetta, è tornata alle antiche origini" ma mi accorsi di un scritta sulla lama, che probabilmente era nascosta dalla ruggine.."Ahmed, Ismael...vedete vi è scritto qualcosa" e tradussi loro la frase..."Caleidos...la Signora dell'Elsa? Cosa significa tutto questo..e il resto della frase...chi conosce il segreto in un idioma sconosciuto?"
Non potemmo parlarne visto ci avvisarono era arrivato Carolon con gli uomini, riavvolsi la spada nel tessuto di seta e dissi ad Amina di portarla nella mia camera..."Dobbiamo trovare il significato di quelle parole..ma ora andiamo da Carolon, è stato di parola".
Lo fecero accomodare presso la stanza del trono e gli diedi il benvenuto e Ismael si fece notare..."Avete visto messer Carolon..siamo riusciti ieri notte ad ottenere la liberazione del mio Capo Guardia".

Guisgard 27-06-2014 19.19.07

“Me ne compiaccio, Altezza...” disse Carolon ad Altea “... dopotutto il vostro soldato aveva solo tentato di difendervi da quei militari. Per questo io e i miei uomini siamo poi intervenuti. Odiamo le ingiustizie, soprattutto contro i più deboli e le donne.” Annuì. “Lasciate che vi presenti i miei uomini... Arwin già lo avete conosciuto... questi invece è Lion, mentre lui è Rinos... e infine c'è Sbrinz... sono i miei validissimi compagni, Altezza... al vostro servizio.”

Altea 27-06-2014 19.29.27

"Benvenuti a corte cavalieri..ovviamente ogni guerriero dovrebbe giurare fedeltà alla famiglia reale e in questo caso rappresentato dalla mia persona, ma voi siete uomini liberi e a servizio di messer Carolon...noi rispetteremo le vostre regole e voi le nostre..qui vige la massima riservatezza, non è dato raccontare ciò che avviene e chi si trovi in questo Palazzo...ho chiesto il vostro aiuto per affiancare i miei uomini, capitanati dal qui presente Ismael..non devo aggiungere altro, visto tutti siamo stati testimoni di ciò che è avvenuto stanotte, quindi vorrei un reciproco scambio di informazioni e altro per poter evitare problemi futuri e poi, visto non ho una guardia personale, di rafforzare i miei uomini...bene, per il resto potete rivolgervi ad Ismael, grazie per il vostro servizio".
Mi voltai verso Carolon..."Avrete la giusta ricompensa in denaro...ovviamente la quota è scesa visto dovrò cercare di difendermi come potrò..mio padre, il re, mi ha insegnato di pensare al bene del popolo e delle guardie prima del mio e di quello della famiglia reale."
Ahmed si avvicinò a me bisbigliando ed annuii..."Scusate..avete visto qui ad Amoros la presenza di qualche studioso o storico? Avrei un oggetto antico da fargli vedere per sapere il significato" ovviamente mi riferivo alla spada, ma non era il caso darne spiegazioni.

elisabeth 27-06-2014 19.34.46

Sembrava un formichiere....tutti in movimento.....ognuno col suo impegno.....poi ...una voce ...sorrisi e mi voltai di scatto.......l'uomo della notte.....mi brillarono gli occhi e lo ascoltai .......ecco..allora non era un fantasma...non poteva esserlo....presi dalle sue mani la carta che raffigurava la donna di picche.....mi avrebbe portato fortuna......" Grazie....Signore della notte,....vi ho cercato tanto.......avevo avuto l'impressione di aver avuto accanto un fantasma...che sciocca.....siete la seconda persona in questo caos ad avermi dato qualcosa che mi proteggerà.........deve essere il mio giorno fortunato....."......sorrise e andò via...si perse in mezzo al via vai.......Oxuid......" Dobbiamo andare ad Imperion ?.sembriamo in guerra col mondo......vi seguirò all'interno della vostra carrozza...io sono pronta......" strinsi la sacca che portavo a tracolla.....avevo tutti i miei bene...e questo mi faceva sentire sicura.....


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